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ABER
Lunghezza o intensità articolatoriaIl significante fonico é lineare, cioé si contraddistingue per la
posizione dei foni che costituiscono il tessuto fonico del significante acustico. Queste consonanti
possono essere più o meno lunghe. In italiano abbiamo fenomeni di lunghezza ed intensità
articolatoria in parole come CASSA(lunga) o intensa come AFRICA. -s- é una consonante scempia,
-ss- é una consonante intensa.Vi sono lingue in cui non c'é distinzione tra scempie e intense.In
italiano la vocale può essere lunga o breve. La A di casa é più lunga della A di CASSA. La a iniziale
di AFRICA é più breve della a di abaco. La a di amare é più lunga della a di città.La variazione può
essere individuale.Ci sono lingue in cui la lunghezza é fondamentale. In latino, le dieci vocali si
distinguono proprio per la lunghezza dell'articolazione. POPULUS e POPULUS hanno la vocale O
lunga e breve a seconda del significato(o pioppo o popolo). In francese le consonanti doppie
fondamentalmente non esistono. La pronuncia intensa é solitamente italianeggiante.In italiano
alcune consonanti sono sempre intense in posizione iper-vocalica, come ad esempio la fricativa
postalveolare sorda(in PESCE ['peƒƒe]).La affricata intensa come [ts], per essere indicata,
dev'essere raddoppiata. Esempio: pazzo diventa [pattso].[dz]: es. RAZZO diventa [raddzo].[ŋ]: es.
RAGNO sarà [raŋŋo].[ʎ]: es. FIGLIO sarà [fiʎʎo]
Vademecum della trascrizione fonetica
La trascrizione fonetica va racchiusa fra parentesi quadri. L'accento va trascritto prima della sillaba
su cui cada['albero] oppure [mi'rakolo].L'indicazione della lunghezza vocalica, a differenza di
quella consonantica, é facoltativa. Si indica con i due punti [ka:sa] oppure ['kasa].Bisogna fare
attenzione all'altezza delle vocali, cioé al loro timbro(venti come numero non si potrà scrivere come
venti intesi come fenomeno naturale).In italiano solo sotto accento le vocali possono essere medio
alte: fuori dall'accento, le vocali sono SEMPRE CHIUSE.Alcuni foni consonantici in italiano sono
sempre intensi in posizione intervocalica. Occhio alle nasali in posizione preconsonatica(la nasale
di INFERNO é diversa dalla nasale di INCAVO o ANTONIO). LA NASALE ASSUME LO
STESSO LUOGO DI ARTICOLAZIONE DEL FONO CHE SEGUE: DENTALE-DENTALE,
LABIODENTALE-LABIODENTALE, e così via.I grafemi <i> ed <h> non hanno talore
consistenza fonetica. Sono solo diacritici e non vanno trascritti. Nella parola GIOCO, la I non viene
pronunciata perché equivale a ['d3oko].Non dimentichiamo le approssimanti(quando abbiamo due
vocali, una dietro l'altra, una delle due é approssimante). Es. ['pjano], ['wovo].Se trascriviamo una
parola straniera, non facciamoci ingannare dall'ortografia: <card> equivale a [ka:d].La <r> non é
una sola! Rosso, Rouge, red non é la stessa cosa.
PRINCIPI DI FONOLOGIA
La fonologia é la scienza che studia la funzione linguistica dei suoni ed identifica i fonemi di una
lingua.Il fonema é un fono con valore distintivo entro un determinato sistema linguistico.In cosa si
distinguono fonetica e fonologia?Sia il cavallo che il gatto muovono la coda. Le funzioni di
movimento del gatto e quello del cavallo sono diverse. Il gatto usa la coda per comunicare, il
cavallo per scacciare le mosche.La fonologia studia la FUNZIONE LINGUISTICA.Quando si parla
di fonema si parla di foni che hanno una specifica funzione in base al sistema.
Il fonema Prova di commutazione---> COPPIE MINIME Si tratta di uno scambio di due suoni
all'interno dello stesso contesto sintagmatico. Per identificare il numero di fonemi, si procede con
questo scambio. Questi suoni si differenziano solo per un suono(esempio. PARE/TARE).La coppia
minima mi permette di identificare la funzione di fonema in certi foni. Due parole hanno un
significato diverso e sono distinte per un fonema diverso nello stesso ambiente.La prova di
commutazione mi da' il numero definitivo dei fonemi di una certa lingua.Proprietà del fonemaIl
fonema é un fono con funzione distintiva entro un certo sistema linguistico. Un fonema non é
ulteriormente scomponibile in sotto-unità. Non c'é nulla di più piccolo di un fonema che mi
permetta di opporre una coppia minima.Il fonema ha funzione distintiva, mi permette di avere
parole diverse. E' un'unità di seconda articolazione. I morfemi sono unità di prima articolazione, i
fonemi sono unità di seconda articolazione. La trascrizione IPA per i fonemi é questa /.../. Tratti
distintivi del fonemaAbbiamo detto che non c'é nulla di più piccolo del fonema, però possiamo
comunque analizzare una serie di tratti di questo.La coppia minima ['kare]/ ['gare] é distinguibile
perché la /k/ é occlusiva velare sorda mentre la /g/ é un occlusivo velare sonoro. L'unica distinzione
fra /k/ e /g/ é la sonorità.In ['mare] e ['bare] l'unico tratto distintivo é il modo di articolazione: /m/ é
nasale, /b/ occlusivo. Facciamo un esempio con fonemi vocalici. ['donna] e ['danno] si distinguono
per /o/ che é velare medio-alto orale mentre /a/ é centrale basso orale.
Ad una stessa unità di fonema, possono corrispondere più foni. Il modo in cui pronunciamo un fono
può variare rispetto a varie circostanze. Lo stesso fono non si pronuncia sempre allo stesso modo o
alla stessa altezza. I foni variano ma l'unità che essi realizzano(il fonema) é sempre lo stesso.Il
fonema /a/, per esempio, ha diverse realizzazioni: [a], [ae] e così via. La differenza fra i vari modi in
cui pronuncio i foni non CREA COPPIE MINIME. Il fonema é dunque un'unita astratta compatta di
foni che non producono coppie minime, é un raggruppamento generale che ha una funzione
distintiva( I FONI NON HANNO FUNZIONE DISTINTIVA). Questo tipo di ragionamento é
valido solo per una lingua. In inglese o in spagnolo avremo rapporto fra foni e fonemi di volta in
volta diversi.In inglese la fricativa interdentale non é una rappresentazione diversa di T, ma é un
fonema completamente diverso(THING non potrà mai essere pronunciato senza il suo suono
fricativo).
I fonemi sono parte del sistema della lingua, i foni della sua realizzazione concreta. I fonemi in
quanto parte di un sistema intrattengono fra loro realizzazioni differenziali. La sola ragione per cui
ci sono certi fonemi in una lingua é la differenza di questi rispetto ad altri. In italiano /b/ é un
fonema perché si oppone a /t/ o /v/ o /f/ in uno stesso contesto.In inglese l'aspirata /h/ é un fonema
perché si oppone a /p/, /f/ o /t/.La differenza é l'unica cosa che ci permette di opporre un fonema
dall'altro.Se un fono non genera coppie minime in una certa lingua, molto semplicemente, non é un
fonema di quella lingua. [3] in italiano standard non oppone mai una coppia minima. E' un fono che
é stato introdotto nella nostra lingua grazie a parole straniere come GARAGE o BEIGE: non
appartiene al nostro sistema fonologico.Il numero di fonemi dell'italiano varia fra i 30 e 40. La
media del numero dei fonemi si aggira fra i 30 e 40. Una lingua africana può averne ben 122.I
sistemi linguistici, secondo un principio di "economia", preferiscono usare un numero inferiore di
fonemi e combinarli invece in unità di prima articolazione(morfemi).
L'allofono L'allofono é una variante combinatoria di un fonema, cioé é il modo in cui realizzo un
certo fonema a seconda del contesto in cui si trova o di una scelta/abitudine personale. Tutti i foni
che possono realizzare uno stesso fonema sono dunque ALLOFONI.Facciamo un esempio.La
fricativa alveolare sorda [s] si può trovare all'inizio come in [s]era o in mezzo come insa[ss]o ma
anche a finire parole come in lapi[s].Dinanzi a consonanti sonore, però, io la realizzerò con [z]:
esempio, [z]veglia o [z]branare.Dinanzi a consonanti sorde, invece, produrrò un fono sordo:
esempio [s]paurito o [s]cavare.In italiano, di fronte una consonante sonora, la sibilante si articola
come sonora e viceversa. Non c'é opposizione ma realizzazione contestuale diversa.In inglese, per
esempio, l'occlusiva semplice o l'occlusiva seguita da aspirazione dipendono dalla posizione: in
CAT la [k] sarà aspirata, in SKIN la [k] sarà semplice.
Finora abbiamo trattato con varianti combinatorie, ora trattiamo gli allofoni con varianti libere.La
parola RANA può essere pronunciata come preferiamo: [r]ana oppure [R]ana. La distribuzione delle
varianti libere non é combinatoria ma di totale sovrapposizione: la mia vibrante la pronuncerò
SEMPRE con lo stesso allofono [r] oppure [R].
Diamo un'occhiata ai fonemi vocalici. Se io dico v[i]no oppure v[i:]no non ho alcun problema nel
far capire la parola a chi mi ascolta. Si tratta di due allofoni con variante libere.Non é così però per
l'inglese. L[i]ve e l[:]ve sono due parole DIVERSE, cioé sarebbe la stessa differenza che noi
facciamo in italiano fra PALLA E BALLA. L[i]ve e l[i:]ve sono dunque fonemi in inglese e non
allofoni.
Fenomeni fonologici e soprasegmentali
Si intende come fenomeno fonologico l'insieme delle modificazioni che i foni subiscono in un certo
ambiente sintagmatico. L'ambiente sintagmatico, cioé il contesto pertinente dal punto di vista
fonetico, travalica i confini della parola "grafica".NeutralizzazioneVerranno chiesti all'esame sono i
fenomeni fonologici scritti qui.La neutralizzazione avviene nel tedesco con un'occlusiva sonora in
posizione finale che diventa sorda. L'opposizione fra /t/ e /d/ non esiste più se in posizione finale,
pronunceremo sempre un suono sordo. Il tratto di sonorità viene quindi desonorizzato.Questi
fenomeni fonologici possono essere rappresentati attraverso una regola fonologica.La regola
fonologica ha una rappresentazione di massima che potrebbe essere sintetizzata così:A-->B/__ (A
diventa B in un contesto)
In tedesco [d]--->[t]/___ #
C C [+sonoro]--->[-sonoro]/ _________ #
La prima rappresentazione [d]---->[t] vale solo per l'occlusiva dentale, la seconda vale per ogni
suona. La seconda é una regola più generale che mi permette di catturare casi maggiori.
Assimilazione [an'donjo]: ANTONIOIn questo caso la d assume la caratteristica della sonorità
perché si trova fra foni sonori.Si fa più fatica a smettere di far vibrare le corde piuttosto che farle
vibrare sempre. Le ragioni profonde dell'assimilazione sono solo supposizioni.L'assimilazione di
Antonio é detta parziale.Vi é però