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Giacomo Leopardi (Introduzione)

Giacomo Leopardi è nato nel 1798 a Recanati (città che in quell'epoca faceva parte

dello stato pontificio), egli è figlio del conte Monaldo Leopardi e di Adelaide dei

marchesi Antici.

Monaldo era un letterato, aveva interessi storico-ruditi. Fu educato da padre Giuseppe

Torres, un erudito disperso in seguito alla diaspora dei gesuiti.

Nonostante egli fosse radicato nella tradizione famigliare di obbedienza a Dio

accoglie diverse diverse idee di stampo illuminista.

Sarà lui a fondare la biblioteca di Recanati, luogo in cui Leopardi avrà modo di

coltivare i suoi interessi. La biblioteca è di straordinario valore, è dotata di tutte le

maggiori pubblicazioni, comprese quelle del tempo ( illuministe e controversiste),

inoltre è dotata di opere appartenenti alla cultura romana, ebrea e classica.

Durante la sua vita rischia la bancarotta in seguito a un tentativo di investimento nel

teatro di Pesaro che purtroppo si è concluso con il fallimento.

Con il figlio Giacomo ebbe un rapporto difficile, ma allo stesso tempo intenso e

affettuoso fino alla fine. Fin da subito si rende conto delle grandi potenzialità del

figlio e lo sostiene nei suoi studi.

Oltre a Giacomo aveva altri tre figli: Carlo, Pierfrancesco e Paolina che collaborerà

con lui presso la biblioteca e gli farà da segretaria nella fondazione della sua rivista

“La voce della ragione” (titolo fortemente illuminista in completo contrasto con

l'odio di Monaldo nei confronti dei lumi).

Leopardi passerà la sua adolescenza nella biblioteca del padre a studiare le opere

classiche e non. Egli conosceva il francese, il latino, il greco e aveva nozioni di

ebraico e aramaico (per impararlo aveva confrontato il testo della Bibbia in aramaico

con quello in latino).

Nel periodo tra il 1818 e il 1823 scrive varie liriche, quattro in particolare colpiscono

la nostra attenzione:

1.All' Italia (1818)

2.L'infinito (1819)

3.Nozze della sorella Paolina (1821)

4.Alla sua donna (1823, dedicata a Gertrude Cassi Lazzari, nonché primo amore

di Leopardi)

In queste opere possiamo trovare diverse sfumature del carattere letterario di

Leopardi, troviamo il suo essere polemico, antifrastico, ironico, innografo e poeta

platonico.

1) Canzone, tentativo di recupero dell'ode seicentesca, canzone per un certo senso

petrarchesca (riprende “Italia mia”), testo antifrastico e giocoso, un perfetto

esempio di Leopardi innografo.

2) Lirica enigmatica , misteriosa (“una Gioconda”)

3) Epitelamio (ironico): testo male augurale per le nozze della sorella che secondo

Leopardi non verrano mai celebrate (testo scritto in occasione delle nozze

appena annullate). Testo antidillico .

Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
2 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Elrey_er di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Beniscelli Alberto.