Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Etichette chiare e univoche per la classificazione delle piante
Etichette chiare e univoche sono fondamentali per le piante. Deve scegliere gli insiemi di caratteri, di relazioni, di processi e la logica generale che devono presiedere alla ripartizione dei vegetali in gruppi significativi.
La sistematica fa uso di 2 strutture logiche:
- Organizzazione gerarchica del sistema
- Nomenclatura codicata
La classificazione non è sinonimo di sistematica. La classificazione interviene a valle di intervento sistematico, ovvero l'attribuzione dei vegetali a gruppi secondo criteri definiti dalla sistematica.
La determinazione è l'identificazione di un organismo che non si conosce con un gruppo di vegetali già noto.
La tassonomia, o chemiotassonomia, è sinonimo di classificazione e spesso è associata alla tassonomia molecolare, che riguarda gli aspetti della classificazione connotati su tecniche raffinate particolari usate per attribuire un vegetale a un gruppo.
Se non intesa come sinonimo di classificazione, la tassonomia è propria ai sistematici teorici che in genere coincidono con studiosi di determinati gruppi di organismi.
ma possono anche avere estrazione del tutto diversa (statistici o matematici ad es.).
Gerarchia sistematica
Si usano schemi gerarchici per creare gruppi con elementi simili tra di loro, ma organizzazione gruppi avviene secondo meccanismi di a nità.
In botanica ci sono grandi gruppi con poche cose importanti comuni, poi divisione in gruppi più piccoli dove però organismi sono ancora più simili tra di loro.
regno —> divisioni —> classi —> ordini —> famiglie —> generi
Organizzazione gerarchica:
—> specie.
Specie => categoria più importante.
Generi spesso riconoscibili.
Famiglie spesso riconoscibili —> ad esempio lamiacee contengono piante come rosmarino, timo, salvia, maggiorana, melissa (piante aromatiche con molti oli essenziali).
Taxon => gruppo di vegetali de nito da una combinazione di caratteri costante, che rende possibile individuarlo e distinguerlo dagli altri.
78fi fi fi fi fifi fi fi fi fi
fi fi fi ffi fi fi fi fi ffi fi fiSpecieTaxon con maggior valore operativo.3 caratteristiche principali che individui devono avere per far parte di un'unica specie:- somiglianza reciproca dei caratteri che presentano —> di cile formalizzarla, perché non esiste una misura obiettiva e de nita di somiglianza univocamente accettabile per cui la delimitazione di una specie può ri ettere una certa dose di soggettività
- interfecondità —> problema: non è banale veri carla e alcune specie non presentano sterili, apomittiche), interfecondità al loro interno (specie oppure risultare ampiamente interspeci che); interfeconde con specie diverse (ibridazioni
- costanza dei caratteri presentati nella discendenza => distinzione delle buone specie in senso stretto dagli ibridi fecondi; la prole di questi ultimi infatti non ha caratteri necessariamente simili a quelli dei genitori
Esempio: Myristica fragrans Houtt. (noce moscata).Nome del genere sempre scritto con maiuscola, nome specie sempre scritto conminuscola. Binomio corsivo.solitamente scritto inCi sono appellativi molto frequenti —> non usare appellativo come indicatore di una pianta, mausarlo unito al nome di genere.Autori sono scritti per esteso o abbreviato, secondo
troncature o sigle convenzionali riconosciute, per cui è opportuno fare attenzione al punto di troncamento eventualmente presente. Autore può avere gra a complicata. Autore può comprendere più autori diversi o può essere espresso in modo alquanto articolato e complesso, soprattutto se la specie ha subito revisioni sistematiche e nomenclaturali. Ad esempio, tra i molti, un possibile caso frequente è che Tizio riconosca e classi chi validamente la specie, ma poi Caio la inquadri diversamente a livello di genere e in questo caso l'autore è espresso facendo anche uso di parentesi così: (Tizio) Caio.
Esempio: Catharantus roseus (L.) G. Don —> indica storia di identi cazione di questa specie: scoperta da Carlo Linneo (=L.), che però la aveva inserita in un altro genere (l'aveva chiamata Vinca rosea) Vinca rosea Catharantus. —> studi botanici successivi ha messo la nel genera Linneo aveva identi cato
correttamente la specie, ma G.Don ha ricollocato la specie in un genere più caratteristico.
Tilia vulgaris Hayne => tiglio ibrido proveniente da incrocio di più tigli. Albero robusto che resiste come albero di impianto. x, Chiamato col nome del genere (Tilia), appellativo (vulgaris) e simbolo che indica che si tratta di ibrido.
Se ibrido è genere, x sta prima del nome del genere esempio: x Chamodenia heteroglossa—>(Reichenb. l.) Peitz.
Autore è importante da citare perché molti botanici hanno lavorato in tempi molto lunghi e hanno creato pletora di nomi, all’interno dei quali ci sono casi problematici —> 2 principali:
- omonimia stesso binomio usato per definire piante diverse di autori diversi=> —> es: Cinchona pubescens Cinchona pubescens Vahl e Endl. —> viene risolto specificando il nome dell’autore;
- sinonimia molti binomi diversi per la stessa pianta=> —> es: pianta camomilla, che
può Chamomilla recutita Matricaria essere chiamata come (L.) Rauschert (nome comune) = chamomilla Matricaria recutita L. = L. (sono almeno 12). In entrambi i casi citazione autore ci permette di essere più sicuri e precisi.
80 fi fi fi fi fi fi fi fi fi Specie nuove Protologo => descrizione completa della specie, in tutti i suoi caratteri, che può essere stesa in latino e anche in inglese, e pubblicata validamente a tutto il mondo botanico, in modo che sia alla portata di tutti. tipo nomenclaturale, Deve esistere anche cioè un esemplare d'erbario in cui si conserva un campione della specie, depositato presso un erbario consultabile (typus). Chi per primo pubblica validamente i suoi risultati associa il suo cognome al binomio della specie della priorità) (regola -> attività di molti botanici crea quindi problemi di sinonimia che possono essere risolti usando la regola della priorità o possono nascondere differenze più complesse.
diinterpretazione sistematica. Nuove scoperte si pubblicano in riviste scientifiche o in trattati. Materia medica: la prima opera ampia di sistematica vegetale è la di Dioscoride scritta nel I sec. d.C. per descrivere 600 specie di piante e il loro uso medicinale. La sistematica vegetale nasce in casa farmaceutica. La sistematica botanica è stata una scienza applicativa di utilità immediata per l'agricoltura e la medicina, perché veniva usata lì. Il legame profondo tra sistematica vegetale e farmacia ha origini molto lontane. Piante medicinali: individui vegetali contenenti principi di interesse farmaceutico. Sono anche chiamate piante officinali, piante medicinali o piante aromatiche. Definizione dell'OMS: ogni vegetale contenente in uno o più dei suoi organi sostanze nutritive o terapeutiche precursori di emisintesi che possono essere usate a scopo terapeutico.sono chemiofarmaceutiche. Precursori di emisintesi -> non subito ni terapeutici, ma se modi cate di un pochino diventano farmaci.
Pianta o cinale (Dizionario enciclopedico italiano, Istituto dell'Enciclopedia italiana, 1958) -> semplici". "vegetali usati in terapie; anche dette piante medicinali o Semplici -> termine antico, che rimane nell'espressione "orto dei semplici" (=orto dove vengono coltivate piante o cinali).
O cinale cina", Termine deriva dal termine "o che indica laboratorio farmaceutico (Dizionario enciclopedico italiano, Istituto dell'Enciclopedia italiana, 1958) -> derivato da o cina nel significato di laboratorio farmaceutico e indica propriamente