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I diritti politici
del cittadino (artt. 48-51)
I diritti e i doveri politici (artt. 48-54)
Gli articoli 48-54 trattano due temi molto importanti: i primi
4 articoli (48-51) riguardano il diritto di voto e i partiti politici
e l’accesso agli incarichi pubblici, mentre gli ultimi tre (52-54)
indicano quali sono i doveri dei cittadini.
I partiti politici (art. 49)
Questo articolo garantisce a ogni cittadino la possibilità di
potersi iscrivere liberamente a un partito politico. I partiti
sono associazioni il cui scopo principale è quello di
politici
influire sulle scelte politiche dello Stato, poiché sono il
mezzo con il quale la società civile porta a conoscenza
delle istituzioni le proprie necessità e i propri interessi. La
loro influenza effettiva nella realtà italiana è davvero
considerevole, perché gli esponenti più rappresentativi dei
partiti svolgono spesso anche funzioni di ministro o di
Presidente del Consiglio e possono quindi condizionare
concretamente le scelte più importanti prese dal nostro
Stato.
La Costituzione garantisce a tutti i partiti di poter svolgere
le loro attività e perseguire, in modo democratico, gli
obiettivi che ritengono più opportuni per il miglioramento
della società.
Gli unici limiti previsti per i partiti politici sono il di
divieto
riorganizzare, sotto qualsiasi forma, il partito fascista
(articolo XII delle Disposizioni transitorie e finali della
Costituzione); il di formare
divieto associazioni politiche
o che perseguano, anche indirettamente, scopi politici
segrete
attraverso organizzazioni di carattere militare; il divieto di
ai partiti per alcune categorie di
iscriversi funzionari pubblici
(per esempio magistrati militari di carriera) al fine di
assicurare una maggiore imparzialità al loro operato.