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Gadda, Carlo Emilio - La cognizione del dolore, struttura dell'opera Pag. 1
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Struttura dell'opera

• E' una costruzione diversa, non compatta, ha uno statuto autobiografico anche se è scritta in 3a persona.

• E' una scrittura che non procede per selezione ma per accumulo, non ci sono parole iniziali e finali. Non sembra un'opera compiuta, ma un brogliaccio, qualcosa da recitare.

• La CDD è un'opera che nasce da una serie di strati che si accumulano mano mano nel tempo. E' una struttura aperta, Gadda non seleziona ma accumula.

• Stile: si amalgano toni diversi: il comico, l'umoristico, la narrazione alta lirica e tragica, toni medi e tradizionali (che poi "esplodono" in altro)

• Non è un tono uniforme, ci sono sempre dei ritmi e dei toni SEMPRE diversi.

• Il ritmo è lento, il tono è umoristico che va verso il comico, come lingua c'è lo spagnolo e il toscano, termini medici, rari, neologismi, termini comici. (es.: usa "agorà" per

indicare la piazza del paese)

  • Gadda usa molto gli elenchi.
  • Tra le 4 maniere di Gadda quelle che rappresentano meglio la CDD sono: la logico-razionale (Gadda ha molto rigore, rigidità, lui stesso riconosce una matrice materna) e la enfatica-tragica (barocca) (è innamorato di Cervantes).
  • L'opera ha registri diversi e dissonanti, adagi e sterzate.
  • C'è la convivenza di due modelli antropologici diversi tra loro: 1) rigore logico con influenza tedesca, architettura sintattica della sua opera. 2) Hispanidad corteggiata e paventata più con la fantasia che con la concezione ispanistica.
  • Appare anche un po' di maniera umoristico-seria-manzoniana: umorismo di stampo manzoniano che troviamo quando la sua pagina viene affidata all'efficacia dei fatti. L'episodio del gatto: lascia ai fatti la parola, non c'è commento dell'autore.

Cos'è la Cognizione del dolore? È la storia

del sentimentopatologico e ambivalente di un figlio nei confronti della madre. C'è anche una sorta di insofferenza per le case di villeggiatura (come la sua). Schema del rapporto amore/odio vero la sua Lombardia; nella CDD si parla della sua Brianza e di Longone (dove c'era la villa). Gadda ce l'aveva con la borghesia lombarda e inoltre vedeva i contadini brianzoli senza il fascino della loro parlata, ma erano visti come sporchi e ubriachi di acqua vite.
  • C'è un continuo gioco di rovesciamenti.
  • Il lombardo è il dialetto dominante della CDD, ma Gadda non usa il dialetto per riprodurre un'atmosfera e non serve per connotare in senso comico un personaggio, non lo rende prosodico, gli appartiene semplicemente è caratteristica del personaggio. Inoltre il dialetto scivola spessissimo dalla lingua del personaggio alla lingua del narratore, si mescola.
  • Vengono usati arcaismi, voci letterarie, latinismi, aulicismi, parole inventate,

stranierismi, tecnicismi. Figure di ripetizione o di suono.

Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
2 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/11 Letteratura italiana contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher emmebivenezia di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura Italiana Contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Tamiozzo Silvana.