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Elementi Corologici

Complesso delle specie che si formano in una determinata area geografica/areale

Specie Atlantiche: sono lungo le coste europee dell'Oceano Atlantico, Portogallo, Norvegia

Centroeuropee: Europa centrale

Sudeuropee-montane: si trovano sui gruppi di origine terziaria dell'Europa

Endemiche: Mediterranee

Pontiche e Turaniane: areale asiatico; Europa centrale e meridionale

Circumboreali: emisfero boreale e temperato

Artico-alpine: sono artiche

Cosmopolite

Avventizie: specie introdotte per sbaglio

SUDDIVISONE FLORISTICA IN ITALIA

TEROFITE: piante annuali, che superano la stagione sotto forma di seme. Sono piante erbacee.

IDROFITE: piante acquatiche, con parte basale in acqua da cui emergono fusto e fiore.

ELOFITE: piante immerse con gemme sommerse.

GEOFITE: piante perenni, che hanno gemme sottoterra (bulbi, rizobi)

EMICROFITE:

“ “ svernanti a fior di terra.CAMEFITE erbacee perenni legnose che hanno il fittone che si riforma tutti gli anni.FANEROFITE arbusti o arboree, perenni legnosi. FITOSOCIOLOGIA.La fenologia delle piante studia le relazioni tra le piante e l’ambiente. Lafioritura è il fenomeno è più vistoso. Grazie ad essa, con i dati di inizio, durata efine, si possono considerare alcune caratteristiche climatiche.Le specie vegetali presenti in un territorio vanno a definire una coperturavegetale (o vegetazione) che crescono con maggiore o minore continuità in unterritorio.La vegetazione ha una certa struttura, che talvolta può essere frammentato o amosaico. Questo ci permette di valutare lo stato di degradazione.Lo studio delle comunità permette di vedere se ci sono tutte le specie inassociazione e se la struttura va bene per quell’associazione.Non c’è limite per le comunità delle

componenti:
Comunità paucispecifica                                                                                                     

Tipi di vegetazione attraverso la composizione di popolamenti elementari. Lo studio è suddiviso in 2 tappe:

  1. Analitica - raccolta dati
  2. Sintetica - composizione dei rilievi con l'uso delle tabelle e elaborazione statistica

Il rilievo è la descrizione del campione vegetale su una superficie all'interno di una popolazione elementare.

METODO CAMPIONAMENTO.

Il rilievo consiste nel fare osservazioni quantitative e qualitative.

FASE ANALITICA

  1. Scelta di una porzione di vegetazione omogenea (strutte che sono ben conservate). [Popolamento elementare: vegetazione in minimo di ampiezza e superficie rappresentativa. È un tratto di vegetazione dove c'è uniformità della distribuzione delle specie]
  2. Scegliere un minimo areale (area minima dove è rappresentata la popolazione)
  3. Fare annotazioni delle caratteristiche (caratteristiche ambiente fisico; annotazioni; struttura vegetale;)

[Segnare: data, altezza, inclinazione/esposizione substrato, %]

ricoprimento, sono tutte condizioni ecologiche

  1. Fare lista delle specie presenti (determinare le piante)
  2. I rilievi simili vengono riuniti in tabelle
  3. È importante definire la località, la struttura della vegetazione e la specie.

ANALISI VEGETAZIONALE.

Sistema tassonomico e nomenclatura. Nel metodo di campionamento si definisce: l’abbondanza – dominanza delle specie (da 0,01% al 100%).

Abbondanza: stima n individui di ogni specie

Dominanza: stima copertura della superficie che occupano gli individui

Il metodo di Braun-Blanquet si divide in una scala di 5 valori:

  • r individuo rarissimo
  • + pochissimo
  • 1 scarsa copertura con pochi individui (1/20)
  • 2 ridotta “ “ numerosi “ (da 1/20 a 1/4)
  • 3 (1/4 a ½)
  • 4 (1/2 a 2/4)
  • 5 (> ¾)

I valori di socialità indicano la presenza di 1 o più individui (1 sono individui isolati, 5 indica popolazioni pure).

FASE STATISTICA

Ci sono 3 tabelle:

Tabella bruta (ricopiatura in excel

del rilevamento; ordine a caso) Tabella strutturata (riordino delle specie in base alla presenza e raggruppamenti dei rilievi simili
Tabella fitosociologica (specie riordinate in categorie fitosociologiche)SINTASSONOMIA studia e classifica i raggruppamenti; vengono elaborati informa gerarchica, con l’associazione come categoria di base.(ordine);Le associazioni sono sistemante in gerarchia [alleanza ordine(famiglia); (ordine); (specie)].classe associazioneLe associazioni devono essere formate da:Specie discriminanti, che sono prese come modello. Le specie devono essere caratteristicheSpecie compagna, che si trovano in spazi ecologici molto ampi.L’associazione è un concetto astratto, che ha alcuni caratteri in comune:floristica, ecologia, dinamica, corologia, storia.TIPIZZAZIONE attraverso le analisi ed elaborazioni dei dati si ottiene unmodello tassonomico che ne permette la classificazione. I dati raccolti sono infunzione di chi ha scelto le

piante.CARTOGRAFIA GEOBOTANICA.Permette di rappresentare gli ecosistemi. Ci sono diversi tipi di carte:

  • Floristiche: carte analitiche che ha corologia delle specie floristiche
  • Fitogeografiche: "sintetiche che evidenziano areali; si occupa dellespecie o delle singole popolazioni (distribuzione)
  • Vegetazionali: mostrano mosaici dei tipi di vegetazione in unadeterminata zona
  • Sincologiche: distribuzione di una o più associazioni affini
  • Ecofisiologiche: comprende diversi tipi di carte

La cartografia permette lo studio della vegetazione e delle popolazioni. I livelli di studio sono:

  • Fitoindividuo = specie carta fitosociologica
  • Popolazione = specie c. popolazionistica e corologica
  • Fitocenosi = associazione vegetale c. fitosociologica [cormofite]
  • Sinusici = " " c. sinusale [comunità indipendenti: funghi; briofite]

LA SCALA.Le dimensioni reali del terreno devono essere riprodotte sulla carta mediantedelle proporzioni: rapporto di scala indica

quante volte il disegno è più piccolo del territorio reale. 1 unità di carta = n unità reali

MODELLO ALLESTIMENTO CARTA

C. IPSOMETRICA: morfologia suolo

C. LITOLOGICA: geologia

C. PLUVIOMETRICA: pioggia

C. VEGETAZIONE POTENZIALE: vegetazione che si avrebbe senza l'uomo

SCALA GRAFICA e SCALA N: capire la distanza

Vengono usati dei colori per avere una migliore visione della carta. I colori più forti sono usati per le popolazioni ritenute utili.

CLIMA

Il clima è la misura di vari fattori (T e P), che si ripetono in un periodo più costante.

Il tempo meteorologico, invece, si riferisce ad un breve periodo.

La vegetazione crea il fitoclima. Il clima aiuta a capire la distribuzione delle piante a seconda dell'altitudine e della latitudine (fasce climatiche).

Il clima si divide in:

MACROCLIMA fascia climatica che ha diverse caratteristiche generali del clima (es. clima Mediterraneo). Riferisce ad un territorio ampio ed è considerato un

clima regionale. Si differenzia in base alla geomorfologia in:

  1. TOPOCLIMA (o mesoclima) - porzioni omogenee tipiche del macroclima e si distribuiscono su grandi unità geomorfologiche.
  2. MICROCLIMA - clima che agisce sull'individuo (specie/habitat).

Per misurare il clima le stazioni si trovano in posti medi, ovvero in località pianeggianti e lontano dall'ombra. Si misura il clima considerando la temperatura e la precipitazione.

T media giornaliera: media di Tmax e Tmin / 2

Precipitazione: 1mm/m3 (come è distribuita e quanto ne cade)

La misura della T viene effettuata con i termometri max e min. I dati sono messi in grafici (sia di T che piovosità) in base ai mesi, e si formano dei poligoni per vedere quali piante si sovrappongono o si separano.

3 tipi di clima:

  1. C. OCEANICO: la curva delle precipitazioni vanno con le T
  2. C. CONTINENTALE: la terra si raffredda e si riscalda velocemente.
  3. C. MEDITERRANEO ED EQUINOZIONALE: Si definisce periodo secco,

periodo nel quale la curva delle precipitazioni scende sotto quelle delle T.L’altitudine permette una diversa distribuzione della vegetazione, e questo perché ogni specie ha un campo di esistenza.

DIRETTIVA HABITAT

La direttiva habitat ha creato un nuovo status di specie protette nel 1992. La direttiva nasce con la crisi della biodiversità. Obbliga gli stati membri di individuare le zone e le specie che hanno un ruolo importante a livello Europeo; inoltre sono obbligati a effettuare un continuo monitoraggio dei SIC [Siti Importanza Comunitaria] (ogni 6 anni)

La direttiva si costruisce intorno a:

  • Natura 2000 (tutti i siti di conservazione biodiversità)
  • Regime tutela delle specie e habitat allegati

Il vantaggio della direttiva habitat, è che essendo a livello europeo è molto autorevole. Ha permesso il progetto life, che rafforza l’attività di protezione o di rafforzare le buone pratiche di conservazione.

Direttiva Uccelli 79/409

Direttiva VIA 85/337

Direttiva Habitat 92/43 (mantenimento, ripristino biodiversità)

Quest'ultima ha 3 caratterizzazioni:

  1. C. geomorfologica
  2. C. unità fitosociologica (per descrivere le comunità importanti)
  3. C. biogeografia RETE NATURA 2000

DIRETTIVA UCCELLI (prima) DIRETTIVA HABITAT (dopo)

ZPS [Zone Protezione Speciale] PSIC; SIC;

ZSC [Zone Speciali di Conservazione]

REGIONI BIOGEOGRAFICHE è dato dallo studio degli areali. I siti (in Italia), sono raggruppati in base a 3 bioregioni: alpina; continentale; med

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
13 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/13 Biologia applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Maddalenalc di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Gestione vegetale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Perugia o del prof Venanzoni Roberto.