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Il grafico di f, può essere rappresentato in un
={ }⊆
graf f x , y , f x , y :(x , y)∈ domf R
3
riferimento cartesiano di R , o tracciando alcune delle sue curve di livello, ovvero
{( ) ( )=C
∈
x , y dom f : f x , y
insiemi del tipo dove C appartiene ad R e indica una
costante. Osserveremo spesso casi in cui n=2 o n=3.
Altra classe di funzioni importante risulta quella delle funzioni a valori vettoriali o
campi vettoriali
n m n ≥1 e m>1
con .
⊆
f : X R → R
( )
( ) ( ) ( ) ∈
=
f x f x , … , f x , x X
1 m
( ) ( )
f x , … , f x
Dove, sono m funzioni a valori scalari, da X in R.
1 m
Nel caso di n=1, gli esempi più semplici di funzioni vettoriali sono le successioni a
m m
valori in R , ovvero funzioni da N a R , e le curve parametrizzate, essenzialmente
m
funzioni da un intervallo I a R .
La teoria generale dei limiti e delle funzioni continue per funzioni a più variabili rimane
completamente analoga a quella delle funzioni scalari ad una variabile, tuttavia il
calcolo è più complicato.
Dominio naturale.
Le nozioni di dominio, dominio naturale, immagine, grafico, funzione composta ecc…
valgono anche per funzioni a più variabili, in particolare il dominio naturale di una
n n
funzione è il più grande sottoinsieme di R in cui ha senso scrivere
∋ (x)∈
R x → f R
f(x) considerando gli elementi dell’insieme.
Distanza, intorni, insiemi aperti e chiusi.
n
R è uno spazio vettoriale: n
( ) ( ) ∈ ∈
=
x= x ,… , x , y y , … , y R e λ R
dati sono definite le seguenti operazioni:
1 n 1 n
Addizione: x+y=(x +y ,…,x +y );
1 1 n n )
λ x=( λ x , … , λ x
Moltiplicazione per uno scalare: ;
1 n
{ } =x
x , y y , … , x y
prodotto scalare: 1 1 n n
La norma euclidea (o modulo) di un punto x e la distanza euclidea tra due punti x
e t vengono definite da:
√
| | √ 2 2
| | = {x }=
norma: x , x x , … , x
1 n
| |
| |
( )=
d x , y x− y
distanza:
Detto questo definiamo un intorno /sferico\:
Def: +¿
n
Dati e si dice intorno sferico di raggio ε (o palla di centro x e raggio
∈
x R ¿
∈
ε R
ε) l’insieme:
{ } | |
| |
n n
( ) ( )
≔ ∈ ∈
<ε ={ < }
B x y R :d x , y y R : x− y ε
s { }
n
( ) ( )
L’insieme viene detto sfera di raggio x e raggio ε
≔ ∈ =ε
S x y R : d x , y
ε
I punti di accumulazione e i punti isolati vengono definiti come nel caso
monodimensionale n=1:
Accumulazione: ( )
n B x
si dice punto di accumulazione per E se, per ogni intorno di x esiste
∈
x R ε
¿ .
( )
∈ }
y B x
ε
Isolato:
∈
x E viene detto punto isolato di E solo nel caso in cui non sia di accumulazione per
E.
Insieme limitato: ⊆B (0)
n E
Un insieme si dice limitato se esiste r>0 tale che , ovvero se
⊆R
E ε
∈
x E
esiste un r>0 tale che ||x||<r per ogni . n
Questo concetto cambia rispetto al caso monodimensionale in quanto, R con n>1
non è un insieme ordinato.
Continua a valere il teorema di Bolzano Weierstrass.
n
Nel caso E sia un sottoinsieme limitato e infinito di R , allora esiste almeno un punto di
n
accumulazione per E in R .
¿
Sia Tutti i concetti topologici incontrati nel caso monodimensionale,
n n
⊆
E R , e CE=R
ad esclusione della definizione di insieme limitato, continuano a riscontrarsi
esattamente alla stessa maniera con le dovute traduzioni(concetto di distanza).
Punto interno: ( ) >
B x , con ε 0
n è punto interno ad E se esiste almeno un suo intorno
∈
x R ε
interamente contenuto in E
Punto esterno:
n si dice punto esterno ad E se è un punto interno a CE.
∈
x R
Punto di frontiera:
n è punto di frontiera per E se non risulta ne punto interno ad E ne punto
∈
x R
esterno ad E.
Interno: ∈ }
E={x R : x è punto interno ad E
Chiamasi interno di E l’insieme .
Frontiera: { }
∈
∂ E= R : x puntodi frontiera di E
Si dice frontiera di E l’insieme
Chiusura: ∪
E ∂ E
Chiamasi chiusura di E l’insieme E=
∈
x ∂ E se e solo se in ogni intorno di x si trovano sia i punti di E sia i punti del
complementare di E (CE), dunque ogni punto isolato appartiene alla frontiera di E,
inoltre la frontiera di E corrisponde con la frontiera del complementare di E
∂ E=∂CE .
I punti interni e quelli di frontiera non isolati sono punti di accumulazione per E a
differenza dei punti esterni, dunque:
{ } =Chiusura }
x : x è di accumulazione per E di E/{x : x è un punto isolato di E
Un punto di accumulazione può non appartenere ad E e viceversa, un punto di E può
non essere di accumulazione per E.
n
Un insieme E viene detto:
⊆
E R
n
aperto se ogni elemento di E è punto interno ad E.
¿ R
n
chiuso se il complementare di E è aperto.
¿ R n
Gli insiemi chiusi di R con n>1 vengono caratterizzati dal seguente teorema.
n
Sia , le seguenti affermazioni sono equivalenti:
⊆
E R
E è chiuso;
⊆
∂ E E
E contiene i suoi punti di accumulazione.
Segue con immediatezza dal teorema che:
E è chiuso se e solo se E coincide con la sua chiusura.
Da questo deduciamo che la chiusura di E è il più piccolo insieme chiuso contenente E.
D’altra parte se E è aperto vuol dire che è il più grande insieme aperto contenuto in E.
Insieme denso; n
Un insieme si dice denso in E se e solo se la chiusura di A è uguale a
⊆
A E⊆ R
quella di E.