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GIUSEPPE UNGARETTI - SPIEGAZIONE TESTI
“Porto sepolto”
Contenuta in “L’allegria” o Versi liberi
In questa lirica, è raccolta l’essenza della ricerca poetica di Ungaretti.
Il porto sepolto dà il titolo alla prima raccolta di versi pubblicata a Udine, mentre l’autore era fante nella Grande Guerra. In un articolo, il poeta stesso sostiene di essersi riferito al mito antichissimo del porto sepolto ad Alessandria D’Egitto, aspetto che dimostra l’esistenza della città ancora prima di Alessandro Magno. Metaforicamente, il porto sepolto vuole indicare il misterioso e mitico luogo spirituale della parola poetica:
È un porto o È un luogo di approdo cui giungere attraverso una sorta di immersione o purificatrice o un viaggio agli inferi come quello di Orfeo poi ritorna alla luce
Sembra suggerire uno
Ungaretti vuole comunicare la difficoltà della parola poetica che vuole essere intensa ed essenziale e con questo prende
le distanze dalla poeticadannunziana. Dalla poesia non sorgono proclami o vangeli ma la pienezza dellaparola scoperta nella sua essenzialità. Peculiarità: Porto sepolto dice: Il porto sepolto è ciò che di segretoUngaretti→o rimane un noi indecifrabile Questa/quel gioco di derivazione leopardiana: il primo sta ad indicare→o una realtà vicina e soggettivamente vissuta, il secondo, invece, unanulladimensione di lontananza. Il dimostrativo è legato ai termini esegreto, che rendono la lontananza ancora più irraggiungibile. Quel… segreto rafforzato da un enjambement, he mette in luce la→contradditoria essenza della parola poetica, che tende per sua natura acogliere il mistero profondo della vita; ma ciò si rivela inesauribile eindicibile. "Commiato" Contenuta in "L'allegria"o Versi liberi in due strofeo Il porto sepolto Chiude la sezione intitolatao È una dichiarazione esplicita di poeticaoLapoesia è dedicata all'amico ufficiale dell'esercito Ettore Serra, che ha aiutato il poeta in questa prima pubblicazione. Prima strofa: È una poesia sulla poesia: - la limpida da una parte, si ritrova l'elemento dell'intuizione e del mito, meraviglia di un delirante fermento; - mondo l'umanità la propria vita dall'altra il terrestre riferimento al La parola poetica è colta nel mistero profondo non di un'altra realtà, ma di quella naturale e umana. Seconda strofa conferma l'obiettivo poetico di Ungaretti, in modo particolare non il canto spiegato a piena voce ma la parola essenziale capace di mantenere un segreto, di scavare un abisso percorribile per la vita. La poesia è un lavoro faticoso di ricerca, che diventa anche reazione poetica al contatto con la violenza del massacro e per questo rifiuta la retorica e sceglie una parola scarna, faticosa, essenziale ed umana. Peculiarità: poesia 1. la parolachiave di questa lirica viene isolata da sola a formare un verso. Mio2. uso dell'aggettivo possessivo ripreso al verso 12, indica come si sia passati dalla dimensione generale a quella personaleParola scavata3. forte enjambement che mette in evidenza due termini cruciali della poesia.4. Eliminazione della punteggiaturaAbisso5. il termine richiama il porto sepolto della lirica precedente Ettore Serra6. tenente conosciuto al fronte Due sono le dimensioni messe in risalto dall'autore:1. Universalizzante2. Lirico - soggettiva e individualizzanteLa poesia è un momento di verità generale e una rivelazione per il singolo uomo. "La poesia singolare e perciò universale" Contenuta in "Sulla poesia"oNel 1950, l'autore concentra la sua attenzione su:- Parola poetica- Essenzialità e densità della parola poeticaInizia affermando il proprio dubbio sul fatto che la poesia possa essere definita.La poesia si
Manifesta quando la radice del nostro essere ci rivela un'intuizione che qualcosa di assoluto e superiore all'uomo stesso. Nella parte finale, è il poeta stesso a stabilire una linea di continuità con i suoi inizi poetici: Porto sepolto -- Anni della Grande Guerra. Comprende subito che la poesia unisce due aspetti:
- Individualità della parola trovata nel proprio intimo
- Universalità umana
Ungaretti rimane fedele alla sua poetica anche se compie nel tempo delle piccole variazioni, definendosi un Due sono le tematiche:
- Dolore della guerra
- Dolore della pace
"Veglia" contenuta in "L'allegria" o Versi liberi o Poesia molto forte. Il poeta resta accanto al cadavere di un compagno fino quasi a condividere l'esperienza della morte e rovescia la prospettiva attraverso un atto molto intenso, scrivere lettere d'amore. Cima Quattro 23 dicembre 1915 La poesia reca l'indicazione ed è una delle poesie di trincea.
Il testo formattato con i tag HTML sarebbe il seguente:Il testo non presenta punteggiatura, ma è diviso in due periodi, esattamente come le strofe:
1. Costituito da un complemento di tempo, participi e dalla reggente messa alla fine. I participi rendono la crudezza della situazione e i termini sono aspri ed espliciti, senza eufemismi retorici, accenno a coraggio e eroismo. Il poeta si trova vicino al compagno come un sasso scaraventato là. Il soldato non è morto in modo eroico, ma è stato ucciso con violenza e scempio. La sua digrignata, bocca è il gonfiore delle mani penetra e occupa il silenzio di chi vive.
2. Ungaretti opera un capovolgimento, perché la proposizione reggente è "in ho scritto/ lettere piene d'amore" contraddizione con il periodo stesso: Questo è ripreso dalla piccola strofa finale, che chiude una poesia sulla morte violenta con un attaccamento alla vita. È importante considerare nel modo corretto questa poesia, perché siamo al termine del 1915 e l'Italia.
è entrata in guerra alla fine di maggio. La lirica è la prima presa di distanza dell’autore dalla dimensione bellica, anche se non possiamo leggerla come una condanna morale.
Peculiarità: Intera, nottata, buttato, massacrato, digrignata, volta, congestione, - penetrata, scritto, lettere, stato, attaccato, vita allitterazione, che conferisce un ritmo incalzante e rafforzato anche dalla brevità dei versi.
Compagno massacrato - assonanza lega tra loro questi due termini che risultano in contrapposizione. Il termine compagno richiama significati legati alla fraternità e alla solidarietà e sottolinea un’appartenenza all’umanità più che ad uno stesso corpo militare. Massacrato richiama in modo molto duro l’orrore della guerra che un’evidente negazione dell’umanità. L’uso del participio passato in quattro casi, tre dei quali fermano da soli un verso.
Con la…..digrignata - il cadavere è
descritto con forza e crudezza che—sembra quasi di avere il cadavere di fronte
Con la….mani- trasformazione dell’aggettivo in sostantivo danno—all’immagine forza ed efficacia e mettono in primo piano le mani.
Ho scritto- si passa dalla situazione di morte alla soggettività del poeta—e all’affermazione dell’amore per la vita
Stato – attaccato— rima interna resa più intensa dall’assonanza con—tanto vita.e dalla consonanza con
È uno dei testi caratterizzati dal maggior senso espressionistico e ciò si deve solo alle scelte lessicali, cariche e deformanti:
Buttato- Massacrato- Digrignato- Congestione- Penetrata-“Sono una creatura”
Contenuta in “L’allegria”o Versi liberio Valloncello di Cima Quattro il 5 agosto 1916.
La composizione reca l’indicazione
È passato quasi un anno di guerra e il luogo citato dall’autore si trova sul monte San Michele, una delle zone più.
suo cuore, privo di emozioni e speranze. Il paesaggio carsico è descritto come aspro e arido, privo di vegetazione e incapace di trattenere l'acqua piovana. Questo crea un'atmosfera desolata e funerea. La struttura sintattica del testo è simile a un lungo periodo, con la reggente alla fine. La parte iniziale è retta da una similitudine in cui il posto principale è occupato dalla pietra di San Michele. Ad essa sono attribuite una serie di caratteristiche che disegnano un paesaggio duro e suggeriscono l'indurimento dell'anima in una condizione di guerra. Le peculiarità della pietra sono descritte come fredde e dure, simboleggianti i sentimenti e gli affetti nell'anima. La pietra del Carso è prosciugata, poiché l'acqua si infiltra nel terreno e scompare nel profondo, così come il pianto del poeta resta chiuso dentro di sé. La pietra diventa refrattaria e totalmente disanimata, ostile alla vita, così come il cuore del poeta diviene privo di emozioni e speranze.cuoreCome….pietra- si tratta del primo termine di una similitudine che verrà sospesa al verso 8, ripresa anaforica al verso 9 e conclusa ai versi 10 e 11Pietra, pianto, morte- sono parole legate tra loro a livello fonico“San Martino del Carso”
Contenuta in “L’allegria”
o Versi liberi in quattro strofe
o Datata 27 agosto 1916
o In zona di guerra
o Veglia:
L’argomento è abbastanza simile a la morte dei compagni.
Differenze:
Veglia La morte è lo stimolo per uno scatto di vitalità
San Martino La morte diventa l’origine per un atto funebre interiore
La poesia è caratterizzata da un tono triste e da una grande rassegnazione che si manifesta in una compattezza formale:
- Due strofe di quattro versi
- Due strofe di due versi
- Le due strofe finali costituiscono altrettanti endecasillabi
- Le prime due strofe sono irregolari dal punto di vista metrico
Rompe la struttura tradizionale per trasmettere un messaggio.ue descrive l'azione della morte ("lascia", "distruttiva", "brandelli", "nulla"). - Uso di aggettivi e sostantivi che esprimono distruzione e desolazione ("distruttiva", "brandelli", "nulla"). - Utilizzo di una struttura parallela nella costruzione delle frasi ("di case e nulla degli uomini"). - Ripetizione del suono "a" in "casa" e "brandelli" per creare un effetto di assonanza. Le ultime due strofe, invece, descrivono la morte interiore, quella che porta alla perdita della speranza e della gioia di vivere. La metrica delle strofe è diversa, con versi più brevi e una maggiore varietà di rime. Questo crea un effetto di discontinuità e instabilità, che riflette il senso di smarrimento e disperazione causato dalla morte interiore. In conclusione, la diversa organizzazione metrica delle due gruppi di strofe riflette la duplice visione della morte presente nel testo: da un lato la morte esterna, distruttiva e devastante, e dall'altro la morte interiore, che porta alla perdita di speranza e gioia di vivere.