Gadda, Carlo Emilio - La vita
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LA VITA DI GADDA
• Nasce a Milano il 14/11/1893.
• La madre era Adele Leher, di origini austriache, responsabile
dell’educazione dei figli. Era figlia di borghesi ma di condizione molto
modesta. Era insegnante.
• Il padre, Francesco Ippolito, è un personaggio bizzarro, muore presto. Era
impiegato in una azienda di filatura di seta. La madre e i figli sono costretti
a duri sacrifici per apparire bene alla borghesia.
• Viveva in condizioni molto buone nei primi anni di vita ma poi le cose si
sono aggravate per errori economici del padre, come l’acquisto della Villa
di Longone (presa “proprio quando non avrebbe potuto comprarla”) e
l’acquisto delle campane della chiesa di Milano. “Spendeva più di quanto
potesse poi recuperare”.
• Ha un fratello, Enrico, morto durante la guerra a causa di un guasto
durante una prova di volo. (anche se spacciavano la sua morte per una
morte in guerra) Erano molto legati.
• Ha anche una sorella che fa la suora e l’insegnante.
• Il simbolo più triste: la villa di Longone, in Brianza, costruita dal padre,
aveva bisogno di investimenti, per la madre era uno status symbol;
facevano la fame per mantenere la villa.
• Educazione severa, senza affetto (testimonianza in “Per favore mi lasci
nell’ombra”)
• Gadda credeva nell’interventismo. Quando scoppia la guerra molla gli studi
(1915) e prende parte negli alpini ma poi sarà imprigionato a Caporetto.
Durante la prigionia farà una vita grama, fatta di stenti (lo racconta in
“Giornale di guerra e prigionia”). Finita la prigionia scopre che il
fratello è morto.
• Gadda non è il solo a voler servire la propria patria allo scoppio della 1a
guerra mondiale, c’erano anche altri poeti. Alla fine la guerra si rivelerà un
trauma, i poeti cambiano il modo di scrivere. Chi prima scriveva in maniera
gioiosa ora non ce la fa più e scrive in modo triste.
• Dopo la guerra Gadda diventa ingegnere: lavoro non scelto da lui, ma
costretto dalla madre. E’ un lavoro che comunque svolge molto bene. Però
voleva laurearsi in lettere antiche. Scrive la tesi ma non si laurea.
• Viaggia moltissimo. Tra i vari viaggi che fa torna a Milano. La Milano del
politecnico che è sinonimo di rifugio, ma di un rifugio inquietante.
• Gadda è andato in Argentina dalla fine del 1922 all’inizio del 1924.
• Nella sua biblioteca non ci sono moltissimi libri in lingua spagnola, tra i
pochi compare Cervantes. Ha un interesse più affettivo che intellettuale
verso i libri in lingua spagnola.
• A Buenos Aires lavora presso la Compañia General del Fostero: doveva
soccorrere la famiglia che viveva solo grazie allo stipendio da insegnante
della madre.
• Gadda inizia la CDD dopo la morte della madre, più di dieci anni dopo il
suo soggiorno in Argentina. Soggiorno che aveva influenzato moltissimo la
CDD, si vede nell’utilizzo dei termini spagnoli e nello scenario dell’ipotetica
America del Sud.
DESCRIZIONE APPUNTO
Appunti presi a lezione riguardanti la Vita di Carlo Emilio Gadda
• Nasce a Milano il 14/11/1893.
• La madre era Adele Leher, di origini austriache, responsabile dell’educazione dei figli. Era figlia di borghesi ma di condizione molto modesta. Era insegnante.
• Il padre, Francesco Ippolito, è un personaggio bizzarro, muore presto. Era impiegato in una azienda di filatura di seta. La madre e i figli sono costretti a duri sacrifici per apparire bene alla borghesia.
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