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lunedì 17 luglio 2017
per istruire la popolazione su questi balletti e riuscì così a portare su di loro l’attenzione
di tutti. Comprendendo le grandi capacità di Bernays, l’allora Presidente Wilson lo mise
a capo di un comitato che aveva il compito di convincere gli Americani ad arruolarsi:
Bernays fece pressione prima sui giornali, poi ebbe l’idea dei “Four Minutes Men” (che
erano degli uomini che facevano discorsi sulla guerra in 4 minuti prima dell’inizio dei film
nei cinema) e del manifesto dello Zio Sam. Il suo pensiero, influenzato probabilmente
dalla psicanalisi di Freud, suo parente, è volto alla manipolazione delle masse (secondo
lui dovevano essere mosse in maniera emozionale). Tra le sue innovazioni in campo
propagandistico, Bernays creò anche la comunicazione subliminale. In ambito
economico, inventò il modo per cambiare l’acquisto per necessità in quello per
gratificazione personale: capì che per far acquistare beni di lusso bisognava convincere
la gente a comprare solo per il puro gusto di possedere.
• BEHRENS
Peter Behrens si può definire il primo industrial designer della storia grazie al lavoro che
effettuò per la AEG. La AEG era un’azienda tedesca di elettricità che stava ampliando la
sua produzione e che, quindi, aveva bisogno du u’identità che non limitasse il suo range
di prodotti. Per soddisfare questa necessità, Behrens fu chiamato a ricoprire il ruolo di
direttore artistico dell’azienda: egli agì sull’immagine complessiva dell’AEG
“riorganizzando il visibile” (logo, prodotti, spazi, comunicazione). In primo luogo, Behrens
ridisegnò il logo dell’azienda: esso era composto da un esagono contenente altri 3
esagoni più piccoli, in cui furono inserite le tre lettere del monogramma AEG. Il logo
divenne così lineare e geometrico e divenne una rappresentazione simbolica della
moderna produzione industriale standardizzata, suggerita dall’alveare. Sempre in ambito
grafico, Behrens mise a punto delle griglie di impaginazione per i cataloghi simmetriche
e divise in figure geometriche semplici; i prodotti all’interno venivano sempre ripresi
frontalmente, senza ombre di fondo o ambientazioni, il tutto per eliminare il concetto di
“pezzo unico” e per accentuare quello della standardizzazione del prodotto. Infine,
Behrens riprometto la fabbrica di turbine concependola come luogo di celebrazione del
ruolo centrale dell’industria nella modernità: la fabbrica stessa divenne l’emblema della
comunicazione e conformazione dell’immagine aziendale. Per fare questo, Behrens
abbandonò i decoratissimi del Liberty (o Jugendstil) e il loto rifiuto per la
standardizzazione: infatti il design, secondo lui, doveva basarsi sulla funzionalità, non
sull’estetica della decorazione. Tutte queste innovazioni introdotte da Behrens furono
necessarie alla “trasformazione degli articoli di massa in articoli di marca” e alla
creazione del primo programma di corporate identity.
CIBA
•
La CIBA era un’azienda svizzera di prodotti chimici, plastici e farmaceutici. Il
responsabile del design della filiale americana, Fogleman, affermò la necessità di
un’espressione visuale basata sull’identità dell’azienda (la corporate identity). Si inizia
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