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INFLAMMAGING
L’invecchiamento è un processo fisiologico delicato e influenzato da molti fattori, alcuni esterni come lo stile di
vita e l’alimentazione, altri interni come i processi infiammatori.
I fattori interni agiscono attaccando le cellule del nostro organismo e determinandone il deterioramento. Sono
capaci di danneggiare i lipidi, in particolare quelli delle membrane cellulari, le proteine e i carboidrati.
Uno di questi fattori è l’infiammazione, vero e proprio biomarker dell’invecchiamento.
Il rapporto tra infiammazione e invecchiamento è talmente stretto che è stato coniato il termine inflammaging
(“inflammation” + “aging”), per indicare l’infiammazione cronica che fa invecchiare l’organismo più velocemente.
L’infiammazione favorisce l’invecchiamento precoce dell’organismo attraverso tre meccanismi principali:
● Stimolo della glicazione: Questo meccanismo causa alterazioni nelle proteine strutturali come il collagene
ed elastina, che sono fondamentali per la pelle elastica e tonica. La glicazione può compromettere la
funzione e l'aspetto della pelle, contribuendo ai segni dell'invecchiamento cutaneo.
● Aumento dello stress ossidativo: Si verifica quando vi è un eccesso di radicali liberi o agenti ossidanti che
danneggiano le cellule del nostro corpo. Questo stress può causare danni cellulari e accelerare
l'invecchiamento, influenzando diversi processi fisiologici.
● Produzione di miochine: Le miochine sono citochine prodotte dai muscoli scheletrici in risposta
all'infiammazione. L'aumento della produzione di miochine può contribuire al catabolismo (degradazione)
muscolare, la degradazione dei muscoli, che è un fenomeno comune nell'invecchiamento e può portare a
una riduzione della massa muscolare e della forza.
In sintesi, l'Inflammaging rappresenta un importante meccanismo attraverso il quale l'infiammazione cronica
contribuisce all'invecchiamento precoce dell'organismo, influenzando diversi processi fisiologici e favorendo
l'insorgenza di condizioni associate all'età avanzata.
CACHESSIA: Riduzione del peso, BMI e massa muscolare
Gerontologia, Geriatria, Geragogia
La gerontologia è lo studio degli aspetti sociali, psicologici, cognitivi e biologici dell'invecchiamento.
● La biogerontologia studia il processo di invecchiamento biologico stesso
● La sociogerontologia studia gli impatti sociali e psicosociali dell’invecchiamento
● La psicogerontologia studia gli effetti psicologici sull’invecchiamento
La geriatria è la branca della gerontologia che si occupa della diagnosi e delle cure delle malattie dell’anziano.
La geragogia si occupa della prevenzione del decadimento senile, sia fisico sia psicologico e mentale, con
l’educazione al raggiungimento di un invecchiamento di successo (o invecchiamento in salute).
La geragogia è psicopedagogia dell’invecchiamento o educazione all’invecchiamento.
Dati demografici
L'aumento dell'aspettativa di vita presenta sia opportunità che sfide.
Le persone vivono più a lungo (le aspettative di vita per le donne è di 84,8 anni, per gli uomini di 80,5 anni), ma
questo comporta un aumento del rischio di comorbidità, disabilità e fragilità.
L'identificazione precoce e l'intervento sono cruciali per ritardare il declino funzionale e cognitivo, promuovendo il
mantenimento dell'autonomia e della qualità della vita negli anziani.
I dati demografici indicano che l'Italia rimane il paese europeo con il più alto numero di persone anziane e che vi è
una predominanza delle donne rispetto agli uomini.
Questi fattori sottolineano l'importanza di politiche e servizi sociali mirati per sostenere gli anziani, sia a domicilio
che in strutture di accoglienza, e promuovere un invecchiamento attivo e soddisfacente.
Anziano ed invecchiamento
L'invecchiamento è un processo complesso che coinvolge molteplici aspetti fisici, psicologici e sociali. Secondo
l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e le Nazioni Unite (UN), l'anzianità inizia intorno ai 60-65 anni, ma
vi sono diverse fasi all'interno di questa fase della vita, come giovani anziani (64-74 anni), anziani (75-84 anni),
grandi vecchi (85-99 anni) e centenari.
L'invecchiamento può essere categorizzato in invecchiamento con successo, fisiologico e patologico, ognuno con le
proprie implicazioni sulla salute e sul benessere.
In generale è associato a una serie di cambiamenti fisici e funzionali, tra cui la perdita di riserve funzionali, la
riduzione delle difese ambientali, il declino delle capacità di adattamento, modificazioni morfologiche e funzionali
a carico di organi, apparati e tessuti, disturbi dell’equilibrio, disturbi minzionali, diminuito controllo della pressione
arteriosa, riduzione della memoria, riduzione delle funzioni dell’apparato uditivo, visivo e del gusto, riduzione del
controllo della temperatura corporea.
Gli anziani sono più suscettibili a una serie di condizioni mediche, che possono essere classificate in tre gruppi:
malattie associate all'invecchiamento (aterosclerosi, osteoporosi, malattie degenerative del sistema osteoarticolare),
malattie il cui rischio aumenta con l'età (tumori) e malattie che, sebbene possano verificarsi anche negli adulti più
giovani, hanno conseguenze più gravi negli anziani (traumi, cadute, infezioni).
La complessità nel trattare i pazienti anziani deriva dalla combinazione di malattie, condizioni socio-ambientali,
invecchiamento, comorbidità e altre variabili, che possono portare a una perdita di autonomia.
La geriatria ≠ La medicina tradizionale
La geriatria si distingue dalla medicina tradizionale per il suo approccio multidimensionale, focalizzato sulla
valutazione globale del paziente anziano e sull'intervento socio-sanitario per mantenere l'autosufficienza.
Ciò contrasta con l'approccio più focalizzato sulla diagnosi e sulla terapia della medicina tradizionale.
Geriatria Medicina Tradizionale
Valutazione multidimensionale: perdita e capacità residue Diagnosi: quantificazione delle perdite
Obiettivo: mantenimento autosufficienza Obiettivo: guarigione
Intervento: globale uomo-ambiente Intervento: cura della malattia
Guarigione quando possibile Guarigione/miglioramento
Conservare l'autosufficienza
La geriatria: Team assistenziale → valutazione globale → terapia di intervento socio sanitario → Autosufficienza
La medicina tradizionale: Medico → Diagnosi → Terapia → Guarigione
Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali
Il Piano Nazionale degli Interventi e dei Servizi Sociali delinea strategie per sostenere anziani e disabili, favorendo
la permanenza a domicilio e l'inserimento in strutture comunitarie.
È fondamentale promuovere politiche e servizi sociali mirati per sostenere gli anziani, soprattutto considerando il
crescente rischio di comorbidità, disabilità e fragilità della popolazione.
https://www.lavoro.gov.it/priorita/Documents/Piano-Nazionale-degli-Interventi-e-dei-Servizi-Sociali-2021-2023.pdf
Multimorbidità (comorbidità): La multimorbidità è la presenza simultanea di più patologie che si influenzano
reciprocamente, con cause eziopatogeniche differenti, rendendo difficile se non impossibile la cura efficace di
ciascuna malattia. Patologie che hanno elevato rischio di molti-morbidità sono: demenze, malattie cardiovascolari,
polmonari, diabete, osteoporosi e tumori.
Fragilità: La fragilità negli anziani è una condizione di estrema instabilità omeostatica che aumenta il rischio di
gravi complicanze, tra cui perdita di autosufficienza, istituzionalizzazione e persino morte anche per eventi di
modesta entità. Cinque indicatori principali di fragilità sono perdita di peso, spossatezza, lentezza nei movimenti,
riduzione della forza muscolare e basso dispendio energetico.
Disabilità: qualsiasi restrizione o carenza (conseguente ad una menomazione) nella capacità di svolgere attività
considerate normali per un essere umano, secondo la definizione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità
(OMS). La disabilità può essere di natura fisica, compromettendo il movimento, oppure sensoriale, coinvolgendo
udito e vista. Entrambe le forme possono avere un impatto significativo sulla qualità della vita degli anziani.
L'anziano fragile è caratterizzato da una condizione di instabilità legata all'età avanzata, alla presenza di molteplici
patologie e all'esposizione al rischio di disabilità. Questa fragilità è fondamentale nel contesto della medicina
geriatrica, come affermato da Linda Fried, la quale afferma che “L’identificazione, la valutazione ed il trattamento
dell’anziano fragile costituiscono il fondamento della medicina geriatrica”.
Gli indici prognostici come il Multidimensional Prognostic Index (MPI) e il Hospitalized Older Patients
Examination (HOPE) possono aiutare a identificare anziani a rischio di rapido declino e aumentata mortalità.
[HOPE: ≤ 4 lieve; 4-8 moderato; ≥8 grave]
In sintesi, la geriatria mira a ritardare il declino funzionale e cognitivo degli anziani, mantenendo un buon grado di
autonomia e qualità della vita, in un contesto in cui il rischio di comorbidità, disabilità e fragilità aumenta con l'età.
La Valutazione Multidimensionale Geriatrica
La Valutazione Multidimensionale Geriatrica (VMD) è un processo diagnostico completo che valuta le sfide del
paziente anziano da ogni angolazione (a 360°).
Questo approccio genera un profilo dettagliato del paziente, evidenziando punti di forza e debolezze e facilitando
una comunicazione aperta tra paziente, familiari e equipe di cura.
La VMD prende in considerazione diversi aspetti, tra cui lo stato funzionale (compresi i disturbi motori), la
funzione cognitiva, la funzione affettiva e lo stato sociale e familiare.
Nella Valutazione Multidimensionale Geriatrica vengono utilizzati strumenti come:
● Test ADL (Activities of Daily Living) per valutare le abilità del paziente (l’indipendenza) nelle attività
quotidiane essenziali: lavarsi, vestirsi, andare in bagno, spostarsi, mangiare [0-6 punti (indipendente)];
● Test IADL (Instrumental Activities of Daily Living) per valutare i gradi di autonomia nelle attività
strumentali: usare il telefono, fare la spesa, cucinare, assumere farmaci, fare il bucato, usare il denaro, usare
i mezzi di trasporto [(completamente dipendente) 0-8 (indipendente)];
● Batteria SPPB per valutare l'equilibrio, la velocità del cammino e la forza degli arti inferiori;
○ Equilibrio: il test dell’equilibrio permette di misurare la stabilit&agra