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EPICUREISMO

Si basa sulla figura di Epicuro, la sua scuola filosofica "il giardino". Bisogna seguire il piacere e fuggire dal dolore (poli principali). Rifiuta la città, dice che si deve fuggire perché nella città la felicità è difficilmente realizzabile. La città è un luogo di corruzione in cui la libertà è a disposizione degli uomini più inferiori (invidia). C'è fonte di ansia e preoccupazioni, la vita politica non è altro che ricerca incessante del potere, poi che una volta ottenuta bisogna lottare per mantenerla. Non è una garanzia di potersi godere i risultati ottenuti.

LUCREZIO

Traduce la filosofia di Epicuro (aderisce). Egli ritiene che cercare il potere è qualcosa di inutile perché l'indagine crea solo ansia, ritiene che il vero saggio è colui che si richiude nel suo mondo con i suoi amici fidati. La società quindi è figlia di un accordo tra gli individui (amicizia proiettata sulla vita politica diverso da Aristotele).

OPERA:

LIBRO 5 IL DE RERUM NATURA'' SULLA NATURA DELLE COSE

  • Descrive il modo in cui nascono le città, immagina gli uomini come esseri bestiali che vagano per la terra non vivendo in società e con l'unico scopo di sopravvivere.
  • L'evoluzione umana deriva dall'ingentilimento dei costumi e frutto di (prendersi cura dei piccoli il rispetto reciproco nasce prima delle leggi e deriva dalla pietà per i deboli.
  • Assieme alla costruzione delle fortezze per ritrovare riparo avvengono anche i primi conflitti a causa della ricerca delle ricchezze. Da qui nasce l'esigenza di stipulare un patto che permetta alla città di fondarsi su un ordinamento giuridico.
  • ESSERE BESTIALE – EVOLUZIONE DEI COSTUMI- PATTO – LEGGI

GIUSTIZIA: Ricondotta al contratto in cui bisogna compiere il proprio dovere e rispettare il patto che hanno trovato risposta ai nostri interessi, e la nostra utilità. IL GIUSTO VIENE RICONDOTTO AL PATTO.

L'INGIUSTIZIA: E' un male quando non si

rispettano i patti, e' un male per le conseguenze che possono derivare nell'essere visti quando si viola un patto (ingiustizia male per le sanzioni) Non si deve commettere il male per gli epicurei si ha dunque l'ansia quindi meglio non commettere il male anche se non siamo visti risponde a Antifonte Quindi la legge si riduce alla paura della sanzione QUINDI E' GIUSTO CIO CHE E' UTILE BISOGNA FARE CIO CHE E' UTILE POICHE OTTERREMO CIO CHE E' GIUSTO STOICISMO Interpreta la natura in un modo diverso dall'epicureismo mette il rap tra DIRITTO NATURALE E POSITIVO (LEGGE NATURALE E LEGGE CIVILE) E IL RAPPORTO TRA IL CITTADINO E OBBEDIENZA ALLE LEGGI La natura a cui pensano gli stoici e' la natura che muove dal cosmo. La natura e' il logos, una legge che governa tutte le cose presenti nel cosmo (Una natura che accumuna i diversi essere viventi de una legge
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Publisher
A.A. 2021-2022
3 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/01 Filosofia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alepabonr6 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia del diritto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Belloni Roberto.