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FAO: SVILUPPO RURALE SOSTENIBILE (SARD)

Si tratta della promozione di un modello agricolo non univocamente determinato ex-ante, ma che assume diverse

fisionomie a seconda del contesto in cui viene applicato.

Principali caratteri:

- Economicamente remunerativo

Rispetto dell’integrità ambientale

- all’interno della società e tra le generazioni

- Equa distribuzione dei benefici

- Promozione di una classe contadina non competitiva

Definizione SARD (sustainable agriculture and rural development): gestione e conservazione di risorse naturali,

orientamento al cambiamento tecnologico e istituzionale nella direzione del raggiungimento nel tempo della piena

soddisfazione dei bisogni umani per le generazioni attuali e future.

Obiettivi:

- Sicurezza alimentare

- Occupazione rurale e produzione di reddito

Conservazione delle risorse naturali e protezione dell’ambiente

-

La SARD deve essere perseguita attraverso politiche ed interventi a diverse scale:

Globale da una parte esiste una crescita della domanda mondiale di alimenti dovuta alla crescita della popolazione e

agli aumenti nei consumi; dall’altra occorre monitorare un’agricoltura che potrebbe degradare le risorse, subire i danni

legati al cambiamento climatico e non dare i risultati attesi.

Regionale / Nazionale occorre monitorare la sostenibilità dei sistemi agrari e promuovere attività industriali di

trasformazione, capaci di aumentare il valore aggiunto della produzione

Locale promozione di politiche di cambiamento relativo alle quantità e qualità di risorse cui le popolazioni locali

hanno accesso.

La SARD ha 12 aree di programma tra cui:

Sicurezza alimentare

Su scala mondiale coesistono:

- Sovrapproduzione un individuo dispone di 2700 calorie al giorno

- Denutrizione 800 milioni di persone vivono con meno di 2200 calorie al giorno. Disordini nel nutrimento

legati all’incapacità di raggiungere il fabbisogno calorico. La deficienza nei micronutrienti avviene quando

l’assimilazione di tali oppure a causa di malattie si è impossibilitati all’assimilazione.

sostanze è insufficiente,

- Malnutrizione regime alimentare quantitativamente sufficiente ma qualitativamente carente. Capacità di

acquisizione di micronutrienti (minerali e vitamine). Stato di squilibrio nutrizionale che include sia la sovra

nutrizione che l’inadeguatezza nell’accesso ai micronutrienti.

conferenza mondiale sull’alimentazionedichiarò

1970 il diritto inalienabile di ciascun individuo di vivere libero dai

patimenti quali fame e malnutrizione

sull’alimentazione stime preoccupanti sull’insicurezza alimentare.

1996 vertice mondiale

Il problema della fame non riguarda solo la disponibilità, il solo aumento di produzione è insufficiente, occorre un

approccio multidisciplinare capace di intaccare gli attuali meccanismi distributivi insufficienti.

Sicurezza alimentare accesso per tutti ad una quantità di cibo sufficiente a garantire una vita sana e produttiva

Aspetti chiave:

- Disponibilità di cibo

- Accessibilità al cibo

soddisfazione che la popolazione è in grado di raggiungere grazie all’assunzione di

Occorre valutare il grado di

alimenti, in termini di condizioni di salute e pratiche sociali svolte. Occorre stabilire una soglia di efficienza per

l’allocazione del cibo, il cibo deve essere tale da porre ciascun membro della famiglia in grado di mettere a profitto, da

un punto di vista fisico e psicologico, i principi nutritivi di cui dispone: in funzione di tale fattore si determinerà lo stato

e di conseguenza la capacità lavorativa e attraverso quest’ultima la possibilità di nuovo accesso al cibo e

nutrizionale

così via in un processo ciclico che potrebbe rendere la sicurezza alimentare una realtà sostenibile ed autonoma.

GEOGRAFIA DELLA FAME

Il numero totale di denutriti nei PVS nel 2002 è stato stimato pari a 814mln di individui.

Il più alto numero di individui denutriti si concentra in Asia e Pacifico, mentre il tasso più alto è in Africa sub-

sahariana.

- Africa sub sahariana 36% a 33%

- Medio Oriente e nord Africa 8% a 10%

- Asia e pacifico 20% a 16%

- America latina e caraibi 13% a 10%

DES= Dietary Energy Supply Index : Indicatore di disponibilità energetica pro-capite, attraverso la misura della

disponibilità individuale media di cibo nel paese considerato.

La composizione della dieta seguita dagli individui dei diversi paesi differisce a seconda della regione considerata.

Le differenze relative alla composizione del paniere medio sono riconducibili al diverso potere d’acquisto dei PVS. È

necessario considerare anche la disponibilità diversa a seconda del paese. Emerge quindi una chiara relazione fra

denutrizione e reddito.

ISA: Indice di sicurezza alimentare

Classifica i paesi secondo lo status nutrizionale dei propri abitanti.

ISA = 0,77{[x1/(1+x6)]*(1+x2)²⁰}+0,23{x4*[x3/(1+x5)]}

X1 = apporto calorico giornaliero per abitante in % dei bisogni; equivalente dell’apporto alimentare, costituisce però un

indicatore parziale del livello di consumo di un paese, dovendosi tener conto anche delle sue tendenze e variabilità.

X2 = tasso annuale di crescita dell’apporto calorico giornaliero per abitante

X3 = indice di produzione alimentare

X4 = ratio d’autosufficienza

X5 = variabilità della produzione

X6 = variabilità del consumo

Le Tendenze sono misurate attraverso x2, mentre la variabilità da x6. La produzione viene considerata nelle sue

tendenze relative alla produzione alimentare per abitante, misurate attraverso x3, x4 e x5.

La valutazione ISA viene fatta su tre gruppi:

ISA < 0,80 basso

0,80 ≤ ISA<1 medio

ISA ≥ 1 alto

Disability adulte life years (DALYs) indicatore che considera gli anni di vita persi a causa di una mortalità prematura

o a causa del tempo vissuto in condizioni di non perfetta salute.

È necessaria un’esatta comprensione delle relazioni esistenti fra fame e:

- Crescita demografica

- Uso della terra

- Dimensionamento degli appezzamenti coltivati

- Tecnologie adottate e introdotte

- Commercio

- Ambiente

Crescita demografica

Non è dimostrato un diretto collegamento fra crescita o decrescita demografica e scomparsa definitiva del problema

della fame. Più diretta è la relazione fra povertà e crescita demografica:

aumento del reddito diminuzione tasso di crescita popolazione

diminuzione del reddito aumento tasso crescita popolazione

Direttamente connesso alla crescita demografica è la scarsità di terreno per usi agricoli (non sempre dimostrata dai

fatti).

Tecnologie moderne

Non sempre l’introduzione di tecnologie ha portato benefici nei PVS:

potere, ne risultava un’iniqua ripartizione dei benefici

- Dove esistevano squilibri nelle relazioni di

- La tecnologia implica investimenti di capitali di cui i PVS non dispongono.

seconda rivoluzione verde basata sul trapianto di geni da un organismo all’altro.

Rivoluzione genetica

Dimensione degli appezzamenti e disponibilità del credito

I piccoli contadini soffrono di discriminazioni:

- Accesso al credito richieste garanzie che non sono in grado di dare e crediti erogati con tassi di interesse

svantaggiosi.

- Il potere contrattuale dei piccoli agricoltori è molto basso rispetto ai grandi che ne approfittano acquistando

grandi stock.

Inoltre negli ultimi anni, con la produzione di biocarburanti, come etanolo e biodiesel, prodotti tramite mais,

barbabietola, colza e olio di palma, il terreno per le produzioni alimentari è diminuito.

Distribuzione e commercio degli alimenti

La scarsità di alimenti nei PVS è un fenomeno che si acuisce in presenza di mercati di piccole dimensioni. La

distribuzione degli alimenti avviene inoltre sulla base dei rapporti di potere.

Degrado ed erosione dei suoli

Tra degrado ambientale e fenomeno della fame, non esiste una correlazione diretta, il rapporto è mediato dal fenomeno

della povertà: in condizioni ai limiti della sussistenza è comprensibile che lo sfruttamento delle risorse naturali porti ad

un impoverimento. La ricerca sta lavorando oggi per trasformare le principali colture annuali, in piante perenni, così da

evitare l’uso di fertilizzanti ogni volta.

AGRICOLTURA, CRESCITA E SVILUPPO

La quota dell’agricoltura nel reddito nazionale diminuisce man mano che aumentano i redditi pro-capite:

Perché con l’aumento del reddito diminuisce la percentuale di spesa per i prodotti alimentari

-

- Perché aumenta la produttività di terra e manodopera e diminuisce il numero di risorse impiegate in questo

settore.

In realtà il miglioramento della produzione agricola è il primo passo verso processi di take off. La crescita del PIL

generata dall’agricoltura conferisce benefici alle porzioni più deboli delle popolazioni.

L’agricoltura può svolgere un ruolo molto importante perché:

Basa il proprio sviluppo sulla fornitura di manufatti provenienti dall’industria

- Con l’innovazione tecnologica si liberano grandi quantità di manodopera e capitali trasferibili all’industria

- Fornisce all’industria materie

- prime

Le esportazioni agricole possono fornire proventi utilizzabili per l’importazione di beni necessari all’industria

- Fornisce prodotti alimentari alla popolazione impiegata nell’industria

-

L’agricoltura rappresenta inoltre un’occupazione importante per molti centri urbani (Es. Davao, Filippine)

World food summit Roma 1996

Piano di azione:

- Creazione di un ambiente favorevole

- Eliminazione di povertà e disuguaglianza

- Attuazione di uno sviluppo partecipativo e sostenibile

- Sicurezza alimentare e politiche commerciali

- Prevenzione catastrofi naturali ed emergenze alimentari

- Stanziamenti e investimenti per lo sviluppo sostenibile

del piano d’azione

- Follow-up

GLOBALIZZAZIONE E SISTEMI AGRARI NEI PVS

Il fenomeno della globalizzazione ha un forte impatto nei sistemi agricoli e alimentari:

- Maggiore disponibilità e diversità di cibo cambiamenti nei modelli di dieta (street food) con aumento del

consumo di prodotti di brand, con scarsa attenzione alla qualità.

Nef afferma che l’iper e over urbanizzazione

- Urbanizzazione sono il risultato di povertà e degrado, con il

fenomeno dell’ urban sprawl che manifesta una situazione di deprivazione. Aspetti positivi riguardano un

all’educazione ed alle cure sanitarie, disponibilità di maggiore scelta, che però

maggiore accesso possono non

raggiungere tutta la popolazione; e tra gli aspetti

Dettagli
A.A. 2013-2014
31 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chiara.chialant di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Celata Filippo.