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PROMOZIONE per sollecitare investimenti esterni o incentivare la domanda locale, AGENZIE DI
ESPORTAZIONI GOVERNATIVE per offrire sussidi e garanzie alle imprese locali e AGENZIE DI
SVILUPPO per svolgere attività di interfaccia tra sistemi produttivi locali e ambiente esterno.
ATTORI PRIVATI: L’attore privato può assumere diverse forme:
→
– impresa leader assume il ruolo di organizzatore (mastermind) del STL fissando i compiti delle altre
imprese;armonizzando il loro comportamento e programmando le lavorazioni secondo un disegno
precostituito. →
imprese distrettuali auto-organizzate Operano a livello spontaneo tra i soggetti appartenenti agli stessi
– STL. Il distretto funziona come una struttura dissipativa in cui le decisioni prese da ogni operatore
sembrano indipendenti l’una dall’altra.
→
– intelligenza regolatrice È una risorsa che viene prodotta accumulando conoscenze e sviluppando
relazioni e serve per rendere governabili livelli crescenti di complessità.
→ R
RAZIONALITA' DOMINANTE (nel sistema ) appresenta il grado di prevalenza delle forze tra gli attori
strategici all’interno del STL. Può essere:
1) soggettiva: dominata da un unico settore;
2) sistemica: inerziale a causa della complessità dei rapporti presenti;
3) evolutiva: caratterizzata da rapporto interattivo con l’esterno.
Ciascuno dei tre modelli fondamentali di razionalità rappresenta un riferimento idealtipico di una forma di
governo:
– Modello GERARCHICO, basato su rapporti verticali (top down) tra impresa “pivotale”, che assume
potere centralizzato e una posizione di leadership;
Modello DI MERCATO, dove si producono dei rapporti a livello orizzontale di decentramento
– produttivo, gestiti attraverso forme contrattuali o mediate dall’ottenimento di economie esterne di
localizzazione;
Modello RETICOLARE, si realizza un coordinamento, mediante concertazione programmata a livello
– orizzontale e pianificata a livello verticale (bottom-up) per cui le imprese cooperano a livello locale per
competere a livello globale.
RISORSE STRATEGICHE: Sono costituite dall’insieme degli elementi tangibili e intangibili all’interno del
STL (risorse endogene)od ottenibili all’esterno (risorse esogene) assieme alle modalità con cui sono impiegati
(competenze). Costituiscono i punti di forza strategici in direzione dello sviluppo del STL.
RISORSE ENDOGENE: rappresentano la capacità produttiva del STL e ne determinano il potenziale sviluppo.
Sono costituite da:
– infrastrutture: sono quella parte dello stock di capitale complessivo del sistema che, a causa del suo livello
di accessibilità pubblica, non sono normalmente fornite dal libero mercato o lo sono in maniera
inefficiente; pertanto, la loro produzione dipende dalle politiche di spesa pubblica. Sono caratterizzate da
immobilità, polivalenza, non sostituibilità, indivisibilità e possono essere FISICHE,
TECNOLOGICHE, IN CAPITALE UMANO, DI IMPRENDITORIALITA'.
– Fattori localizzativi: la localizzazione è la relativa vicinanza (o lontananza) di un STL rispetto ai
principali centri di attività economica. È una risorsa fortemente immobile,indivisibile e polivalente,
poichè la posizione geografica non può essere modificata. La sostituibilità, invece, può essere alta o bassa
a seconda del costo degli investimenti nei trasporti. I fattori localizzativi possono essere relativi
all'incertezza (distanza dal core del territorio, livello della presenza diretta estera); relativi al mercato
(fattori naturali,demografici,tecnici ed economici); relativi agli assets intangibili (reti di
comunicazioni,servizi alle imprese; infrastrutture scientifiche) e relativi all'ambiente (fattori storico-
culturali; politico-istituzionali).
– Economie agglomerative: la struttura agglomerativa riflette la concentrazione spaziale della popolazione,
delle imprese e dei consumatori del STL. Più un sistema è popolato maggiori sono le economie di
agglomerazione. Le economie di agglomerazione si possono distinguere in:
- economie di scala:ripartizione dei costi fissi su più ampie basi, migliori prezzi d’acquisto dei fattori della
produzione;
- economie di localizzazione: (esterne alle imprese,ma interne al settore produttivo) derivano dai vantaggi
connessi ai legami che si possono instaurare tra attività economiche correlate settorialmente (in
particolare, le connessioni di produzione,di servizio e di mercato);
- economie di urbanizzazione (esterne alle imprese e al settore produttivo) che riguardano i legami che si
possono instaurare tra attività economiche di settori diversi per il fatto di essere localizzate nello stesso
posto, i cui vantaggi sono accesso a servizi vendibili e non; presenza di un mercato del lavoro qualificato;
dotazione di infrastrutture e servizi collettivi superiori.
Struttura settoriale rappresenta la relazione tra la dimensione relativa dell’agricoltura, dell’industria, del
– settore dei servizi e il livello di sviluppo in termini di reddito procapite. Può assumere diverse forme :
SETTORE AGRICOLO; SETTORE INDUSTRIALE; SETTORE TERZIARIO; SETTORE
QUATERNARIO.
RISORSE ESOGENE: rappresentano fattori di POTENZIALE sviluppo del STL attivabili solo attraverso rapporti
con gli altri sistemi. Sono costituite da:
– esportazioni: comportano benefici DIRETTI (secondo la TEORIA DELLA BASE ECONOMICA)
dall'aumento della domanda esterna sull'occupazione locale e sul potere d'acquisto e MEDIATI (secondo
la TEORIA DELL'ESPORTAZIONE E DELLA CRESCITA CUMULATIVA) dalla crescita delle
esportazioni che fa aumentare la competitività del settore di base.
– Economie di rete: contribuiscono a creare e a rafforzare il vantaggio competitivo e comportano
BENEFICI DI COMPLEMENTARIETA’ derivanti dalla collaborazione tra centri diversamente
specializzati ma tra loro complementari; BENEFICI DI SINERGIA derivanti dalla cooperazione tra
centri collegati in rete specializzati nello stesso settore; BENEFICI D’INNOVAZIONE derivanti dal
compimento di un’innovazione territoriale o di un servizio comune.
COMPETENZE:sono distintive poiché distinguono un STL dagli altri. Rappresentano il sapere collettivo di un
STL su come coordinare le risorse e sono le modalità mediante le quali le risorse impiegate congiuntamente
determinano le capacità del sistema per competere efficacemente.
OGGETTO STRATEGICO: è costituito dalla creazione e dal mantenimento di un vantaggio competitivo del
STL,protetto PRO TEMPORE, che permetta la realizzazione del fine intrinseco del soggetto strategico: lo
sviluppo. Le caratteristiche del vantaggio competitivo sono AMPIEZZA, DURATA E SFRUTTABILITA’ NEL
BREVE. IL VANTAGGIO COMPETITIVO può essere di COSTO RELATIVO (superiorità nella struttura dei
costi, a parità di offerta, rispetto ai concorrenti), DIFFERENZIAZIONE (capacità di creare e comunicare agli
utenti caratteristiche distintive dell’immagine) SPECIALIZZAZIONE (focalizzazione sui bisogni di particolari
utenti a seconda della propria vocazione strategica). Il vantaggio competitivo di un STL rappresenta una capacità
distintiva di produrre valore e secondo la teoria di Porter vi sono differenti tipologie di strategie competitive che
corrispondono a questi vantaggi.
LA STRATEGIA DI LEADERSHIP DI PREZZO per il raggiungimento del VANTAGGIO DI COSTO
– RELATIVO è particolarmente utile per i territori aventi una vocazione diversa dall’immagine, ed è
raggiungibile tramite economie nell’uso delle risorse, delle infrastrutture e nell’organizzazione produttiva.
Questa strategia è finalizzata ad offrire un STL a prezzi inferiori ai fruitori attraverso ECONOMIE
ESTERNE ed INCENTIVI. Le ECONOMIE ESTERNE derivano dalla agglomerazione delle attività
economiche nel STL e possono potenzialmente comportare quattro principali vantaggi quali:riduzione di
comportamenti di tipo opportunistico, adozione di innovazione generiche, accumulazione di produttori ed
utilizzatori di tecnologie, riduzione dei costi di adozione dell’innovazione. Gli INCENTIVI d’altro canto
rappresentano delle economie esterne in senso lato e possono comportare delle implicazioni negative in
riferimento allo sviluppo del STL come l’amplificazione degli squilibri territoriali e il comportamento da
free riders delle cosiddette imprese footloose. Il sistema degli incentivi territoriali è costituito da: AIUTI
A FONDO PERDUTO, PRESTITI AGEVOLATI, ESONERI FISCALI, TASSAZIONE MASSIMA.
Inoltre deve prevedere accordi paritari sia che garantiscono il recupero delle somme erogate dal soggetto
pubblico sia quando le performance delle imprese non assicurino lo sviluppo del STL.
– LA STRATEGIA DI DIFFERENZIAZIONE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEL VANTAGGIO DI
DIFFERENZIAZIONE è utile per i territori privi di una vocazione specifica e consiste nella
predisposizione di un’offerta percepibile come superiore, nella promozione di tratti specifici
dell’immagine e una serie di servizi per gli utenti. La comunicazione deve essere finalizzata ad
influenzare uno specifico comportamento di fruizione e avere contenuti non contrastanti con la realtà
sperimentabile. Per raggiungere tale vantaggio e permettere la PRIMA FRUIZIONE DEL STL occorre
sottolineare le caratteristiche di UNICITA’ che soddisfano desideri già espressi od cambiando la priorità
dei desideri per far emergere quelli che si è in grado di soddisfare. PER REITERARE LA FRUIZIONE
di un sistema occorre che sia percepito il minimo divario tra i desideri del pubblico obiettivo e
l’esperienza di fruizione sperimentata con l’utilizzo del STL. Da non tralasciare nella composizione della
strategia di differenziazione tre questioni: QUESTIONE STRATEGICA che riguarda la determinazione
degli obiettivi generali delle strategie promozionali; è fondamentale considerare l’immagine del STL in
esame e potenziarla, comprendere le esigenze e i bisogni dei potenziali fruitori e in ultimo
commercializzare l’immagine indipendentemente dal prodotto territorio; la QUESTIONE
INFORMATIVA riguarda il contenuto della comunicazione ed è indispensabile creare un trade off tra
informazione e persuasione, tra onestà e iperbole, evitando di enfatizzare oltremodo il territorio, e tra
forza e debolezza del messaggio ed in ultimo la QUESTIONE TATTICA/OPERATIVA che riguarda le
modalità con cui l’informazione selezionata debba essere convogliata in maniera efficace al potenziale
consumatore. È necessario individuare un pubblico obiettivo e in base a questo selezionare il canale più
adeguato.
– LA STRATEGIA DI FOCALIZZAZIONE O SPECIALIZZAZIONE PER IL RAGGIUNGIMENTO
DEL VANTAGGIO DI SPECIALIZZAZIONE per i territori con vocazione coerente con l’immagine, si
attua median