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PEDAGOGIA GENERALE DERIVATA DAL FINE DELL'EDUCAZIONE

La prima scienza dell'educatore, sarebbe una "psicologia matematica, come scienza esatta che deve consentire di chiarire che si può agire sull'allievo; ed in cui fosse indicata l'intera gamma dei moti dell'animo umano". L'istruzione invece deve essere il mezzo per educare, e ciò che si deposita nell'animo dell'allievo deve risultare concatenato reciprocamente senza contraddizioni o vuoti. Per l'educazione mediante l'istruzione, si richiede scienza e forza di pensiero, l'educatore avrà in proprio potere l'educazione quando sarà in grado di infondere nell'animo giovanile una grande cerchia di pensieri intimamente coerente e chiara nelle sue parti; e quando avrà la forza di vincere gli elementi sfavorevoli e di rilasciarne favorevoli, nell'ambiente circostante.. Le aspirazioni dell'uomo sono molteplici e

quindi allo stesso modo le cure dell'educazione devono essere molteplici, ed il fine dell'educazione deve essere indirizzato alla proiezione e costituzione dell'uomo che poi sarà, l'educatore deve quindi essere impegnato nel costruire l'edificio e lasciare per quanto è possibile intatta l'individualità del giovane, che si trova già ben determinata e limitata. La prima parte del fine pedagogico verrà indicata con l'espressione di multilateralità dell'interesse che può essere promossa soltanto da molteplici iniziative. Questa multilateralità dell'interesse non deve avere niente a che fare né essere confusa con la molteplicità delle occupazioni. Una multilateralità non deve essere priva di identità "nessuno e centomila ma mai uno". La formazione non deve essere intesa come il seguire il proprio diletto "oggi questa cosa, domani quell'altra".

la mattina andare a caccia, il pomeriggio pescare, la sera allevare bestiame, dopo pranzo criticare”; Senza diventare effettivamente, cacciatore, pescatore, pastore, critico, ecc. Quindi l’educazione deve sottrarsi non solo alla domanda di una società che esige uomini che “eccellono o grandeggiano in una cosa sola” ma anche dal formare uomini che sono mediocri in molte cose. La multilateralità fa parte dell’uomo multilaterale, questo, non ha né sesso, né status sociale e non appartiene a nessuna epoca. Soltanto l’intolleranza è per lui un delitto. Egli rivolge la propria attenzione alle cose più varie, ama ciò che vi è di più bello, si esercità in tutto, disdegna la contraddizione, e tiene alla propria interiorità e serietà. Noi ammettiamo che l’individualità possa trovarsi in conflitto con la multilateralità, nel caso che l’individualità non

Voglia consentire un’interesse multilateraleben equilibrato. L’interesse proviene da oggetti ed occupazioni interessanti, e dalla loro ricchezza nascel’interesse multilaterale. Produrre e presentare questa ricchezza è il compito dell’istruzione. “La personalità si fonda sull’unità della coscienza, sul raccoglimento e sulla riflessione”. La multilateralità dell’interesseconcerne invece l’approfondimento. Un approfondimento che sia però graduale “prima un approfondimento, poi un altro, e non simultaneamente”. Questa gradualità degli approfondimenti si deve incontrare poi nellariflessione. Gli approfondimenti devono avvicendarsi; l’approfondimento di ogni singolo particolare che siaben chiaro. Il progredire da un approfondimento ad un altro associa le rappresentazioni. La riflessionevedrà poi ogni singola cosa al suo giusto posto secondo un ordine. Un ordine ricco di

Una ricca riflessione si chiama sistema, non vi è alcun sistema, nessun ordine, nessun rapporto, senza la chiarezza dei singoli termini. Il progredire della riflessione costituisce il metodo, esso ripercorre il sistema e sorveglia affinché le applicazioni siano conseguenti e che vi sia un ordine. Su ciò, si basa l'articolazione dell'istruzione, "lanitidezza": essa infatti deve aver cura della chiarezza, dell'associazione, dell'ordine sistematico, e del metodo nel ripercorrere tale ordine. In generale, l'istruzione deve: mostrare con chiarezza, connettere, insegnare, filosofare. L'approfondimento deve precedere la riflessione, ed occorre che essi siano tenuti assieme. (L'istruzione concerne propriamente: cose, forme, segni. I segni "per esempio: le lingue", interessano come mezzo per rappresentare ciò che essi esprimono. I segni sono anzitutto cose, essi vengono percepiti, considerati, copiati. Le forme sono)

invece “ ad esempio: figure matematiche, concetti metafisici, elementari rapporti validi entro la sfera delle belle arti”. In ciò, chiarezza, associazione, ordine sistematico, e il percorrere con metodo tale ordine, devono succedersi l’un l’altro puntualmente. Nell’insegnare a leggere, si dovrebbe abituare l’occhio dei fanciulli con figure delle lettere dell’alfabeto, e ciò molto tempo prima di connettervi un qualsiasi suono. Si insegni quel tanto che è strettamente necessario per le applicazioni; presto si desterà quel sentimento nel fanciullo del bisogno di una conoscenza più approfondita e precisa“ interesse”). Una differenza importante v’è tra desiderio ed interesse; il primo aspira a qualcosa di futuro, che non si possiede ancora; il secondo invece si svolge e si esaurisce nell’atto del guardare “notare”. Ciò che si è notato in una rappresentazione, produce

una rappresentazione affine interiore. Se la nuova rappresentazione non incontra ostacoli da influenze esterne, ne risulterà un nuovo notare interiore. Ma se questa nuova rappresentazione interiore, viene interrotta momentaneamente perché l'interesse del notare è passato ad una realtà esteriore, l'interesse fluttuerà nell'aspettativa. Ma se l'interesse interiore vincesse sull'interferenza esteriore, in tal caso l'interesse si muterebbe in appetito e questo si rivelerebbe esigere. L'esigere ha la propria espressione nell'azione. L'interesse si trova a metà strada tra il semplice atto di guardare una cosa e l'atto con cui si vorrebbe farla propria. Per quanto riguarda la volontà: è l'azione che dal desiderio fa nascere la volontà. Dalla cerchia dei pensieri, si irradia il desiderio e poi tramite l'azione al volere. La cerchia dei pensieri provvede oltremodo al

Il funzionamento completo della saggezza è nella cerchia dei pensieri che ha la propria sede l'intera operosità interiore. Il coraggio di trasformare esteriormente ciò che sta nell'interno prende il posto dell'azione, come fondamento della volontà risoluta. Però, quando questa intima sicurezza dello spirito si trova unita ad un interesse puramente egoistico, il carattere sicuramente e decisamente ne rimane corrotto. Se manca invece la sicurezza interiore, se mancano gli interessi spirituali, se manca la provvista di pensieri, in tal caso il campo resta aperto per gli appetiti animali. "I limiti della cerchia dei pensieri sono limiti per il carattere; la formazione della cerchia dei pensieri è la via essenziale dell'educazione". Quindi la formazione del carattere risiede soprattutto nella formazione della cerchia dei pensieri. L'istruzione deve avere una forza descrittiva "descrivere in modo tale

Che l'allievo creda di vedere "L'istruzione analitica", che si eleva meglio al generale, tramite l'analisi l'educatore osserva le masse che si accumulano nelle teste dei fanciulli, dandone chiarezza attraverso l'analisi alla descrizione. Ogni educatore attraverso quest'istruzione, accresce l'attenzione a concentrarli successivamente sugli elementi via via più piccoli, al fine di portare chiarezza. Quindi l'insieme di ciò che ci circonda può essere scomposto in cose singole; le cose singole poi nelle loro parti costitutive, le parti costitutive in note. L'istruzione sintetica, è la sola che possa assumersi il compito di portare a termine l'intero edificio di pensieri che l'educazione esige nel fanciullo. La forma più generale della sintesi è quella "combinatoria", in generale per: la costruzione della grammatica delle coniugazioni dei verbi - la variazione di note o di

ritmi - esercizi simili possono essere compiuti nella matematica, chimica, ecc. Essa predomina tuttavia soprattutto nel campo empirico (ciò che è logicamente possibile). Invece diversa la sfera dei sistemi speculativi, da quella logico combinatoria, in quanto l'indagine in questi si basa sui rapporti. L'uomo, tramite l'esperienza perviene naturalmente alla conoscenza e tramite il contatto umano alla partecipazione. La conoscenza appare immersa "nell'empiria" (criterio o norma della verità, derivata dall'esperienza immediata e pratica); La partecipazione nella "simpatia" (concordanza di sentimenti). Il mostrare, il denominare, il lasciar toccare ed il lasciar muovere gli oggetti, precedono ogni altra cosa. Si va dal tutto, sempre più nelle parti e nelle parti delle parti. Si associano poi le parti determinandone la loro posizione reciproca. Oggetto di questa analisi sono nei primi anni di vita da un lato il corpo.

umano, dall'altro, l'insieme delle cose circostanti; tutto ciò accrescerà pian piano l'esperienza (1). Attraverso la speculazione(2) invece si avrà un'indagine analitica delle cose "relative ad una connessione della natura delle cose conforme a leggi". I primi passi si compiono in questo campo, mostrando e mettendo in risalto il nesso di "mezzo e fine, come pure quello di causa ed effetto". L'insegnare qui, spetta alla fisica ed infine ai sistemi speculativi. Il gusto (3) estetico (sotto il nome di estetico, Herbart, comprende il bello, il sublime, il ridicolo, con tutte le loro sfumature e i loro contrari), si insegni, qui, come prima cosa, il discernere il bello facendolo risaltare dalla folla delle cose esteticamente insignificanti, ma non solo nelle arti, bensì anche nella vita, nel contatto umano, nell'esprimersi, ecc. Gli elementi della conoscenza sono quindi: (1) l'interesse per il molteplice,

quindi per la natura, (dipende dalla loro intensità, varietà, novità).(2) La mutevole successione, necessita, una connessione che deve risultare necessaria, quindi la conformità a leggi.(3) L'interesse dipende dall'immagine e dai rapporti estetici che si vengono a creare, e non dall'essere stesso.
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Publisher
A.A. 2011-2012
8 pagine
2 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Exxodus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università della Calabria o del prof Spadafora Giuseppe.