Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 73
Geologia applicata Pag. 1 Geologia applicata Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 73.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geologia applicata Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 73.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geologia applicata Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 73.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geologia applicata Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 73.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geologia applicata Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 73.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geologia applicata Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 73.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geologia applicata Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 73.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geologia applicata Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 73.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geologia applicata Pag. 41
1 su 73
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Interno della Terra

La densità è 5,52 g/cm3. Le rocce superficiali hanno densità di 18,3 kg/dm3.

L’interno della Terra presenta la litosfera, il involucro più superficiale (30-60 km) e include la crosta terrestre. La temperatura delle rocce in prossimità della superficie è uguale a quella media annuale dell’aria. Ogni 100m di profondità, in assenza di acque, aumenta di 3°C (solo 1°C in presenza).

Negli interni della terra, la temperatura degli orizzonti presenta minori variazioni mentre in prossimità della superficie la temperatura è costante. Nelle zone fredde è possibile costruire opere sotto terra per risparmiare nei riscaldamenti.

Temperatura nelle gallerie

In genere è proporzionale alla profondità. Il traforo del Monte Bianco presenta un’anomalia perché si avvicina una faglia che porta l’acqua glaciale a quota tunnel. Il traforo del Gran Sasso presenta un enorme quantità d’acqua, quindi la temperatura è bassa e non proporzionale.

Il traforo del Sempione presenta temperature che arrivano a 50°C a causa di anomalie. Ventilano quindi temperature e nel caso, coprire galleria con pannelli isolanti.

La geotermia è una branca delle scienze della Terra che studia fenomeni naturali connessi nella produzione di calore, come il tipico circuito delle acque: acque fredde raggiungono zone con gradienti termici anomali e scaldano e risalgono in superficie.

Geotermia a bassa entalpia

È una tecnologia ampiamente consolidata ed affidabile. Permette di riscaldarsi e raffrescarsi usando il sottosuolo come serbatoio termico. Oltre i 15-20 m di profondità, la temperatura si mantiene circa costante per tutto l’anno.

A partire da 80-100 m di profondità la temperatura inizia a crescere a causa del gradiente geotermico.

  • Produzione calore (non elettricità).
  • Applicabile ovunque non richiedendo particolari contesti geologici o paesistici.

produzione di riscaldamento invernale e raffrescamento estivo;

produzione di acqua calda sanitaria.

Pompa di calore

Dispositivo che permette di trasferire calore tra una fonte di energia e un ambiente diverso. Può funzionare nei due versi.

È in grado di portare la temperatura dell’acqua dagli 8-12℃ ai 35-60℃.

Durante questo processo consuma energia elettrica (pero ad alto rendimento).

Inverno

Estate

In casa si usano spesso pannelli radianti (pavimento, soffitto, parete) per utilizzare questa impianto.

Tipologie di impianto

  • circuito chiuso: impianti accoppiati con il terreno attraverso tubazioni al cui interno scorre fluido termovettore. Può essere installato orizzontalmente 1-3 m di profondità o verticalmente con sonde geotermiche a 100m. Le orizzontali in prossimità della superficie non riescono a sfruttare l’inerzia termica del sottosuolo. Ad esempio gli impianti sono accoppiati ad acque superficiali.
  • circuito aperto: usano l’acqua di falda come fluido termovettore. I due pozzi (prelievo e reimmissione) offrono vantaggi rispetto agli impianti a circuito chiuso perché: - maggiore rendimento (l’acqua utilizzata non risente dello scambio termico, mentre attorno ad una sonda si forma gradiente termico); - minor costo di installazione e minori spazi occupati.

Dimensionamento degli impianti

Stabilire numero e lunghezza delle sonde.

Sonda edificio Φ0

Φ0 Φ0 Φ0 Φ0

Tronco dell’ombra

Liquefazione dei terreni: granelli di sabbia a contatto tra loro. In seguito allo shock sismico si creano pollidi d'acqua che separano i granelli; quindi nei momenti successivi i terreni crolla. Quindi se nel sottosuolo c'è: sulla bisogna applicare specifici superfici.

  • Frane.
  • Sinkhole (movimenti verticali del terreno).
  • Tsunami, onde anomale, maremoti (risalita livello idrico).
  • Inondazioni legate a rottura di dighe che possono essere danneggiate dal sisma.
  • Incendi e fuoriuscita di materiali tossici.
  • Modifiche delle circolazioni delle acque sotterranee e superficiali.
  • Cambiamento della portata idrica delle sorgenti. Quindi in zone sismiche meglio edificare a più di una sorgente.

Come individuare zone a rischio sismico.

  • Dati del passato.
  • Attività delle placche.

Tutti i comuni italiani sono classificati in 4 categorie; zona 1 ha la sismicità più alta. Classificati attraverso il PGA (picco di accelerazione al suolo). Frequenza ed intensità degli eventi. In base alla zona bisogna applicare regole diverse per la costruzione.

Giaciatura e Contatti delle Rocce

È importante valutare i rapporti angolari tra la giaciatura di una roccia e l'andamento della superficie topografica, facendo osservazioni sulle rocce affioranti. Attraverso i piani di discontinuità.

Misura della giaciatura di una roccia (di uno strato di un piano di discontinuità): si rilevano l'immersione (rispetto al nord) e il'inclinazione (rispetto al piano orizzontale). Misurare l'immersione con la bussola e l'inclinazione con il clinometro.

La bussola viene appoggiata allo stato è messa in bolla. Per l'inclinazione basta poggiare l'inclinometro lungo le linee di massima pendenza.

Rapporti fra strati e topografia

  • Strati orizzontali: Il limite segue l'andamento delle curve.
  • Strati verticali: Il limite è una retta.
  • Strati inclinati: andamento concorde con il pendio ma angolo di inclinazione maggiore. Il limite ha un andamento costruttivo alle curve.

Orizzontali

Verticali

Inclinati

Granito alcalino

Colore più scuro.

  • Sienite: γ > 28 t/m3
  • Diorite: γ > 29 t/m3, contiene meno quarzo.
  • Gabbro: γ > 27 t/m3, colorazione scura, usato come pietra tombale.
  • Peridotite: γ > 27 t/m3

Le rocce vulcaniche o magmatiche effusive

Si sono raffreddate in un tempo molto breve. Porzioni di magma si avvicinano alla superficie e attraverso delle fenditure arrivano in superficie e in migliaia di anni creano i vulcani. I depositi vulcanici si dividono in:

  • lave e prodotti piroclastici (attività esplosiva del vulcano).
  • Le lave si dividono in fluide (colate laviche) e viscose (doni e guglie).
  • In ambienti vulcanici abbiamo zoni con microfratturazioni (presenza di acqua) con zoni verticali e tensori di rocce duri.

Le rocce vulcaniche che si sono raffreddate più lentamente presentano una

struttura "porfirica" (roccia chiamata porfido).

Basalto colonnare: fessurazioni elevate dovute al rapido raffreddamento.

Pomice: roccia molto porosa.

Ossidiana: pesante aspetto vetroso.

  • I prodotti piroclastici: depositi piroclasti materiali molto fini (ineriti 2mm).

Tufi (ca. mm)

Il vulcano erutta e i depositi piroclastici vengono sparati in aria. Le lase alla finezza possono raggiungere distanze elevate e le nubi vulcaniche contengono frammenti di quarzo (duri) che si depositano creando cenere che in seguito ad inondazioni danno origine i colati di fango.

Il tufo vulcanico è una roccia cementata e porosa.

Lahar: quando i prodotti piroclastici si mescolano in ammassi di ghiaccia si move creando culi come i dannosi origina ad una colata pericolosa.

confundere con blocchi di frana (meno consigliato construirci vicine)

Si riconoscono dalle zone i massi erratici: provengono da lontano, posso

riconoscere il materiale presente in zona come

Le rocce montonate sono stati interessate dal passaggio dei ghiacciai e

ha tolto della superficie rocce scendenti (quindi caratteristiche ottime).

Depositati di conoidi: legati alla caduta di detriti dalle pareti rocciose

(fratturate)

Conoide alluvionale: generata dai corsi d'acqua che depositano sedimenti e

magra continuamente creando un cono di sedimenti. Creano problemi.

Le valli alpine in seguito ad eventi alluvionali creano problemi perché

sono colmate in superficie da materiali grossolani: ghiaie e sabbie, con

all'interno presenza di acqua che passano su depositi argillosi. Se la presenza

del tessuto ghiaioso è debole, in poco si hanno problemi di stabilità.

Molto spesso la geosintesi del substrato è caratterizzata da zone argillose

più profonde del normale.

Pianura alluvionale padana costituita sulla deposizione di ghiaie, sabbie e

localmente argille portate all'esterno dai fiumi.

Canali fluviali

Tre principali corsi d'acqua

  • monocursale: trasportano materiali molto grossolani, erodenti, con molta
  • energia, canale unico
  • torrent: fiumi dove il corso d'acqua si divide in continuazione, trasportano
  • ghiaia e sabbie, con energia un po' più bassa.
  • meandro: andando sempre più in valle con corsi irregolari.

Problemi principalmente sabbiose, ha bassa energia circondata da zone

paludose.

I fiumi tendono a cambiare direzione quindi bisogna costruire ponti

con adatti molto ampi. Se ricoprono zone con vegetazione viene trasportata

al piedi del monte, eliminando il passaggio che aumentando l'energia fluvia

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
73 pagine
1 download
SSD Scienze della terra GEO/05 Geologia applicata

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher silvestr di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geologia applicata e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Torino o del prof Vigna Bartolomeo.