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DEFINIZIONI:

- Il mare è socialmente, culturalmente e politicamente costruito a partire dalla

terraferma, è una costruzione degli uomini

- La terraferma è il punto politico da cui partono le linee per costruire il mare, esso si

costruisce per interessi della terra ferma

2/3 sono composti da acqua e di conseguenza il mare è madre della terra, tiene dentro

le terre. carte geografiche di Cook,

Quando si osservano le bisogna ragionare su quale sia la

terra e quale il mare poiché il colore predominante è il bianco, con un piccolo accenno

di nero che delimita i confini e segna i nomi. Il bianco è il colore dell’indifferenziato,

dice che la terra è libera e che fra poco il principio che viene dal mare toccherà tutti i

punti della terra ferma IL FUORI NON ESISTE PIU’ È TUTTO VENUTO DENTRO

LA NEONATA NAZIONE E IL BIANCO

Quando finiscono le scoperte e tutto è già stato scoperto e conosciuto, lo spazio

diventa saturo, pieno di immagini e conoscenze, è cosi necessaria una

riorganizzazione spazio-temporale: Queste due categorie per 400 anni hanno

funzionato alla perfezione, ma ora si è preso coscienza del fatto che lo spazio che

prima sembrava infinito, è invece finito, ha limite e confini. La chiusura della

globalizzazione si annuncia con qualcosa che è bianco, può sembrare una

contraddizione, ma è quando lo spazio disponibile si sta esaurendo che emergono

visibilmente gli ultimi spazi bianchi che vanno scoperti e conquistati. Il bianco è lo

spazio in cui posso disegnare nuove possibilità, ma è anche un colore che mette paura

perché indica il vuoto (horror vacui), il nulla. Gli spazi bianchi sono difficili da prendere,

non si lasciano conquistare facilmente, è difficile scriverci sopra, sono spazi inscrivibili.

Se nel 1500 ancora una grandissima parte di mondo doveva essere scoperta, nel 1800

ne mancava pochissima da scoprire. L’America, nazione neonata, per secoli

sottomessa al dominio Europeo, si accorse del grande spazio che aveva a propria

disposizione con il quale la Gran Bretagna non può assolutamente competere e prese

coscienza del fatto che questo spazio è un enorme carta bianca, uno spazio libero sul

quale poter disegnare e scrivere una propria storia, libera dai domini europei: Lo

spazio USA diventa spazio di grandi possibilità. Le cose iniziarono così a ribaltarsi, il

potere che prima era Europeo è ora Americano

e la neonata inizia a stabilire limiti entro in quale gli europei non possono mettere

piede (ora gli europei sono gli Altri) e sono soprattutto limiti economici, al contrario

della vecchia Europa che continua a pensare in termini di confini politici. USA crea una

sfera d’azione entro la quale solo gli americani sono liberi, è una sfera economica, una

sfera d’interessi iniziano a ragionare in termini economici (questo sarà poi

importante per il nuovo capitale industriale) USA seppe riorganizzare il proprio

spazio sia in termini di spazio ben misurato e tempo ben calcolato, poiché la

sua sfera di interessi va da long. 20° ovest al meridiano 180 ovvero fino alla

linea del cambio data.

Ora è dall’America che parte tutto, America è Occidente che va verso il fuori, verso

l’esterno per scoprire e NON PER CONQUISTARE, e Europa, la vecchia Europa, è

l’oriente che va non verso l’esterno, ma verso l’interno per

Europa verso il nero SCOPRIRE E CONQUISTARE i pochi spazi bianchi rimasti,

USA verso il bianco quelli nell’Africa nera.

L’America nel 1838 ha intenzione di capire la reale estensione del mare e il capitano

Wilkes con la sua ciurma si mette per mare compiendo una memorabile impresa

United

esplorativa che non fu assolutamente volta a conquistare nuove terre. È la

States Exploring Expedition che ha permesso di navigare e scoprire l’oceano pacifico

con tanto di una scoperta eccezionale, ovvero un bene molto prezioso, un bene che

non sta mai fermo, che si muove e che è anche quindi molto difficile da prendere: IL

CAPODOGLIO, o la BALENA.

MELVILLE E MOBY DICK

Questo nuovo bene è molto prezioso in quanto le sue materie prime vengono raffinate

“Moby

ed è inoltre il protagonista principale del grandissimo romanzo di Melville,

Dick”, che narra la storia di una ciurma che su una baleniera, sta agli ordini del

capitano Achab che vuole catturare e uccidere Moby Dick, un enorme capodoglio

bianco che lo ha menomato durante la sua ultima caccia alle balene. La fine del

romanzo è molto tragica dato che la baleniera non riesce a catturare Moby Dick che

per due giorni non fa altro che muoversi e scappare per tutto il mare, recando danni

alla baleniera di Achab. Achab e tutti i balenieri muoiono tragicamente, l’unico a

salvarsi è il narratore Ismaele. Questo romanzo è una narrazione così grande da

comprendere tutta la totalità, il globo, e fondò la letteratura americana.

La balena bianca del romanzo rappresenta sia la preziosità di questo animale, sia la

difficoltà di catturarlo e impossessarsi di esso: La balena viene definita da Sloterdijk

come uno dei due movimenti del mare, insieme alla nave. La balena gira su sé stessa,

come un globo, è eterogenea (diverso da omogeneità delle carte che è ora un

principio da superare) quindi di conseguenza è difficile da prendere poiché è sempre in

movimento (come il capitale), è come lo spazio bianco che è difficile da riscrivere è

infatti balena bianca

La caccia alla balena equivale alla conquista di terre secondo l’equazione

PREDA=SCOPERTA, poiché si possono considerare bottini entrambi in quanto la

preda è conquistata in una maniera tale che con questo processo si possa conquistare

anche la terra. È il PROCESSO PREDATORIO: mappa 

avvistamentolancio dell’arpione

Nel suo romanzo, Melville traccia la distinzione tra pesce legato (fast fish) e pesce

libero (loose fish). Queste due espressioni indicano il pesce vero e proprio, ma

metaforicamente vengono utilizzate per indicare anche le terre o la condizione degli

e (E cosa sei tu, lettore se non pesce

uomini che sono pesci liberi pesci legati insieme

libero e pesce legato insieme?). Per pesci legati si intendono prede congiunte ad una

nave o ad una lancia al fine di evitare il suo allontanamento, sulle quali viene poi

messo un segno di possesso, di appartenenza che stabilisca la proprietà di questa

preda a chi l’ha catturata e infine è necessario dimostrare l’intenzione di prendere la

preda, di volerla catturare e farla propria.

Al contrario, il pesce libero è una preda che non è ancora stata legata, catturata, che è

libera, ma che presto potrebbe esser catturata, è una “giusta caccia” per chi riesce a

prenderla per primo.

SCOPERTA E SEGNI PROBANTI

Come sopra citato, la scoperta può essere paragonata alla preda secondo

un’equazione dove i due termini condividono lo stesso processo predatorio

(mappaavvistamentolancio dell’arpione), ma c’è molto di più, in quanto ciò che

viene scoperto o ciò che viene catturato, è poi trascritto su di una carta che

attraverso un reticolato geografico conferisce al bottino una collocazione geografica

ben precisa. Il processo di scoperta segue così questo schema:

Avvistamento

 Approdo

 Presa di possesso

 Nominazione

 Cartografazione

 Certificazione di possesso

scoperta

Per si intende un insieme di campagne di globalizzazione terrestre

condotte da pionieri che volevano mettere delle immagini al posto di quelle che allora

erano non-immagini, sostituire le chimere con delle registrazioni. Il processo di

sostituzione (e traduzionale) è il processo fondante della scoperta, in quanto permette

di sostituire le chimere quindi un’assurdità, un’illusione, con delle registrazioni che

hanno una forma e una razionalità e che permettono quindi al mondo di esistere in un

presente poiché il mondo diventa presente se messo in immagine, se registrato.

Inoltre, le immagini hanno anche il compito di rendere tollerante e sopportabile

all’Europeo ciò che gli è lontano e sconosciuto, esse cercano di avvicinare

culturalmente gli europei all’altro (dis-allontanamento). Le immagini devono

rappresentare la verità.

Quando si vuole mettere in immagine la cultura dell’altro, come prima cosa bisogna

stabilire un contatto con un nativo che fornisca informazioni su come egli vive la sua

geografia e la sua etnografia: è quello che S. chiama un informante nativo, colui sul

quale chi chiede informazioni può esercitare il suo potere. L’informante nativo subisce

sottrazione

una da parte di chi chiede informazioni in quanto quest’ultimo mette le

info in immagine e la fa propria Si mette il marchio di informante sostituendolo a

quello di UOMO, gli si toglie l’umanità, in quanto concetto puramente europeo.

L’europeo esercita la sua posizione di potere, è superiore all’informante nativo che

essendo ALTRO, NON- EUROPEO occupa una posizione inferiore nella scala gerarchica.

Egli diventa un pezzo di terra che il viaggiatore vuole prendere.

Una volta che si sono messe in immagini le informazioni che si sono tratte dal contatto

con il nativo, bisogna portarle sul suolo di origine e cercare di diffonderle, stimolando

Come faccio a portare a casa

l’uscita verso il fuori. Ma ci si pone il problema di “ Segni

immagini che parlano di verità? Come faccio a farle diventare segni probanti? ”.

probanti sono quei segni che provano l’esperienza reale che si è vissuta, ovvero la

testimonianza di esser stati realmente sulla terra dell’altro e aver portato a casa cose

dell’esotico e del lontano, non solo merce o bottini, ma anche documenti, carte e

contratti.

[Bruno Latour] In merito a questo argomento egli ci dice che il protocollo

fondamentale per la creazione di contesti fiduciari (contesti in cui la gente può

fidarsi di colui che ha mostrato le immagini di un viaggio dal lontano) per i viaggi è il

seguente:

1. Allontanamento dalla terra di origine

2. Raccogliere qualcosa selezionando e scegliendo

3. Visualizzare ciò che ho raccolto

4. Riportare e registrare i dati

Durante la seconda fase, quella della raccolta filtrata e selezionata, bisogna stare

attenti a raccogliere solamente qualcosa che può sopportare la lunghezza del viaggio

e può persistere nel tempo, senza consumarsi, sennò si rischia di arrivare a

destinazione con in mano qualcosa che è morto o consumato e ciò potrebbe

ostacolare la

Dettagli
A.A. 2017-2018
18 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Francescamaini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia della comunicazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Bonazzi Alessandra.