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GEOMETRIA 4

  • some calcol
  • Claro - "The arithmetic of elliptic curves" - Joseph Silverman

26 Settembre 2014

Introduzione alle categorie

Una categoria è data da:

  1. un insieme Ob(c) i cui elementi sono detti gli oggetti di c

  2. per ogni X, Y ∈ Ob(c) un insieme Arrc(X, Y) i cui elementi sono le frecce da X a Y

  3. per ogni X, Y, Z ∈ Ob(c) una funzione chiamata composizione

Arrc(X, Y) × Arrc(Y, Z) → Arrc(X, Z)

(f: X → Y, g: Y → Z) → g o f : X → Z

Questi dati devono soddisfare le condizioni seguenti:

  1. a) la composizione è associativa

se f ∈ Arrc(X, Y), g ∈ Arrc(Y, Z) e h ∈ Arrc(Z, W) allora (h o g) o f = h o (g o f)

  1. b) ∀ X ∈ Ob(c) esiste 1X ∈ Arrc(X, X) tale che f o 1X = f ∀ f ∈ Arrc(X, Y) e tale che 1X o g = g ∀ g ∈ Arrc(Z, X)

Elemento neutro

OSSERVAZIONE Arrc(X, Y) = Homc(X, Y) omomorfismi

ESEMPI

  1. La categoria Ab dei gruppi abeliani

Ob(Ab) = {gruppi abeliani}

ArrAb(G, G') = {omomorfismi di gruppi abeliani f : G → G'}

La categoria Vec(k) degli spazi vettoriali di dimensione finita sul campo k

Ob(Vec(k)) = { k-spazi vettoriali dim k n } { m1, ..., mk }, k m.m.m = { Σ (aij) | m righe, n colonne } Arr Vec(k) (V, V') = { applicazioni lineari V -> V' } f : V -> V' f(λx) = λf(x) f(x1 + x2) = f(x1) + f(x2) ∀ λ ∈ k , x1, x2 ∈ V

Una sottocategoria di E è una categoria E' tale che:

  • Ob(E') ⊆ Ob(E)
  • ∀ X, Y ∈ Ob(E) ArrE'(X,Y) ⊆ ArrE(X,Y)
  • La composizione di E' è indotta dalla composizione di E
  • Le frecce identità di E' sono frecce identità di E

Esempio: Se Vecm(k) è la categoria degli spazi vettoriali di dim m su k, allora Vecm(k) è una sottocategoria di Vec(k)

Siano E e E' due categorie. Un funtore F: E -> E' è dato da

  • (a) una mappa F : Ob(E) -> Ob(E') X |-> F(X)
  • (b) una mappa F : ArrE(X,Y) -> ArrE'(F(X),F(Y))

(X -> f ) |-> (F(X) -> F(Y)) ∀ X,Y ∈ Ob(E) tali che F(1X) = 1F(X) ∀ X ∈ Ob(E) e F(f ⚬ g) = F(f) ⚬ F(g) ∀ f : X -> Y, g : Z -> X

(deve rispettare l'identità e la composizione)

ESEMPI

  1. Il funtore "prendere il duale"

    • Vec(k) → Vec(k) è contravariante
    • V ↦ V* = Homk(V, k)
    • (V ↦ W) ↦ (W* ← V*) (α ↦ αf)
  2. Sia C una categoria, X ∈ Ob(C)

    • Il funtore ArreC(X, -): C → Set (categoria degli "insiemi")
    • Y ↦ ArreC(X, Y)
    • (X, g: fфицz) ↦ (ArreC(X, Y) → ArreC(X, Z))
      • g* = f•α
  3. Il funtore Arree(-, X): C → Set

    • Y ↦ Arree(Y, X)
    • (Y, ფ⁣xზ)↪Arree(ზ) Арρe(Y, X)
      • g ↦ g•f

Sono S, T : C → D due funtori. Un morfismo naturale

τ: S ⇒ T è una trasformazione naturale tale

che ∀X ∈ Ob(C) τ(X): S(X) → T(X) è invertibile

Sono C, D due categorie. Un funtore S: C → D è

un'equivalenza di categorie se esiste un funtore

T : D → C e due isomorfismi naturali

τ: S ∘ T → IdD e S ∘ T : T ∘ S → IdC

∀X ∈ Ob(C) τS(X) ≃ IdC(X) = X

∀Y ∈ Ob(D) Sη(Y) ≃ IdD(Y) = Y

L'm-spazio proiettivo Pm è l'insieme delle (m+1)-uple (x0, x1, ..., xm) ∈ /Δm+1 tale che almeno uno degli xi ≠ 0 modulo la relazione di equivalenza

(x0, x1, ..., xm) ∼ (y0, y1, ..., ym) se esiste Δ ∈ F, Δ ≠ 0, tale che xi = Δyi con i=0, ..., m

Indichiamo (x0: x1: ... : xm) = [x0, ..., xm] la classe di equivalenza

{(λx0, ..., λxm) | λ ∈ F, h Δ y}

L'insieme dei punti k-razionali di Pm è l'insieme

Pm(k) = {η | (x0: x1: ... : xm) ∈ Pm, xi ∈ k, ∀i}

Come prima visto che P(C)m ∩ Pm(C)

Un polinomio f ∈ F[x] = F[x0, ..., xm] è detto omogeneo di grado d se f(λx0, λx1, ..., λxm) = λdf(x0, x1, ..., xm) ∀ λ ∈ F, λ ≠ 0

ESEMPIO x5 + x23 + x42 omogeneo di grado 5

Un ideale I ⊂ F[x] è detto omogeneo se è generato da polinomi omogenei

Se f è un polinomio omogeneo e P ∈ Pm ha senso scrivere f(P) = 0 perché quell'uguaglianza non dipende dalle coordinate omogenee di P

ESEMPIO P = [x0, x1, ..., xm] = [λx0, ..., λxm]

0 = f(P) = f(x0, ..., xm) = f(λx0, ..., λxm) = (λdf(x0, ..., xm)) ⇔ f(x0, ..., xm) = 0

Mappe tra varietà proiettive

Siano V1 e V2 due varietà di Pm. Una mappa razionale da V1 a V2 è una mappa: ϕ: V1 → V2 determinata da ϕ = [f0, ..., fm] con fi ∈ k(V1) tale che per ogni punto P ∈ V1 in cui le funzioni f0, ..., fm sono tutte regolari, abbiamo: ϕ(P) = [f0(P), ..., fm(P)] ∈ V2

Osservazione

Una mappa razionale ϕ: V1 → V2 non è necessariamente ben definita in ogni punto P ∈ V1 Se P è un punto di V1 in cui qualche fi non è definita, posso calcolare ϕ(P) moltiplicando fi con gi per qualche g ∈ k(V1) ∀ i = 1, ..., m

Una mappa razionale ϕ = [f0, ..., fm]: V1 → V2 è regolare in P ∈ V1 se esiste una funzione g ∈ I(V1) tale che: (i) g·fi è regolare in P ∀ i = 0, ..., m (ii) esiste un i per cui (g·fi)(P) ≠ 0 Se un tale g esiste poniamo: ϕ(P) = [(g·f0)(P), ..., (g·fm)(P)] ∈ Pm

Un morfismo ϕ: V1 → V2 è una mappa razionale che è regolare in ogni punto di V1

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
132 pagine
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SSD Scienze matematiche e informatiche MAT/03 Geometria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Chiara 1995 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geometria 4 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Rossi Michele.