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Forme: Dalla fase del mercantilismo a quella della ristrutturazione dei capitali finanziaria e industriale

Posso mettere mano allo spazio limitato, rendendo illimitata la capacità di mettere mano a questo spazio. Lo spazio degli investimenti è ILLIMITATO.

Il saggio di Hobson del 1902 ci mostra l'altra faccia di questo piano, in cui gli europei continuano a speculare, desiderare e sperare. Il desiderio non è più scoprire una terra incognita, ma speculare.

Nascono strumenti di traffico, spazi per nuovi investimenti e nuove speculazioni/truffe.

Altra cosa importante in questo momento è la carta del desiderio, con i numeri dice un aspetto fondamentale: siamo in un momento in cui lo stato-nazione supporta le spese per permettere a questi speculatori le migliori qualità e garanzie per poter investire sperando che qualcosa ritorni.

Lo stato-nazione sostiene le spese del mantenimento dell'impero, cosicché l'imperialismo sia.

In grado di fare i suoi profitti privati. Queste dimensioni economiche e quantitative rendono la carta attrattiva in questo momento. Siamo in un momento di grande ristrutturazione, dunque dato che Slo ci ha sempre parlato di esterno, mare e fuori, percepiamo l'idea di INTROVERSIONE: non più movimento verso esterno ma si comincia a guardare verso l'interno. Gli esploratori non sono più via mare, ma sono coloro che vanno verso l'interno, verso le terre. Non navigano più, ma si muovono verso interno (tutti i grandi esploratori dell'800 che vanno nel cuore dell'Africa). Quindi, le terre d'oltre mare iniziano a funzionare come grande piano per l'investimento della liquidità. SIAMO IN UNA ZONA DI CONVERSIONE da illimitata accumulazione di spazio a illimitata è accumulazione di profitto. Se traduciamo i numeri sul piano dell'umanità ritroviamo il bianco delle terre incognite, del desiderio, del capitale, dell'investimento.

Il bianco, in questo momento, viene fuori e Conrad ce lo mostra. La storia della globalizzazione europea è la storia del bianco che si fa spazio. Conrad racconta di sagome di moribondi neri che hanno al collo una fascia bianca, venuta da oltre mare. Questa è l'immagine più efficace dell'avanzare del bianco nei territori d'oltre mare. Questa fascia bianca è l'emblema del desiderio del capitale bianco che va verso l'esterno. Qui abbiamo una perfetta descrizione dell'uomo sacro, che nelle parole di Conrad ha questa stoffa di lana bianca al collo, che simboleggia l'esito degli effetti della carta sul piano dell'umanità e dei numeri. Questo corpo moribondo porta il peso di tutti gli investimenti bianchi, del cuore bianco dell'Africa.

3 - FUNZIONE DI RICORDO
La cartografia è anche un grande medium che serve a sopportare la memoria: attraverso le carte possiamo ricostruire la grande storia degli scopritori.

Sono molte le gare per riuscire a vedere il proprio nome su uno spazio del mondo sulle carte.

Altro aspetto dell'epoca: dato che non c'è più nulla da scoprire, si sente il bisogno di VELOCIZZARSI. Tutto è stato scoperto, quindi per ripetere si cerca di stabilire RECORD, atteggiamento tipico dell'epoca (su cui si fonda l'alpinismo), si fa lo stesso percorso per vedere chi arriva prima. È una modalità SOSTITUTIVA FONDAMENTALE.

Altro fattore legato al bianco: la ripetizione. Finisce lo spazio e si va ad occupare una nuova dimensione: l'altitudine e lo si deve fare per primi. La messa in scena più pregnante di questo momento di chiusura è la CORSA AL POLO nord e sud. L'ultimo momento di gloria e corsa è legato ai limiti estremi e a Terre che sono perfettamente bianche. Il problema è che in questi due estremi non c'è profitto = i poli (Artico e Antartico) congelano ogni forma di profitto.

non c'è nulla su cui investire. Tuttavia, c'è una grande corsa ai poli, perché è l'ultima cosa che rimane dello spazio. Non c'è nulla su cui speculare, ma almeno si spera che arrivando prima il proprio nome rimanga e possa essere inserito negli scopritori. Siamo nel momento in cui gli scopritori viaggiano per terra ferma e l'atteggiamento è dei costruttori di imperi, che è lo stesso di quello che il grande esploratore dell'inconscio usa per colonizzare la mente delle persone: Freud, che usa le stesse metafore, orientamenti e atteggiamenti dei grandi costruttori di imperi. Il "Cuore dell'Africa" è il termine che Freud usa per parlare di inconscio. Come si lavora sulla Terra, e si arriva all'interno di un continente, allo stesso modo lo si fa anche con la mente umana: l'inconscio è la terra colonizzata da Freud. La svolta è l'interiorità. Concetto

delgrande interno, spazio chiuso, interiorità. È il capitale bianco che muove, che crea desiderio. 35Il bianco inizia a venire fuori.

CAPITOLO 19: IL PURO FUORI

Perché c'è il terrore bianco? Se si pensa a qualcosa che fa paura ed è bianco è Antartica oppone resistenza alla vita e non è adatta a questa;

è lo spazio in cui si pongono i limiti possibili alla navigazione;

è lo spazio in cui si infrangono i sogni degli europei che la avevano prefigurata come un continente abitatissimo pieno di persone sagge e di ricchezze;

è un limite alla ragione degli europei;

è bianca;

è legata al TERRORE e PAURA, in quanto le navi possono rimanere incastrare nei ghiacciai;

è il PURO FUORI = è ghiacciata, spaventosa e pericolosa;

Il terrore bianco ha come origini l'immaginario europeo su questa terra, che in molti definiscono un meta-continente, in quanto è

Una terra in cui non si può fare niente. Qui, il colore che fa disorientare è il bianco. Quindi, il primo colore bianco che affligge gli europei è questa terra. Non è possibile effettuare nessuna presa di possesso là. Il limite non è posto solo alla navigazione, ma anche alla procedura della scoperta, che ha funzionato sempre. È un pezzo di terra che dice che è esattamente quello che vedi, non puoi dare nomi, non puoi scoprire, non puoi esplorare. Il biancore disorienta esattamente come le tenebre, ma mentre le tenebre possono dissiparsi, il biancore è vuoto. Ora questa liquidità avanza, sale, penetra e mette mano alle terre. Per Slo lo spazio delle colonie oltremare viene trattato come lo spazio liquido del mare "orrore ghiaccio e tenebre". Non ci sono differenze tra alienazione di chi naviga sul mare e chi specula sulle terre ferme delle colonie oltre mare. Tutte le città finanziarie diventano porti di mare.

Questo spazio esterno della circolazione ora è spazio del puro fuori, e qui c'è solo un comportamento ammissibile, che dipende dalla ALIENAZIONE SPAZIALE.

Gli Europei hanno proiettato l'idea che nel puro fuori (mare o colonia oltremare) non si è appartenenti a una comune legata alla vita, ma si è punti visti dall'esterno (di cui abbiamo parlato all'inizio). L'umanità si muove come punti slegati in tutte le direzioni, che non sentono più di appartenere a nessuna comune umana. Il fuori non è uno spazio in cui si abita, ma si va là per sfruttare, per prendere. Nessuna relazione abitativa è possibile, non si vive in situazione di domesticità. Anche l'umanità che si incontra nel fuori non è altro che un CASO dell'esteriorità, dunque non ci si riconosce come appartenenti ad una medesima comunità.

Il puro fuori è sottoposto a questa forma pesantissima,

definita DE-TERRITORIALIZZAZIONE,STERMINISMO = atteggiamento che si pratica nel puro fuori, che è stato separato dall'umanità europea. La cosa interessante che ci dice è che nel puro fuori non si riesce a distinguere (in Europa si) il confine tra idea di abitare e sfruttare. La scienza manipola le cose e rinuncia ad abitarle: il commercio del puro fuori, la scienza naturale, il movimento europeo sono movimenti di sterminismo. Nel fuori accadono le cose più impensabili, che non hanno lasciato traccia nella coscienza europea, ad esempio di Vasco da Gama che lascia affondare una nave senza alcun motivo. È un esterno che è stato costruito sulla base di un tipo sociale basato sulla violenza. In questo puro fuori si muovono tutti coloro che non hanno legami con la terra ferma Europea e che rinunciano a qualsiasi relazione con l'esterno. L'esempio emblematico sono i PIRATI, che

provocano il terrore. Per Sloterdijk la pirateria è la prima procedura imprenditoriale: i pirati costruiscono per la prima volta una deterittorializzazione morale dell'esterno. Non sono legati ad una nazione, uno stato, una bandiera.

Se sei nel puro attacco l'occhio di Dio non vede; c'è una sola trinità: Attacco, Commercio e Circolazione. Il pirata inizia ad arrivare sulla terra ferma e tutti hanno paura, in quanto nella sua forma di imprenditore, uomo d'affari molto marittimo nella mentalità, è portatore di una logica che fa paura: nessuno sa cosa c'è nel suo taschino. Si infiltra nel primato della politica.

MELVILLE E LA BALENA BIANCA

Emisfero occidentale non sta per l'Europa, ma per l'America, che è portatrice di una logica che si oppone all'ordinamento Europeo. La Balena bianca di Melville è la voce dell'emisfero americano. L'emisfero occidentale comincia a dire

All'Europa che ora il continente americano è suo. Siamo arrivati al limite dell'ordinamento Europeo. L'emersione della Balena bianca sgretola l'ordinamento Europeo ed è portatore di un'altra idea: la balena si INABISSA, sfugge ad ogni cartografia e ad ogni cattura. Balena = un globo che si muove così tanto che la carta della modernità non è più in grado di trattenere e spiegare.

Quindi cominciamo a capire che è il momento in cui ad un nuovo funzionamento del mondo si deve far corrispondere una nuova immagine dello spazio: la balena si porta via la nave, tira giù tutto. Non funziona più la bidimensionalità.

Melville non è un narratore europeo che racconta gli imperialismi, ma è un narratore dell'altra parte della costa atlantica. Si era formato in Europa e fu portatore della civilizzazione europea sul suolo americano (termine coniato dagli americani, a partire da quando le

ventare la storia dell'America. Melville sostiene che l'America ha una storia unica e che la sua letteratura deve riflettere questa unicità. Egli critica gli scrittori americani che cercano di imitare gli autori europei, sostenendo che devono invece trovare la propria voce e raccontare le storie dell'America. Melville afferma che l'America ha una ricca tradizione orale e che gli scrittori devono attingere a questa tradizione per creare una letteratura autenticamente americana. Egli sostiene che gli scrittori americani devono anche affrontare i problemi sociali e politici dell'America, come la schiavitù e la guerra civile. Melville conclude affermando che gli scrittori americani devono essere audaci e innovativi, e che devono cercare di creare una letteratura che sia vera e significativa per il popolo americano.
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Publisher
A.A. 2021-2022
52 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mchlcrnvl di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Bonazzi Alessandra.