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Particolari non ripetibili universali
Non ammessi da tutti es realisti
Universale ripetibile
Questo foglio (particolare) è bianco (universale, entra in connessione con molti particolari, ripetibile)
Particolare entra in connessione con molti universali es bianco, rettangolare
Qualità
Es bianco, in connessione con unico particolare, universale a un posto
Relazione
Es maggiore di, causa, amare, in connessione con due particolari, universale a più posti
Sfumature universale
Ripetibili es rosso e cremisi, universale primo e secondo ordine, primo esemplificato necessariamente nel secondo/inferiore, universali restano distinti, diversa esistenza
Universale genere es foglio, uomo
Particolarizzato, senza bisogno di relazione universale
Universale proprietà sortale = essenza, senza questa la cosa perde la sua identità
Accidente = sostanza
Disposizioni universali/potere
Es solubilità sale, sussiste anche se contesto non
permette di esistere indipendentemente da b, ma b può influenzare a) TAG HTML:Il testo fornito descrive diversi concetti filosofici:
EVENTO
Permette la realizzazione dello sciogliersi. Esiste ed avviene. Si utilizzano verbi inaccusativi, con il verbo prima del soggetto. Ad esempio: "è scoppiata una bomba". Gli eventi possono essere collocati nello spazio e nel tempo, anche se il passato e il futuro esistono solo nel presente. Gli eventi possono essere istantanei, come la morte.
TROPISMO
Si tratta di un nominalismo moderato, in cui non esistono universali. Esistono tratticomuni, come modi o tropi, che sono modalità astratte presenti solo nella mente.
RELAZIONI
Le relazioni possono essere transitive (ad esempio, se a è maggiore di b e b è maggiore di c, allora a è maggiore di c), simmetriche (ad esempio, Giovanni è fratello di Mario e Mario è fratello di Giovanni) o riflessive (ad esempio, a = a, avere lo stesso peso di).
DIPENDENZA ONTOLOGICA
Un'entità può dipendere ontologicamente da un'altra, connessa da nessi logici e semantici. Si distinguono due tipi di dipendenza: forte (a dipende da b e non può esistere indipendentemente da b) e debole (a può esistere indipendentemente da b, ma b può influenzare a).
dipende da b e esiste anche se al posto di b c'è un elemento dell'insieme di cui b fa parte)
GNOSEOLOGIA-> a quali condizioni si conosce
SPIEGAZIONE SCIENTIFICA (scienze naturali) -> perché avviene un fenomeno, garanzia ma anche limiti, non per tutti fenomeni es intenzionali
TIPI SPIEG. SCIENTIFICA (non solo questi) -> CAUSALE (causa, perché)
NOMOLOGICO-DEDUTTIVA (descrizione, controfattuali)
Aristotele-> spiegare qualcosa significa indicare causa (4 cause, causa efficiente qui interessa)
CAUSA ONTOLOGICA-> RELAZIONE REALE tra eventi reali, PRIMITIVA, nel tempo e nello spazio->ESPERIENZA del soggetto della relazione causale, diretta o mediata
EXPLICANDUM= ciò che deve essere spiegato con le sue cause
EXPLICANS= cause, spiegazione->scienza deve individuare FATTORI CAUSALI di un fenomeno, isolandoli da quelli che non determinano relazione causale->scienza deve individuare cause e i costituenti dei fenomeni (acqua è h2o)
LEGGE->
generalizzazione sulla base dell'esperienza di cause particolari, universale, ogni volta che si hanno stesse cause e stesse condizioni di contorno si hanno stessi effetti. Hume -> empirismo radicale, critica spiegazione causale -> soggetto può fare esperienza solo delle relazioni di successione e contiguità, no esperienza relazione causale in cui un evento pone in essere un altro evento -> causalità come superstizione -> quando esiste la causa non esiste l'effetto e viceversa, eventi in successione non connessi, non esiste un tempo in cui esistono insieme -> relazione causale dovuta al caso, no esperienza e no leggi -> CAUSA basata su regolarità fenomeni e propensione dell'uomo ad aspettarsi che il futuro somigli al passato, acquisizione abitudini -> LEGGE come generalizzazione sulla base di ciò che è accaduto, su regolarità a generare aspettativa che a un evento ne segua un altro -> causa deriva da legge e nonviceversa->relazione causale puramente MENTALE (concezione considerata inaccettabile) CONCEZIONE ETERNISTA-> esistenza di un evento in un tempo non implica l'inesistenza di un altro in un tempo precedente, ogni fenomeno fissato in una posizione temporale senza divenire esistente o inesistente, indipendente dal divenire->solo contiguità e successione SPIEGAZIONE NOMOLOGICO-DEDUTTIVA (alternativa a ontologico-causale) -> relazione causale non presente nell'esperienza ma riformulazione proposta di Hume->sostituire relazione causale con RAPPORTO DI DETERMINAZIONE REALE->uso CONTROFATTUALI->RIDUZIONE, definire causa utilizzando concetti diversi da questa->EVENTI DISTINTI nella relazione causale, se primo non fosse accaduto allora secondo non sarebbe accaduto->individuare solo fattori determinanti senza uso causa ontologica, uso congiunzione regolare->meno restrizioni rispetto a spiegazione causale, spiegazioni anche di fenomeni a distanza osimultanei->no cause assolute, contesti diversi portano effetti diversi
CAUSE-> necessarie (senza condizioni no effetto), sufficienti (effetto presente anche senza causa), sufficienti e necessarie (senza causa no effetto)
FENOMENI MENTALI
NON INTENZIONALI INTENZIONALI(QUALIA) (CREDENZE E INTENZIONI)
QUALIA-> sensazioni coscienti es dolore, esiste nel suo essere sentito, apparire e manifestarsi coincide con essere
Genitivo soggettivo-> qualia coscienti, anche nei bambini e animali
Genitivo oggettivo-> formazione credenza cosciente su qualia, coscienza di-> qualia né veri né falsi, credenza in essi può essere vera o falsa (sensazioni possono essere classificate in modo sbagliato es dolore fisico quando non c’è)
INTENZIONALITA’-> caratteristica fondamentale e irriducibile della mente umana, non può essere definita con concetti che non la presuppongono-> capacità mente di riferirsi a oggetti distinti da essa
Brentano->
intenzionalità nei pensieri, rivolti a qualcosa di diverso da essi -> un pensiero può non essere vero ma questo pensiero esiste come atto di coscienza, contraddizioni non esistono ma il pensiero che le pensa è, sempre atto di coscienza anche se il pensiero non si riferisce a oggetti esistenti, atto che non possiede contenuto ma intenzionalmente diretto
INTENZIONALITÀ -> formata da ATTI OGGETTIVANTI nei quali vengono affermate CONDIZIONI DI SODDISFAZIONE, intenzione soddisfatta se si conforma al suo contenuto (se intendo prendere un caffè e questo si realizza) -> contenuti oggettivati, soddisfatti da un mondo diverso da quello dell'intenzione -> contenuto intenzionale soddisfatto, indipendente da credenza -> condizioni di soddisfazione sia al positivo che al negativo (es marziani non esistono, condizioni come assenza di cose esistenti, oggettivo non significa reale)
INTENZIONALITÀ -> nelle CREDENZE e nelle INTENZIONI -> nelle credenze
condizioni realizzate, nelle intenzioni condizioni nel tentativo di realizzarle (se intendo prendere un caffè mi incammino ma qualcuno lo può impedire)
INTENZIONALITÀ INCONSCIA -> dimensione psichica intenzionale non accompagnata da coscienza -> coscienza non è necessaria nell'intenzionalità (fenomeni intenzionali inconsci) -> intenzionalità non necessaria per la coscienza (qualia, coscienti e non intenzionali)
MENTE -> NORMATIVITÀ, REGOLE -> NESSI CONCETTUALI E NORMATIVI tra concetti, no causale -> alcune credenze devono seguire necessariamente altre credenze -> per possedere una credenza o intenzione devo essere in grado di intrattenerne altre (se ho intenzione di andare a trovare lei, devo grosso modo sapere dove abita...) (se credo che in sala c'è un vaso devo grosso modo sapere cosa sia un vaso...) (NESSI NORMATIVI) -> bisogna avere capacità di riconoscere stesso oggetto anche da altre prospettive,
permanenza d' oggetti in condizioni diverse
LEGGE-> generalizzazione basata su esperienza, un caso contrario può smentirla
REGOLE-> vengono seguite o meno, restano anche se vengono applicate scorrettamente
SISTEMA DI CREDENZE-> dipende da COMPETENZA di chi le possiede, no credenze comuni per tutti, CREDENZE STORICHE (variano in base a periodo, politica, scienza...), POSSIBILITÀ DI ERRORI (regola permette sua trasgressione, possibilità umana di sbagliare), NESSI CONCETTUALI (simile a relazione)
INTENZIONALITÀ ANIMALE-> più primitiva di quella umana, animali anche contenuti concettuali, non solo istinto
INTENZIONALITÀ VS DISPOSIZIONI->
- INTENSIONALITÀ (nell'intenzionalità rapporto prospettico con mondo, angolature parziali, significato contestuale e non assoluto vs no prospetticità nelle disposizioni, non dipendono dal soggetto)
- INDETERMINATEZZA (intenzioni indeterminate e aperte rispetto all'oggetto)
- INESISTENZA (intenzioni e credenze rivolte anche a cose inesistenti, disposizioni no)
- CREDENZE -> contenuto rivolto al mondo, da mente a mondo. Soddisfatta se vera, se falsa no. Direzione causale da mondo a mente, mondo causa credenza
- INTENZIONI -> da mondo a mente, mondo si conferma all'intenzione. Soddisfatta se inserita in un'azione. Direzione causale da mente a mondo, intenzione causa evento nel mondo
- INTENZIONALITÀ -> dominante nelle AZIONI
- AZIONE -> verso un FINE, SCOPO -> intenzione sia a produrre un certo comportamento che nell'astenersi dal compierlo -> FINI ULTIMI DETERMINANTI dell'agire + FINI STRUMENTALI (fine determinante andare a prendere il caffè, fini intermedi es. alzarsi dalla sedia per raggiungere fine ultimo dell'azione) -> fine ultimo può essere inconscio, alluso, non perseguito o indeterminato -> per spiegare un comportamento bisogna indicare fine determinante conscio o inconscio
Capire le credenze dell'individuo, capire anche i sentimenti e il contesto sociale (spiegazione NON CAUSALE).
Le azioni base sono quelle che compiamo senza compiere altre azioni. Ad esempio, guidare la macchina diventa un'azione automatica ma sempre intenzionale, diretta verso un fine.
L'azione può comandare un'azione, ma non uno stato o un sentimento. Ad esempio, si può agire per produrre uno stato o per fortificare un sentimento, ma il sentimento stesso non può essere agito.
Esistono diverse teorie dell'azione, tra cui i causalisti (riduzionisti, misteriani, emergentisti, dualisti) e gli intenzionalisti.
I causalisti sostengono che l'azione umana sia causata da un elemento mentale che causa un comportamento corrispettivo.
Questa è solo una breve panoramica delle teorie dell'azione, non una lista completa.