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Tradizione giuridica occidentale e giusnaturalismo
Come sappiamo, la tradizione giuridica occidentale è una tradizione unitaria che interessa tutto l'occidente comprendendo il diritto angloamericano e quello europeo continentale. Lo spirito sistematico nell'ordine che il diritto e la scienza giuridica imprimono a se stessi è essenziale per capire gli sviluppi che questa tradizione ha avuto sino ai nostri giorni. Per quanto riguarda il modello francese, esso vede la prevalenza del formante legislativo mentre quello tedesco del formante dottrinale. Entrambi i modelli sono caratterizzati da sistematicità degli ordinamenti, fattore che deriva dal retaggio romano e giustinianeo e soprattutto dalla metafora di un ordinamento visto come organismo unitario. Questa coerenza viene meno invece nel common law, dove prevale il formante giurisprudenziale. I common lawers però hanno un sistema il cui completamento è sempre in fieri, è un percorso che va dalparticolare al generale mentre nel caso del Civil Law si fadal generale al particolare, si parte da un sistema completo in cui si trova la regola da applicare alcaso concreto. Il giusnaturalismo moderno è un'esperienza che coinvolge il Civil law e il commonlaw con autori quali: Hobbes, Locke, Rousseau e Grozio che appartengono ad entrambe le areedella tradizione giuridica occidentale. L'opera di questi pensatori trascende dalla scientia juris, illoro obbiettivo è quello di individuare razionalmente il fondamento dello stato moderno che nonpuò più essere legittimato dalla religione. L'età moderna è il momento della rivoluzione scientifica,di scoperte geografiche che comportano una forte espansione della cultura europea. Con l'etàmoderna si impone il metodo sperimentale, pensiamo a Galileo o Copernico e nascono nuovimodelli di scienza che contribuiscono a determinare una forte discontinuità tra Medievale eModerno.
Per quanto riguarda le esperienze geografiche e l'espansione della cultura europea negli USA, possiamo ricordare l'opera dei teologi della seconda scolastica spagnola, i quali ritenevano che i conquistatori avessero diritto di insediarsi nei nuovi territori ma i loro diritti di conquista non potevano violare alcuni diritti fondamentali degli indios. Vediamo come ancora prima di Hobbes, si prefigurano e si aprono spazi di riflessioni ai primi giuristi dell'età moderna. La riforma protestante e le guerre di religione sono determinanti per la discontinuità tra medievale e moderno, sono infatti eventi che provocano la fine della pacifica esistenza tra i componenti della società. Da qui la necessità di trovare nuovo fondamento per la convivenza civile, diverso da quello medievale che era dato dalla religione comune a questi popoli, dalla morale cristiana. Tutto questo viene meno quando la religione diventa fattore di guerra civile. I pensatori cheriflettono sulla basedi questa lacerazione vanno alla ricerca di un nuovo fondamento per la convivenza umana. Ciò vuole dire dare un nuovo fondamento anche al diritto, che non poteva più essere legittimato dalla autoritas romana del corpus iuris e della scientia juris. Hobbes afferma che il primo compito delleviatano è di sottrarre l'uso della forza ai cittadini in armi, rimuovere la violenza privata tra isudditi che compongono poi, il corpo del sovrano il quale garantisce loro Vita e sicurezza. Allora igiusnaturalisti ragionano sulla base di questi concetti: stato di natura e contratto sociale le cuiinterpretazioni differiscono tra i pensatori. Hobbes ad esempio ritiene che nello stato di natura, visia il continuo pericolo per gli uomini di morire di morte violenta, in quanto homo homini lupus equindi lo stato esiste per garantire la prosecuzione della vita. Lo stato di natura giustifica quindi ilpassaggio al contratto sociale con cui si conferiscono poteri.all'autorità sovrana. Rousseau invece considera lo stato di natura positivamente ritenendo che l'uomo, nell'uscita da questo stato e entrando nella società civile si corrompa. Le costituzioni moderne, nate molto più tardi, hanno la struttura del collegamento tra pactum unionis e subiectionis, il primo sancise diritti, il secondo doveri. Lo stato esiste già prima del patto e con esso viene legittimato. (si sostiene che oggi viviamo in una condizione Neomoderna, di crisi di legittimità degli stati). Lo stato moderno è una creazione della tradizione giuridica occidentale nel suo segmento moderno. Lo stato diviene liberale cioè ha come fine la protezione delle libertà fondamentali dei cittadini, successivamente diventa costituzionale. Con i giusnaturalisti si sviluppa la concezione di diritti soggettivi, per la cui tutela si giustifica l'esistenza dello stato che diviene poi, Stato di diritto, democratico e sociale. Essoè un modello per la storia universale che però non tutto il mondo ha assimilato come nel caso della Cina. Importante ai fini della analisi dello stato moderno è la controversia novecentesca tra Kelsen e