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AMBIENTE, PAESAGGIO E LUOGO
Tre modalità in cui il territorio si mostra: come ambiente paesaggio e luogo ma siamo sempre
nel territorio.
Ambiente, un qualcosa che circonda l’individuo e la società. L’insieme di tutti gli elementi che
circondano una società: naturali, artificiali. Ambiente non è solo naturale. Ambiente qualcosa
che è già stato prodotto è trasformato, denominato, quello che rimane intorno all’uomo di
naturale e di artificiale; rimanda a un concetto dinamico perché cambia col cambiare delle
relazioni tra società e territorio vs territorio, esito o condizione dell’azione sociale. Definisce
l’identità di una società che ha prodotto e trasformato quel determinato territorio. All’interno
dell’ambiente abbiamo i beni ambientali: risorse con valore culturale o naturalistico che si
trovano dentro la società e sono portatori di valori culturali di quella società. VALORE
CULTURALE: moschea all’interno di oasi nel deserto; moschea diventa bene ambientale.
London bridge che trasferisce valori storici, culturali alla società. VALORE NATURALE:
monte bianco, profondo valore identitario. Questi beni possono essere mesi in relazione tra di
loro per es da un abitante che si trova nel territorio, che producono il PAESAGGIO,
un’immagine del mio territorio, percezione soggettiva, alcune risorse sono più importanti di
altre per me, alcuni hanno basso valore identitario. Paesaggio collega i beni ambientali dentro
la percezione, visione del territorio.
PAESAGGIO
Panorama vista dall’alto che dà una visione di un ampio territorio, si possono vedere tante
cose e la vista è aperta; è esteticamente piacevole. Paesaggio non si percepisce solo con la
vista, ma anche con l’udito, ed è il risultato della percezione di un soggetto. Si parla di
paesaggio visivo, olfattivo ecc... Esistono strumenti musicali che richiamano il paesaggio, 4
stagioni di Vivaldi. Il paesaggio più emergente è sempre la vista.
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Il paesaggio come patrimonio culturale importante dell’umanità a livello internazionale. 1972
UNESCO ha steso convenzione sulla protezione del patrimonio naturale e culturale in cui si
parla del paesaggio culturale. Paesaggio va conservato è protetto perché si protegge e si
valorizza l’identità degli abitanti. In Francia negli anni 90 è nata la charte paysagère in cui si
spiegano le azioni di valorizzazione del paesaggio di quel territorio, un’azienda non farà mai
niente che andrà a intaccare quel patrimonio di cui se ne parla nella carta. Da un punto di
vista geografico il paesaggio è la percezione di un territorio, risulta dal soggetto che esperisce
un territorio e è dimostrazione di un bagaglio culturale che la società possiede da secoli.
Conflitto culturale nasce quando un elemento o più del paesaggio viene messo in pericolo e la
comunità locale si ribella. Paesaggio è anche oggetto di contesa all’interno dei conflitti urbani
o territoriali. Si toccano valori culturali che stanno molto a cuore alle comunità locali. Il
paesaggio si potrebbe definire come forma visiva del territorio se assumiamo la visione come
senso predominante nella nostra cultura. Concetto di paesaggio esiste solo presso società che
hanno tradotto il paesaggio nelle diverse forme es. musica, pittura ecc. Ma in altre società non
esiste il concetto perché non fa parte di un’elaborazione culturale sotto forme diverse.
Paesaggio come frutto della percezione visiva in cui si distinguono degli elementi principali. Il
iconema
geografo turri ha elaborato il concetto di per dire che le società identificano nel
paesaggio alcuni elementi che sono più importanti di altri, gli iconemi, ovvero unità di
significazione del paesaggio che servono a produrre il mio paesaggio. Il paesaggio è la
manifestazione della territorialità, è una manifestazione di tutte le azioni fatte sul territorio,
è frutto della percezione visiva e assicura la sopravvivenza fisica e lo sviluppo delle
società(sono ancorate al paesaggio è una perturbazione esterna produce uno scompenso, un
dolore effettivo nella società perché cancella il loro senso di appartenenza a quel luogo), è
frutto del bagaglio culturale e dei valori di una società. Crea un’identità territoriale. Quando
avvengono grandi trasformazioni del territorio senza chiedere ai cittadini, es espropri, il
problema non è solo lo spostamento logistico ma il fatto che dentro il luogo in cui abitiamo.
Paesaggio omologato, cioè un territorio che viene costruito attraverso moduli che vengono
standardizzati in cui c’è una perdita di identità del luogo, problema è stabilire qual è
l’iconema nel suo paesaggio. Società statunitense vive all’interno di contesti omologati, quindi
è più facile che si sposti. Le forme urbane per sono gradualmente la loro specificità e danno
luogo a quartieri privi di punti di riferimento per la collettività. Per gli europei è negativo,
perché facciamo parte di cultura della differenziazione storica, artistica. Territorio frutto di
processi di territorializzazione diversi; nei contesti in cui non esiste questa evoluzione
territoriale non esiste questa patologia perché per loro è normale. Street art, grazie all’arte si
diversificano alcuni luoghi di quei quartieri popolari che diventano unici. Paesaggio degradato
quando il territorio perde la funzione che aveva e compaiono aree abbandonate o trascurate
dalla popolazione locale. Se non c’è un cambiamento di funzione nel giro di pochi anni,
quell’area diventa ricettacolo di discariche, azioni illegali, zona pericola insicura, che viene
percepita dagli abitanti come un luogo pericoloso.
LUOGO
È una parte di territorio circoscritta, che ha una determinata funzione per un determinato
gruppo di abitanti, dove un gruppo di attori sociali svolgono una determinata funzione per
quel gruppo di attori che lo frequenta.
Studi di due geografi, uno francese Augustin Berque e uno cinese, Yi Fu Tuan che parlano del
luogo dicendo che il concetto può essere descritto secondo due modalità: luogo come topos,
quella specificità del luogo che ci permette di definire la sua posizione esatta sulla superficie
terrestre, facilmente rappresentabile cartograficamente, dare enfasi all’aspetto della
localizzazione di quel luogo nello spazio terrestre e luogo come chora, insieme di valori che un
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soggetto o un insieme di soggetti attribuiscono al luogo stesso, la dimensione esistenziale del
luogo, es Bergamo considerata come luogo di nascita, ho sposato qualcuno di Bergamo, ecc.
Dimensione relazionale tra un soggetto e il luogo, collega il luogo a dei soggetti. Nella
definizione di luogo ci viene in aiuto Jacques Levy che parla dell’importanza dei luoghi
all’interno del processo cui la nostra società è collegata che è la mondializzazione, è
l’evoluzione della globalizzazione (scambio di merci, finanze ecc con portata internazionale)
intendendola come l’estensione della dimensione internazionale mondiale che tutti i fenomeni
hanno. La nostra azione ha un impatto a scala mondiale. Lo spazio geografico è passato da un
approccio areale, dove eravamo interessati a sapere dell’area in cui ci trovavamo, la
mondializzazione scardina questi confini, ciò che è importante non è il topos, ma se sei
connesso, fisicamente ma anche in modo virtuale alla rete internet e se sei in grado di
mantenere relazioni che stanno da tutt’altra parte del pianeta. Approccio reticolare fa sì che il
mondo sia visto come tanti nodi di una rete connessi tra di loro in cui ogni nodo è un locale ma
connesso con altri locali crea il globale. Mondo è la somma di tutte le relazioni che esistono in
tutti i locali, si creano percorsi tra questi nodi. Ha come elemento fondativo l’essere connessi,
non è importante la posizione o la distanza tra un luogo all’altro. Cade l’importanza delle
distanze metriche, nuova regola che 30 anni fa non esisteva, due luoghi possono essere vicini
tra loro se sono connessi es. aeroporti, esplosione dei voli low cost, emergere di internet e del
suo potenziale sempre più alto. Per riuscire a comprendere le dinamiche del territorio bisogna
guardare il mondo con confini fluidi. Al centro della rete abbiamo i nodi urbani, dove
avvengono i principali scambi. Ha sradicato e ha eliminato alcuni modi di concepire l’urbano,
secondo Levy non è solo la città ma qualsiasi luogo in cui posso essere connesso fisicamente e
virtualmente, anche in montagna ci può essere un’area urbana. Tutti i luoghi del pianeta
posso diventare un nodo importante della rete mondiale. Il fenomeno più importante è la
mobilità di persone, oggetti, informazioni. È al centro della mondializzazione: società a
individui mobili, abbiamo perso il radicamento a un luogo fisso; è l’insieme delle
manifestazioni spaziali legati a uno spostamento fisico. Mezzo utilizzato, durata, costo dello
spostamento, ciò che si guadagna nello spostamento. Concetto di mobilità legato alle ideologie
e tecnologie del movimento che caratterizzano la società, non è solo questione tecnica, ma
anche di un quadro culturale che assume una prospettiva diverse (pedalare a Shangai in
mezzo al traffico non è come la nostra idea di pedalare nella tranquillità della natura). La
mobilità è il sistema di gestione della distanza:
1. La mobilità
2. Le telecomunicazioni
3. La copresenza, incontrarsi nello stesso posto con l’altra persona. Può essere reale cioè
due individui nello stesso luogo, o virtuale cioè due individui in due luoghi diversi ma
che si connettono tramite internet.
Problema è che per risolvere un problema della mobilità si deve andare a capire il movimento
degli individui, che sono talmente ipermobili, un buon governo del territorio non lavora
sull’infrastruttura, ma cerca di capire i bisogni degli abitanti nel corso del tempo e dello
spazio. Il fatto che tutti prendano l’automobile è un costo individuale e collettivo. Mobilità è
un fenomeno molto complesso che varia a seconda di diversi aspetti, ma è quello su cui si basa
la nostra vita quotidiana, nasce quando ci sono le condizioni tecniche e sociali per cui possa
realizzarsi. L’accessibilità è la possibilità di spostarsi. Nelle città che assumono sempre più
importanza ci sono delle differenziazioni o delle omogeneizzazioni. Differenze sociali, di
accessibilità ai servizi urbani e creano omogeneizzazioni. La questi