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L'impatto degli individui sull'ecosistema e gli squilibri mentali
Una risorsa, oltre che a esaurirsi, può anche subire un peggioramento della sua qualità. In questo caso si parla di degrado
della risorsa e di degradazione ambientale. Un esempio è l'inquinamento dell'aria, dell'acqua o del suolo. Degradare una
risorsa vuol dire danneggiare le sue proprietà. Una delle possibili cause è lo sfruttamento della risorsa a ritmi più veloci di
quelli necessari per la sua rigenerazione. Il danneggiamento di una risorsa può avvenire per cause naturali o per cause
artificiali, come avviene per la 'lisciviazione', che implica un degrado naturale del terreno, il quale a causa dello
scorrimento dell'acqua perde le sostanze nutritive.
Il degrado dell'ambiente causato dall'inquinamento atmosferico, idrico e del suolo
Inquinare vuol dire alterare la composizione di una risorsa nuocendo alla salute umana o la qualità dell'ambiente.
L'inquinamento atmosferico avviene introducendo nell'aria una quantità troppo alta di sostanze rispetto alla capacità di
assorbimento da parte dei processi naturali. Per quanto l'inquinamento atmosferico sia prodotto a livello locale, al
contempo si tratta di un problema globale in quanto coinvolge molte città del mondo. La pericolosità di molti elementi
inquinanti è spesso ignorata. Il problema dell'inquinamento atmosferico ha coinvolto in maniera rilevante molte città del
sud globale. In questi contesti una rapida urbanizzazione e un rapido aumento della circolazione dei veicoli ha
compromesso la qualità dell'aria.
L'inquinamento idrico è causato principalmente dagli scarichi urbani, che possono contenere detersivi, oli, pesticidi e via
dicendo, dagli scarichi industriali, dalle attività agricole o dall'estrazione di minerali. Questi fenomeni sono diversi in base
al luogo in cui ci si trova.
L'inquinamento del suolo è una forma di degradazione causata da un deterioramento che il processo naturale di
rigenerazione non riesce a contrastare. La formazione del suolo avviene in tempi molto lunghi e dipende da fattori
geologici e climatici. Al contrario i processi di erosione del suolo possono avvenire in tempi molto rapidi. La coesione del
suolo è una delle cause del processo di desertificazione. Quest'ultimo avviene quando il suolo non gode periodicamente di
sostanze nutritive e diventa arido. La desertificazione può essere accentuata dalla siccità o da animali selvatici che
distruggono il mondo vegetale, ma anche la pressione della popolazione può causare questo fenomeno, che incide in
particolare sui climi aridi dei paesi del sud del mondo, ad esempio in Africa Subsahariana. La degradazione del suolo
avviene anche per cause naturali, ad esempio a causa dell'erosione del vento o dell'acqua, oppure a causa della
diminuzione di sostanze organiche. Il suolo si può degradare inoltre per la contaminazione causata da un aumento di
sostanze inquinanti che può essere determinata da emissioni dell'industria e dei trasporti, da scarichi inquinanti nelle acque,
da fertilizzanti chimici, ecc. Quando la degradazione naturale e quella umana si incontrano, il processo di erosione viene
accelerato.
La deforestazione
La deforestazione è uno degli aspetti più discussi riguardo il degrado ambientale. La deforestazione era un fenomeno
presente già nel Medioevo; ciò che cambia è la rapidità con cui questo fenomeno si espande e la quantità di territori
deforestati. Negli anni 70 la deforestazione fu determinata da conversione agricola; altre cause di deforestazione sono
l'estrazione di legname, le infrastrutture, gli incendi e l'aumento di attività umane. La situazione è aggravata anche da
questioni politico-istituzionali, socio-culturali, economiche e demografiche. La deforestazione è una minaccia per la salute
ambientale globale a causa dei benefici che le foreste e i boschi garantiscono, infatti forniscono radici, frutti, animali,
forniscono un habitat a piante e animali, contribuiscono al mantenimento della biodiversità e supportano i flussi di energia.
Il cambiamento climatico
Fino a un certo livello l'atmosfera, gli oceani, la vegetazione e il suolo sono in grado di assorbire alcuni elementi
inquinanti, mentre oltre una certa soglia non riescono ad essere smaltiti dagli ecosistemi causando il problema del
riscaldamento della temperatura terrestre. La quantità di calore presente sul pianeta è controllata dall'effetto di isolamento
prodotto dai gas serra, che trattengono il calore che altrimenti andrebbe disperso. Un aumento eccessivo di gas serra può
far aumentare la temperatura terrestre e avere impatti gravi sul clima: da qui l'espressione cambiamento climatico.
Oltre all'aumento dei gas serra nell'atmosfera, è stata evidenziata anche la stretta relazione tra le attività umane e la
produzione di gas serra, e in particolare tra l'aumento di produzione di questi gas serra e il riscaldamento globale. Le
opinioni non convergono riguardo le cause del cambiamento climatico e i suoi effetti sull'ambiente e sulla salute umana.
Una parte della comunità scientifica rileva che il cambiamento climatico mette in pericolo la vita sulla terra in diversi
modi, tra cui l'innalzamento del livello del mare, le alterazioni delle correnti oceaniche, la risalita dei ghiacciai. Un'altra
parte della comunità scientifica non concorda e critica l'aver preso in considerazione un periodo troppo limitato rispetto
alla storia del nostro pianeta e che anche in assenza dell'uomo la Terra è stata soggetta a fasi di surriscaldamento. Gli
impatti del riscaldamento globale si estendono oltre il confini nazionali e riguardano il destino di vari paesi. Inoltre le
trasformazioni indotte dal cambiamento climatico saranno diverse dal punto di vista geografico e avranno impatti diversi
anche dal punto di vista sociale.
La perdita di biodiversità
La biodiversità indica il grado di varietà della vita presente sulla Terra. Non esiste una definizione univoca del concetto di
biodiversità, ma ciò che è certo è che lo sviluppo industriale ha aumentato la riduzione della varietà di specie sulla Terra.
L'importanza della biodiversità riguarda diversi aspetti tra cui il valore materiale delle forme di vita, i potenziali produttivi
o i valori non produttivi. Esistono poi i valori immateriali o culturali di carattere soggettivo, legati all'estetica, alle
credenze religiose che riguardano la conservazione della natura e del paesaggio, l'educazione ambientale, il rispetto della
vita non umana. La prima causa della perdita di biodiversità è l'intensificazione dell'agricoltura, che implica l'aumento di
uso dei pesticidi, l'intensificazione della caccia e la perdita di habitat. Le foreste tropicali sono molto ricche in termini di
biodiversità, in quanto accolgono oltre il 70% di tutte le specie animali e vegetali conosciute. Ma lo sviluppo ha accelerato
il processo di deforestazione delle foreste tropicali e gli ecosistemi tropicali sono minacciati dall'intensificazione di
pratiche agricole. La perdita di biodiversità è una delle principali minacce e allo steso tempo è difficile definire quali siano
i suoi impatti.
La costruzione sociale della natura
Il concetto di natura è difficile da definire, in particolare perché è difficile descrivere il rapporto tra esseri umani e
ambiente. Si fa strada nelle scienze sociali un approccio costruttivista secondo cui la natura non esiste di per sé perché non
è qualcosa di diviso dall'uomo. Il concetto di natura è una costruzione sociale, cioè il prodotto di una determinata società
perché i significati che le sono attribuiti dipendono dal contesto geografico, storico e culturale. Secondo l'approccio
costruttivista, il cui autore principale è Noel Castree, la natura è costruita socialmente sia da un punto di vista simbolico
che materiale. L'autore discute come l'ambiente naturale sia prodotto materialmente dall'uomo perché l'esistenza della
natura è legata all'azione umana. La natura è un concetto plurale perché può assumere diversi significati, ad esempio nel
pensiero occidentale di epoca moderna il concetto di natura si contrappone a quello di società e spazi umani. Uno degli
obiettivi degli studiosi di ecologia politica è analizzare criticamente i discorsi e le politiche ambientaliste e capire quali
significati vengono attribuiti alla natura. L'ecologia politica sottolinea ad esempio che i diversi modi di intendere il
rapporto con la natura nei diversi luoghi ha conseguenze riguardo il modo in cui i diversi gruppi sociali utilizzano
l'ambiente e si rapportano con le sue risorse. Diversi autori hanno analizzato come la creazione di aree protette nei paesi
del Sud del mondo abbia conseguenze negative sulla povertà delle popolazioni locali, che non possono godere delle loro
risorse. Si suppone che le attività economiche sostenibili come l'eco-turismo non utilizzino la natura; in realtà esse hanno
effetti disastrosi sull'ambiente perché implicano l'aumento della pressione antropica nell'area. Le popolazioni locali sono
inoltre escluse da queste attività perché non hanno le conoscenze e le risorse finanziarie necessaria per attuare interventi di
conservazione.
La conservazione della natura: strumenti, effetti, questioni aperte
La conservazione della natura avviene spesso attraverso l'istituzione di aree protette, cioè oasi che hanno la funzione di
mantenere l'equilibrio ambientale di un determinato luogo preservandone la biodiversità. Le aree protette sono il frutto di
processi di costruzione sociale dove l'essere umano trasferisce sul territorio idee di natura. La nascita della conservazione
attraverso l'introduzione di aree protette viene fatta risalire all'istituzione nel 1872 del parco nazionale di Yellowstone: da
quel momento il numero di parchi è aumentato. In Italia, il principale riferimento normativo in tema di aree protette è la
legge quadro sulle aree protette, finalizzata alla valorizzazione della biodiversità.
I modelli di gestione del patrimonio naturale sono cambiati nel corso del tempo; per molto tempo è stato utilizzato il
modello della 'protezione integrale', che prevede un'esclusione totale dell'essere umano dalla conservazione delle risorse
naturali. Il modello della 'protezione integrale' è stato esportato tramite la dominazione coloniale in molti paesi del Sud del
mondo. La conservazione integrale produce alcuni risultati riguardo il mantenimento arboreo delle aree protette e della
biodiversità, ma allo stesso tempo solleva questioni di giustizia sociale ed eq