Anteprima
Vedrai una selezione di 11 pagine su 47
Glottologia - Appunti Pag. 1 Glottologia - Appunti Pag. 2
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Glottologia - Appunti Pag. 6
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Glottologia - Appunti Pag. 11
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Glottologia - Appunti Pag. 16
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Glottologia - Appunti Pag. 21
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Glottologia - Appunti Pag. 26
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Glottologia - Appunti Pag. 31
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Glottologia - Appunti Pag. 36
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Glottologia - Appunti Pag. 41
Anteprima di 11 pagg. su 47.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Glottologia - Appunti Pag. 46
1 su 47
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

ABER

Lunghezza o intensità articolatoriaIl significante fonico é lineare, cioé si contraddistingue per la

posizione dei foni che costituiscono il tessuto fonico del significante acustico. Queste consonanti

possono essere più o meno lunghe. In italiano abbiamo fenomeni di lunghezza ed intensità

articolatoria in parole come CASSA(lunga) o intensa come AFRICA. -s- é una consonante scempia,

-ss- é una consonante intensa.Vi sono lingue in cui non c'é distinzione tra scempie e intense.In

italiano la vocale può essere lunga o breve. La A di casa é più lunga della A di CASSA. La a iniziale

di AFRICA é più breve della a di abaco. La a di amare é più lunga della a di città.La variazione può

essere individuale.Ci sono lingue in cui la lunghezza é fondamentale. In latino, le dieci vocali si

distinguono proprio per la lunghezza dell'articolazione. POPULUS e POPULUS hanno la vocale O

lunga e breve a seconda del significato(o pioppo o popolo). In francese le consonanti doppie

fondamentalmente non esistono. La pronuncia intensa é solitamente italianeggiante.In italiano

alcune consonanti sono sempre intense in posizione iper-vocalica, come ad esempio la fricativa

postalveolare sorda(in PESCE ['peƒƒe]).La affricata intensa come [ts], per essere indicata,

dev'essere raddoppiata. Esempio: pazzo diventa [pattso].[dz]: es. RAZZO diventa [raddzo].[ŋ]: es.

RAGNO sarà [raŋŋo].[ʎ]: es. FIGLIO sarà [fiʎʎo]

Vademecum della trascrizione fonetica

La trascrizione fonetica va racchiusa fra parentesi quadri. L'accento va trascritto prima della sillaba

su cui cada['albero] oppure [mi'rakolo].L'indicazione della lunghezza vocalica, a differenza di

quella consonantica, é facoltativa. Si indica con i due punti [ka:sa] oppure ['kasa].Bisogna fare

attenzione all'altezza delle vocali, cioé al loro timbro(venti come numero non si potrà scrivere come

venti intesi come fenomeno naturale).In italiano solo sotto accento le vocali possono essere medio

alte: fuori dall'accento, le vocali sono SEMPRE CHIUSE.Alcuni foni consonantici in italiano sono

sempre intensi in posizione intervocalica. Occhio alle nasali in posizione preconsonatica(la nasale

di INFERNO é diversa dalla nasale di INCAVO o ANTONIO). LA NASALE ASSUME LO

STESSO LUOGO DI ARTICOLAZIONE DEL FONO CHE SEGUE: DENTALE-DENTALE,

LABIODENTALE-LABIODENTALE, e così via.I grafemi <i> ed <h> non hanno talore

consistenza fonetica. Sono solo diacritici e non vanno trascritti. Nella parola GIOCO, la I non viene

pronunciata perché equivale a ['d3oko].Non dimentichiamo le approssimanti(quando abbiamo due

vocali, una dietro l'altra, una delle due é approssimante). Es. ['pjano], ['wovo].Se trascriviamo una

parola straniera, non facciamoci ingannare dall'ortografia: <card> equivale a [ka:d].La <r> non é

una sola! Rosso, Rouge, red non é la stessa cosa.

PRINCIPI DI FONOLOGIA

La fonologia é la scienza che studia la funzione linguistica dei suoni ed identifica i fonemi di una

lingua.Il fonema é un fono con valore distintivo entro un determinato sistema linguistico.In cosa si

distinguono fonetica e fonologia?Sia il cavallo che il gatto muovono la coda. Le funzioni di

movimento del gatto e quello del cavallo sono diverse. Il gatto usa la coda per comunicare, il

cavallo per scacciare le mosche.La fonologia studia la FUNZIONE LINGUISTICA.Quando si parla

di fonema si parla di foni che hanno una specifica funzione in base al sistema.

Il fonema Prova di commutazione---> COPPIE MINIME Si tratta di uno scambio di due suoni

all'interno dello stesso contesto sintagmatico. Per identificare il numero di fonemi, si procede con

questo scambio. Questi suoni si differenziano solo per un suono(esempio. PARE/TARE).La coppia

minima mi permette di identificare la funzione di fonema in certi foni. Due parole hanno un

significato diverso e sono distinte per un fonema diverso nello stesso ambiente.La prova di

commutazione mi da' il numero definitivo dei fonemi di una certa lingua.Proprietà del fonemaIl

fonema é un fono con funzione distintiva entro un certo sistema linguistico. Un fonema non é

ulteriormente scomponibile in sotto-unità. Non c'é nulla di più piccolo di un fonema che mi

permetta di opporre una coppia minima.Il fonema ha funzione distintiva, mi permette di avere

parole diverse. E' un'unità di seconda articolazione. I morfemi sono unità di prima articolazione, i

fonemi sono unità di seconda articolazione. La trascrizione IPA per i fonemi é questa /.../. Tratti

distintivi del fonemaAbbiamo detto che non c'é nulla di più piccolo del fonema, però possiamo

comunque analizzare una serie di tratti di questo.La coppia minima ['kare]/ ['gare] é distinguibile

perché la /k/ é occlusiva velare sorda mentre la /g/ é un occlusivo velare sonoro. L'unica distinzione

fra /k/ e /g/ é la sonorità.In ['mare] e ['bare] l'unico tratto distintivo é il modo di articolazione: /m/ é

nasale, /b/ occlusivo. Facciamo un esempio con fonemi vocalici. ['donna] e ['danno] si distinguono

per /o/ che é velare medio-alto orale mentre /a/ é centrale basso orale.

Ad una stessa unità di fonema, possono corrispondere più foni. Il modo in cui pronunciamo un fono

può variare rispetto a varie circostanze. Lo stesso fono non si pronuncia sempre allo stesso modo o

alla stessa altezza. I foni variano ma l'unità che essi realizzano(il fonema) é sempre lo stesso.Il

fonema /a/, per esempio, ha diverse realizzazioni: [a], [ae] e così via. La differenza fra i vari modi in

cui pronuncio i foni non CREA COPPIE MINIME. Il fonema é dunque un'unita astratta compatta di

foni che non producono coppie minime, é un raggruppamento generale che ha una funzione

distintiva( I FONI NON HANNO FUNZIONE DISTINTIVA). Questo tipo di ragionamento é

valido solo per una lingua. In inglese o in spagnolo avremo rapporto fra foni e fonemi di volta in

volta diversi.In inglese la fricativa interdentale non é una rappresentazione diversa di T, ma é un

fonema completamente diverso(THING non potrà mai essere pronunciato senza il suo suono

fricativo).

I fonemi sono parte del sistema della lingua, i foni della sua realizzazione concreta. I fonemi in

quanto parte di un sistema intrattengono fra loro realizzazioni differenziali. La sola ragione per cui

ci sono certi fonemi in una lingua é la differenza di questi rispetto ad altri. In italiano /b/ é un

fonema perché si oppone a /t/ o /v/ o /f/ in uno stesso contesto.In inglese l'aspirata /h/ é un fonema

perché si oppone a /p/, /f/ o /t/.La differenza é l'unica cosa che ci permette di opporre un fonema

dall'altro.Se un fono non genera coppie minime in una certa lingua, molto semplicemente, non é un

fonema di quella lingua. [3] in italiano standard non oppone mai una coppia minima. E' un fono che

é stato introdotto nella nostra lingua grazie a parole straniere come GARAGE o BEIGE: non

appartiene al nostro sistema fonologico.Il numero di fonemi dell'italiano varia fra i 30 e 40. La

media del numero dei fonemi si aggira fra i 30 e 40. Una lingua africana può averne ben 122.I

sistemi linguistici, secondo un principio di "economia", preferiscono usare un numero inferiore di

fonemi e combinarli invece in unità di prima articolazione(morfemi).

L'allofono L'allofono é una variante combinatoria di un fonema, cioé é il modo in cui realizzo un

certo fonema a seconda del contesto in cui si trova o di una scelta/abitudine personale. Tutti i foni

che possono realizzare uno stesso fonema sono dunque ALLOFONI.Facciamo un esempio.La

fricativa alveolare sorda [s] si può trovare all'inizio come in [s]era o in mezzo come insa[ss]o ma

anche a finire parole come in lapi[s].Dinanzi a consonanti sonore, però, io la realizzerò con [z]:

esempio, [z]veglia o [z]branare.Dinanzi a consonanti sorde, invece, produrrò un fono sordo:

esempio [s]paurito o [s]cavare.In italiano, di fronte una consonante sonora, la sibilante si articola

come sonora e viceversa. Non c'é opposizione ma realizzazione contestuale diversa.In inglese, per

esempio, l'occlusiva semplice o l'occlusiva seguita da aspirazione dipendono dalla posizione: in

CAT la [k] sarà aspirata, in SKIN la [k] sarà semplice.

Finora abbiamo trattato con varianti combinatorie, ora trattiamo gli allofoni con varianti libere.La

parola RANA può essere pronunciata come preferiamo: [r]ana oppure [R]ana. La distribuzione delle

varianti libere non é combinatoria ma di totale sovrapposizione: la mia vibrante la pronuncerò

SEMPRE con lo stesso allofono [r] oppure [R].

Diamo un'occhiata ai fonemi vocalici. Se io dico v[i]no oppure v[i:]no non ho alcun problema nel

far capire la parola a chi mi ascolta. Si tratta di due allofoni con variante libere.Non é così però per

l'inglese. L[i]ve e l[:]ve sono due parole DIVERSE, cioé sarebbe la stessa differenza che noi

facciamo in italiano fra PALLA E BALLA. L[i]ve e l[i:]ve sono dunque fonemi in inglese e non

allofoni.

Fenomeni fonologici e soprasegmentali

Si intende come fenomeno fonologico l'insieme delle modificazioni che i foni subiscono in un certo

ambiente sintagmatico. L'ambiente sintagmatico, cioé il contesto pertinente dal punto di vista

fonetico, travalica i confini della parola "grafica".NeutralizzazioneVerranno chiesti all'esame sono i

fenomeni fonologici scritti qui.La neutralizzazione avviene nel tedesco con un'occlusiva sonora in

posizione finale che diventa sorda. L'opposizione fra /t/ e /d/ non esiste più se in posizione finale,

pronunceremo sempre un suono sordo. Il tratto di sonorità viene quindi desonorizzato.Questi

fenomeni fonologici possono essere rappresentati attraverso una regola fonologica.La regola

fonologica ha una rappresentazione di massima che potrebbe essere sintetizzata così:A-->B/__ (A

diventa B in un contesto)

In tedesco [d]--->[t]/___ #

C C [+sonoro]--->[-sonoro]/ _________ #

La prima rappresentazione [d]---->[t] vale solo per l'occlusiva dentale, la seconda vale per ogni

suona. La seconda é una regola più generale che mi permette di catturare casi maggiori.

Assimilazione [an'donjo]: ANTONIOIn questo caso la d assume la caratteristica della sonorità

perché si trova fra foni sonori.Si fa più fatica a smettere di far vibrare le corde piuttosto che farle

vibrare sempre. Le ragioni profonde dell'assimilazione sono solo supposizioni.L'assimilazione di

Antonio é detta parziale.Vi é però

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
47 pagine
1 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/01 Glottologia e linguistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher rorynut di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Glottologia e linguistica generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Fabrizio Claudia.