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IPERSENSIBILE

se c'è esposizione patologica anche in assenza di sintomi.

NERDMANOMETRIA

L'ultima indagine per indagare disfagia, acalasia e prima di un intervento chirurgico in caso di ernia iatale.

L'intervento consiste nel riposizionamento dello stomaco e nella formazione di un nodo con il legamento gastrofrenico che stringerà la porzione superiore dello stomaco: grazie a questa procedura verrà impedita la risalita di materiale gastrico in esofago ma sarà difficoltosa la deglutizione a causa della stenosi a valle. Per questo motivo i pazienti candidati per l'intervento devono essere iper-selezionati, perché la disfagia post-operatoria è molto frequente.

ESOFAGITE EOSINOFILA

L'esofagite eosinofila è una malattia cronica immuno-antigene mediata (non IgE-mediata ma per risposta TH2, come avviene per il morbo di Chron intestinale) caratterizzata da sintomi di disfunzione esofagea con aumentato conteggio di...

EOSINOFILIL'esofagite eosinofila è una malattia che si sta diffondendo: la Spagna registra 50 casi ogni 100.000 abitanti mentre del morbo di Crohn si registrano 4 casi ogni 100.000 abitanti.

La causa scatenante della patologia risiederebbe nella dieta, in particolar modo un ruolo cruciale sembra essere svolto dalle proteine, escludendo le proteine dalla dieta infatti si osserva la scomparsa dei sintomi e delle lesioni esofagee. La risposta immunitaria è di tipo TH2, che coinvolge CELLULE DENDRITICHE e LINFOCITI T: gli effettori finali sono alcune interleuchine tra cui e una chemochina, l'IL-13 E IL-5 EOTASSINA-3 fattore chemotattico per gli eosinofili che, attivati, attivano i linfociti T e inizia la risposta immunitaria.

Come avviene nelle dermatiti da contatto e nelle reazioni di ipersensibilità a un farmaco, un ruolo molto importante è svolto dalla predisposizione genetica, da una alterazione dell'integrità dell'epitelio esofageo.

Le alterazioni del microbiota esofageo possono essere causate da diversi fattori di rischio, simili a quelli delle malattie autoimmuni. Ad esempio, la somministrazione di antibiotici in età perinatale può squilibrare la risposta immunitaria e rappresentare un fattore predisponente.

I sintomi dell'esofagite eosinofila includono disfagia e sintomi da reflusso, come vomito, malassorbimento e dolore toracico nei bambini.

Per la diagnosi di esofagite eosinofila sono necessari riscontri endoscopici, che includono cerchi concentrici diffusi su tutta la mucosa dell'esofago, solchi longitudinali (furrows) e stenosi che chiudono il lume esofageo.

La diagnosi definitiva di esofagite eosinofila si basa sull'esame istologico, che richiede l'esecuzione di circa 8 biopsie. Anche se in una sola biopsia la conta degli eosinofili risulta maggiore di 15, la diagnosi di esofagite eosinofila può essere confermata.

È fondamentale diagnosticare precocemente l'esofagite eosinofila, in quanto può causare gravi complicanze se non trattata adeguatamente.

caratterizzatainizialmente da un quadro infiammatorio con essudato e edema, può evolvere in unafibrostenosi, come il Crohn, per cui non esistono farmaci adeguati.Il trattamento consiste nella formulazione di una dieta elementare, come la six foodsdiet priva di uova, pesce, proteine del latte, grano, riso e verdure: in un articolo in cuisi analizza l'impatto che la patologia in questione ha sulla qualità di vita del pazienti èstato riscontrato che le restrizioni dietetiche pesano di più sulla qualità della vita delTRATTAMENTO paziente rispetto ai sintomi di accompagnamento della patologia. Il futuro sarà(DIET, DRUGS, individuare il principio alimentare responsabile, che non è lo stesso per tutti: le dieteDILATATION) ad esclusione sono difficili da fare perché ci vogliono anche due/tre mesi per vederese l'alimento scatena o meno la risposta immunitaria.I farmaci utilizzati per il trattamento dell'esofagite eosinofilasono gli INIBITORI DI POMPA PROTONICA E GLI STEROIDI che non sono in commercio (si usano i farmaci per l'asma che dovendo andare nell'esofago, devono ingoiarlo cortisonico locale), prima somministrati per via orale e poi per via topica. La diarrea non è una malattia ma un sintomo comune ad una o più situazioni (organiche o funzionali) in cui si verifica un'alterazione dei flussi idro-elettrici a livello di intestino tenue o colon: una delle differenze fondamentali tra la diarrea funzionale e organica è il momento della giornata in cui insorge il sintomo perché una diarrea su base organica è sia notturna che diurna mentre quella funzionale (per aumentato riflesso gastrocolico) è prettamente diurna. Si definisce diarrea la presenza di una o più delle seguenti manifestazioni: - AUMENTO DEL VOLUME FECALE GIORNALIERO (>200-300 G\DIE): è un valore che varia in relazione alla dieta, dunque, se questa

è ricca di frutta verdura e prodotti integrali e ad alto contenuto in fibra, un peso fecale uguale o superiore ai300g è del tutto fisiologico.

  • INCREMENTO DELLA COMPONENTE LIQUIDA FECALE
  • AUMENTO DEL NUMERO DELLE EVACUAZIONI GIORNALIERE (IN GENERE 2-3)

EPIDEMIOLOGIA

La diarrea, in particolare nella forma acuta, rappresenta una delle principali cause di morbilità a livello mondiale ed è gravata da un’elevata mortalità, in particolare in età pediatrica, nei Paesi in via di sviluppo: nonostante un netto miglioramento della prognosi, in relazione al diffondersi di adeguate strategie di reidratazione, e la riduzione dei decessi del 90% in venti anni, si registra ancora una mortalità di 500.000 pazienti/anno. Nei Paesi industrializzati, invece, la mortalità è bassa ma la diarrea acuta rappresenta una delle più comuni cause di ricovero in età pediatrica.

La diarrea si distingue in base a un criterio

temporale in:ACUTA CRONICAHa un esordio improvviso con durata < 4 settimane e Ha un esordio meno esplosivo e persiste connella maggior parte dei casi è causata da una una durata > 4 settimane ed è causata da:INFEZIONE ▪(es. gastroenterite batterica o virale): , come la diverticoliteO TOSSINFEZIONE INFIAMMAZIONI▪può essere fatale, soprattutto nei bambini per , come la TBC, in quanto ilINFEZIONIincompleto sviluppo del sistema immunitario. micobatterio tubercolare può dareinfiammazione nell’ileo terminale o nel colonNei paesi industrializzati l’eziologia è non infettiva (es. ▪ NEOPLASIEischemia intestinale o diarrea acuta associata a farmaci). ▪ come nel caso diENDOCRINOPATIE,gastrinoma o vipoma, che vanno ad alterarela motilità (es. ACH o serotonina) 1L’approccio fondamentale che si deve attuare, come nella stipsi, è andare a cercare i “Red Flags” (sintomi diallarme): non prescrivo esami

Inutilmente ma cerco di capire se questi sintomi sono funzionali o organici.

  1. CALO PONDERALE: possiamo avere sia un paziente di 30 anni dove la causa può essere infiammatoria oppure la celiachia sia uno di 80 anni, dove la causa può essere un tumore.

  2. RETTORRAGIA (o EMATOCHEZIA): il paziente di 30 anni con diarrea o stipsi che riferisce rettorragia (presenza di sangue nelle feci) o ematochezia mi fa escludere tutto quello che sia un problema funzionale e mi fa andare avanti con il mio ragionamento. Quando è invece che posso rimanere fermo e pensare che questo è ancora un disturbo funzionale? Ho un paziente di 45-50 anni (quindi già a rischio) la domanda da fargli è "soffre di emorroidi?".

SINTOMI ASSOCIATI:

  • impellente necessità del paziente di evacuare associato o meno a dolori addominali e meteorismo.

URGENZA → Il paziente non riesce a trattenere le feci per la maggior quantità o per il volume.

liquido è presente lostimolo, altrimenti si parlerebbe di incontinenza. Il paziente è costretto a recarsi rapidamente in bagno;

  • sensazione di dover evacuare senza un'evacuazione effettiva, causato da un'infiammazione o da TENESMO una massa tumorale che stimola i meccanocettori o chemocettori dell'ampolla rettale (disturbo organico);
  • dovuto ad una eccessiva contrattilità dell'intestino, di tipo crampiforme, o ad una DOLORE ADDOMINALE distensione delle anse dovuta alla presenza di aria;
  • GONFIORE ADDOMINALE
  • INCONTINENZA FISIOPATOLOGIA

Ogni giorno nell'intestino entrano circa 10L di liquidi, di cui 7,5L secreti al suo interno (saliva, suco gastrico, succo pancreatico, bile, succo enterico) e 2,5L ingeriti con la dieta: la massima parte dell'assorbimento di acqua e soluti ha luogo nell'intestino tenue (8-8,5L) mentre altri 1,5L circa vengono riassorbiti nel colon, con il risultato finale che solo 100-150 ml

Di acqua vengono persi giornalmente con le feci. I principali meccanismi all'origine della diarrea possono essere ricondotti a quattro diverse condizioni:

  1. OSMOTICA

    La presenza di sostanze osmoticamente attive, non assorbite o non assorbibili, tende a richiamare acqua dalla parete intestinale al lume (a livello dell'intestino tenue) e si oppone ad un efficiente riassorbimento di acqua e sali, soprattutto sodio e cloro (a livello del colon). Quando l'osmolarità endoluminale supera di 100 mOsm/kg quella plasmatica, si verifica secrezione di acqua nel lume (superiore al movimento opposto legato all'assorbimento di sodio).

    • Malassorbimento selettivo di carboidrati es. intolleranza al lattosio (deficit congenito o acquisito di lattasi)
    • Malassorbimento globale per danni diffusi alla superficie assorbente (celiachia) o deficit di enzimi pancreatici (pancreatite cronica) o di sali biliari, in misura tale da interferire con la digestione di grassi e proteine: le

fecisono poltacee, maleodoranti e untuose, con un elevata concentrazione di lipidi e proteine (steatorrea)

Uso di alcuni lassativi o assunzione di carboidrati poco assorbibili (sorbitolo) o non assorbibili (lattulosio)

In relazione ai meccanismi coinvolti la diarrea osmotica può essere acquosa (deficit di disaccaridasi, lassativiosmotici) o con feci poltacee e untuose (malassorbimenti di tipo globale). Caratteristicamente, le diarree osmotiche regrediscono o si riducono drasticamente con il digiuno, o la cessazione dell'assunzione degli agenti che l'hanno provocata.

22. SECRETORIAnell'intestino tenue presenta una netta escrezione di anioni (cloro e bicarbonato) per attivazione dei canali del cloro o inibizione dell'assorbimento netto di sodio. La causa più comune è rappresentata da patogeni produttori di tossine pro-secretorie, es. la subunità A della tossina del Vibrio Cholera: oltre che da infezioni, può essere causata da farmaci.

neurotrasmettitori, ormoni (es. VIP) e
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I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Fufitus di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Gastroenterologia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Campus Bio-medico di Roma o del prof Cicala Michele.