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GEOMORFOLOGIA
Definizione - studio ed interpretazione del rilievo terrestre (forme e processi).
Processi: endogeni ed esogeni
Processi endogeni: attività interna della Terra
- Tettonica
- Vulcanismo
- Attività sismica
Processi esogeni: attività esterna della Terra
- Gravità
- Acque superficiali
- Moto ondoso
- Ghiaccio e neve
- Attività chimica dell'acqua
- Vento
- Attività biologica
- Attività antropica
Forme e loro classificazioni
Forme d'erosione e forme d'accumulo - distinzione tra processi d'erosione e processi di accumulo di materiale.
Criteri di classificazione delle forme -
- Morfogenetico (processo prevalente) - riconoscere il processo dominante che ha determinato una certa morfologia.
- Morfodinamico (grado di attività) - comprendere il grado di attività di quella forma, se si tratta di una forma tutt'ora attiva.
O se si tratta di una forma relitta.§ Morfocronologico (età) – attribuire un’età.43 processo
Nella classificazione morfogenetica le forme sono suddivise sulla base del prevalente che ne ha determinato la genesi:
- Forme strutturali e vulcaniche
- Forme di versante dovute alla gravità
- Forme fluviali e di versante dovute al dilavamento
- Forme carsiche
- Forme glaciali
- Forme crionivali
- Forme eoliche
- Forme di origine marina e lagunare
- Forme di origine antropica
Nella classificazione morfodinamica delle forme, osserviamo e distinguiamo il grado di attività delle forme.
Nella classificazione morfocronologica attribuire un’età alle forme, età generica non in termini esatti, comunque collocarla all’interno di periodi della storia geologica.
Abbiamo ERE – Periodi – epoche.
In molti paesaggi della superficie terrestre, il periodo temporale d’interesse può restringersi notevolmente e in particolare molte
Le morfologie sono il frutto degli ultimi 20.000 - 25.000 anni, parliamo del tardo Pleistocene e Olocene, in riferimento all'ultima glaciazione avvenuta sulla Terra.
Antropocene - impatto dell'uomo su molti processi geologici ed altri processi ha avuto e sta avendo un impatto molto forte, l'uomo diventa un fattore molto importante nell'evoluzione della morfologia terrestre (metà secolo scorso, successivo alla Seconda guerra mondiale).
Indirizzi di studio in geomorfologia:
- Indirizzo descrittivo- Morfografico- Morfometrico
- Indirizzo genetico- Geomorfologia dinamica- Geomorfologia regionale e storica
- Indirizzo applicativo- Geomorfologia applicata ed ambientale
Numero di melton - legato ai dislivelli presenti all'interno di un bacino idrografico. 12/04
Forme strutturali
Definizione di struttura in geomorfologia - litologia delle rocce, condizioni di giacitura delle rocce, tettonica (presenza o meno di faglie), cioè i fattori
geologici che condizionano l'evoluzione del rilievo. 44 Significato di "geomorfologia strutturale" - rapporti esistenti tra struttura e rilievo. Forme strutturali o forme strutturali derivate - forme influenzate dalla struttura geologica in senso passivo (morfoselezione - selezione da parte di processi esogeni/erosivi sulle diverse tipologie di rocce). Non c'è un'azione in atto, il controllo da parte della geologia è sostanzialmente legato alla presenza di rocce con comportamento diverso nei confronti dell'erosione. Forme tettoniche - forme causate direttamente da movimenti tettonici, cioè influenzate in senso attivo dalla struttura geologica (morfotettonica). Controllo attivo della struttura geologica. Forme strutturali derivate influenzate dalla tipologia di roccia presente e dalla loro giacitura. Tipi di rocce: - Magmatiche - distinte in rocce intrusive (magma solidificato in profondità) ed effusive(magma solidificato in superficie)Sedimentarie
- accumulo di sedimenti in diversi ambienti (continentali e marini)Metamorfiche
- rielaborazione di rocce preesistentiIl nostro interesse riguarda i processi di erosione che agiscono su queste tipologie di rocce.
Possiamo distinguerle in:
- Rocce "dure" - la loro composizione permette maggiore resistenza ai processi erosivi
- Rocce "tenere" - la loro composizione permette un maggiore rimodellamento della struttura dai processi di erosione
Lo stesso tipo di roccia può cambiare il suo comportamento a seconda della sua costituzione originale ma anche per la presenza di fratture o differenti stratificazioni.
A seconda del clima, le rocce possono subire alterazioni.
L'erosione differenziale o selettiva
Quindi va contestualizzata all'area specifica in cui ci troviamo, quindi al diverso comportamento delle rocce in quell'area specifica e al fatto che lo stesso tipo di roccia può avere un diverso grado di resistenza all'erosione a seconda delle condizioni ambientali.roccia può avere un comportamento diverso a seconda del clima con alterazioni più o meno spinte. Forme strutturali in rocce stratificate: - Giaciture orizzontali: sequenza di rocce dure e tenere (frequente in ambito dolomitico). Questa alternanza per erosione selettiva dà luogo a versanti a gradinata o a gradoni. In corrispondenza delle rocce dure (pareti o cornici) noteremo dei tratti molto ripidi quasi sub-verticali, mentre tratti a bassa pendenza, definiti anche ripiano o terrazzo di denudazione, si trovano in corrispondenza della roccia tenera. Il gradino dipende dallo spessore della roccia dura. Questa morfologia si realizza in tempistiche lunghe. - Rilievi tabulari: la roccia più dura va a rappresentare la parte sommitale dei rilievi, rappresentando un'area pianeggiante. Le seguenti sono tutte tipologie simili, variano per la loro dimensione: - Plateau: ripiano di denudazione o altopiano (estensione di notevoli chilometri). - Mesa: tavola (dimensioni dialcuni chilometri o centinaia di metri)
45- Butte – testimone (dimensioni molto ridotte, decine o centinaia di metri)
In Italia essendoci catene ancora molto attive con numerose faglie, difficilmente noteremo queste tipologie sub – orizzontali.
Giaciture con diverso grado di inclinazione – rimane comunque presente l’alternanza di rocce dure a tenere.
Rilievi monoclinali – si creano delle valli asimmetriche, nelle quali notiamo un fianco più allungato (in corrispondenza della roccia dura) ed uno più corto.
- Cuesta – inclinazione modesta. Dorso parte sommitale inclinata e fronte la parte molto ripida. In queste tipologie possiamo notare un reticolo idrografico molto regolare esegue con andamento parallelo l’andamento della cuesta lungo la fronte per poi tagliare seguendo il dorso (reticolo a traliccio).
- Hogback – inclinazioni importanti, entrambi i versanti hanno una notevole inclinazione.
Biostasia – situazione in cui lo
Il sviluppo vegetativo è molto più intenso, può generarsi per condizioni climatiche differenti (alternanza di periodi con biostasia a resistasia), in generale la vegetazione rallenta l'evoluzione dei processi esogeni di erosione.
Resistasia - situazioni in cui è presente poca vegetazione, processi esogeni sono più intensi, maggiore erosione. Le forme strutturali si originano in minor tempo.
Forme tettoniche
Strettamente legate ai movimenti tettonici, all'azione delle faglie.
§ Tettonica a placche - aspetto importante sono i margini (punto di contatto fra le zolle), determinare se le placche sono in allontanamento o ravvicinamento tra loro, parleremo di margini divergenti (allontanamento) o margini convergenti (ravvicinamento).
Faglie - zone di rottura, soggette a sforzi, si possono creare differenti tipologie a seconda della tipologia di stress esercitato.
Tipologie di faglie:
- Normale - tipica delle forze distensive (margini divergenti), possiede un pianoinclinato, possiamo definire un blocco che sta sopra alla superficie di inclinazione (blocco sollevato) e un piano che sta sotto (blocco ribassato). Movimento verticale.- Inversa – situazione contraria al fenomeno di faglia normale, non hanno piano sub – verticale. Movimento verticale.- Trascorrente – movimento orizzontale. La componente verticale è assente o comunque limitata.- Sovrascorrimento – simili alla condizione delle faglie inverse, si differenziano per il fatto che l’inclinazione del piano di faglia è molto inclinato solo nella parte superficiale. Movimento verticale. Faglie normali Margini divergenti. - Horst – formazione di un rilievo centrale. - Graben – formazione di un avvallamento centrale. Grande depressione la cui origine è legata a faglie normali (distensive). Faglie inverse o di sovrascorrimento Margini convergenti. - Faglia inversa - sviluppo di scarpate di faglia molto estese, preservate e benvisibili. Una possibile indicazione per ricondurci a questa tipologia è l'estrema linearità del rilievo. I processi endogeni ed esogeni coesistono con conseguente rimodellamento, quindi non sempre hanno una certa linearità. Nel tempo può evolvere e una prima evoluzione è quella di subire una certa segmentazione da parte di processi fluviali, con formazione di diverse vallecole che vanno a tagliare la scarpata. Se la tettonica inizierà ad essere meno attiva, la faglia verrà smantellata. Analizzando la tipologia di depositi nelle faglie possiamo determinare se si tratta di una faglia più o meno recente. Nelle faglie più recenti si possono generare dei dislivelli tra depositi, non abbiamo notevoli effetti sulle rocce ma sono più notevoli a livello dei depositi quaternari, depositi sciolti non consolidati. È possibile determinare anche quando è avvenuto l'ultimo movimento. 13/03 Disfacimento meteorico esuoli Disfacimento meteorico – l’insieme delle modificazioni fisiche e chimiche che subisce unaroccia al contatto con gli agenti atmosferici. § Modificazioni fisiche o meccaniche – disgregazione § Modificazioni chimiche – alterazione Il disfacimento meteorico: - Crea le condizioni per lo sviluppo di altri processi esogeni - Determina delle forme particolari Il denudamento, l’abbassamento delle superfici continentali, si realizza attraverso la combinazione dell’alterazione meteorica, dei movimenti di massa e dell’erosione. Processi meccanici: - Processi termoclastici – legati a variazioni di temperatura - Gelivazione (azione del gelo – disgelo, gelifrazione) - Cristallizzazione di Sali disciolti (salsedine)