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APPUNTI LEZIONE 2
M Circolante
1 +
Depositi a vista del Sistema Bancario e del Tesoro presso
la BCE
+
Depositi a vista del pubblico presso il sistema bancario
M M 1
2 +
Depositi a scadenza fissa fino a due anni presso il sistema
bancario
+
Depositi rimborsabili con preavviso fino a tre mesi
M M 2
3 +
Obbligazioni con scadenza fino a due anni
+
Quote in fondi di investimento monetari
+
Operazioni di vario genere "Pronti contro Termine"
Il circolante comprende quella che è definita come la moneta legale, comprendente a sua
volta la moneta metallica e i biglietti emessi dalla BCE (anche se la stampa non è
propriamente compito di quest'ultima, che demanda ad altri istituti).
Questo schema riassuntivo mostra molto bene la difficoltà di definire gli aggregati monetari e
di come tale definizione cambi di continuo. Un esempio è M che prima dell'unione
3
monetaria includeva anche i Bot e altre attività finanziarie con scadenze inferiori all'anno.
Fin dall'inizio è stato sempre presente il problema della vigilanza, in quanto le innumerevoli
innovazioni portavano i legislatori a doversi sempre ingegnare a creare nuove norme per la
salvaguardia dei soggetti più deboli.
La Base Monetaria
Questa esigenza di vigilanza era ed è definita nello Statuto delle Banche Centrali, fin dalla
prima (Banca Centrale d'Inghilterra). Questi statuti sono più o meno rimasti invariati. Ovvero
le Banche Centrali odierne devono:
• Regolare, in particolare in riferimento all'Unione, pur rimanendo sotto il controllo della
BCE che decide la politica monetaria.
• Finanziare lo Stato, in particolare minimizzare il costo del servizio del debito pubblico
(cercare di mantenere, se possibile, i tassi di interesse a valori bassi).
• Regolare il valore della moneta nazionale rispetto alle valute estere.
ECONOMIA MONETARIA ! 2
APPUNTI LEZIONE 2
Banconote in € in circolazione
+
Monete in € (moneta
metallica)
Moneta legale +
+ Depositi di aziende di credito
Attività immediatamente presso l'istituto di emissione
BASE convertibili senza costi in = (corrispondente alle RISERVE
MONETARIA moneta legale di nuova OBBLIGATORIE presso la
creazione BCE)
+
Valuta estera immediatamente
convertibile in valuta
nazionale, che, ceduta dagli
operatori, affluisce nelle
Riserve Ufficiali della Banca
Centrale nazionale
Uno dei modi con cui si ritiene che la Banca Centrale possa regolare il volume complessivo
del credito è la variazione nella base monetaria, dove per base monetaria si intende:
Dato lo schema precedente si può definire la Base Monetaria (BM) come la somma della
moneta legale, delle riserve obbligatorie e delle Riserve Ufficiali.
Da cosa dipendono, però, la domanda e l'offerta di Base Monetaria (le quali ex-post sono
necessariamente tra loro uguali)?
Se consideriamo la domanda di Base Monetaria (BM ), vi sarà una domanda sia da parte del
d
pubblico, per le esigenze immediate di pagamento, sia da parte del sistema bancario, per far
fronte alle proprie esigenza di liquidità (bisogni del pubblico e riserva obbligatoria).
BM = BMP + BMB
d d d
In cui BMP rappresenta la base monetaria del pubblico, mentre BMB la base monetaria del
d d
sistema bancario.
Di controparte esisterà anche un offerta di Base Monetaria, composta da:
BM = BME + BMFIN(BCE) + BMS
S stero tato
Si nota come l'offerta di Base Monetaria si distingua in tre distinti canali:
1. Canale estero.
2. Canale del finanziamento del settore bancario.
3. Canale del Tesoro, dunque la Base Monetaria creata per "finanziare il sovrano"
Canale del Tesoro (3)
Un riferimento particolare al terzo canale, cioè al finanziamento del deficit pubblico mediante
emissione di moneta e non tramite emissione di titoli, che è operante in gran parte dei Paesi,
ma è di contro esplicitamente vietato nel caso della BCE. Perché l'art. 104 del Trattato
dell'Unione Monetaria Europea fa esplicito divieto a emettere Base Monetaria a copertura
ECONOMIA MONETARIA ! 3
APPUNTI LEZIONE 2
parziale o totale del disavanzo delle Amministrazioni Pubbliche dei diversi Stati che
compongono questa Unione Monetaria.
"Si fa divieto di concessioni di scoperti di conto o qualsiasi altra forma di facilitazione
creditizia a istituzioni o organi della Comunità Europea (...)".
É inoltre vietato l'acquisto diretto al momento dell'emissione, ovvero sul mercato primario, di
Titoli Pubblici o ad un sostegno indiretto tramite abbondanza di creazione monetaria per
singoli Stati che possa consentire, da parte del sistema bancario, l'acquisto di titoli pubblici al
momento dell'emissione.
Questa limitazione all'intervento, anche nella sua forma indiretta, è un elemento rilevante, in
quanto limita il finanziamento del deficit tramite l'emissione di moneta, per timore che, con
l'emissione di moneta, generi effetti inflazionistici estremi. Tuttavia dipende sempre e
comunque dalle circostanze: se ci troviamo in una situazione con la disoccupazione al 10% e
di non pieno utilizzo delle risorse produttive, questo rischio inflazionistico è minimo, questa
stessa spesa pubblica genererà un risparmio e un conseguente aumento della produzione
quindi la domanda aggiuntiva determina un aumento di produzione reale e non si scarica
necessariamente sul livello dei prezzi.
Dunque garantire l'indipendenza delle Banche Centrali, garantisce un certo grado di stabilità
sul livello generale dei prezzi.
Il timore di questo effetto è molto forte in Germania dato il ricordo dell'esperienza derivante
dalla Repubblica di Weimar.
Anche in Italia, ad un certo punto, viene prima limitata, poi completamente vietata, la
possibilità del finanziamento del deficit pubblico tramite emissione di moneta. In particolare
questo avviene con il nel 1981(voluto dall'allora Ministro del
Divorzio tra Tesoro e Banca d'Italia
Tesoro, Andreatta) con cui la Banca d'Italia cessa la sottoscrizione automatica all'emissione di
titoli a medio termine e chiude quello che era il conto corrente Tesoreria, il quale, se
inizialmente era stato istituito per dare elasticità di cassa (debito fluttuante) al Tesoro rispetto
ad una possibile discrepanza tra entrate e uscite, divenne un debito strutturale, ovvero la
compensazione delle discrepanze non era solo occasionale ma venivano effettuate delle spese
spesso nettamente superiori al volume delle entrate.
Successivamente, con la legge 483/1993 del 26 novembre, venne poi abolito il finanziamento
del debito pubblico tramite l'acquisto di titoli sul mercato primario da parte dello Stato. In
particolare venne abolito il Conto Tesoreria presso la Banca d'Italia.
Canale estero (1)
Questo canale è quello che determina variazioni della Base Monetaria, unicamente e
solamente perché risultano esservi avanzi o disavanzi della Bilancia dei Pagamenti, in
corrispondenza dei quali vi saranno variazioni nelle Riserve Ufficiali di un paese.
ECONOMIA MONETARIA ! 4