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ICOMOS
Associazione internazionale non governativa, professionisti di vari campi, architetti, storici dell’arte,
archeologi, urbanisti, ingegneri, archivisti o amministratori. Hanno un interesse diretto, si occupano quindi di
conservazione dei monumenti e dei giardini.
Fondata nel 1965, luogo di scambio, portato dei documenti che hanno e ancora oggi una loro validità, dopo
l’81 nessun documento completo sul giardino storico, questa carta ha segnato un punto importante e
lungimirante.
La carta di Firenze & la carta italiana dei giardini storici
C’è una divergenza, nascita due documenti, cambiamento dovuto riguardo ai modi e ai metodi di intervento.
Operazioni di “ripristino” (ricostruzione ex novo di un ambiente in genere secondo la forma originaria, ma
spesso anche secondo la forma assunta in una singola fase e di un certo periodo storico), quella italiana no,
quindi conservatorio.
La carta italiana dei giardini storici non ammette l’operazione di ripristino, mentre la carta internazionale
prevede in alcuni casi questa operazione.
Si differenziano anche sulla definizione di giardino storico.
Carta italiana: un insieme polimaterico (materie diverse che lo costituiscono, materie vive e artificiali),
progettato dall’uomo, realizzato in parte determinante con materiale vivente, che insiste su (e modifica) un
territorio antropico, un contesto naturale. 24
Geografia dell’Ambiente e del Paesaggio
Carta internazionale: una composizione architettonica e vegetale che dal punto di vista storico o artistico
presenta un interesse pubblico. Come tale è considerato come un monumento.
La carta italiana è più estensiva, comprende quei giardini, quelle opere, che hanno un valore perché fatti
dall’uomo, come bene culturale, comprendendo dall’81 applicato anche sul paesaggio.
La deteriorabilità diversa della materia vivente rispetto ad altri materiali da considerare i giardini come
particolari e maggior tutelabili.
Composizione architettonica del giardino:
- la sua pianta e i profili del terreno
- le masse vegetali, essenze, volumi, gioco di colori, spaziature, le altezze.
- elemento costruiti o decorativi.
- acque in movimento o stagnanti, riflesso del cielo.
Il giardino è l’espressione dello stretto rapporto tra civiltà e natura, non solo il grado di una civiltà, si capisce
la relazione questa civiltà e la natura, come il rapporto tra l’uomo e la natura fosse definito e caratterizzato.
Il giardino storico si applica sia giardini modesti, che a parchi ordinati e paesaggistici.
Negli interventi di restauro si ponga sempre attenzione alle relazioni che il giardino instaura con l’ambiente
che le sta attorno, urbano o rurale, naturale o artificiale.
Interventi ammessi, quali la manutenzione, la conversazione e il restauro. Si può eventualmente
raccomandare il ripristino.
Non ponendo l’accento sulla materia, ma sul disegno o volume in questo senso il ragionamento fila,
l’autenticità perché è il suo disegno, è ragionevole pensare si possa anche ricostruire quel disegno.
Riguarda solo la sua forma, il suo disegno ma non la sua materia.
Ogni operazione di manutenzione, conservazione, restauro e ripristino deve tenere conto simultaneamente di
tutti i suoi elementi.
La manutenzione è un’operazione fondamentale e necessariamente continua. Sostituzioni puntuali e, a lungo
termine, con rinnovamenti ciclici, mantenendo e ricercando le specie originali.
Gli elementi di architettura, di scultura, di decorazioni fissi o mobili non devono essere rimossi o spostati.
Il giardino storico dovrà essere conservato in un intorno ambientale appropriato, soprattutto per tipo
biologico, per questione paesaggistica.
Definire le condizioni di visita dei giardini storici, attenzione specifica, valutare quanto esso possa essere
usato, e quali ammissibili e quali no.
Attenzione alle recensioni, alle mura, non eliminarle perché potrebbero dare delle conseguenze, perché
l’ambiente si modifica.
La carta italiana pone attenzione alla materia, il giardino storico è un unicum, limitato, peribile, irripetibile,
ha un proprio processo di sviluppo.
Per tutelare e conservare bisogna conoscere, ogni progetto deve essere supportata da una indagine molto
precisa, la ricerca storica, la ricerca dell’archivio, le fonti diverse. Prima bisogna interpretarla con i propri
occhi, qualsiasi ricerca che parte da noi parte da un nostro obbiettivo, non esiste una conoscenza a random,
devo sapere cosa cercare.
Conoscenza data dal censimento. Il censimento delle architetture vegetali: un’operazione conoscitiva ai fini
della tutela. Un’operazione conoscitiva è appunto il censimento. Il censimento è la prima operazione,
consentono tutti quei tipi di operazione che un gestore deve fare per conservare il suo giardino.
Fonti per lo studio del giardino storico
Fonti primarie 25
Geografia dell’Ambiente e del Paesaggio
- Il giardino stesso (niente, neanche conoscenze derivate, sono più importanti dell’esperienza diretta del
giardino).
- I progetti (proprietari, archivio di stato, archivi storico comunale).
- La manualistica tecnica coeva (biblioteca)
- I periodici specializzati dall’epoca (biblioteca).
- Testi letterari quali: guide turistiche, descrizioni di viaggio, ecc. (biblioteca).
- Altre opere (ad es. dizionari o enciclopedie coeve rintracciabili in biblioteca).
- Le fotografie dell’epoca (Istituto geografico militare IGM, Archivio di Stato, biblioteca specialistica)
- La cartografia: mappe territoriali alle diverse scale 1:25.000, 1:5000; mappe catastali storiche (1:1000),
Cabrei (in genere 1:500) rintracciabili in biblioteca, archivi fotografici civici o privati.
Ci danno dei dati puri senza interpretazione.
Fonti secondarie
- Le rielaborazioni critiche dell’argomento studiato da parte di altri storici.
Il 17 secolo c’è una produzione sterminata di manuali, allora attraverso la diffusione di questi manuali c’è
stata una esplosione della moda e di “fare il giardino”.
1700 austriaco
1730 lombardo
1802 italiano
Catasto italiano.
15 ottobre 2012
Paesaggio e giardini medievali
Ci sono pervenuti dei testi medievali, perché i giardini non sono sopravvissuti.
Fonti:
- documenti scritti.
- di carattere archeologico, fornire qualche informazione per il materiale usato e delle informazioni sulle
essenze vegetali presenti.
- offerta dal disegno, dalla pittura, nelle varie forme di miniature dei codici medievali e nella forma delle
rappresentazioni, come gli arazzi.
Hanno dei limiti:
- riguardano piccoli elementi dei giardini, come i fiori. Rappresentati con una vicinanza reale, in modo da
identificarla, gli altri elementi vegetali resi con scarso realismo, nell’Alto medioevo la veridicità era modesta,
rispetto all’antichità.
- mancano in modo totale su come erano organizzati gli elementi in questi giardini. Come era strutturato.
- mentre possediamo documenti che raccontano com’erano i giardini dell’Alto medioevo, delle immagini
sono tardive, sono della fine del 1300, le descrizioni scritte invece sono del 1100. Prevalgono degli elementi
che fanno parte di una convenzione iconografica, ciò che vi è rappresentato ubbidisce a dei modelli, a degli
elementi e dei caratteri simbolici noti, ma ora no. Ciò che appare non è l’aspetto della realtà, ma il messaggio
simbolico che vuole passarci.
Tutte le ricostruzioni dei giardini medievali, non tanto in Italia ma in Francia, dove le abbazie hanno dato un
luogo per i giardini, queste interpretazioni hanno dei limiti, sono delle libere interpretazioni. E nelle
ricostruzioni si osservano le varietà di interpretazioni delle varie fonti.
Non è possibile l’autenticità.
Medioevo
Ricchezze nel trasferimento delle conoscenze, un ruolo di trasmissione che si è espresso nella copia dei
manoscritti. Attraverso un lavoro paziente svolto dai monaci.
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Geografia dell’Ambiente e del Paesaggio
Le conoscenze dell’antichità sono la base della rinascita rinascimentale. Ci sono punti di riferimento: dopo la
caduta dell’Impero romano d’Occidente, l’impero d’Oriente sopravvive, ciò che perde ogni vitalità è il
mondo Occidentale, Europa meridionale entra nella conquista araba. La parte settentrionale declino,
peggioramento condizioni economiche, irrigidimento del clima, degrado delle grandi infrastrutture create dai
romani, come strade e acquedotti.
Roma dalla fine dell’Impero d’Occidente al 400-500 d.C. la popolazione passa da un milione a 100 mila
abitanti. Collasso che consegue alla fine dell’Impero.
Avanzata delle selve, abbandono del territorio agricolo con una invasione del bosco di tutte le aree, dove non
si è espanso si sono create zone paludose o l’incolto e la brughiera, forme vegetali arboree ma non utili per il
pascolo. C’è una rinaturalizzazione del paesaggio.
Ci sono problemi di approvvigionamento, e questi utilizzano ciò per la caccia, e allevamento brado.
La selva elemento negativo, perché fa paura. Controllo territorio più alto, tenute fondiarie organizzato
secondo le ville rustiche e danno una struttura agricola più consistente in cui sono presenti.
Quando comincia la ricostruzione del paesaggio agrario? Avviene in larga parte per l’organizzazioni
ecclesiastiche, messi insieme patrimoni sempre più importanti, ciò che importava come ricchezza era la terra.
Ripresa demografica e ricostruzione del paesaggio, fondata da iniziativa signori feudali di donare ai
monasteri parte dei loro territori in modo che potessero intervenire per bonificare, per fertilizzarli, renderli
produttivi. Utilizzare le competenze accumulate derivate da questa capacità di copiare e usate tecniche
antiche, prima i monaci e poi i cistercensi.
Ripresa demografica grazie ai monaci. Rinascita delle città legata a una ripresa degli scambi commerciali, i
luoghi direttamente interessati sono i porti, scambio con l’Oriente.
Recupero di terre molto basse in Francia, ma anche lungo i fiumi. Questo intervento importante perché basati
sull’utilizzo di manodopera inizia la piccola proprietà contadina, stimolo perché interesse personale, luogo
importanti azioni di bonifica.
Innovazioni:
- utilizzo dell’aratro pesante, mosso attraverso le ruote. Si modifica le forme delle proprietà. Trasformazione
del paesaggio agrario, togliendo le recinzioni, e campi aperti. In Italia centrale non viene usato, i campi
chiusi, recintati. Bocage, piccola proprietà, non si utilizzano aratri pesanti, perché morfologia accidentata.
Affresco Lorenteggio a Siena, rappresentazione del buon governo che racconta il paesaggio medievale ben
gestito. Presenta dei piccoli nucl