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PRODUZIONE MINERARIA

Mineralogia. Le materie prime minerarie sono alla base della maggior parte dei processi produttivi, il loro possesso è

considerato fattore determinante dello sviluppo industriale ed economico di ogni nazione, alcune materie prime

assurgono al valore di obiettivi militari e strategici delle nazioni. Si potrebbe quasi sostenere che la storia degli ultimi

secoli sia in gran parte determinata dal controllo delle materie prime e del loro sfruttamento.

La conoscenza e l’utilizzo delle materie prime minerarie avviene dall’età preistorica ma la loro massiccia utilizzazione

avviene dalla rivoluzione industriale. Attualmente il massiccio utilizzo delle materie prime minerarie ha determinato in

alcuni paesi l’esaurimento delle risorse, evidenziando futuri problemi di approvvigionamento per l’intero pianeta, le

materie prime minerarie infatti sono esauribili ovvero esistono in natura in quantità limitata e non sono a differenza

delle materie prime agricole, rinnovabili.

Le materie prime minerarie si distinguono in minerali: metallici, non metallici.

I minerali metallici sono distinti in varie categorie: ferrosi, preziosi, ed altri. Degli 88 elementi conosciuti presenti in

altri sono estremamente rari, l’elemento più diffuso sul

quantità sulla crosta terrestre alcuni sono estremamente diffusi

pianeta è l’ossigeno, mentre il minerale più diffuso è l’alluminio, il ferro è il più diffuso tra i minerali metalli.

Per risorse minerarie si intende la quantità scoperta è stimata e il cui sfruttamento è tecnicamente possibile.

Per riserve minerarie si intende la parte di risorse effettivamente disponibile per le quali esistono le condizioni

tecnologiche di immediato sfruttamento.

Nella definizione di una riserva concorrono fattori come il prezzo della materia prima e della tecnologia di sfruttamento

fattori che a loro volta sono funzione delle risorse. Le materie prime si presentano sotto forma di giacimenti, cioè

accumuli di materiale. La giacitura geologica incide direttamente sulle modalità di estrazione, i giacimenti superficiali

sono di più agevole sfruttamento e l’estrazione è definita a cielo aperto. Per i depositi di profondità il metodo più

economico di estrazione consiste invece nella costruzione di tunnel sotterranei.

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industriale degli ultimi due secoli dava per certa l’inesauribilità delle riserve, la continua

Prospezione. Lo sviluppo

individuazione di nuovi giacimenti, la possibilità offerta dalla tecnologia di rapida sostituzione delle materie prime

esaurite con nuove materie prime. Lo sviluppo industriale è stato imponente e ha coinvolto molte nazioni cosa che ha

determinato il massiccio sfruttamento delle risorse minerarie, rendendo sempre più dipendente la nostra società dalla

riserve stesse. Fino alle prime crisi petrolifere nessuna nazione aveva mai attuato esplicite politiche di contenimento

nell’utilizzazione dalle materie prime cosa che invece oggi avviene ed assume il ruolo di principio ispiratore delle

politiche industriali ed energetiche delle maggiore parte delle nazioni.

Si stima che entro la fine del primo secolo del prossimo millennio la maggior parte delle risorse minerarie attualmente

più importanti saranno esaurite. Nella definizione del periodo di tempo necessario all’esaurimento delle risorse si

utilizzano dei modelli matematici in cui si inseriscono variabili come in prezzo della materia prima sui mercati

internazionali fattore che può determinare l’incentivo a nuove prospezioni, lo sviluppo di nazioni che attualmente non

consumano grossi quantitativi di materie prime.

Le politiche di risparmio energetico il riciclaggio dei materiali utilizzati ha dato pochi risultati anche perché in molte

nazioni non si è intrapresa una incisiva politica di riorganizzazione dei processi industriali, in molti paesi il risparmio

energetico e il riciclaggio assumono valore simbolico.

Le strategie delle imprese minerarie si è rivolto alla diffusione dell’attività estrattiva, che ha preso forme diverse come

la prospezione in alto mare o l’esplorazione e lo sfruttamento di regioni che in precedenza erano inaccessibili e

inutilizzate. Lo sviluppo tecnologico ha contribuito notevolmente in questa attività, esso determina la capacità di

utilizzo di un determinato materiale e la capacità do sfruttamento, i metodi di prospezione mineraria hanno vissuto una

profonda trasformazione tecnologica radicale accrescendo la capacità di rinvenimento. Metodi indiretti di prospezione

quali la classificazione della crosta terrestre attraverso lo studio delle caratteristiche geologiche, chimiche magnetiche

fisiche hanno accantonato le prospezioni tradizionali, a questa si affiancano anche le nuove tecniche per la prospezione

in mare impossibile fino a qualche decennio fa.

L’analisi dei luoghi di nuovi rinvenimenti e dei centri di estrazione

Geografia mineraria. fornisce solo una spiegazione

parziale della distribuzione geografica della produzione mineraria sul pianeta. Non necessariamente le maggiori

concentrazioni di un determinato materiale corrispondono ai più elevati livelli produttivi dello stesso minerale. Paesi

che nell’immediato dopo guerra non conoscevano la presenza di minerali sul proprio territorio sviluppando i lavori di

prospezione si sono trasformati in grandi possessori di riserve, altri paesi invece hanno visto ridurre enormemente

l’importanza relativa dei propri giacimenti. Se confrontiamo questi valori con i dati relativi alla produzione

verifichiamo come nello stesso periodo si siano realizzati profondi cambiamenti geografici nell’attività estrattiva, in

dei rinvenimenti e all’ingresso di nuovi paesi nel novero dei possessori di

parte questi sono connessi alla diffusione

riserve, dall’altro lato non necessariamente il rinvenimento di nuove riserve porta al miglioramento della posizione

relativa di un paese nella graduatoria dei produttori.

La profondità del deposito e il tenore del contenuto di minerali incidendo direttamente sul costo di estrazione

determinano in linea di massima la convenienza a sottoporre a sfruttamento un giacimento Tuttavia la presenza di

infrastruttura di trasporto la vicinanza di centri urbani o ancora la prossimità ai centri di esportazione dei minerali

possono rappresentare delle variabili significative nella scelta dei giacimenti. La massa mineraria il suo tenore in

materiali utili la posizione geologica dei giacimenti e la loro posizione geografica sono dunque le principali condizioni

che influenzano la geografia mineraria. Ne deriva che il valore di una riserva dipende dalla misura in cui essa è

economicamente sfruttabile e non tanto dal fatto che essa sia fisicamente disponibile. Il concetto di economicità dello

sfruttamento possiede molteplici fattori che si influenzano reciprocamente fra questi assumono un importanza

fondamentale i costi di trasporto le condizioni di mercato e i fattori politico strategici.

Costi di trasporto. I costi di trasporto costituiscono uno dei principali fattori per cui una risorsa definita in termini

tecnici e geologici può diventare economicamente sfruttabile. La presenza di un giacimento minerario è infatti una

condizione relativamente rigida essendo la fonte del materiale data il problema non sarà la scelta della migliore

combinazione produttiva bensì la valutazione di quali giacimenti o parti di giacimento offrano maggiori vantaggi

economici.

Modello di HAY: Assunzioni di base: Territorio pianura uniforme, Costi di trasporto determinano la convenienza a

sottoporre a sfruttamento il deposito, Profitto minimo obbligatorio.

Regione mineraria teorica dove il costo di produzione per un certo numero di depositi viene espresso tramite il raggio di

un cerchio, il centro dei cerchi è posto a distanze diverse dall’origine del modello. Supponendo che il costo di trasporto

sia proporzionalmente alla distanza tra luogo di estrazione e mercato, i costi di produzione saranno dati dalla somma dei

due costi estrazione e trasporto al mercato. Un deposito sarà profittevole economicamente se il prezzo di mercato è

superiore ai costi di estrazione e di trasporto. Graficamente ponendo in ordinata i prezzi e i costi e in ascissa la distanza

è possibile costruire delle curve di bilancio ed evidenziare i giacimenti profittevoli. Il ragionamento riportato

presuppone un aumento costante dei costi di trasporto condizione abbastanza irreale, in quanto questi sono soggetti a

notevoli fluttuazioni.

Lo schema di Hay costituisce una semplificazione evidente e non tiene conto di numerosi fattori che possono venire a

sporcare la purezza del modello che rappresentano degli elementi essenziali della geografia dello sfruttamento

minerario. La stessa assunzione di un rapporto diretto tra domanda e offerte a determinate livelli di prezzo è inoltre

troppo astratta per poter esprimere la realtà economica mineraria: in una piccola regione i costi di produzione sono

determinanti a livello planetario i prezzi di trasporto sono determinanti.

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I meccanismi di formazione dei prezzi variano da minerale a minerale, l’organizzazione dei mercati e

Prezzi e mercati.

i prezzi relativi scontano una certa qual rigidità dell’offerta, questo dipende dai tempi relativamente lunghi che si

interpongono fra ricerca mineraria decisione di sfruttamento e momento della produzione su grande scala. Ogni

decisione di investimento nel settore minerario deve prevedere una relativa incertezza in quanto la realizzazione dei

profitti è inevitabilmente procrastinata nel tempo e dipende dalla domanda e dalle fluttuazioni di prezzo future.

Prezzi alti sono necessari per garantire il rientro degli investimenti come d’altronde prezzi alti garantiscono la

produzione nei giacimenti a basso tenore. Prima e dopo la seconda guerra mondiale i prezzi dei minerali erano

relativamente elevati. Nel dopo guerra si è inaugurata una fase di progressiva riduzione dei prezzi fino agli anni settanta

in cui raggiunsero i minimi storici questo favoriva lo sfruttamento da parte dei paesi industrializzati. Negli anni settanta

in concomitanza con l’emancipazione delle economie dei paesi sottosviluppati i prezzi delle materie prime si sono

progressivamente alzati, negli anni ottanta i prezzi furono tendenzialmente decrescenti. Il livello del prezzo è

determinante nella scelta di mettere a produzione un giacimento. I prezzi delle materie prime sono soggetti a

oscillazioni di brevissimo periodo in relazione ai contratti a termine nei mercati finanziari. Attualmente la struttura del

commercio e dei mercati mondiali è diversa per i vari minerali:

ferro, diffusione del minerali e abbondanti riserve, la concorrenza è poco aspra, commercializzato da poche grandi

imprese gli stati non possono intervenire nella fissazione del prezzo.

rame, mercato dominato da quattro grandi paesi volti a con tenere la produzione concorrenza aspra.

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
26 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/02 Geografia economico-politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher icaf di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof De Matteis Giuseppe.