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APPARATO GASTROENTERICO

Cavità orale

Modificazioni morfologiche e funzionali:

  • Retrazione progressiva delle gengive
  • Erosione del cemento, smalto e dentina
  • Decremento del numero di fibroblasti della camera pulpare
  • Atrofia delle mucose
  • Ridotta forza dei muscoli masticatori
  • Incoordinazione motoria oro-faringea
  • Ridotta secrezione salivare
  • Ipogeusia/disgeusia

Implicazioni cliniche:

  • Frequente perdita dei denti
  • Rischio di malnutrizione
  • Secchezza delle fauci
  • Polmonite "ab ingestis"

Esofago

Modificazioni morfologiche e funzionali:

  • Assottigliamento della mucosa
  • Riduzione della muscolatura intrinseca
  • Diminuita ampiezza delle contrazioni esofagee durante la peristalsi
  • Contrazioni ripetitive non peristaltiche
  • Rilasciamento dello sfintere esofageo inferiore, velocità e durata delle onde di contrazione normali

Implicazioni cliniche:

  • Disfagia

Stomaco

Modificazioni morfologiche e funzionali:

  • Atrofia della mucosa
  • Infiltrazione
leuco-linfocitaria
  1. Riduzione della secrezione cloro-peptica
  2. Motilità normale

Implicazioni cliniche: Gastrite atrofica

  1. Ridotta digestione proteica, ridotto assorbimento Vit.B12

Intestino

Modificazioni morfologiche e funzionali:

  1. Atrofia dei villi

Diminuita capacità di assorbimento di glucidi (principalmente lattosio e xilosio), calcio e ferro

Implicazioni cliniche: Malassorbimento

  1. Malnutrizione

Colon

Modificazioni morfologiche e funzionali:

  1. Atrofia ghiandolare
  2. Ipertrofia della muscolaris mucosae
  3. Aumento del connettivo
  4. Sclerosi arteriolare (diminuita resistenza di parete)
  5. Alterazioni della motilità parietale, con riduzione della velocità di transito
  6. Aumento della pressione endoluminale

Implicazioni cliniche: Stipsi

  1. Diverticolosi del colon

Fegato e Pancreas

Modificazioni morfologiche e funzionali:

  1. Riduzione volumetrica del fegato
  2. Accumulo di lipofuscina negli epatociti
  3. Diminuita capacità rigenerativa
  4. Atrofia dei
    • lobuli
    • Fibrosi intralobulare
    • Funzionalità epatica detossicante, protidosintetica, biliosintetica e del pancreas esocrino adeguate.

    APPARATO URINARIO

    Modificazioni strutturali

    • Riduzione della massa renale (-25% a 80 anni)
    • Ispessimento della capsula fibrosa
    • Aumento del tessuto adiposo perirenale
    • Aspetto pseudolobulare ("rene grinzo arteriosclerotico")

    Microscopiche

    Glomeruli

    • Riduzione del numero totale (-30-50% a 80 anni, specie nel 3° superiore della corteccia)
    • Aumento del numero dei glomeruli fibrosclerotici
    • Aumento del numero delle cellule mesangiali
    • Aumento dello spessore della membrana basale

    Tubuli

    • Riduzione della lunghezza e del volume complessivo (specie dei tubuli prossimali)
    • Aumento dello spessore della membrana basale

    Interstizio

    • Fibrosi

    Sistema vascolare

    • Fibrosclerosi, riduzione del calibro e ridotta elasticità del sistema arterioso nel suo complesso
    • (arteria renale, arterie interlobari ed arciformi,
    1. Modificazioni funzionali
      • Glomerulari
      • Marcata riduzione del Flusso Plasmatico Renale (FPR) (-50% a 80 anni)

        Riduzione del Volume del Filtrato Gromerulare (VFG) - (diminuzione della clearance creatinina: 80 ml/min a 80 anni)

      • Vascolari
      • Ridotta efficienza della autoregolazione del flusso ematico renale da:

        • arteriosclerosi
        • ridotta sintesi della renina
        • ridotta sintesi delle prostaglandine ed altre sostanze vasoattive
      • Tubulari
      • Ridotta capacità di concentrazione e diluizione delle urine

        Ridotta capacità di acidificazione delle urine

        Ridotta capacità massima di riassorbimento del glucosio

      • Endocrine
      • Ridotta secrezione di renina (-30-50%)

        Ridotta secrezione di eritropoietina

        Ridotta trasformazione di vitamina D in calcitriolo

    2. Implicazioni cliniche
      • Aumento del rischio di intossicazione da farmaci eliminati prevalentemente per via renale
      • Maggiore incidenza di iper-ipovolemia, acidosi-alcalosi, disionia
    del rischio di anemia
    1. Aumento del rischio di insufficienza renale acuta da sostanze tossiche, ischemia, o infezioni delle vie urinarie
    2. Rischio di infezione delle vie urinarie
    3. Aumento del rischio di osteoporosi

    SISTEMA RIPRODUTTIVO

    Nella donna con la menopausa

    • Scomparsa degli ovociti maturanti
    • Involuzione fibrotica delle ovaie
    • Drastica riduzione della sintesi di estrogeni e progesterone; aumento di FSH e LH nel plasma
    • Atrofia dell'utero e dell'epitelio vaginale

    Eventi clinici correlati alla menopausa (OVARIAN)

    • Osteoporosis (Osteoporosi)
    • Voiding problem (Incontinenza urinaria)
    • Atrophic changes (Atrofia della cute e delle mucose)
    • Relaxation of the pelvic structures (Prolassi)
    • Inflammation and infections (Infezioni tratto genitourinario)
    • Abnormal bleeding (sanguinamenti vaginali)
    • Neoplasia (tumori ginecologici)

    Nell'uomo

    Lenta e graduale riduzione della spermatogenesi: riduzione del volume dell'eiaculato, del numero e della...

    della componente fibrosa Correlati clinici L'attività della ghiandola tiroidea diminuisce con l'età, portando a una ridotta produzione di ormoni tiroidei. Questo può causare una serie di sintomi, tra cui affaticamento, aumento di peso, pelle secca, capelli fragili, stitichezza e depressione. Asse ipotalamo-ipofisi-surrene Modificazioni morfologiche La corteccia surrenale subisce una riduzione della sua massa e della sua attività. Ciò può portare a una diminuzione della produzione di cortisolo e aldosterone. Correlati clinici La ridotta produzione di cortisolo può causare una diminuzione della risposta allo stress e una maggiore suscettibilità alle infezioni. La diminuzione dell'aldosterone può portare a una maggiore perdita di sodio e una diminuzione della pressione sanguigna. Asse ipotalamo-ipofisi-gonadi Modificazioni morfologiche Le gonadi subiscono una graduale riduzione della loro funzione. Negli uomini, ciò si traduce in una diminuzione della produzione di testosterone e una ridotta mobilità degli spermatozoi. Nelle donne, si verifica una diminuzione della produzione di estrogeni e una ridotta funzione ovarica. Correlati clinici Nei maschi, la diminuzione del testosterone può causare una diminuzione della libido, dell'erezione e della fertilità. Nelle femmine, la diminuzione degli estrogeni può portare a sintomi come vampate di calore, secchezza vaginale e perdita di densità ossea. Ipertrofia prostatica Modificazioni morfologiche La prostata subisce un aumento della sua componente ghiandolare e stromale. Ciò può essere causato da un'anomala espansione delle cellule staminali e dal risveglio delle potenzialità embrionali delle cellule stromali. Correlati clinici L'ipertrofia prostatica può causare sintomi come difficoltà nella minzione, aumento della frequenza urinaria e flusso urinario debole. Sistema endocrino Asse ipotalamo-ipofisi-tiroide Modificazioni morfologiche Si osserva una diminuzione del peso e della componente paranchimale della ghiandola tiroidea, con un aumento della componente fibrosa. Correlati clinici La diminuzione dell'attività della ghiandola tiroidea può causare sintomi come affaticamento, aumento di peso, pelle secca, capelli fragili, stitichezza e depressione. Asse ipotalamo-ipofisi-surrene Modificazioni morfologiche La corteccia surrenale subisce una riduzione della sua massa e della sua attività, con una diminuzione della produzione di cortisolo e aldosterone. Correlati clinici La ridotta produzione di cortisolo può causare una diminuzione della risposta allo stress e una maggiore suscettibilità alle infezioni. La diminuzione dell'aldosterone può portare a una maggiore perdita di sodio e una diminuzione della pressione sanguigna. Asse ipotalamo-ipofisi-gonadi Modificazioni morfologiche Le gonadi subiscono una graduale riduzione della loro funzione, con una diminuzione della produzione di testosterone negli uomini e di estrogeni nelle donne. Correlati clinici Nei maschi, la diminuzione del testosterone può causare una diminuzione della libido, dell'erezione e della fertilità. Nelle femmine, la diminuzione degli estrogeni può portare a sintomi come vampate di calore, secchezza vaginale e perdita di densità ossea.della componente fibrotica
    1. Riduzione del volume dei follicoli e del loro contenuto colloidale.
    Variazioni funzionali
    1. Diminuita produzione di T (i livelli ematici non variano perché, di pari passo, si riduce la metabolizzazione di T)
    2. Ridotti livelli ematici di T e della sua frazione libera (FT), quale conseguenza di una diminuita conversione periferica da T a T4
    3. Aumento del T inverso (frazione inattiva dell'ormone)
    4. Livelli ematici di TSH nel range della normalità (la risposta delle cellule tireotrope al TRH è tuttavia ridotta, ad espressione di una ridotta riserva funzionale).
    Asse ipotalamo-ipofisi-surrene
    1. Modificazioni morfologiche e funzionali
    2. Atrofia surrenale (soprattutto della zona reticolare)
    3. Significativa riduzione della secrezione di DHEA (deidroepiandrosterone): ad 80 anni livelli ematici anche 5 volte inferiori a quelli dell'adulto
    4. Livelli ematici di cortisolo tendenzialmente più alti che nel giovane (anche se

    contenuti nel range di normalità). Il fenomeno sembra da attribuire alla scarsa efficienza del feed-back inibitorio sulla secrezione di ACTH e/o CRH esercitato dai glucorticoidi.

    Implicazioni cliniche

    Gli elevati livelli cortisolemici, secondo alcuni, sarebbero responsabili della depressione funzionale del sistema immunocompetente e di danno di alcune strutture nervose.

    Il deficit di DHEA, secondo alcuni, sarebbe responsabile della cosidetta "adrenopausa", caratterizzata da:

    • riduzione della massa magra
    • aumento della massa grassa
    • riduzione della forza muscolare
    • immunodeficienza
    • maggiore rischio di malattie cardiovascolari.

    Asse ipotalamo-ipofisi-somatomedine

    Modificazioni funzionali

    Il sistema, durante l'età adulta, è uno dei principali meccanismi di controllo dei processi anabolici. Nell'anziano esso subisce una flessione funzionale (valori ridotti di GH nel plasma).

    Implicazioni cliniche

    Il deficit di GH (quando accentuato) provoca ipotrofia.

    muscolare ed osteoporosi (somatopausa)

    Sistema renina-angiotensina

    Riduzione della Plasmatic Renin Activity (PRA)

    • Riduzione della sintesi aldosteronica
    • Ridotta risposta PRA-aldosterone a stimoli fisiologici.

    Implicazioni cliniche

    Turbe della omeostasi idro-salina.

    Catecolamine

    • Aumento dei livelli ematici della noradrenalina (aumentata dismissione, ridotto uptake, ridotta degradazione metabolica).
    • Riduzione del numero e della sensibilità dei recettori beta-adrenergici.

    Implicazioni cliniche

    Vasocostrizione con aumento delle resistenze periferiche

    Nota

    Le modificazioni che subiscono le varie componenti del sistema endocrino in corso di invecchiamento, secondo alcuni Autori, potrebbero avere anche alcune valenze positive:

    • Riduzione degli estrogeni: possibile protezione dalle malattie displastiche endometrio/mammella.
    • Riduzione del testosterone: possibile protezione dalle displasie della prostata.
    • Riduzione di T e T : possibile adeguamento alla riduzione del metabolismo

    cellulare.

    • Riduzione del GH: possibile difesa da diabete, osteoartropatia, ipertensione e neoplasie.
    • METABOLISMO GLICIDICO

    Aspetti funzionali

    • Aumento progressivo dei valori glicemici nel corso della vita
    • Tendenza all'aumento dei valori insulinemici
    • Ridotta tolleranza al carico di glucosio
    • Le suddette alterazioni si correlano ad una insulino-resistenza, dipendente non tanto da un difetto recettoriale, quanto post-recettoriale.

    Implicazioni cliniche

    Maggiore rischio di diabete mellito (la prevalenza di diabete mellito tipo II è del 5% nella popolazione generale dopo i 75 anni).

    METABOLISMO LIPIDICO

    Aspetti funzionali

    • I valori di colesterolemia tendono ad aumentare con il progredire dell'età, raggiungendo un picco negli uomini tra 55 e 59 anni e nelle donne tra 60 e 65 anni. Dopo una fase di plateau i valori medi di colesterolemia nella popolazione tendono a diminuire (per cause nutrizionali o metaboliche).

    Implicazioni cliniche

    La ipercolesterolemia,

    Pur associandosi anche nell'anziano a cardiopatia ischemica, vede ridursi progressivamente il suo ruolo di fattore di rischio.

    SISTEMA NERVOSO CENTRALE

    Cervello

    Aspetti strutturali

    Neuroni:

    - Riduzione del numero (forte riduzione nella corteccia frontale e temporale, nell'ippocampo, nel nucleobasale di Meynert, nella sub

Dettagli
Publisher
A.A. 2008-2009
19 pagine
1 download
SSD Scienze mediche MED/09 Medicina interna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara F di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geriatria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Corica Francesco.