Anteprima
Vedrai una selezione di 11 pagine su 49
Geografia del turismo Pag. 1 Geografia del turismo Pag. 2
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geografia del turismo Pag. 6
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geografia del turismo Pag. 11
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geografia del turismo Pag. 16
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geografia del turismo Pag. 21
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geografia del turismo Pag. 26
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geografia del turismo Pag. 31
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geografia del turismo Pag. 36
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geografia del turismo Pag. 41
Anteprima di 11 pagg. su 49.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geografia del turismo Pag. 46
1 su 49
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

5 GLI SPAZI TURISTICI POLIVALENTI

Gi spazi turistici e di accoglienza più importanti sono quelli al tempo stesso aperti e polivalenti.

Gli spazi balneari a lacustri

Prima ancora di ricoprire una funzione ludica nell’ambito delle attività balneari e lacustri, il mare e i laghi

sono stati da sempre percepiti come spazi di avventura. Le tipologie dei luoghi di accoglienza balneari e

lacustri hanno continuato a modificarsi e a diversificarsi. Le zone costiere e lacustri possono contare su flussi

turistici in continua evoluzione adeguando la varietà delle tipologie offerte.

Il tipo balneare tradizionale

Le destinazioni tradizionali sono solitamente quelle storiche, che raccolgono città o località note a scala

internazionale come Rimini, Nizza o Acapulco.

Le grandi località polinucleari e multipolari

Gli spazi turistici costieri che attirano la maggior parte dei vacanzieri devono il proprio successo in gran parte

alle località polinucleari. Lo sviluppo cronologico e territoriale della Costa Azzurra e in particolare di Nizza,

ne giustifica l’utilizzo come modello: Nizza gode di un’immagine turistica e di una reputazione di livello

internazionale, nata verso la fine del XVIII secolo grazie all’aristocrazia che aveva l’abitudine di svernare

parzialmente o totalmente sul litorale nizzardo. Fattore di crescita della popolazione della città è stata la sua

funzione turistica e residenziale.

I quartieri della città non hanno smesso di espandersi dal XIX secolo, oltrepassando l’antico nucleo urbano

localizzato ai piedi della collina del castello nell’area Sud-Est della città; ciò è avvenuto verso Ovest e in

misura minore verso Nord.

Il fronte mare, lungo la Baia degli Angeli, dall’aeroporto a Ovest e fino al vecchio porto a Est,

 affianca una spiaggia di ciottoli larga una ventina di metri a una serie di immobili residenziali

costruitio per la maggior parte dopo la seconda guerra mondiale. Il 90% della Promenade des Anglais

è stato costruito a partire dal 1945-50, mentre il tratto iniziale, più stretto e lungo appena 1km (1820),

ricorda la ridotta estensione della città a partire dalla sua origine greca nel V secolo a.C. fino agli inizi

del XIX secolo. Il fronte mare può essere suddiviso in due:

- a Est, vicino al centro storico e ai quartieri residenziali aristocratici nati a

apartire dal XVIII secolo attorno a piazza Massena, ci sono le attività turistiche;

su circa un centinaio di ettari si ha la più alta concentrazione di attività e di

affluenza turistica della Costa Azzurra,

- a ovest, i quartieri vicino alla Promenade hanno carattere residenziale,

nonostante la presenza di un hotel di lusso e di un museo di pittura naif.

Se si esclude Venezia, Nizza è quella con il tasso di pressione turistica più elevato

e con uno dei tassi di affluenza maggiore.

Nell’interno, i poli turistici sono rasi e occupano uno spazio esiguo. Vi si pratica un

 turismo urbano non balenare. I turisti frequentano i quartieri più interni

esclusivamente per ragioni di alloggio o di ristorazione. Le localizzazioni turistiche

di Nizza appaiono caratteristiche dell’evoluzione di una stazione litoranea

tradizionale: a partire da un concentrato centro storico che possiede il vantaggio

di un ambiente naturale e umano eccezionali. Lo svernamento degli aristocratici

e dell’alta borghesia hanno dato il via alla creazione di un casinò, all’apertura

delle sale gioco e al carnevale del martedì grasso che è rimasto un periodo di

punta. La vita della stazione turistica brillante e fastosa non era assolutamente

dedita ad attività balneari; ne è diretta conseguenza il debole sviluppo del fronte

mare. Con l’indebolimento del turismo aristocratico, l’evoluzione dei costumi e

l’esplosione del turismo di massa dopo la seconda guerra mondiale, lo spazio

turistico si è notevolmente esteso e trasformato. Il capovolgimento delle

17 preferenze turistiche a favore della spiaggia e del sole ha consentito di estendere

il turismo a tutto l’anno. Ciò ha causato l’estensione spaziale della città e la

redistribuzione geografica del turismo a partire dal nucleo centrale, rimasto

essenziale e innestato sulla stazione turistica del XIX secolo.

Le spiegazioni dell’evoluzione turistica nello spazio urbano di Nizza sono al tempo

stesso di ordine naturale, sociologico, economico e tecnico.

Si è passato da una piccola località aristocratica lineare del XIX secolo di tipo bipolare

binucleare a una grande città turistica costiera polinucleare e multipolare. Il nucleo

maggiore, raccoglie l’essenziale delle attività e dei turisti; ma la spiaggia e il fronte

mare formano un secondo nucleo importante che si confonde a volte con quello

principale. Nizza è quindi uno spazio polivalente aperto.

A Nizza la struttura lineare si esplica originariamente con la nascita della villeggiatura

balneare aristocratica del XVIII secolo.

Successivamente la forte crescita delle attività e degli spazi urbanizzati ha trasformato

Nizza in una vera e propria città europea. La ricerca di nuove forme di attività turistica a

completamento o sostituzione di quelle balneari e festive tradizionali, ha favorito la

nascita del complesso di Acropolis: un nuovo polo turistico all’interno della città.

Il modello di Nizza è partito da una struttura spaziale semplice corrispondente a

un’affluenza turistica esigua, per trasformarsi in una struttura spaziale più complessa.

Ciò ha rimesso in gioco il sistema di sviluppo spaziale lineare, dando origine a una

struttura multipolare estremamente più frammentata.

L’immagine di marca legata alla Costa Azzurra resta il principale fattore di attrazione

rispetto ad altre città che nel resto del mondo fanno leva sullo shopping per il proprio

sviluppo turistico.

Nizza è quindi un modello di spazio turistico balneo-urbano a struttura multipolare e

polinucleare. Si tratta essenzialmente di un modello nato e sviluppatosi all’interno di

aree di accoglienza turistica costiere e balneari di alcuni paesi europei e nord

Americani. vicino a Buenos Aires sulla costa atlantica, può essere considerata come l’esempio tipico di

Mar del Plata,

una piccola località turistica inizialmente unipolare e mononucleare, che si trasforma poi in città turistica

contemporaneamente polivalente e multipolare.

Mar del Plata nasce come stazione balneare verso al fine del XIX secolo. Il tracciato della ferrovia è stato in

questo caso determinante per lo sviluppo della località turistica poiché i flussi turistici provenienti dai quartieri

prossimi al porto di Buenos Aires potevano raggiungere la località. Il quartiere della stazione ferroviaria ha

conservato la propria attività di stoccaggio per l’industria di conservazione della carne. Durante la seconda

metà del XX secolo, Mar del Plata ha conosciuto una vera e propria esplosione urbana e demografica. Si forma

anche una cesura fra il polo balneare e turistico e il resto della città, dedito ad attività non turistiche.

Mar del Plata ha avuto un’evoluzione i cui risultati dimostrano che al di la di una determinata soglia di

popolazione e di una certa scala geografica, una città non può sperare di sopravvivere unicamente grazie al suo

passato di centro turistico. Lo sviluppo di Palma di Maiorca, nonostante sia più recente, assomiglia molto a

quella di Mar del Plata, fatta eccezione per una funzione nautica. Inoltre la forte internazionalizzazione

dell’affluenza turistica di Palma di Maiorca si spiega con la relativa prossimità geografica rispetto ai principali

paesi europei di provenienza dei flussi turistici.

Il tipo intermedio più o meno balneare

può essere considerata come la principale destinazione di tutta l’America Latina. Già nel 1830 era

Acapulco,

frequentata come piccola stazione di villeggiatura dalla ricca borghesia messicana e statunitense. La costa

venne progressivamente acquistata dai turisti. All’interno dello stesso spazio costiero si mescolano hotel di

recente costruzione, catene alberghiere internazionali, bungalow del XIX secolo e ville moderne. La spiaggia,

larga alcune decine di metri, con i suoi stabilimenti balneari è sovrastata dai grandi alberghi internazionali su

un fronte mare lineare, a malapena interrotto dal vecchio centro urbano e dalla zona portuale. La separazione

fra il nucleo turistico e il nucleo urbano meno o per nulla turistico, è molto evidente nel paesaggio. Acapulco

18

può così essere considerata come una località balneare bipolare e polinucleare, ma di tipo semicoloniale a

causa dell’organizzazione e dell’utilizzo del suo spazio turistico.

Lo sviluppo del turismo dipende oggi in maniera prevalente dalle attività annesse. Le grandi località balneari

dell’America tropicale, sebbene più recenti rispetto alle analoghe località europee, conoscono quindi

un’evoluzione abbastanza classica delle loro attività turistiche.

Le piccole e medie località polinucleari, binucleari e mononucleari più o meno multipolari

Sull’esempio di Nizza vi sono località balneari costiere piccole o medie che

Le località turistiche polinucleari

presentano degli spazi turistici polinucleari in un contesto polivalente e aperto: Monaco, Cannes, San Remo,

Malaga. Le attrattive naturali e la presenza di un elementi ludico-ricreativi corrispondono a un’immagine di

marca turistica tipica di una località balneare tradizionale. Le uniche differenze sono nelle tipologie di strutture

disponibili.

A seconda dell’intensità dell’affluenza turistica, della tipologia di turismo e della sua evoluzione nel tempo, si

possono avere nuclei turistici diversificati sulla base delle planimetrie lineari. In ogni caso la struttura urbana

deve coniugare le necessità nate dal turismo con quelle del contesto naturale.

In generale le località turistiche balneari binucleari o mononucleari sono

Le località binucleari e mononucleari

più numerose e più piccole rispetto a quelle polinucleari  numerose piccole località che possono accogliere

dai 15 ai 20 mila turisti d’estate. Sono organizzate secondo uno schema classico: un nucleo residenziale si

appoggia su un nucleo maggiore litoraneo dove si localizzano la spiaggia, gli esercizi commerciali e le

infrastrutture di intrattenimento. Il tipo mononucleare permane quando vi è un unico nucleo turistico a

vocazione autarchica e urbanizzata. Conserva il carattere polivalente aperto poiché spesso vi vengono

mantenute altre attività.

Il modello inglese, fine del XVIII secolo è all’origine delle stazioni turi

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
49 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/02 Geografia economico-politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lisa92ita di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia del turismo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi dell' Insubria o del prof Muti Giuseppe.