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IL PAESAGGIO
Nel 2000 il consiglio d’Europa firma la convenzione sul paesaggio. Il paesaggio è un modello di
incertezze, è il contrario di ogni forma di riduzione ad un’estensione piatta della faccia della Terra.
Non esistono in esso oggetti perfettamente delimitati. Il consiglio affida la comprensione della Terra
al paesaggio.
« "Paesaggio" designa una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui
carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni. »
La natura è una nostra concettualizzazione,è un senso del mondo come i luoghi e lo spazio..
possiamo considerarla solo per contesti. Il senso che assume la Terra associata all’ azione è
quello di felicità. Così facendo le diamo un senso etico. Questa è un obiettivo dell’umanità da
sempre. Aristotele definisce la felicità come un’attività dell’anima secondo virtù. Un’attività è un
insieme di azioni, le azioni sono movimento,il movimento è un cambiamento. La causa del
movimento è la natura (la fisica). La virtù è una dis-posizione. È una tappa di un viaggio (verso la
felicità),quindi movimento, l’uomo etico ha come obbiettivo la felicità e la virtù e si muove verso
questo. Una terra che ha a che fare con la felicità è una terra percorsa.
Il soggetto che conosce il mondo tramite mappe invece è statico. Pensando secondo “mappe”
Aristotele pensa secondo “spazio” dunque lo addomestica. Fonda la sua etica sulla geografia,
come Strabone si riferisce all’uomo etico per la sua geografia. Quindi è una geografia del senso
etico della Terra,non descrizione come se fosse un dato una volta per tutte,ma un pensiero.
Paesaggio : 1) designa l’immagine (foto,quadro..) di un tratto di mondo; 2) è il tratto di
mondo che riusciamo a coprire con lo sguardo. Sta per la cosa ed è la cosa stessa. Quello che è
considerato il primo filosofo occidentale, Platone, crea un mondo sovrasensibile per capire questo
mondo : ne fa un’immagine. Anche la religione cristiana è contraddistinta dall’accettazione delle
immagini (consiglio di Nicea).
La mappa è l’immagine imperante del mondo. Il paesaggio ha logiche diverse rispetto ad essa, a
partire dalla modernità eredita le regole di un’altra idea di mondo : khora. (anche se non è un
modello perché è meno imperante della mappa).
Riferimenti cronologici: 1) inizio dell’era volgare, Strabone; 2) 1500 si conia il termine paesaggio
e viene così introdotto; 3) 1800 viene introdotto nell’analisi geografica 4) importanza nella
contemporaneità (2000).
È contraddistinto da 3 elementi nella convenzione: natura,uomo,azione. La natura è
un’elaborazione culturale. L’uomo etico diventa il soggetto della natura,la modifica ma è anche
modificato da essa; è mobile ma non è sempre in movimento, al contrario del soggetto che di
fronte alla mappa è sempre statico. Dalla convenzione si introduce l’etica.
Geo-metria : misura della terra. Si dice che Talete abbia importato questa in Grecia dall’Egitto e
che nasca dalle piene del Nilo. Queste modificavano i territori, per cui incideva sulla riscossione
delle tasse, quindi i confini dovevano sempre essere rimisurati (Storia di Erodoto). Strabone scrive
che le piene nascondevano i segni. Tracciare confini è l’azione dell’uomo nel mondo. La
geografia è la grafizzazione della terra e la rende abitabile.
Cultura : La cultura è un insieme di sensi e concetti che potrebbero anche essere altri. Questi
portano a un senso, un modo di vedere. Non sono univoci. Secondo la svolta linguistica del 900 il
mondo è ciò che viviamo secondo i nostri sensi ed il nostro linguaggio,essendo troppo ampio lo
ritagliamo tramite essi.
Da coltura (dei campi), da collere : coltivare,abitare,onorare gli dei (culto). Un campo agricolo è
natura e cultura insieme.
I segni tracciati sui campi sono identitari. l’abitazione è un linguaggio. Come il Nilo,anche il
tempo cambia i segni sulla terra: non si può costruire una mappa.
Nel 500 nasce il genere del paesaggio. Prima: paese+aggio=rappresentazione di un luogo.
La natura occupa interamente la tela,prima era solo sfondo. Il primo paesaggio è realizzato da
Carracci,Bologna. Nel secondo 500 la cultura bolognese è quella dell’immagine. (paesaggio
fluviale con pescatore) il problema non è se i paesaggi siano en plein air o in studio: ogni
rappresentazione implica l’azione del soggetto,la sua interpretazione, egli seleziona, è un modo
di vedere. Il pittore e poi il geografo,ricostruisce il dato percettivo in paesaggio,gli conferisce un
senso. Non c’è paesaggio in natura. Solo sulla base di queste rappresentazioni riconosciamo un
paesaggio, che è un senso del mondo. ->
1800 Friedrich. La natura cambia per motivi storici ed entra nell’ambito geografico. Quello che usa
Friedrich è un gioco di specchi a 3: spettatore,soggetto e autore guardano il paesaggio. Il
paesaggio mette l’osservatore in movimento (uomo etico). Non è il soggetto statico della
proiezione,è nel mondo (la cartina lo espelle),è una visione soggettiva. Mette a nudo la fragilità
dell’uomo rispetto gli elementi naturali (origine della geometria,Nilo). Nel suo rapporto con l’acqua
l’uomo si scopre uomo di cultura/coltura,di linguaggio. Una tra le grafie della terra è la suddivisione
dei campi che richiamano le quadrettature della mappa. I segni possono modificarsi per questo
Strabone non ne realizza una. L’acqua cancella i segni che noi facciamo rendendo la terra una
terra abitata: dai campi ai grattacieli. Strabone nel suo poema cita il Timeo di Platone dove narra di
Atlantide. Solone,esponente greco,in Egitto è rimproverato dai sacerdoti che gli dicono che i greci
sono bambini perché non hanno mantenuto la memoria,i segni e così hanno dimenticato
Atlantide,sommersa. Il primo archivio sono i segni sulla terra. La terra è natura e cultura.
Creazione della terra: genesi,mito babilonese,demiurgo (artigiano): si introduce il modello di
khora. Tutto non ha ancora forma e tutto è in movimento,il demiurgo imprime forme che sono il
modello del mondo intelligibile. È a metà strada tra modello e mondo sovrasensibile, statico e
dinamico. il modello è il padre,la khora la madre,da cui nasce il mondo immagine.
Il paesaggio-rivoluzionario.
Il pubblicitario è creatore di desideri e desidera che noi ci immedesimiamo nel protagonista dello
spot,per avere i suoi stessi desideri. Così come ci immedesimiamo nel soggetto dei quadri di
Friedrich. Contemporaneamente a Friedrich,Schiller scrive chela montagna significa libertà. Nasce
così la società civile,ovvero l’opinione pubblica. Questa nasce per rovesciare il potere assoluto
che poi porterà alla Rivoluzione francese. Il termine nasce in Inghilterra come critica al potere
corrente e viene esportata. Nasce dal contesto Illuministico.* Koselleck dice che questo periodo
ha fatto politica pur sembrando apolitico: trattava infatti di temi quali la natura,la ragione e la
morale,questi nascondevano astuzie politiche,come il paesaggio.
Sull’uomo etico si hanno due concezioni: 1)Aristotelica; 2)L’uomo storicamente
determinato,borghese,estromesso dal potere politico ancora aristocratico. La sfera morale nel
1700 era distante da quella politica e il paesaggio è un vicolo per avvicinarvisi. Prende posto la
montagna. Questa prima non serviva (al potere) poiché la geografia trattava solo della pianura
(mappa). È infatti in pianura che si esercita il terrore,si compiono le battaglie. Nel 600-700 in
montagna si rifugiava chi scappava dal potere. Così nasce la geografia fisica dei luoghi liberi dal
potere politico e la visione del paesaggio passa da evasione estetica ad evasione politica. Si
cambia modo di vedere e rappresentare il mondo rifiutando la mappa. Si ha un diverso dominio
politico che nasce dal dominio conoscitivo. Oros (greco): monte e confine. Il confine all’orizzonte
fu sempre rassicurante per greci e romani, ma guardando la Pianura padana i romani si accorgono
che il monte non è più il confine: costruiscono la Via Emilia,un grande decumano che passa
attraverso tutte le città da Rimini a Piacenza. Mentre le quadrettature del Nilo venivano cancellate
periodicamente, quelle in Pianura permangono.
La cultura artistica è cultura di evasione come anche il viaggio. Il grand tour dei ragazzi di alta
borghesia e aristocrazia aveva come tappa fondamentale l’Italia,la terra promessa dell’arte,resa
tale dalle sue numerose rappresentazioni che colpirono i ragazzi come a noi oggi colpisce la
pubblicità,il cinema,le immagini. Si passa dall’immaginario classico al pittoresco. Invece che
sull’ordine si concentra sulle bizzarrie (montagne),più di tutte i vulcani; questi parlano di fermento
interno che manifestano solo superficialmente, ma soprattutto sono ancora poco noti quindi
rientrano nella sfera del miracoloso e straordinario. Rappresentarli indica un dominio su qualcosa
che non è dominata dall’aristocrazia. Non si rappresentano più come in Friedrich,ma vi si accosta
qualcosa di monumentale (rovine). A tenere insieme elemento naturale e monumentale è la
prospettiva (spazio su tavola). La prospettiva permette l’equivalenza quindi vi è una sottile
analogia tra i due (a differenza dei dipinti medioevali fino a Masaccio dove la grandezza dei
personaggi era data dalla loro importanza)
Opinione pubblica: esempio della foto della bambina colpita dalla bomba al napalm in Vietnam. È
capace di fermare una guerra. In Occidente è presente l’opinione pubblica. Nasce nel 700 in
Francia e in Inghilterra e si esprime per la prima volta nella Rivoluzione f.,con la presa del potere
della borghesia. Il potere di alcune immagini sta nel richiamarne altre nella memoria e le sue
interpretazioni,se condivise,creano l’opinione pubblica. La comunicazione presuppone sistemi di
significazione. Anche il paesaggio contribuisce a crearla.
“La condizione umana” (1933): 2 paesaggi. Non si sovrappongono: il quadro copre parte della
tenda. Ci mostra un paesaggio partendo dall’immagine e non dalla realtà. Anche il paesaggio
nasce come rappresentazione di un tratto di terra e poi si estende ad esso. Noi crediamo che le
immagini siano il riflesso della realtà,ma non è sempre così. Lo spessore della tela nel quadro ci
dice che un’immagine non è mai il doppio,lo specchio della realtà,ma anzi può
manipolarla,persuadere: la capacità di conv