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I desaparecidos

Cultura e società

In molti paesi del Sudamerica, tra gli anni Settanta e Ottanta del

Novecento ebbero luogo colpi di stato guidati da esponenti

dell’esercito che imposero autoritari e

regimi dittatoriali

violenti. Una delle dittature più brutali nate nel continente fu

quella dell’Argentina, che iniziò nel 1976 con la presa del potere

da parte della giunta militare e del suo uomo forte, il generale

Jorge Rafael Videla. I militari agirono approfittando del clima di

instabilità che regnava nel paese garantendo di riportare pace e

ordine, anche se al prezzo della soppressione delle libertà

democratiche. Vittime della dittatura furono non solo gli

oppositori dichiarati del regime, ma anche i pacifisti, i

sindacalisti, i giornalisti, chiunque fosse anche solo

minimamente sospettato di tramare contro il nuovo ordine.

Anche nella strategia messa in atto contro i «dissidenti», la

giunta militare argentina si differenziava dalle altre, come, per

esempio, da quella del vicino dove il generale Augusto

Cile,

Pinochet aveva imposto una crudele dittatura a partire dal 1973.

Le vittime venivano sequestrate da casa o dal luogo di lavoro da

gruppi non identificati, caricate su automobili senza targa e fatte

scomparire. Di costoro, noti con il termine di non

desaparecidos,

si avevano più notizie, come se fossero svaniti nel nulla.

Generalmente le persone sequestrate venivano rinchiuse in

luoghi di detenzione segreti, dove venivano torturate e poi

eliminate, spesso gettate da aerei nell’oceano, dopo essere state

narcotizzate. I desaparecidos, in Argentina, furono circa 30 000.

La segretezza degli arresti e delle sparizioni diedero una sorta di

invisibilità ai crimini della giunta, tanto che per anni la comunità

internazionale parve non rendersi conto delle atrocità che i

dittatori argentini stavano compiendo. Fu grazie al coraggio di

alcune madri dei desaparecidos che si sviluppò un movimento in

difesa dei diritti civili per far luce sulle sparizioni forzate e sulle

violenze dei militari. Queste donne iniziarono la loro protesta

silenziosa di fronte al palazzo governativo di Buenos Aires, in

Plaza deMayo, dove manifestavano ogni giovedì pomeriggio

indossando un velo bianco sulla testa, simbolo del pannolino dei

loro bambini. Grazie anche al coraggio delle Madres de Plaza de

è stato possibile ottenere verità e giustizia sugli anni bui

Mayo

della dittatura. Nel 1983 la giunta militare cadde.

Dettagli
A.A. 2018-2019
4 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher f3874de6c1206fe40aa32376201566557615d103 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università del Salento o del prof Scienze Storiche Prof.