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FIGURE SPAZIALI DELLA CITTA’ MODERNA
Figura chiave è quella dell’architetto e urbanista svizzero Jeanneret, noto con lo pseudonimo di Le
Corbusier .
(1887-1965)
La sua Carta d’Atene, manifesto degli urbanisti dei ’30 e ’40, propone una città abitabile e
armoniosa.
Ciò attraverso quattro funzioni: abitare, lavorare, ricrearsi nel tempo libero, circolare;
rigorosamente all’interno di una pianificazione di zone monofunzionali indipendenti.
Critiche:
Soprattutto però rivolte ai discepoli di Le Corbusier.
Essi, infatti, puntarono per lo più sull’abitare a discapito delle altre funzioni, dando impulso alle
edificazioni di luoghi di segreganti .
(rigidità degli schemi operativi e poca attenzione al contesto sociale)
GEOGRAFIA DELLA CITTA’ E GEOGRAFIA DELLE CITTA’
Geografia della città: capire come funziona una città al suo interno.
Geografia delle città: cogliere i rapporti fra le città.
L’emergere E Il Consolidarsi Degli Studi Di Geografia Urbana:
Società e rapporti di potere all’interno della città resteranno a lungo assenti dalle attenzioni di
ricerca della geografia urbana.
- Pierre George
Da lui giunge un cambiamento d’impostazione nello studio della città! Egli:
- Sottolinea come la geografia urbana non deve più occuparsi di studi monografici.
- Propone la città come organizzazione rivolta a creare vantaggi individuali e collettivi (sociali).
- Apre allo studio delle città dei paesi a economia “sotto-sviluppata”.
- I Neomarxisti
La loro geografia urbana accende i riflettori sulla città intesa come parte
(siamo negli anni Settanta)
integrante del modo di produzione capitalista.
- Attore, interazione, azione (diventano le parole chiave)
Ora la geografia si confronta con i soggetti sociali visti non più solo come “oggetti”ma come attori
con possibilità di azione.
La Geografia Delle Città
Abbiamo due teorie principali:
1. Teoria sistemica, la città è vista come un sistema in un insieme di città legate tra loro da
relazioni e scambi .
(le relazioni interne ed esterne non sono considerate separatamente)
2. Teoria reticolare: mette in evidenza le interazioni fra i luoghi non contigui.
Sono tre i modelli generali di reti urbane:
Reti a gerarchia determinata , la città controlla il suo hinterland.
o Reti multipolari e megalopoli , considera le relazioni fra i nodi della rete sulla base
o della complementarità funzionale dei centri.
Reti equipotenziali
, descrive l’indifferenza localizzativa in cui ogni nodo può essere
o teoricamente connesso con ogni altro. E’ situazione tipica della più recente
economia dell’informazione, con a capo le cosiddette città globali.
INTERPRETARE LA CITTA’ OGGI
Città globali e nuove gerarchie metropolitane, fra neoliberismo e deriva economicista
Nelle realtà urbane post-industriali, spazio e
(liberatosi dai vincoli della prossimità geografica)
sembrano rimpicciolirsi e accorciarsi, producendo forme socio-economico-culturali definite post-
moderne.
E osservando la città da un punto di vista attento alle dinamiche economiche, Taylor e Lang
individuarono (2004) fino a cento nuovi concetti; divisibili in due principali categorie:
- I nomi dati alle nuove forme metropolitane (edge city)
- I nomi dati alle relazioni tra città (word city hierarchy)
Edge city:
caratterizzata da spazi urbanizzati distanti dal centro ma non periferici in termini sociali ed
economici, poiché autonomi dal punto di vista funzionale.
Per individuare una edge city sono utili cinque criteri:
- 500.000 mq di spazio disponibile per uffici
- 60.000 mq al meno di spazio commerciale
- Più posti di lavoro che stanze da letto
- Senso di appartenenza collettiva dei cittadini
- Non essere per nulla simile ai tipi di città precedente
World city hierarchy:
la letteratura sulle world cities sottolinea l’ampiezza delle relazioni che i diversi sistemi
intrattengono a livello globale .
(travalicando cioè le proprie realtà nazionali di riferimento)
Questa città mondiale costituisce l’organizzazione spaziale della nuova divisione internazionale del
lavoro.
Contraddizioni urbane e debolezze concettuali
Diversamente dalla logica spaziale isotropica della città dell’Ottocento, basata sulle figure della
normalizzazione, della regolarità e della continuità, la figura emergente del pensiero della fine del XX secolo
è quella di “frammento”.
In una sua sua analisi Focault:
- Ricostruisce “il modo in cui la vita degli uomini in Occidente, a partire dal
Diciottesimo, sia stata quotidianamente e continuamente amministrata”.
Ma se la città è diventata il luogo della “società disciplinare”,
- Al contempo si identifica anche la presenza di luoghi “altri” che si contrappongono allo
spazio del potere: contro-luoghi nei quali i luoghi reali vengono al contempo rappresentati,
contestati e sovvertiti.
Le forme della crescita urbana in Europa
SPAZIO URBANO E MORFOLOGIA DELLE CITTA’
Spazio urbano: Lo spazio dell’insediamento caratterizzato da una concentrazione sufficientemente elevata
di edifici e di popolazione.
Spazio rurale: area coltivata di supporto al sostentamento dell’insediamento urbano.
La distinzione tra urbano e rurale basata su popolazione e edificato non tiene però conto della
attività culturali, sociali, economiche e politiche che si svolgono nell’insediamento urbano e
concorrono a distinguere molto efficacemente l’ urbano dal rurale.
Si può perciò meglio definire lo spazio urbano distinguendo tra:
- Uno spazio come entità fisica.
- .
Uno spazio come specifico stile di vita (perciò da quello delle aree rurali)
La morfologia della città è la forma assunta da un insediamento urbano nel tempo; e la sua analisi
ci permette di classificare ogni insediamento in base alle sue principali caratteristiche o di
riconoscere le fasi del suo sviluppo.
DALLA CITTÀ DELLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE ALL’ESPANSIONE URBANA
La rivoluzione industriale generò cambiamenti sociali, tecnologici, culturali e politici che si riflettono
nella struttura stessa dell’insediamento.
Suburbanizzazione :
(modello di espansione tipico delle città in fase di sviluppo industriale)
E’ un processo di estensione dell’edificato “a macchia d’olio” attorno al nucleo storico delle città.
In questa fase le città si espandono secondo una logica di addizione di spazi per le
industrie e i necessari quartieri di edilizia molto povera (edificati in pochissimo tempo per
.
ospitare la sempre più numerosa manodopera inurbata dalle campagne)
Le reti di trasporto devono soddisfare
(progettate in funzione dello sviluppo veloce e impetuoso)
in primo luogo il movimento delle merci .
(ferrovie, porti)
In questo tipo di crescita è possibile distinguere due modelli:
- Conurbazione: l’area urbana unisce due o più città un tempo separate.
- Agglomerazione: l’espansione di un centro urbano ingloba progressivamente i centri rurali
limitrofi.
Nella suburbanizzazione USA viene spesso a mancare il carattere di continuità fisica e di
compattezza dell’edificato. Si parla allora di
- Urban sprawl: Le città si espandono per decine di chilometri. La maggior parte dei suburbs è
costituta da abitazioni private destinate alla classe media in aree dotate di una estesa rete di
infrastrutture e servizi.
DIFFUSIONE URBANA E PERIURBANIZZAZIONE
Ma la distinzione netta tra città e campagna persiste almeno fino a quando si osserva una nuova
fase di cambiamento: .
la globalizzazione
Globalizzazione:
è l’espressione di una economia basata sul terziario, i servizi e la ricerca, che corrispondono alla
cosiddetta “economia della conoscenza”.
E a queste trasformazioni si associa un cambiamento della forma della città, che perde i limiti
esterni.
I principali cambiamenti:
- Diffusione dell’automobile (permette l’avvio della decentralizzazione)
- Diminuzione della densità di popolazione e della qualità del contesto allontanandosi dal centro
- Modelli di centralità frammentata su un vasto territorio
Il termine nato per definire questa città diffusa è quello di “periurbanizzazione”.
I CAMBIAMENTI DEL PROCESSO INSEDIATIVO
Alcuni fenomeni di espansione urbana, difformi dalla suburbanizzazione ma che non presentano
ancora i caratteri della periurbanizzazione.
- Contro-urbanizzazione : (anni sessanta del XX secolo) Deconcentrazione della popolazione
urbana.
- Riurbanizzazione : ( anni ottanta del XX secolo) ritorno al centro urbano caratterizzato da
rigenerazione della aree centrali.
Questi fenomeni sono parte di una teoria più generale sul ciclo di vita delle città, nel quale si
possono individuare quattro fasi:
- Urbanizzazione (crescita della popolazione del centro)
- Suburbanizzazione (crescita della popolazione del centro a scapito della campagna)
- Contro-urbanizzazione o disurbanizzazione (perdita di popolazione della città)
- Riurbanizzazione
Il processo di periurbanizzazione
Processo di espansione urbana nelle aree rurali derivante dalla rilocalizzazione di funzioni,
popolazione, attività produttive e servizi attorno a centri e nuclei preesistenti e lungo le reti stradali,
noto come città senza centro ( .
città diffusa)
Qui, Lo spazio privato si caratterizza per la difesa e la riappropriazione dello spazio, mentre lo spazio
pubblico appare indebolito (diviene spazio residuale)
Criticità della diffusione urbana:
- Consumo di suolo.
- Parte della superficie agricola si “rinaturalizza” laddove il suolo è meno appetibile per un
insediamento urbano (es. i boschi delle valli).
- Nel suolo agricolo di pianura si verifica la progressiva diminuzione delle varietà colturali.
- Inquinamento.
L’URBANIZZAZIONE RETICOLARE
E’ possibile ricondurre le forme dell’espansione urbana analizzate nei paragrafi precedenti a due
modelli interpretativi generali:
- Modello relativo al tessuto urbano monocentrico (City region, rapporto di dipendenza tra
;
un’area centrale e le aree periferiche)
- Modello di organizzazione dell’espansione diffusa .
(Megalopoli di Gottmann)
Megalopoli: città molto grande con una struttura polinucleare, formata da decine di centri di
dimensione anche molto diversa, caratterizzata da una fitta rete di trasporti.
Le relazioni tra città avvengono t