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Gli spettacoli nel circo di Costantinopoli Pag. 1
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Tuthmosis III

(collocato sulla spina), appositamente trasportato daheliopolis a Costantinopoli per volontà di teodosio il grande nel 380(anche se la base è databile al 390), rinnovando simbolicamente leoperazioni di erezione dell’obelisco proveniente da heliopolis sulla spinadel Circo Massimo di Roma voluta da Augusto. Il registro inferiore eimmagine del movimento, con tutti gli artisti al centro del circo; inparticolare danzatrici e musicisti con i loro strumenti, flauti e 2 organi (laprima e unica immagine di quest’epoca di tali strumenti).Venendo allo spettacolo principale, la corsa dei carri, sappiamo che lagiornata dei giochi era una lunga giornata che prevedeva 24 corse,ciascuna consisteva in 7 giri di pista (il cui conto era tenuto dalle uova odelfini posti sulla spina). L’auriga “sportivo” aveva il capo protetto da uncasco sei busso da un corpetto di cuoio indossato sopra una tunica colcolore della propria fazione (quelli principali

erano verdi e azzurri), tenevale redini strette salde in vita, la mano destra sempre alzata impugnando il frustino per governare la quadrica, due coppie di cavalli di razza allevati al solo scopo di essere il più veloci possibile. Anche i cavalli erano adeguatamente bardati, ognuno aveva il proprio nome (spesso inciso anch'esso nelle raffigurazioni), E talvolta presentavano anche dei campanellini portafortuna appesi al collo utilizzati contro il malocchio, le maledizioni che spesso venivano rivolte ai cavalli (scritte su qualsiasi supporto e nascoste talvolta sotto la sabbia della scuderia del cavallo stesso) affinché perdesse la corsa a causa del rovesciamento del carro o di un infortunio del cavallo. Lo si può ben vedere nel mosaico dell'auriga vincitore Marcianus (la palma del vincitore in mano mentre i cavalli sulla testa). Con l'uso dei talismani portafortuna entriamo nel mondo della magia nera e bianca (da qui l'accusa che gli spettacoli erano dei

Ricettacoli per magi

Gli aurighi di vantavano enormi privilegi, legami con rappresentanti dei ceti più elevati, dei quali frequentavano le case e i circoli, nonché la loro protezione. La loro abilità veniva premiata contro fei, onori e ricchezze, oltre che ad essere protagonista di cori ed epigrammi o perfino immortalati sotto forma di statue come quella eretta sulla spina dell'ippodromo in onore di Porfirio, l'auriga plurivincitore dell'età giustinianea, fino a la quadriga di bronzo dorato posta sulle carceres.

Inoltre i partiti degli azzurri e dei verdi (i due colori principali dei quattro presenti) non erano solo organizzazioni sportive, ma anche organizzazioni politiche, di fatto l'ippodromo era il luogo in cui trovava espressione la volontà politica del popolo (infatti, nonostante il potere dispotico dell'imperatore, ancora il concetto di sovranità popolare non potevano essere accettati dal cristianesimo).

scompare completamente; il senato, demi, la popolazione cittadina organizzata nei e l'esercito, sono forze politiche, derivate dall'antico Impero Romano, in cui l'imperatore trova un limite alla propria autorità, ma in seguito anche queste vennero assorbite nel suo potere assoluto). Ma il mondo delle corse presentava una doppia "Historia Arcana" faccia. Procopio, in particolare nella ci fornisce un'importante testimonianza di come le corse dei carri, il mondo del circo, fosse un mondo di caos. Inoltre, sebbene il grosso degli aderenti ad ambedue i partiti era costituito dalle masse popolari, negli azzurri la direzione era in mano ai rappresentanti della vecchia aristocrazia senatoriale latifondista greco-romana; mentre nei verdi a rappresentanti della borghesia o uomini che avevano fatto carriera e provenivano dalle province orientali. In tutto questo Giustiniano, che avrebbe dovuto essere il garante dell'ordine e ribellidella giustizia,

Parteggiò per gli azzurri ( ) incitando i loro animi e aizzandoli apertamente basileus tyrannos). Contro l'altra fazione, creando il caos (da aLa gerarchizzazione di questo ordine sacro viene così stravolta (possiamo inserire gli aurighi nellainfames): categoria degli la prima ribellione investì l'acconciatura; questi giovani non si tagliavano i capelli come gli altri romani ma si lasciano crescere la barba e i capelli erano rasati davanti e lunghi dietro=alla "unna". Poi anche l'abbigliamento non si adeguava al loro ruolo sociale; le vesti in generale erano di foggia unne e vestivano abiti vistosi e sfarzosi, superiori al loro rango; le maniche erano strette ai polsi e larghe sulle braccia in modo che quando le agitavano sembrassero grandi e vigorosi, tutto il contrario delle loro membra pelle e ossa. Portavano armi nascoste (di giorno) che tiravano fuori la notte per aggredire e derubare le giuste persone (così si guadagnavano i soldi).

per le vesti costose). Di fronte a tutto ciò gli azzurri iniziarono a vestirsi con abiti inferiori al loro rango e si nascondevano in casa al calare del tramonto, anche per evitare che quei delinquenti li aggredissero. La giustizia non si curava dei responsabili e il loro ardire crebbe. Per quanto riguarda i verdi alcuni passavano dalla parte dei delinquenti mentre altri si davano alla fuga in altre regioni (anche se ciò non bastò, vennero scovati e uccisi). Questi massacri avvenivano a tutte le ore, sia di giorno che di notte; non avevano infatti bisogno di occultare i loro crimini, tanto non venivano perseguiti, anzi sembrò quasi una dimostrazione di forza e di onore. Siamo entrati così in una vera e propria TIRANNIDE. Anche i vir inlustris, sublimis e clarissimus (figli di persone illustri), vennero coinvolti e influenzati negativamente da questi ribelli. Ma perché Giustiniano aizzava i loro animi e fomentava il terrore? Il piano politico di

Giustiniano era sconvolgere l'assetto dell'impero e del governo a spese dei veri romani (cittadini illustri) per far salire al potere gli uomini nuovi (gente di origini oscure e di grado sociale inferiore, facilmente manipolabili, che essendo saliti di ruolo grazie a Giustiniano gli sono completamente fedeli).

Nell'ambito dell'immaginario che SIMBOLISMO DEL CIRCO: alimenta l'ideologia imperiale, i giochi erano una metafora cosmologica e solare, tendente a connettere ciascun elemento architettonico dell'ippodromo e il sistema stesso delle corse dei carri ad altrettanti elementi cosmologici e agli elementi mondiali. Ecco allora che i colori delle fazioni rappresentano gli elementi mondiali e le 4 stagioni: i bianchi sono connessi all'inverno e consacrati a Zefiro o Zeus; i rossi sono connessi all'estate, al fuoco, a Marte o Iside; i verdi sono connessi alla terra, alla primavera, a Venere; gli azzurri sono connessi al cielo, al mare e all'autunno.

La pista era la terra e l'acqua che a volte la riempiva era l'oceano e quando un carronaufragiumcadeva e si fracassava per terra era chiamato perché è come se affondasse nell'acquametaedell'oceano; l'obelisco posto al centro è come il sole allo zenit, le che chiudono la spinametaesono l'oriente e l'occidente o la vita e la morte, i 3 coni di marmo posti sopra le sono le 3decadi di un mese, le 12 scuderie sono come i 12 segni zodiacali e corrispondono ai mesi dell'annoche contengono le 4 stagioni rappresentate dai colori delle fazioni o dai 4 cavalli della quadriga(che sono anche le 4 età dell'uomo), i delfini di ferro e le uova di marmo (entrambi simboli dieternità) man mano si abbassavano o venivano abbassati per indicare i giri dei carri che erano 7 inriferimento ai giorni della settimana o alle 7 pianeti o stelle dell'orsa, la giornata di gara prevedeva24 corse tante quante le ore del giorno.

giorno (P.S. la musica evocava e regolamentava l'ordine cosmico).ludus,Si ottiene è un circo che rappresenta il cosmo, e il la corsa dei carri, col suo moto circolare, èla corsa del sole e degli astri, nonché dello scorrere infinito delle stagioni e del tempo, arenovatio, aeternitasrappresentare i concetti di e Vittoria solare; i cardini dell'ideologia tendente aldominio assoluto dello spazio e del tempo. Il simbolismo circense rende in tal modo visibile,viva, l'ideologia imperiale.Dopo tutto ciò, non sorprende il fatto che gli esponenti più illustri dell'impero (consoli, senatori...)ludi circenses.tenessero in grande considerazione i L'operazione di esporne una rappresentazioneo di associare tale rappresentazione alla propria immagine, o ancora farsi carico delle spese diorganizzazione dei ludi, diviene un momento funzionale al rafforzamento della presa di coscienzadella propria appartenenza culturale e

manifestazione di adesione al sistema ideologico-politico, e quindi funzionale al guadagno di prestigio personale (nei confronti della casa imperiale) e di popolarità (nei confronti del popolo). Da questo mondo non rimane esente nemmeno l'ambiente ecclesiastico e monastico; molte sono le accuse di bassa moralità rivolte ai vescovi in quanto ludicircenses appassionati dei o di altre forme di spettacolo, talvolta erano gli stessi vescovi a organizzare i ludi gettando al vento sei la vanitas denaro per i poveri. Tutto ovviamente al fine di mantenere legami con gente del circo e di sfruttarli come gruppo di pressione allo scopo di essere eletti. Ai ludi partecipava lo stesso imperatore. Di contro all'invisibilità del cerimoniale si svolge nel celeste palazzo imperiale (non solo i ludi, ma tutto l'impero è concepito ideologicamente come un doppione della sfera celeste: come dio ha creato e organizzato i pianeti e il sole... così

hamimesis

organizzato l'Impero Romano con tutti i suoi generali e funzionari e l'imperatore che è (oimago) di dio), una concezione autocratica, la cui prossemica è quella del sovrano nascosto, inattingibile se non da chi è degno, di fronte a cui si compie l'adorazione e si resta in silenzio

rivelazione

all'interno della sala delle udienze, il luogo della della sacralità (cerimonia dello velum), scostare il si sostituisce la concezione aristocratica per cui l'imperatore è un senatore fra gli altri che si rende visibile nei luoghi politici istituzionali, fa la sua comparsa sulla loggia del pulvinar, quasi fosse un'epifania imperiale, momento topico della prossemica del potere. I ludi diventano dunque uno strumento di consenso, dove la cerimonia si sovrappone al concetto di ordine, nel senso che partecipando al cerimoniale l'uomo bizantino ha modo di percepire il fatto di occupare il posto assegnatogli e nell'ordine

elaborazione del testo fornito utilizzando tag html:

terreno; in sostanza i ludi sono forma di rappresentazione e di regolamentazione dell'elaborazione

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
5 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-STO/01 Storia medievale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gine4600 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia bizantina e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Vespignani Giorgio.