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ESOCRINE:
A secrezione esterna
Possiedono dotti per espellere il loro secreto
Riversano il secreto o sulla superficie del corpo o in cavità che comunicano con
l’esterno
ENDOCRINE
2018-2019 ISTOLOGIA
Epitelio ghiandolare 2
A secrezione interna
Non possiedono dotti
Possiedono una ricca rete di capillari
Riversano il loro secreto, cioè gli ormoni, direttamente nei capillari
Le ghiandole rilasciano il loro secreto in due modalità. Attraverso:
Via secretoria costitutiva: rilasciano il loro secreto in modo continuo.
Secrezione regolata: accumulano il loro secreto e poi lo rilasciano solo in seguito
all’arrivo di un segnale.
Classificazione delle ghiandole esocrine
Le ghiandole esocrine possono essere classificate in
base a:
1. Numero di cellule
2. Localizzazione
3. Forma adenomero
4. Ramificazione dotti (complessità)
5. Modalità di secrezione
6. Tipo di secreto
1. NUMERO DI CELLULE
Le ghiandole si dividono in:
UNICELLULARI: costituite da una sola
cellula. Nei mammiferi l’unico esempio di
ghiandola unicellulare sono le cellule
caliciformi mucipare, che si trovano in
mezzo all’epitelio di rivestimento
cilindrico o pseudostratificato. Queste
cellule producono granuli di mucinogeno
contenenti mucina (contiene glicoamminoglicani, proteoglicani e Cellula caliciforme
glicoproteine): i granuli secernono per esocitosi un secreto che, se mucipara
idratato, forma il muco. Le cellule caliciformi mucipare si trovano
nell’intestino e nelle vie respiratorie.
PLURICELLULARI: costituite da un aggregato di cellule.
2. LOCALIZZAZIONE
Le ghiandole si dividono in:
INTRAPARIETALI: situate nello spessore della parete dell’organo cavo (es: cellule
caliciformi mucipare). Si distinguono in:
INTRAEPITELIALI: contenute nello spessore dell’epitelio di rivestimento della
mucosa da cui derivano, sono prive di dotti e possiedono un adomero alveolare.
Nei mammiferi sono molto rare: ad esempio nelle cavità nasali e nell’uretra
maschile.
ESOEPITELIALI: si approfondano nel connettivo che si trova al di sotto
dell’epitelio. Possono essere:
- SOTTOMUCOSE (intracoriali o parietali): si collocano nella tonaca
sottomucosa
- CORIALI: porzione secernente localizzata al di fuori dell’organo. A
questa categoria appartengono pancreas, fegato e ghiandole salivari.
EXTRAPARIETALI: situate al di fuori della parete dell’organo cavo, ma vi rimangono
collegate tramite il dotto escretore. Es: fegato e pancreas (il fegato è la più grande
ghiandola del nostro organismo).
2018-2019 ISTOLOGIA
Epitelio ghiandolare 2
3. MORFOLOGIA DELL’ADENOMERO
In base alla forma dell’adenomero (= la porzione secernente) le ghiandole si
suddividono in:
TUBULARI: la porzione secernente ha la forma di un tubo sottile a fondo
cieco e non c’è una netta separazione tra adenomero e dotto. A volte il
tubo si avvolge su se stesso e la ghiandola prende il nome di ghiandola
TUBULARE A GOMITOLO (o GLOMERULO).
ACINOSE: l’adenomero ha una forma sferica e il lume è molto piccolo (si dice che il
lume è “virtuale”).
ALVEOLARI: l’adenomero ha una forma sferica e il lume è molto ampio.
TUBULO-ACINOSE: adenomero di forma mista.
TUBULO-ALVEOLARI: adenomero di forma mista.
4. RAMIFICAZIONE DOTTI
Le ghiandole, in base al tipo di ramificazione dei dotti, si
suddividono in:
SEMPLICI: 1 addomero + 1 dotto escretore
RAMIFICATE: 2 o più addomeri + 1 dotto escretore
COMPOSTE: più addomeri con dotto escretore + 1 dotto
principale
Ancora più in particolare:
TUBULARI SEMPLICI: es. ghiandoe gastriche dello
stomaco, ghiandole intestinali o cripte di Lieberkuhn e
cripte uterine.
ALVEOLARI SEMPLICI: es. le ghiandole intaepiteliali della
mucosa nasale dell’uomo e le ghiandole mucose e
granulose dell’epidermide degli anfibi.
ACINOSE SEMPLICI: es. piccole ghiandole sebacee
annesse ai peli.
TUBULARI RAMIFICATE: es. ghiandole gastriche presenti
nel fondo e nel piloro dello stomaco.
ALVEOLARI RAMIFICATE: es. ghiandola dell’uropigio (una ghiandola sebacea)
presente negli uccelli.
2018-2019 ISTOLOGIA