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LE BARRIERE CULTURALI

La comunicazione culturale cessa di essere semplice quando cambiano i codici. Al contrario, la facilità di

scambio fra chi non ha ostacoli moltiplica le somiglianze. La comunanza linguistica favorisce anche una

presa di coscienza collettiva. La lingua è il sistema di codificazione fondamentale di ogni cultura, ma non è

l’unico, Con l’alfabeto latino è stato possibile trascrivere tutte le lingue

anche la scrittura è un codice.

dell’Europa occidentale, centrale e settentrionale. I sistemi ideografici non trascrivono i suoni di una lingua,

ma associano un segno ad un concetto, come nel caso di quello cinese.

scambi all’interno

La costruzione di Stati e relative politiche favorisce dei territori, favorendo

l’uniformazione dei tratti risalto le differenze con l’esterno. Con l’ampliamento

e mettendo in del potere

statale le frontiere si sono rafforzate, i dialetti sono sostituiti dalla lingua ufficiale, cosa che facilita ancor

l’istruzione pubblica diffonde atteggiamenti comuni, insieme all’industria

più le comunicazioni. Anche

all’altro le abitudini cambiano, in molti casi agli

mediatica. Da un paese effetti delle barriere politiche si

così che l’unità fra culture è parziale.

sovrappongono quelli delle barriere linguistiche,

Un cambiamento di codice non impedisce la trasmissione di informazioni, è necessaria una traduzione, i

messaggi devono essere decodificati e riscritti. Questo limita il volume delle informazioni trasmesse, rallenta

lo scambio e introduce distorsioni. Le imprese, per esempio, non si lasciano fermare dalle barriere

linguistiche, poiché vogliono vendere i loro prodotti anche all’estero e devono comprare materie prime da

altri paesi; gli aspetti economici della cultura sono meno toccati di altri dalle frontiere.

I FATTORI POSITIVI DI OMOGENEIZZAZIONE

Le analisi sulla diffusione permettono di comprendere la genesi delle aree culturali. I gruppi sociali hanno

messo a punto codici che indicano con chi è possibile mantenere rapporti ed in che modalità, così la

maggior parte delle relazioni è istituzionalizzata. I membri di un gruppo devono conformarsi a schemi di

sentimenti d’identità

condotta, è necessario accettare gli atteggiamenti dominanti. I giocano un ruolo molto

importante, il sentimento d’onore e di disonore è un fattore non trascurabile. d’identità si basa

Il sentimento

spesso sull’idea di una discendenza comune. Le discipline di comportamento sono tanto più forti quando tutti

i membri partecipano agli stessi compiti e agli stessi ritmi, così ogni gruppo si percepisce diverso dagli altri.

Quando la territorialità è legata a questo tipo di identità, la presenza di stranieri è vista come una minaccia.

In molte società l’integrazione comporta solo il conformarsi alle regole, accettando modelli di

comportamento. In altri casi comporta procedure di controllo riguardanti le proprie credenze al fine di

garantire le istituzioni e rafforzare l’identità. Il rischio che si corre rifiutandole è la scomunica. Nella

maggior parte dei casi la coerenza della cultura nasce dalla necessità, per gli individui, di conformarsi ai

valori che sono alla base del sistema delle istituzioni, per poter beneficiare dei vantaggi che questi

procurano. Una cultura è tanto più coerente quanto più i valore che trasmette sono diffusamente adottati dalla

popolazione. Esistono casi in cui ciò che viene chiamato cultura è solo il comune denominatore degli

atteggiamenti, delle abilità e delle abitudini che prevalgono in un’area, quando questo implica l’accettazione

di regole comuni e di procedure che ne vigilino il rispetto, si raggiunge il grado di civiltà.

che le circondano. L’ingresso nella civiltà si realizza con la

Le civiltà emergono dalla massa di culture

comparsa di forme di pensiero che mettono in discussione l’idea di trascendenza (cioè il collocarsi al di fuori

si accentua in Medio Oriende con l’avvento delle religioni rivelate. L’identità di una

di una realtà). Tutto

persona, allora, si fonda sulla conformità a un certo tipo di arbitrato morale delle proprie scelte.

Mostrarsi degno di una civiltà significa rispettare la libertà che ciascuno ha di praticare la religione scelta e

realizzarsi. Le culture di questo tipo accettano di integrare tutti coloro che dimostrano fedeltà ai loro principi,

ciascuno può entrare a farne parte con la conversione.

sentimenti d’identità favoriscono l’emergere di spazi

I hanno conseguenze geograficamente contraddittorie,

omogenei a livello culturale, ma permettono ai gruppi o agli individui di conservare una specificità propria.

L’unico limite sta nell’accogliere ciò che minaccia i valori centrali accettati. Quando certe popolazioni sono

costrette a separarsi, diventa difficile conservare le proprie tradizioni. Un gruppo che vive a distanza dalle

proprie radici culturali sopravvive tanto più facilmente quanto più sono le relazioni che mantiene con esse.

Da questa analisi consegue una conclusione in tre punti:

diffusione tende a creare tante aree e confini in relazione a quanti sono stati i focolai dell’innovazione

-La

-I tratti culturali si fermano nel momento in cui cambiano la lingua e il sistema dei segni

-Alcune culture possono convivere nello stesso territorio senza che nessuno perda la propria peculiarità

8 SEGNARE, ISTITUZIONALIZZARE LO SPAZIO E APPROPIARSENE

RITROVARSI IN UN LUOGO

Ritrovarsi in un luogo, orientarsi, significa memorizzare immagini concrete e punti di riferimento, significa

è un’eredità

localizzare luoghi nello spazio. La toponimia (dare nome ai luoghi) delle culture passate, un

tappeto di nomi ricopre il globo, il battesimo dei luoghi costituisce una presa di possesso simbolica o reale.

La cerchia delle pratiche quotidiane percorse fin dall’infanzia è familiare in tutti i suoi aspetti, anche se i

da cultura a cultura; il cacciatore individua a colpo d’occhio le tracce degli

particolari significativi variano

l’eschimese nota il foro nella banchisa. La vegetazione non è un manto neutro, è fatto da alberi di

animali,

diverso tipo, alcuni velenosi. In città la situazione è diversa, la strada è il regno dei pericoli, lo spazio

familiare si limita a qualche itinerario ben segnalato, utilizzando riferimenti come fontane, monumenti, ecc.

l’individuo si sente perso in mezzo ad una massa

Molto spesso di sconosciuti, il radicamento sociale è più

difficile rispetto alla campagna, ma avviene, e il proprio quartiere è concepito come una nicchia familiare. Là

dove ci si sposta occasionalmente, ma frequentemente, tutto può essere memorizzato, così i riferimenti

visivi assumono un valore simbolico. I monumenti prestigiosi dei quartieri centrali e la loro animazione

a formare un’immagine valorizzante della città, acquisendo una forza simbolica

commerciale contribuiscono

potente, come le metropoli americane. Il ritrovarsi in un luogo è relazionato anche al mezzo di locomozione

utilizzato per l’esplorazione dell’ambiente, in modo tale che si è più o meno attenti agli ostacoli di percorso e

si fa più o meno attenzione ai primi piani.

ORIENTARSI un’appropriazione dello spazio

Ritrovarsi in uno spazio presuppone attraverso i sensi. Per spostarsi verso

un altrove lontano è necessario orientarsi ed essere capaci di utilizzare il sistema generale di individuazione

dello spazio ideato dalle società. Per molte civiltà il mondo si ordina intorno a un asse essenziale, intorno cui

ruotano le stelle, che definisce i quattro punti cardinali. Per altre culture le direzioni non sono legate alle

stelle, come nel nord California in cui il centro del mondo è considerato il fiume fonte di ricchezza e

sostentamento, o in Bolivia in cui sono le montagne a costituire il dato di riferimento. Con l’emergere di

tutto parte dall’osservazione del Sole

sistemi di orientamento astronomico e del sistema stellare. Il mondo

quindi si struttura in due assi perpendicolari nord-sud e est-ovest. La maggior parte delle culture utilizza i

punti cardinali, mentre sono rare quelle che utilizzano la localizzazione tramite coordinate. Le

rappresentazioni geometriche di una mappa si basano sulla misurazione di latitudine e longitudine, ed

implicano la definizione di una scala di misure in relazione a quelle reali.

L’esploratore conserva la memoria delle terre che ha scoperto al fine di farle conoscere a tutti, per questo

vengono dati dei nomi alle terre, elaborando un vocabolario adatto a qualificare gli aspetti dello spazio.

Presso gli eschimesi, alcuni spazi sconfinati non hanno un nome, ma sono ricordati fotograficamente da

coloro che li percorrono per attività di caccia e di pesca; in una società nomade come quella eschimese, i

nomi si spostano con gli accampamenti, ed i punti che hanno le stesse funzioni ad ogni spostamento si

trovano al confine fra il nome comune e il nome proprio. Le società sedentarie, invece, hanno bisogno di

una toponimia fissa, le relazioni complesse sono possibili solo se gli individui possono essere localizzati e

da riferimenti. La toponimia è un’eredità culturale caratterizzata da un

gli spostamenti possono essere guidati e modificati con l’evoluzione della lingua.

forte conservatorismo, i nomi antichi vengono mantenuti Prima dell’avvento della ferrovia,

Come orientarsi in un luogo sconosciuto e privo di punti di riferimento?

gli itinerari dovevano essere dotati di stazioni per cavalli e alloggi per uomini, disposti solitamente ogni

30km. Con i mezzi di trasporto della rivoluzione industriale, dalla ferrovia alla strada asfaltata, è venuto

fuori il bisogno di una segnaletica più sofisticata. Ogni nazione aveva provveduto indipendentemente, con

generalizzazione dell’uso di

rotture più o meno segnate alle frontiere, ma successivamente si è arrivati ad una

codici simili su strade ed autostrade. La velocità impedisce di decifrare messaggi complessi ed ha imposto

l’uso di pittogrammi stilizzati. Orientarsi in città è sempre più difficile, poiché la rete delle vie è spesso

aggrovigliata. In America, per risolvere questo problema, si è spesso fatto ricorso ad una griglia ortogonale

divisa per vie, corsi e isolati, per cui orientarsi è semplice. Per la maggior parte dei paesi urbani invece la

pianta risulta complessa, alla numerazione si sostituiscono nomi di strade o di piazze che ricordano

avvenimenti o personaggi importanti. Gli indirizzi individuali richiedono una localizzazione ancora più

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Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher francesac di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia culturale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Da Pozzo Carlo.
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