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CONFRONTO
libertà ( numero prove-1) e con un certo livello di probabilità ->
con il T tabulato
CONFRONTO
TRA UN
VALORE VERO
E UN VALORE
MEDIO
59
INTERPRETAZIONE – Fornitura del risultato
MINORE
- Se il t calcolato (t è del t tabulato (t ) in presenza di un certo
calc) tab
livello di probabilità (complementare al livello di confidenza) e di un dato
L’IPOTESI NULLA È CONFERMATA. (Respingo
numero di gradi di libertà
quella alternativa) -> NON CI SONO DIFFERENZE SIGNIFICATIVE
MAGGIORE
- Se il t calcolato (t è del t tabulato (t ) in presenza di un certo
calc) tab
livello di probabilità (complementare al livello di confidenza) e di un dato
L’IPOTESI NULLA È RESPINTA. Respingo quella
numero di gradi di libertà (
nulla) -> CI SONO DIFFERENZE SIGNIFICATIVE Livello di
probabilità
60 ESEMPIO NUMERICO
61
CONFRONTI DI DUE VALORI MEDI
(Non tra un valore calcolato e un valore medio come abbiamo fatto in precedenza)
Tali valori medi innanzitutto, quelli che si devono verificare, vengono ricavati da due
set di dati. In questo caso NON SI FA UN CONFRONTO TRA UN VALORE
MEDIO E UN VALORE VERO MA SI CONFRONTANO DUE VALORI MEDI.
Per vedere se le due medie sono diverse, per fare il confronto CONFRONTO
tra le MEDIA SI VERIFICA SE LE VARIANZE TRA I DATI TRA DUE
APPARTENENTI ad ogni set E LA MEDIA degli stessi sono VALORI MEDI
significativamente diverse.
f-Test: Confronto tra due valori medi – NORMALE
Come per il test T, per vedere se vi sono differenze significative tra un valore
calcolato e un valire medio, anche per il test F si inizia determinando un’ipotesi
nulla e un’ipotesi alternativa con la stessa logica (…).
L’ F-Test prevede:
Il calcolo del valore di F – F -> F CALCOLATO (UTILIZZANDO LA
- calcolato per il calcolo della F.
DEVIAZIONE STANDARD “Normale” )
Il valore di F calcolato viene comparato con il valore di F Tabulato ->
- CONFRONTO TRA IL VALORE DI Fcalcolato e quello tabulato
Al numeratore si pone
sempre la Varianza
maggiore
62
ATTENZIONE: LA F SI CALCOLA COME RAPPORTO TRA LE VARIANZE NON
TRA GLI SCARTI QUADRATICI MEDI (o DEVIAZIONI STANDARD).
(N.B. Lo scarto quadrato medio è la radice della varianza, la varianza è il quadrato
dello scarto quadratico medio/deviazione standard).
INTERPRETAZIONE: MINORE
- Se il t calcolato (f è del t tabulato (f ) in presenza di un certo
calc) tab
livello di probabilità (complementare al livello di confidenza) e di un dato
L’IPOTESI NULLA È CONFERMATA. (Respingo
numero di gradi di libertà
quella alternativa) -> NON CI SONO DIFFERENZE SIGNIFICATIVE
MAGGIORE
- Se il t calcolato (f è del t tabulato (f ) in presenza di un certo
calc) tab
livello di probabilità (complementare al livello di confidenza) e di un dato
L’IPOTESI NULLA È RESPINTA. Respingo quella
numero di gradi di libertà (
nulla) -< CI SONO DIFFERENZE SIGNIFICATIVE Dopo
F-TEST: Confronto tra i valori medi UTILIZZANDO LA aver
“RAGGRUPPATA”
DEVIAZIONE STANDARD PER IL
CALCOLO DELLA F.
confrontato le varianze valutando se vi sono o meno delle differenze significative.
onsideriamo separatamente i casi in cui le medie non sono significativamente
C
differenti o sono significativamente differenti.
63
RAGGRUPPATA 64
TEST T: CONFRONTO TRA UN VALORE VERO E UN VALORE
MEDIO
TEST F: CONFRONTO TRA DUE VALORI MEDI
Il paired t-test è un test di confronto ma il confronto è
PAIRED T-TEST un “CONFRONTO A COPPIE”.
Innanzitutto, siccome è un confronto a coppie, lo si può utilizzare solo per se i set
confrontare due set di risultati costituiti dallo STESSO NUMERO DI DATI;
sono costituiti da un numero diverso di dati non possono essere confrontati con
tale metodo
Tale test si usa in presenza di due set:
- Con lo stesso numero di dato, se due set non hanno lo stesso numero di dati non
si può utilizzare tale metodo
- I campioni, i dati dei set possono essere diversi; si possono confrontare
campioni diversi analizzati con metodi diversi; o si possono analizzare campioni
diversi con lo stesso metodo ma in tempi diversi.
65
DATI ANOMALI - OUTLIERS
Quando si compiono le analisi spesso capita di avere, in presenza di una certa quantità
di dati, un dato che si discosta maggiormente rispetto agli altri per difetto o per
eccesso; molto maggiore o molto minore degli altri. In genere, dato che sono in
presenza di un dato anomalo, si scarta tale dato in modo arbitrario ma tale decisione
non è una decisione corretta, o meglio, non è una decisione basata su un approccio
scientifico quindi certo. Di conseguenza, per poter esser certi di scartare
correttamente un dato, si compie un’elaborazione statistica per determinare se siamo
in presenza o meno di un dato anomalo, non si compie tale determinazione in modo
arbitrario.
Si determina statisticamente se il dato va tenuto o se va scartato. Per determinare se
si compie un particolare test di significatività che
uno specifico è anomalo o meno
prende il nome di “TEST DI DIXON”.
Compimento del Test di Dixon – Modalità operative:
1- Mettere i dati in ordine crescente: mettendo i dati in ordine crescente
riconosciamo nel primo dato o nell’ultimo il dato anomalo ( un dato è anomalo o
se è troppo piccolo o se è troppo grande).
2- Decidere quale dato è anomalo: decidere se il presunto dato anomalo è il più
piccolo o il più grande 66
3- Formulare l’ipotesi nulla: L’ipotesi nulla H è: il dato sospetto non è un dato
0
anomalo, quindi l’ipotesi alternativa H sarà: il valore sospetto è un dato
1
anomalo.
4- Considerare un dato livello di probabilità: 95% o 99%
5- Calcolare il valore del rapporto Q come segue:
INTERPRETAZIONE – Comunicazione dei risultati:
Se il Qcalcolato è minore del q tabulato con livello di fiducia al 95% ->
- Considero l’ipotesi nulla quindi il dato non è anomalo.
Se il Qcalcolato è maggiore del Qtabulato con un livello di fiducia del 99%
- -> -> ELIMINO IL
Considero l’ipotesi alternativa quindi il dato è anomalo
DATO SE IL Qcalcolato è MAGGIORE DEL Qtabulato al 99%
Se i Qcalcolato è compreso tra il Qtabulato al 95% e il Qtabulato al 99% (
- Maggiore del 95% e minore del 99%) -> il dato è sulla curva, viene
classificato come disperso quindi non può essere eliminato -> confermo l’ipotesi
nulla. 67
ELABORAZIONE DEL SEGNALE
Elaborazione di un segnale di un’analisi
Per elaborare il segnale si utilizzano dei diagrammi o rette di taratura; è importante
considerare che la maggior parte delle analisi misurano la concentrazione di un
determinato analita misurando un segnale correlato alla concentrazione stessa. La
relazione tra concentrazione dell’analita e segnale la vediamo nel cosiddetto
diagramma di taratura.
COSTRUZIONE: La retta di calibrazione, retta di taratura o diagramma di taratura
come si costruisce una retta di
inizialmente deve essere “costruita”;
calibrazione/taratura? La si costruisce utilizzando dei campioni che presentano una
concentrazione nota di analita alla quale viene associato un preciso segnale. Ciascuna
coppia di punti concentrazione/segnale viene utilizzata per costruire la retta.
UTILIZZO: Dopo aver costruito la retta la si utilizza, in presenza di un segnale
ricavato sperimentalmente, per ricavare la concentrazione di analita corrispondente a
tale segnale. 68 In precedenza, parlando della
costruzione della retta di
calibrazione/taratura, abbiamo
affermato che per costruirla
consideriamo dei punti che
corrispondono a coppie di valori
concentrazione/segnale.
Unendo tali punti non si ottiene
sempre une retta, o meglio, non
si ottiene quasi mai una retta
NON
precisa perchè i dati
SONO PERFETTAMENTE
ALLINEATI. I dati ricavati
(segnali) sperimentalmente non
sono allineati a causa della
presenza inevitabile degli
errori casuali.
Per poter ottenere una retta da dati che non sono
allineati tra loro, per ottenere una relazione
lineare tra questi dati si utilizza la cosiddetta
“REGRESSIONE LINEARE ORDINARIA
MEDIANTE IL METODO DEI MINIMI
QUADRATI” o semplicemente REGRESSIONE
LINEARE.
Il metodo dei minimi quadrati ci permette di
ottenere una relazione lineare tra dati che non sono lineari tra loro attraverso la
MINIMIZZAZIONE DEI QUADRATI DEI RESIDUI (∆Y) -> METODO DEI
MINIMI QUADRATI.
∆Y = RESIDUO: Distanza verticale dei punti sperimentali dalla retta di regressione
LA REGRESSIONE LINEARE PUÓ ESSERE UTILIZZATA SOLO SE SI
CONDIZIONI INIZIALI:
VERIFICANO CERTE
1- Se gli errori casuali associati alla concentrazione (x – variabile indipendente )
devono essere trascurabili rispetto agli errori casuali relativi al segnale ( Y-
Variabile dipendente)
2- Se gli errori casuali sono associati alla variabile dipendente sono distribuiti
normalmente
3- Se la precisione non cambia significativamente al variare delle concentrazione
4- Se il segnale è funzione lineare della concentrazione.
69
PENDENZA DELLA RETTA DI CALIBRAZIONE
CONDIZIONI INIZIALI
NORMA 17025:2017
Tale norma, innanzitutto e ripetendo la definizione, comprende tutti i
requisiti che laboratori di prova e di taratura devono soddisfare per
poter dimostrare di avere una competenza tecnica e di produrre dati
validi.
RAPPORTO TRA LABORATORIO E CLIENTE
70 Riguardo al rapporto
tra laboratorio e
cliente il principale
cliente è colui che
richiede al laboratorio di compiere una data prova, una data analisi. Per produrre un
dato analitico il laboratorio mentre a punto un preciso processo che va dalla richiesta
da parte del cliente e termina con la fornitura di un dato valido. Tale processo non è
unico ma a tale processo, secondo l’approccio per processi, sono connessi altri processi
come quello di gestione dei reclami sul rapporto di prova, come la gestione e
correzione delle attività non conformi etc. CONSIDERA LA CENTRALITÁ DEL
CLIENTE.
Considerando solo il processo principale, a cui sono connessi altri processi, esso:
- SI BASA SUL PDCA DI DEMING:
PLAN-> Pianificazione del processo produttivo
DO-> Attuare il processo produttivo rispettando le procedure e le attività (
operative e di controllo) pianificate
CHECK-> Controllo del processo e dei risultati in funzione di ciò che viene affermato
nel PLAN<