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La gestione sostenibile delle foreste in Europa

Si ha dunque una dichiarazione di principi, non vincolanti, per un consenso globale sulla gestione sostenibile delle foreste. Conferenze in Europa, si affermano le Più o meno contemporaneamente, Ministeriali per la Protezione delle Foreste in Europa (MCPFE), oggi Forest Europe conosciute come. Coinvolgono attualmente 47 Paesi europei firmatari e numerose organizzazioni internazionali attive per le foreste nonché la Commissione europea.

Si inizia con la Conferenza di Strasburgo 1990 incentrata sul monitoraggio e sulla protezione delle foreste e sulle questioni inerenti la ricerca forestale.

Nel 1993 dalla Conferenza Ministeriale per la Protezione delle Foreste in Europa, ad Helsinki, è emersa la definizione attuale di gestione forestale sostenibile (GFS): "la gestione e l'uso delle foreste e dei terreni forestali nelle forme e ad un tasso di utilizzo che consentano di mantenerne la biodiversità, produttività, capacità di rinnovazione".

vitalità e potenzialità diadempiere, ora e nel futuro, a rilevanti funzioni ecologiche, economiche e sociali a livello locale, nazionale e globale, senza comportare danni ad altri ecosistemi. Nel 1997 viene sottoscritto in Giappone il Protocollo di Kyoto, documento che impegnava i Paesi sottoscrittori (le Parti) a una riduzione quantitativa delle proprie emissioni di gas ad effetto serra (i gas climalteranti, che riscaldano il clima terrestre) rispetto ai propri livelli di emissione del 1990 (baseline), in percentuale diversa da Stato a Stato. Nel giugno 1998 a Lisbona sono stati affrontati in particolare gli aspetti socioeconomici del settore forestale in Europa, i criteri e gli indicatori della gestione sostenibile delle foreste pan-europei. Tali criteri sono costituiti da parametri quantitativi e descrittivi (qualitativi) che, misurati periodicamente, consentono di valutare le performance ambientali e la sostenibilità dei sistemi di gestione forestale. Nelè tenuto il che ha stabilito il 2000 Millenium Summit delle Nazioni Unite Millenium Development Goals (MDG). Fra questi, il MDG di maggior interesse ambientale è il 7, che intende:
Assicurare la sostenibilità ambientale. Integrare i principi di sviluppo sostenibile nelle politiche dei paesi e nei programmi e arrestare la perdita di risorse ambientali entro il 2015
Nel 2002 si è tenuto il Summit Mondiale sullo sviluppo sostenibile a Johannesburg, nel quale 191 nazioni concordano il piano di implementazione sullo sviluppo sostenibile, che al punto 2 afferma:
Questi sforzi promuoveranno anche l'integrazione delle tre componenti dello sviluppo sostenibile - sviluppo economico, sociale e tutela ambientale - ... L'eliminazione della povertà, il cambiamento dei metodi inaccettabili di produzione e consumo e la protezione e la gestione delle risorse naturali fondamentali per lo sviluppo economico e sociale sono gli obiettivi basilari dello sviluppo

“La conferenza di Vienna è stata dedicata all'integrazione (aprile 2003) della gestione sostenibile delle foreste nel contesto più ampio dello sviluppo sostenibile e ai legami reciproci tra foreste e cambiamento climatico nonché la necessità di un coordinamento trasversale delle varie azioni di politica forestale, da realizzarsi soprattutto per mezzo dei programmi forestali nazionali.

Si è trattato dell'importanza crescente delle foreste in relazione alla produzione di energia ed all'approvvigionamento delle risorse idriche. Nel principale documento della Conferenza, la Dichiarazione di Varsavia, i Paesi firmatari si sono impegnati a svolgere ulteriori attività comuni nei confronti della gestione sostenibile delle foreste in quanto importante elemento per lo sviluppo sostenibile.

Si arriva infine alla conferenza di Oslo nella quale si è (giugno 2011) assistito”

alla presentazione del rapporto sullo stato delle foreste d'Europa 2011, redatto grazie ai contributi forniti dai Paesi firmatari; i ministri hanno adottato gli obiettivi europei 2020 per la protezione e la gestione sostenibile delle foreste

Emerge sempre più spiccatamente il concetto di necessità di un impegno concreto nella gestione e salvaguardia delle risorse forestali ai fini di perseguire uno sviluppo sostenibile.

73 - Certificazioni Forestali e lotta all'illegal logging

Le sono strumenti di accertamento e certificazioni forestali comunicazione della questa può essere Gestione Forestale Sostenibile: testimoniata secondo gli schemi e tipicamente forestali o FSC PEFC, secondo schemi "ambientali" applicabili a contesti anche industriali (es: Norme ISO). mediante il quale una terza La certificazione è un processo volontario parte indipendente valuta la qualità della gestione forestale in relazione agli standards di una norma o una regola

La certificazione è una tecnica che si assicura ed attesta tramite una dichiarazione scritta che un sistema produttivo, un prodotto o un servizio sia conforme alle caratteristiche specificate negli standards, ossia ai criteri e agli indicatori che vengono utilizzati nel processo di certificazione prescelto.

Obiettivo della certificazione è sia la gestione forestale (assicura che la proprietà forestale venga gestita secondo i criteri di sostenibilità ambientale, sociale ed economica) sia della filiera (Catena di Custodia = CoC, garantisce la tracciabilità del legname e dei prodotti non legnosi); tali aspetti possono essere riconosciuti dai consumatori grazie ad un apposito marchio applicato sui prodotti marchio certificati.

Relativamente alle certificazioni, occorre sottolineare che:

  • Si valuta la gestione, produttiva e di qualità del processo di commercializzazione.
  • È un vantaggio che può facilitare il commercio e aumentare il valore aggiunto e la redditività del prodotto o servizio.
offerto- Non viene certificata la qualità del legno o dei prodotti finiti commercializzati, ossia le caratteristiche fisiche e tecnologiche. Questi schemi di certificazione hanno in comune alcune caratteristiche: - Rispettare sempre come minimo le norme e le leggi vigenti (la certificazione non si sostituisce alla legislazione, è uno strumento volontario, con il quale l'azienda si impegna a fare di più di quanto richieda la normativa) - Impegnarsi pubblicamente di fronte alla collettività ad operare per la tutela dell'ambiente - Operare secondo un piano di gestione e programmazione di lungo periodo - Investire nelle risorse umane 3.1) PEFC – Programme for Endorsement of Forest Certification schemes (già Pan European Forest Certification council) Nasce nel 1998 da un'iniziativa volontaria e senza fini di lucro da parte di proprietari forestali e parte del settore dell'industria europea del legno. Si tratta di un sistema di mutuoriconoscimento di schemi nazionali, inizialmente limitatamente all'ambito europeo, attualmente estesa al livello mondiale. Alla base di questa certificazione vi sono i 6 criteri pan-europei: - Mantenimento e appropriato sviluppo delle risorse forestali e loro contributo al ciclo globale del carbonio; - Mantenimento della salute e vitalità dell'ecosistema forestale; - Mantenimento e promozione delle funzioni produttive delle foreste (prodotti legnosi e non); - Mantenimento, conservazione e adeguato sviluppo della diversità biologica negli ecosistemi forestali; - Mantenimento e adeguato sviluppo delle funzioni protettive nella gestione forestale (in particolare suolo e acqua); - Mantenimento di altre funzioni e condizioni socio-economiche. 3.2) FSC – Forest Stewardship Council FSC nasce nel 1993 in Messico come organizzazione internazionale non governativa, indipendente e senza scopo di lucro con la finalità di promuovere una "gestione delle foreste e

delleresponsabile”piantagioni.FSC si basa sui tre pilastri della sostenibilità:

  • assicuraRispettosa dell'ambiente:che la raccolta di prodotti legnosi e nonlegnosi avvenga mantenendobiodiversità, produttività e processiecologici.
  • aiuta leSocialmente utile:popolazioni locali ed in generale lasocietà a godere di benefici a luungotermine.
  • leEconomicamente sostenibile:operazioni forestali sono sufficientemente redditizie senza perquesto generare profitto a scapito di risorse forestali,dell'ecosistema o delle comunità.

All'interno di FSC, rispetto a PEFC, si riserva particolare attenzione agliaspetti sociali.FSC è governata dai propri soci provennienti da tutto il mondo , portatoridi interessi individuali oppure rappresentanti di organizzazioni edistituzioni. Tutte le decisioni strategiche vengono prese assieme aiportatori di interessi (stakeholders).Lìassemblea dei soci è suddivisa in 3 camere: sociale, economica edambientale,

ognuna delle quali è a sua volta suddivisa in due camere rappresentanti il nord ed il sud del mondo. Alla base di FSC vi sono 10 principi: 1. Rispetto delle leggi nazionali e degli accordi internazionali 2. Tutela dei diritti dei lavoratori e delle condizioni di lavoro 3. Riconoscimento e tutela dei diritti delle popolazioni indigene 4. Salvaguardia del benessere delle comunità locali 5. Uso efficente dei prodotti e dei servizi da foreste 6. Valori e impatti ambientali: conservazione dei servizi ecosistemici 7. Attuazione di un piano di gestione forestale (a lungo termine) 8. Monitoraggio e valutazione della foresta e della gestione forestale 9. Salvaguardia delle foreste di grande valore ambientale 10. Implementazione delle attività di gestione previste (gestione dei rifiuti, dei fitofarmaci all'interno delle piantagioni) 3.3) EU Timber Regulation (EUTR) e lotta al legno illegale Per legno illegale si intende quel legnohe del legno e dei prodotti a base di legno, al fine di garantire che siano legalmente ottenuti. Questo obbligo si applica a tutti gli operatori che mettono sul mercato legno o prodotti a base di legno nell'Unione Europea. L'EUTR richiede che gli operatori adottino misure per valutare e mitigare i rischi di acquistare legno o prodotti a base di legno di origine illegale. Queste misure includono la raccolta di informazioni sulla provenienza del legno, la valutazione dei rischi di illegalità e l'implementazione di misure per ridurre tali rischi. Inoltre, l'EUTR richiede che gli operatori mantengano documentazione accurata e aggiornata sulle loro attività di acquisto e vendita di legno e prodotti a base di legno. Questa documentazione deve essere disponibile per le autorità competenti in caso di verifica. L'obiettivo dell'EUTR è contrastare il commercio illegale di legno e promuovere la gestione sostenibile delle foreste. Attraverso l'implementazione di misure di dovuta diligenza, si cerca di garantire che il legno e i prodotti a base di legno sul mercato europeo siano legali e provenienti da fonti sostenibili. L'EUTR rappresenta un importante strumento per combattere il problema del legno illegale e contribuire alla conservazione delle foreste e alla tutela dell'ambiente.
Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
15 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/10 Sociologia dell'ambiente e del territorio

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher tsuki-no-hime di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di analisi e valutazione ambientale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi della Tuscia o del prof Carbone Francesco.