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→EOQ
Se Cb tende ad infinito Q perché il modello non ammette backorder
La gestione delle scorte in regime di incertezza
Tutte le organizzazioni devono fronteggiare l’incertezza dovuta a più cause: principalmente dal lato cliente
c’è l’instabilità della domanda; dal lato fornitori l’inaffidabilità di questi in termini di qualità e tempi di
approvvigionamento. Aggiungere al lotto economico Q una certa scorta di sicurezza SS consente di tutelarsi
dalla parte dell’incertezza dovuta all’aleatorietà dei fenomeni. Il livello della scorta e la presenza della
scorta di sicurezza dipendono dal livello di servizio (%) che si vuole garantire. Il livello di servizio dovrebbe, a
sua volta, dipendere dal costo di inadempienza della domanda, ma abbiamo detto che è a sua volta difficile
da valutare. Allora si fanno vari tentativi e si confronta il livello di servizio con il relativo costo di giacenza.
La modalità di gestione delle scorte dipende dal fatto che esse riguardino materiali a:
• Domanda dipendente. Sono parti di un prodotto finito, per questo la quantità e il momento di
riordino sono calcolati in modo deterministico a partire dal MPS, dalla distinta base, dal lead time…
La scorta di sicurezza non è necessaria e dipende dal grado di incertezza.
• Domanda indipendente. Sono i prodotti richiesti dal mercato o quelli riguardanti il processo e non
direttamente riconducibili ai prodotti finiti. Si determinano come previsione a partire dai dati storici
e la scorta di sicurezza è necessaria.
Gestione delle scorte dei materiali a domanda indipendente
Tra i materiali a domanda indipendente è necessario effettuare un’analisi per determinare il loro valore e
comprendere qual è la migliore modalità di gestione delle scorte. Si parla di analisi ABC perché suddivide,
secondo un criterio, i codici in: classe A, il 20% dei prodotti che danno l’80% dei costi; classe B, il 30% dei
prodotti che fanno arrivare al 95% del totale; classe C il 50% dei prodotti che aggiungono il restante 5%.
Ovviamente criteri diversi danno raggruppamenti diversi e fanno scegliere una gestione diversa.
I vari metodi di gestione vengono indicati con R,s,x dove R è l’intervallo di riordino (R>0, R=0 non c’è), s è la
presenza di un livello di scorta significativo, x modo in cui si determina la quantità da riordinare (fissa Q,
variabile S). Tali metodi si suddividono in due macro classi: ROL e ROC.
Il re-order level (ROL) si basa su un controllo continuo del livello di magazzino mediante l’aiuto di un
sistema informativo e si emette l’ordine se si è sotto al livello di riordino s (la quantità può essere fissa o
variabile). È utilizzato per materiali di classe A che hanno un alto costo di mancanza e di
immagazzinamento.
Il re-order cycle (ROC) prevede il riordino ad intervalli di tempo fissi per ristabilire il livello di giacenza
massimo. È utilizzato per materiali a basso costo di immagazzinamento e non deperibili, ma anche quando i
costi di lancio sono alti (e si distribuiscono quindi su un volume maggiore) o i fornitori sono inaffidabili. I
fornitori stessi possono forzare la scelta verso il ROC se l’approvvigionamento avviene solo in certi periodi.
Controllo continuo ROL
Questo metodo prevede il riordino quando la giacenza è inferiore ad un certo livello di riordino
= ∙ +
dove TP è il tempo di approvvigionamento. Il livello S è quindi in grado di soddisfare la domanda per il
periodo di approvvigionamento più una certa aleatorietà. La scorta di sicurezza è data dalla formula di
Hadley-Whitin 2 2
2
= √ ∙ + ∙
dove k è una costante che dipende dal livello di servizio che si vuole garantire ed è tabulata
La giacenza disponibile in un certo istante è data da giacenza fisica, quantità ordinata in arrivo e parte di GF
= + − .
già impiegata in altre commesse:
ROL(s,Q)
Si ordina quando il livello della giacenza disponibile scende
sotto al livello di riordino s e la quantità da ordinare è fissa e
pari a Q. Si può calcolare mediante EOQ o secondo l’esigenza
di fornitori o della produzione. La giacenza dopo l’arrivo sarà
pari a Q più le scorte rimaste al momento dell’arrivo.
ROL(s,S)
Come prima il livello di riordino è s, ma qui la quantità
riordinata è variabile. Indicando con S la giacenza massima, la
quantità da ordinare è S-GD. Questo genera una variabilità sia
nel lotto di riordino che nel livello del magazzino e può
scontrarsi con le esigenze dei fornitori.
Controllo periodico ROC
Si verifica il livello della giacenza ad intervalli regolari la cui durata dipende dal costo di lancio e di giacenza
ed eventualmente si lancia l’ordine. Prendiamo come orizzonte temporale quello annuale, supponendo di
effettuare l’ordine ogni volta che c’è la revisione, il numero di controlli è dato dall’uguaglianza tra costi di
lancio e costi di immagazzinamento 1 ∙
√
∙ = → =
2 2
con Da domanda annua (e Da/N è la quantità Q ??). Se consideriamo un anno composto da 52 settimane,
l’intervallo di revisione è 52
=
Quindi il controllo sulla giacenza viene effettuato solo negli istanti di revisione R.
ROC (R,s,Q)
Si controlla il magazzino ogni R e se si è sotto al livello di riordino s si lancia l’ordine di quantità fissa Q che si
determina con il lotto economico. Poiché per un periodo R non sappiamo la situazione del magazzino,
dobbiamo dimensionare s in modo che provveda al caso peggiore: si scende sotto s subito dopo il controllo.
Allora (
= ∙ + ) +
2
√
= ∙ ( + )
Quindi sia s che SS sono maggiori rispetto al ROL e questo
2
≈ 0
comporta una giacenza media maggiore. Inoltre, perché la
regolarità degli ordini consente ai fornitori di programmare le loro
attività.
ROC(R,S)
Non vi è un livello di riordino, ad ogni controllo si effettua un ordine di dimensione variabile che consente
di arrivare ad un livello obiettivo S a partire dalla giacenza disponibile. Il livello è
(
= ∙ + ) +
Questo consente di ridurre la giacenza media: non è sempre
possibile a causa dei problemi del fornitore; non è detto che
consenta di minimizzare i costi totali. Per ovviare a quest’ultimo
=
problema si pone
SS può essere quello del ROC classico oppure, se la dimensione
variabile dell’ordine genera incertezza sull’affidabilità del
fornitore, la deviazione standard di TP sarà diversa da zero
2 2 2
(
√
= ∙ + ) + ∙
ROC(R,s,S)
Caso intermedio in cui si effettuano gli ordini solo se si è sotto il livello
di riordino e se lanciato serve a raggiungere S. Permette di limitare il
numero di lanci ma la giacenza media è alta.
(
= ∙ + ) +
2 2 2
(
√
= ∙ + ) + ∙
= + ∙
Per garantire la congruenza con i modelli di lotto economico si pone
La gestione delle scorte dei materiali a domanda dipendente
I materiali a domanda dipendente sono quelli direttamente coinvolti nella fabbricazione, come per esempio
i componenti, e sono calcolati con la logica a fabbisogno a partire dal MPS mediante l’algoritmo di MRP.
Questo algoritmo prende in input la distinta base e definisce il momento e la quantità in cui il materiale
sarà necessario per realizzare il codice padre. Questi fabbisogni vengono poi tradotti in ordini di
approvvigionamento e produzione considerando la giacenza del magazzino e la programmazione della
produzione.
Dinamiche del MRP
L’algoritmo può essere riassunto nelle seguenti 4 fasi.
Netting (calcolo del fabbisogno)
Si suddivide il periodo in intervalli e per ognuno si calcola il fabbisogno primario (FP), ad esso si aggiunge
una quantità per sopperire ad eventuali richieste di sostituzione o ricambi (fabbisogno addizionale FA). Da
qui deriva che il fabbisogno lordo è () = () + ()
Si nettifica tale quantità rispetto alle giacenze disponibili
() = () − ()
() = () + () − ()
Lot sizing (scelta della dimensione del lotto)
I fabbisogni devono essere tradotti in ordini di approvvigionamento o produzione, tenendo conto delle
dimensioni del lotto che consentono di rendere minimi i costi di lancio e di immagazzinamento. Ci sono
varie tecniche tra cui quella del lotto unitare (L4L) utile se i prodotti hanno un alto costo unitario e quindi di
immagazzinamento.
Offsetting (calcolo degli anticipi di lancio dell’ordine)
Ogni ordine richiede un certo tempo per essere consegnato o prodotto, quindi si determina l’istante di
lancio per renderlo disponibile quando occorre. Si può aggiungere un tempo ulteriore di sicurezza ma
questo aumenta i tempi di attraversamento e i costi di immagazzinamento.
BOM explosion (iterazione al successivo livello)
Il vettore degli ordini creato nella fase di offsetting diventa il fabbisogno lordo per i codici figli e si riesegue
l’algoritmo.
Cenni al lot sizing
Il lot sizing è un problema centrale poiché influenza i fabbisogni tempificati di materiale nel risalire il
processo verso monte. Indica al MRP se in un determinato periodo debba essere lanciato l’ordine o è
sufficiente la scorta del periodo precedente. La scelta del criterio più adatto sarà influenzano dai costi di
lancio e mantenimento.
Il lot for lot è utilizzato per materiali con alti costi di immagazzinamento (deperibili o obsolescenti o molto
costosi), a basso consumo o con tempi di produzione e approvvigionamento affidabili. Questa tecnica
annulla i costi di immagazzinamento perché si ordina l’esatta quantità necessaria per il fabbisogno. Si
riducono al minimo i wip ma si rende il sistema più sensibile alle variazioni: una modifica del piano di
produzione dei prodotti finiti si ripercuote fino alle materie prime.
Il fixed order period è indicato per regolarizzare gli approvvigionamenti o i lanci degli ordini di produzione.
Una volta lanc