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I DIURETICI
I diuretici sono farmaci utilizzati in terapia per stimolare l'escrezione di urina. Generalmente la loro
azione viene esercitata attraverso una riduzione del riassorbimento tubulare degli ioni Na+, che
asportano, per osmosi, determinate quantità d'acqua. I siti d'azione dei diuretici sono
principalmente quattro: - Tubulo contorto prossimale (acetazolamide), agenti osmotici) - Tubulo
retto prossimale - Ansa di Henle (diuretici dell'ansa) - Tubulo distale (tiazidi, risparmiatori di
potassio, antagonisti aldosterone e ADH). Sono classificati principalmente in 5 classi: - Diuretici
osmotici - Inibitori dell'anidrasi carbonica - Diuretici dell'ansa (inibitori del cotrasporto Na/K/2Cl) -
Diuretici del tubulo distale (tiazidici, inibitori del cotrasporto Na/Cl) - Diuretici risparmiatori di
potassio (inibitori dei canali del Na) I diuretici sono utilizzati nella terapia dell'ipertensione e si
possono distinguere in base alla percentuale di sodio escreta in: - Diuretici ad alta intensità
d'azione (Na escreto >10%): diuretici dell'ansa (furosemide e torasemide), bumetanide e acido
etacrinico. - Diuretici a media intensità d'azione (Na escreto 5-10%): diuretici tiazidici
(idroclorotiazide), indapamide. - Diuretici a debole intensità (Na escreto <5%): inibitori dell'anidrasi
carbonica (acetazolamide), diuretici osmotici (mannitolo, glicerina) e diuretici risparmiatori di
potassio (spironolattone e amiloride).
I DIURETICI OSMOTICI
Composti a basso peso molecolare poco metabolizzati. Vengono filtrati passivamente dal
glomerulo e riassorbiti in modo trascurabile. Per effetto osmotico richiamano una grande quantità
di acqua nel sangue. Le molecole principali sono la glicerina e l'isosorbide (somministrate per os.)
e il mannitolo e l'urea (somministrati endovena). Il mannitolo in particolare è importante come
diuretico nell'insufficienza renale acuta, oltre ad avere impiego come diuretico nell'ipertensione
endocranica e nel glaucoma acuto (abbassa la pressione endoculare). In generale, si tratta di
farmaci filtrati dal glomerulo e scarsamente riassorbiti, inerti farmacologicamente. Per questioni di
pressione osmotica, la presenza di molecole nel lume tubulare richiama acqua dallo spazio
interstiziale. L'effetto diuretico si ha lungo tutto il nefrone, con zona più interessata l'ansa di Henle.
Vengono a essere coinvolti tutti gli ioni.
MANNITOLO: viene somministrato endovena, e viene filtrato senza essere riassorbito. Limita il
riassorbimento di H2O nel tubulo prossimale e nel tratto discendente dell'ansa. Provoca un
aumento del volume del fluido intratubulare e di quello urinario. Viene usato nella profilassi
dell'insufficienza renale acuta, per ridurre gli edemi cerebrali e la pressione intraoculare nel
glaucoma.
ISOSORBIDE E GLICERINA: Vengono somministrati per os., e sono usati per le procedure
oftalmiche e per ridurre l'edema della cornea. INDICAZIONI CLINICHE Sono utilizzati per
aumentare il volume di urina (esempio, prevenire l'anuria con rabdomiolisi) e per diminuire la
pressione intracranica e intraoculare (edema cerebrale, glaucoma). Sono utilizzati nell'insufficienza
renale acuta, nel ridurre l'edema cerebrale dopo trauma, prima e dopo gli interventi di
neurochirurgia e nel glaucoma
. TOSSICITA'
Una somministrazione inadeguata può causare espansione del volume del comparto
extracellulare, con edema polmonare, cefalea, nausea e vomito. Inoltre un uso prolungato e a dosi
eccessive comporta disidratazione e ipernatremia. INIBITORI DELL'ANIDRASI CARBONICA Nel
1940 si osservò come la sulfanilamide (un antibiotico), rendeva alcaline le urine inibendo l'anidrasi
carbonica e provocando uno stato acidosico nell'organismo. Sono stati in seguito prodotti farmaci
con meno effetti collaterali. Le principali molecole sono: - Acetazolamide (diamox): primo diuretico
attivo usato per os. - Metazolamide: ottenuto per metilazione dell'acetazolamide - Diclorofenamide
e disulfamide: usati entrambi nel trattamento del glaucoma. Gli inibitori dell'anidrasi carbonica
agiscono sul tubulo contorto prossimale (anche se l'enzima anidrasi carbonica si ritrova anche sul
dotto collettore). Determinano diminuita secrezione di H+, che non viene più scambiato con Na.
L'AN fsiologicamente aumenta l'acidità delle urine scambiando H con Na, e alcalinizza il plasma
scambiando K con Na nell'interstizio. E' presente a livello delle membrane luminali delle cellule del
tubulo prossimale, e catalizza le reazioni di deidratazione del H2CO3 coinvolte nel riassorbimento
del bicarbonato. Bloccando AN, si ha blocco del riassorbimento del bicarbonato di sodio (NaHCO3)
con conseguente diuresi del bicarbonato e riduzione delle riserve (con acidosi metabolica
ipercloremica). In siti extrarenali (corpo ciliare, plesso corioideo) il processo è invertito. Negli
inibitori dell'anidrasi carbonica, il gruppo SO2NH2 (sulfonamide) è essenziale per l'attività diuretica.
Sono ben assorbiti per os. e hanno efficacia dopo 30 minuti, con effetto che dura circa 12 ore.
INDICAZIONI CLINICHE - TRATTAMENTO CRONICO DEL GLAUCOMA: diminuiscono la
formazione di umore acqueo abbassando la pressione intraoculare. - ALCALINIZZAZIONE DELLE
URINE: aumentano l'escrezione urinaria di acido urico e cistina. Sono utili nell'avviare la risposta
terapeutica, associati a bicarbonati.
- TERAPIA DELL'ALCALOSI METABOLICA - MALATTIA D'ALTA QUOTA: diminuiscono la
formazione di liquor, abbassandone il pH. Impediscono la formazione di edema cerebrale e
polmonare durante le ascensioni. Sono usati anche nell'edema da scompenso cardiaco
congestizio in fase iniziale
TOSSICITA' - Possono dare acidosi metabolica ipercloremica per riduzione cronica delle riserve di
bicarbonato. - Possono indurre calcoli renali per aumentata fosfaturia e ipercalciuria (legati
all'eliminazione di bicarbonato con conseguente alcalinizzazione delle urine; a pH alcalino i sali di
Ca sono insolubili). - Perdita di potassio renale - Altro: sonnolenza, parestesie, reazioni da
ipersensibilità da sulfonamidi (tossicità cutanea e midollare)
. DIURETICI DELL'ANSA
Sono diuretici a forte intensità d'azione; le molecole principali sono il furosemide (lasix),
l'azosemide, il bumetanide e il piretanide, + l'acido etacrinico. A parte quest'ultimo, gli altri sono
sulfonamidi derivanti dall'acido sulfanilbenzoico. L'acido etacrinico è un derivato dell'acido
fenossiacetico, e si attiva legandosi con la cisteina. Hanno effetto diuretico molto intenso. Sono
rapidamente assorbiti (1-3 ore) e danno un effetto molto rapido dopo iniezione per endovena, con
un effetto che dura 2-3 ore. Se somministrati con probecenid, hanno una clearance renale ridotta.
MECCANISMO: inibiscono il trasportatore contemporaneo Na/K/2Cl nella branca ascendente
spessa dell'ansa di Henle. Sembra che si leghino al sito di legame del cloro sul trasportatore. Di
conseguenza si hanno un ridotto riassorbimento di Na e Cl (con diminuito potenziale a livello del
tubulo) e un’aumentata escrezione di Mg e Ca. Inoltre provocano un aumento del flusso ematico
renale e un aumento della sintesi di prostaglandine renali. USI CLINICI: sono utilizzati nell'edema
polmonare acuto, nello scompenso cardiaco congestizio avanzato, nell'ascite e nelle emergenze
ipertensive (o nelle ipertensioni intrattabili). Si utilizzano per ridurre il sovraccarico di acqua e sodio
in tutte queste condizioni.
EFFETTI COLLATERALI: - Possono dare grave ipokaliemia con rischio aritmie (infatti, vanno
associati a un risparmiatore di potassio). Inoltre, possono favorire aritmie anche a causa della
perdita di Mg e Ca. - Possono interagire con i glicosidi cardioattivi. - Ototossicità (prima ronzii, fino
a sordità talvolta irreversibile) per interazione sugli elettroliti dell'orecchio interno. - Iperuricemia e
iperglicemia, ipertrigliceridemia. - Interagiscono con vari farmaci legandosi a proteine plasmatiche
(anticoagulanti, litio, propanolo), in sinergia per gli effetti ototossici (amminoglucosidi) e per
l'iperglicemia (sulfaniluree). P.S: ovviamente possono dare grave disidratazione. DIURETICI
TIAZIDICI Derivano degli inibitori dell'anidrasi carbonica e chimicamente sono dei sulfonamidi.
Sono composti che agiscono sui segmenti iniziali del tubulo distale, impedendo il riassorbimento di
NaCl. Le molecole principali sono il clorotiazide, il clortalidone, l'indapamide e lo xipamide.
Presentano nella loro struttura un gruppo sulfonamidico. - Sono assorbiti, dopo somministrazione
per os, dal tratto gastrointestinale ma presentano tra loro delle differenze nel metabolismo (il
clortalidone è assorbito lentamente ma ha una lunga durata d'azione). Sono secreti a livello renale,
dove competono con la secrezione di acido urico.
MECCANISMO. agiscono sul tubulo convoluto distale inibendo la pompa Na/Cl, con un legame
competitivo al sito per il cloro; questo comporta l'inibito riassorbimento di NaCl dal sito luminale
delle cellule del tubulo convoluto distale. Agiscono anche come inibitori dell'anidrasi carbonica sul
tubulo prossimale. USI CLINICI: sono utilizzati nello scompenso cardiaco congestizio,
nell'ipertensione moderata (associati ad altri ipertensivi) e negli edemi di varia origine. Possono
anche prevenire i calcoli nell'ipercalciuria idiopatica.
EFFETTI COLLATERALI: - ipokaliemia (associare risparmiatore potassio). L'ipokaliemia può
scatenare un’intossicazione digitalica o provocare fibrillazioni ventricolari (torsade de point) in
pazienti in trattamento con chinidina. - perdita di Mg e Cl - ipercalcemia e iperuricemia - ridotta
tolleranza al glucosio legata all'ipokaliemia (scompare somministrando K) - interagisce con
anticoagulanti, anestetici e sali di litio
DIURETICI RISPARMIATORI DI POTASSIO Le molecole principali sono lo spironolattone,
l'amiloride e il triamterene
. MECCANISMO: antagonizzano gli effetti dell'aldosterone a livello dei tubuli collettori corticali e
dell'ultima porzione del tubulo distale (parti del nefrone, dove viene controllata l'omeostasi del
potassio). Riducono il riassorbimento di sodio nei tubuli collettori e nei dotti. L'effetto dello
spironolattone richiede giorni, mentre gli altri hanno emivita più breve. Possono essere classificati
in due gruppi: - Antagonisti dell'aldosterone (spironolattone, potassio canreonato). - Inibitori dei
canali del sodio (triamterene, amiloride).
MECCANISMO D'AZIONE: - SPIRONOLATTONE: inibisce per antagonismo diretto dei recettori
citoplasmatici dei mineralcorticoidi, presenti nelle cellule del tubulo collettore, e conseguente
inibizione della sintesi della pompa ATPasi Na/K. - TRIAMTENE/AMILORIDE: inibizione diretta del
trasporto di Na attraverso i canali ionici della membrana luminale. Entrambi i tipi impediscono la
secrezione di K all'interno del lume perch&e