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Parametri ambientali e fattori limitanti

Questa è costituita da tutte le variazioni dei parametri ambientali. Il fattore più importante è definito fattore limitante che si rifà alla legge del minimo che è un principio di agronomia che afferma che la crescita è controllata non dall'ammontare totale delle risorse naturali disponibili ma dalla disponibilità di quella più scarsa. Deriva dall'osservazione che l'aumento delle sostanze nutrienti già abbondanti disponibili non migliora la crescita delle piante coltivate.

Fattori della nicchia per una specie vegetale: Optimum di intensità luminosa, Temperatura e umidità dell'aria, Clima, Agenti di impollinazione e dispersione dei semi. La nicchia ecologica è in una prospettiva ecosistemica il ruolo funzionale di una specie, ossia la totalità delle relazioni esistenti tra essa e l'ambiente biotico e abiotico.

L'ecosistema è l'insieme delle comunità.

biologiche e dell'ambiente fisico nel quale vivono, includendo in esso tutti i fattori che lo caratterizzano. La delimitazione dell'ecosistema è fortemente dipendente dalla scala di analisi. Questo è un sistema aperto e in equilibrio dinamico, si caratterizza attraverso tre componenti: struttura, composizione e funzione. La composizione è quali specie caratterizzano l'ecosistema. La struttura è come è composto mentre la funzione è determinata dalla struttura e dalla composizione. Il funzionamento si basa sul flusso di energia e di materia all'interno e tra la componente biotica ed abiotica dell'ecosistema. Tale flusso prende il nome di rete trofica ed è estremamente complessa. Il principale flusso di energia proviene dal sole, gli organismi capaci di sintetizzare sostanze organiche sono detti organismi primari. Biodiversità come variabilità degli organismi viventi e dei sistemi ecologici che li comprendono.

La ricchezza di vita sulla terra comprende piante, animali e microorganismi, insieme ai geni che essi contengono e ai complessi ecosistemi che costituiscono nella biosfera. La diversità biologica si manifesta a tutti i livelli di organizzazione, con particolare riferimento alla diversità genetica, di specie e di comunità. Le aree protette stanno aumentando, ma purtroppo aumenta anche la perdita di biodiversità.

La biodiversità alpha di un sito indica il numero di specie presenti, mentre la biodiversità beta rappresenta la diversità tra diversi siti, derivata dai valori di biodiversità alpha. La biodiversità gamma, invece, indica la diversità di un insieme di siti e solitamente indica il numero di specie a livello regionale.

La vegetazione è il risultato della distribuzione e della combinazione delle piante in diversi luoghi, in base ai fattori ecologici, al patrimonio floristico e all'attività umana. Essa rappresenta l'insieme di individui che si adattano al sito in cui sono cresciuti e alla disposizione spaziale che assumono spontaneamente.

Non sempre un insieme di individui vegetali di diverse specie può essere definito come vegetazione (le aiuole non sono vegetazione). Si esprime anche a scale molto diverse e questa è la differenza con la comunità biologica.

La flora è l'insieme delle entità vegetali che vivono in un determinato territorio. Lo studio della flora è un settore della botanica. La flora è composta da specie le cui caratteristiche morfologiche e funzionali sono coerenti con l'ambiente in cui vivono.

Le conoscenze floristiche di un territorio derivano da un insieme di segnalazioni e flore locali. Le flore locali sono frutto di ricerche di diversi anni.

Il bioma definisce i più ampi sistemi ecologici all'interno della biosfera, il fattore principale che influenza la vita sulla terra a piccola scala è il clima. Per questo la zonazione del nostro pianeta in biomi è legata a tipi climatici. I principali biomi seguono fasce.

latitudinali in maniera irregolare in relazione alla distribuzione degli oceani e delle terre emerse. Dipendono da fattori climatici. I limiti tra due biomi non sono netti, ci sono delle zone di compenetrazione, quindi esistono delle zone di transizione con caratteristiche intermedie. Sono delle fasce in cui la tipologia vegetazionale presente è determinata da condizioni morfologiche e mesoclimatiche. L'esistenza di alcuni biomi è legata a peculiari caratteristiche del suolo.

Metodi di studio della vegetazione:

Forme biologiche: ad ogni individuo può essere associata una forma biologica,

● identificazione della posizione delle gemme durante la stagione avversa. Metodo creato da Raunkiær tra 800 e 900. Le fanerofite sono specie legnose con gemme situate a più di 40 cm dal suolo, sono alberi, arbusti e liane. Si trovano nelle foreste, nelle fisionomia arbustive e nel bioma della savana in cui sono codominanti con altre specie vegetali (leccio, edera).

Le camefite sono piante a base legnosa con gemme a livello del suolo, che si trovano in ambienti come le garighe e le brughiere, posti molto stressanti in cui le fanerofite non sopravviverebbero (lavanda, timo).

Le emicriptofite hanno le gemme mezze nascoste, al livello del suolo, e sono specie erbacee perenni che riescono a rispondere a degli stress climatici e a sopravvivere alla falciazione (margherite, fragole). Dominano nelle praterie, sia steppe che pascoli, e nella savana.

Le geofite hanno le gemme sotto terra come l'aglio e lo zenzero. La loro particolarità è che hanno organi di riserva nelle sommità. Si trovano nelle praterie e nelle foreste temperate.

Le terofite sono piante annuali e le loro gemme sono nei semi. Si trovano negli ambienti aridi, quindi nelle praterie mediterranee e nei deserti (basilico).

Le elofite hanno le gemme a pelo d'acqua (papiro), mentre le idrofite hanno le gemme sotto l'acqua (ninfea). Sono piante acquatiche e visto che l'acqua ha un

ruolomitigatore e quindi può essere trovato in diversi biomi. Lo spettro biologico serve per descrivere e confrontare tra loro le comunità vegetali tenendo conto della percentuale delle forme biologiche presenti. La forma biologica ci dice molto sull'adattamento della pianta al clima, pertanto esiste una relazione tra lo spettro biologico della flora di una regione e il tipo di bioclima. Nei paesi tropicali forte prevalenza di fanerofite, nella regione mediterranea molte terofite e geofite, nella fascia temperata e nei climi freddi le emicriptofite. Le forme biologiche sono state utilizzate anche per descrivere le principali zone di vegetazione del pianeta tramite il confronto con lo spettro normale definito da Raunkiær sulla base di un campione della flora mondiale. La classificazione CSR delle piante sulla base dello stress e il disturbo. Lo stress per le piante è qualsiasi cosa che limita la produzione di zuccheri e la fotosintesi quindi labasso disturbo. Le specie ruderali sono caratterizzate da una rapida crescita e una rapida riproduzione, ma hanno una bassa tolleranza allo stress. Si sviluppano in condizioni di elevato disturbo e basso stress. Il triangolo di Grime rappresenta quindi le diverse strategie che le piante adottano per sopravvivere in ambienti diversi. Le specie competitive sono adatte ad ambienti stabili e produttivi, le specie stress tolleranti sono adatte ad ambienti difficili e le specie ruderali sono adatte ad ambienti disturbati. Questo modello ci aiuta a comprendere come le piante si adattano alle diverse condizioni ambientali e come possono competere tra loro per le risorse disponibili.Basso disturbo. Le specie ruderali sono adattate a disturbi frequenti che contrastano con meccanismi di propagazione vegetativa o riproduttiva, massima produzione di semi. Si sviluppano in condizioni di basso stress e elevato disturbo. Nell'ambiente mediterraneo abbiamo sia l'aridità (stress stagionale) che il fuoco (disturbo).

Metodi di campionamento: l'analisi floristica è la descrizione della vegetazione sulla base della competizione floristica che presenta diverse problematiche. Si compila una scheda vegetazionale e l'elenco floristico (scheda bianca dove inserire le piante trovate e la loro abbondanza). Il campionamento può essere soggettivo quando è il rilevatore che, sulla base delle sue conoscenze, seleziona delle aree rappresentative della vegetazione. È uno schema molto flessibile (posso scegliere delle zone facilmente accessibili), che si basa sulla competenza e sull'esperienza, utilizzato quando l'obiettivo.

è la descrizione della vegetazione. Applicabile facilmente quando le differenze biologiche sono evidenti. Sono più diffusi in Europa e meno negli Usa, perché le aree sono più strette e omogenee. Implica una concezione con l'idea di Clements che esistano raggruppamenti distinti di specie vegetali che si ripetono nello spazio e possono essere identificati come unità discrete. Le discontinuità devono essere evidenti.

Nel campionamento oggettivo i siti vengono scelti secondo uno schema preciso, si utilizza quando si vuole utilizzare test statistici e probabilistici. Potenzialmente tutti i punti hanno la stessa probabilità di essere scelti. Campionamento oggettivo sistematico. È utilizzabile anche in aree dove non esistono limiti chiari tra le comunità vegetali o se l'obiettivo è l'analisi della variazione. La visione è quella di Gleason non riconosce la possibilità di individuare comunità.

Perché le specie vegetali rispondono in maniera autonoma al variare delle condizioni ambientali e presentano una distribuzione continua. L'approccio sistematico vuole essere a tappeto, creo una griglia e decido di fare il campionamento in tutti i vertici della griglia. Mentre quello random vuole essere rappresentativo di un campione, infatti ogni punto dell'area ha la stessa probabilità di essere selezionato. La stratificazione è il processo di divisione di un campione in sottogruppi omogenei prima di procedere al campionamento, si applica nel campionamento soggettivo e in quello oggettivo si fa dal GIS. Gli strati devono essere mutuamente esclusivi (ogni elemento deve essere associato ad un solo strato) ed esaustivi nel loro complesso (nessun elemento del campione deve rimanere escluso). Nel campionamento random stratificato, la vegetazione viene suddivisa prima di selezionare casualmente le unità di campionamento, spesso su base fisionomica attraverso fotointerpretazione.

Per l'analisi dei gradienti utilizzerò dei metodi lineari, la linea viene detta transetto, per met
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
19 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/01 Botanica generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ale.o97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geobotanica e dinamica della vegetazione e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Burrascano Sabina.