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ANESTETICI LOCALI: famiglia di molecole strutturalmente molto simili tra di loro (e molto

differenti dagli anestetici generali) e con lo stesso meccanismo di azione, bloccano la trasmissione

elettrica dei fasci nervosi da un punto all’altro (in ambito medico, bloccano la conduzione dal punto

sul quale occorre intervenire al SNC al fine di bloccare la percezione del dolore). Hanno emivita

breve, il corpo li elimina molto velocemente. Ex. Nell’epidulare si somministra l’anestetico locale

in un punto preciso della colonna vertebrale per bloccare i fasci nervosi dal bacino in giù. Non si ha

più percezione del proprio corpo dal bacino in giù.

COME FUNZIONANO? Sono molecole con coda lipofila e testa polare (molto simili alla struttura

dei fosfolipidi), ciò permette che l’anestetico si infili nella membrana del nervo e blocchi i canali

del sodio, impedendo la creazione del potenziale d’azione e bloccando così la conduzione nervosa.

Non hanno grandi EFFETTI COLLATERALI a meno che non si somministrano in un vaso (o

molto vicino a esso) o in una dose troppo elevata. Gli effetti collaterali in questo caso sono: aritmie

(perché viene bloccata la conduzioni), capogiri, vertigini temporanee. Per ridurre il passaggio nel

torrente circolatorio si associa spesso a un vasocostrittore (ex adrenalina) che, riducendo la

perfusione nella zona interessata, ne riduce l’assorbimento in circolo. L’assorbimento è direttamente

proporzionale alla perfusione del tessuto (Legge di Fick).

Ex. Se l’insulina viene somministrata per via sottocutanea o per via muscolare l’assorbimento

cambia. Per via muscolare, il pz va più facilmente in ipoglicemia.

Ex 2. Se bisogna fare un’infiltrazione di cortisone, basta immergere l’ago nell’anestetico per non

sentire dolore.

Nomi anestetici locali: Xylocaina, Lidocaina, ..

ANESTETICI GENERALI si dividono in INIETTABILI e GASSOSI.

Ci sono farmaci che vengono utilizzati per favorire la pratica chirurgica nelle varie fasi (pre, intra e

post anestesia):

Fase pre-anestetica:

- ansiolisi (si usano a volte farmaci per ridurre l’ansia perché permettono di usare meno anestetico

generale). Decide l’anestesista in base a come vede il pz. Si usano benziodiazepine (Midazolam per

ev o Valium) e/o neurolettici (gli antipsicotici, i classici tranquillanti maggiori)*

* tranquillanti minori: benzodiazepine e barbiturici; tranquillanti maggiori: antipsicotici

L’evento psicotico acuto ha meccanismi coinvolti con la dopamina, le benzodiazepine sono

inefficaci o peggiorano il quadro. Trattare un disturbo di sola ansia con un antipsicotico renderebbe

il pz catatonico.

- i curari in questa fase permettono anch’essi di ridurre la dose successiva di anestetico, permettono

il rilasciamento muscolare, utili nella chirurgia addome e torace;

- sedazione

- analgesia (è bene fare prevenzione dell’insorgenza del dolore);

- mantenimento tono cardio-respiratorio

- prevenire ansia e nausea

- vagolitici (atropina solfato, antagonista dei recettori muscarinici dell’acetilcolina).

In alternativa all’anestesia si faceva la neuroleptoanalgesia: si mischia bendodiazepina +

neurolettico + oppiode e si ha una forte riduzione del dolore, perdita di coscienza… quadro simile

all’anestesia.

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
3 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/14 Farmacologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher doria1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Farmacologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Catanzaro - Magna Grecia o del prof Russo Emilio.