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PROTOZOII
Protozoi sono microorganismi unicellulari, che nella forma vegetativa (quella che consente a loro di crescere e moltiplicarsi), sono detti trofozoiti. Sono eucarioti, aerobi o anaerobi facoltativi, eterotrofi, privi di pigmenti, e alcuni sono provvisti di organi di movimento (flagelli e ciglia, membrana ondulante, pseudopodi). Possono avere riproduzione asessuata o sessuata e solitamente il ciclo si svolge in due ospiti diversi, ovvero le fasi asessuata e sessuata avvengono in organismi ospite differenti. L'ospite dove avviene la riproduzione sessuata viene chiamato ospite definitivo mentre l'ospite (o gli ospiti) dove avviene la riproduzione asessuata vengono chiamati ospiti intermedi.
I protozoi sono multiformi, di dimensioni variabili da 4 a 100μm e sono privi di parete cellulare. I protozoi sono provvisti di involucri aggiuntivi (guscio, teca, lorica) esterni alla membrana citoplasmatica alla quale possono essere adesi o separati da uno spazio. Nel citoplasma
Sono presenti uno o più nuclei e organelli con funzioni riproduttive, di nutrizione e osmoregolazione. Alcuni protozoi, oltre alla forma di trofozoite, hanno una forma deputata alla resistenza, per lo più formata da cisti che vengono rilasciate nell'ambiente. La forma cistica è una forma non replicativa e che quindi non consente alla cellula di dare origine ad altre cellule figlie. Tuttavia, la forma cistica permette a questi protozoi di sopravvivere in ambienti sfavorevoli. Oltre alla sopravvivenza, la composizione chimica della parete cistica di alcuni protozoi può svolgere inoltre un ruolo importante nella loro diffusione.
Protozoi di interesse medico:
- Flagellati, per la presenza di uno o più flagelli.
- Giardia lamblia, che causa la giardiasi gastrointestinale.
- Trichomonas vaginalis, agente eziologico della tricomoniasi, una patologia sessualmente trasmessa.
- Sarcodini (amebe)
- Sporozoi
- Tra gli sporozoi rientrano i plasmodi, agenti eziologici dellamalaria, e il Toxoplasma gondii, agente eziologico dellatoxoplasmosi.
- Ciliati
- Sono i protozoi più evoluti. I protozoi ciliati presentano numerose appendici locomotorie, ovvero le ciglia, che sono più corte dei flagelli.
- Tra i protozoi ciliati ricordiamo il Balantidium coli che è un agente eziologico della diarrea.
gravidanza.
Più del 90% dei casi di malaria tuttavia è concentrato in alcune zone bendefinite ovvero per lo più nell'Africa tropicale e nelle zone che nellacartina riportata sono colorate di blu.
Nell'area del Mediterraneo vi è la circolazione di alcune specie di Plasmodium, in particolare del Plasmodium vivax, che può essere responsabile di forme di malaria non complicata.
Inoltre, l'area Europea, a seguito di migrazioni, può essere anche un'area a rischio di reintroduzione di malaria da importazione.
Metodi di trasmissione
La malaria quindi si trasmette attraverso le zanzare. Le zanzare, che sono insetti ematofagi, durante il pasto ematico inoculano il protozoo, ovvero i Plasmodi, trasmettendo la malaria all'uomo.
In casi più rari si possono anche avere altre modalità di trasmissione meno convenzionali:
- trasfusione di sangue contente Plasmodi (malaria indotta)
- da madre a feto durante gravidanza.
La gravidanza (malaria congenita);
- in seguito a trapianti d'organo;
- per zanzare Anopheles importate dalle aree ove queste sono endemiche.
Le zanzare Anopheles possono essere importate nelle aeree in cui non sono endemiche con viaggi aerei (malaria da aeroporto), nelle valigie (malaria davaligia), e così via.
Plasmodium
Vi sono quattro specie di Plasmodium che causano quasi tutti i casi di malaria umana:
- il Plasmodium falciparum
- È l'unico Plasmodium che da la forma di malaria grave.
- Tale protozoo è diffuso nell'Africa tropicale, in Asia ed in America Latina;
- il Plasmodium vivax
- Tale plasmodium è caratteristico delle aeree tropicali e di alcune zone temperate tra cui anche l'area del Mediterraneo.
- il Plasmodium ovale
- Il Plasmodium ovale è diffuso soprattutto nell'Africa tropicale e occidentale.
- il Plasmodium malariae
- Il Plasmodium malariae è ubiquitario ma presenta
Una distribuzione amacchia di leopardo. Così nella zona del mediterraneo tale protozoo è presente, per esempio, in alcune zone della Sardegna.
Ciclo vitale
Il ciclo vitale del Plasmodium malariae coinvolge due ospiti:
- zanzara Anopheles - È l'ospite definitivo in cui il protozoo fa una riproduzione sessuata.
- l'uomo - È l'ospite intermedio dove i Plasmodi si replicano per via asessuata.
La zanzara, durante il pasto ematico, inocula gli sporozoiti, presenti nella sua saliva (che ha funzioni anticoagulanti durante il pasto ematico), nell'uomo. Gli sporozoiti vanno a localizzarsi a livello epatico dove hanno un primo ed unico ciclo replicativo.
In seguito al rilascio degli sporozoiti nel sangue, questi vanno a parassitare i globuli rossi dove iniziano cicli virtualmente infiniti di replicazione. Una volta che si replicano a livello del globulo rosso i merozoiti, la forma che parassita i globuli rossi, escono da tale cellula provocandone
La lisi. La lisi di tutte le emazie parassitate avviene simultaneamente ed è per cui sincrona. Questa lisi porta al rilascio, nel torrente circolatorio, di tutti gli enzimi presenti nelle emazie che inducono il processo pirogeno e quindi la comparsa della febbre. Occasionalmente si può avere la trasformazione di alcuni merozoiti in gametociti (ogamonti) che possono, se vengono in pasti ematici successivi, immessi nel tratto gastrointestinale della zanzara, svolgere una replicazione sessuata che porti poi alla formazione di nuovi sporozoiti.
Ciclo replicativo del genere Plasmodium. Il ciclo replicativo del genere Plasmodium è un ciclo replicativo abbastanza complicato che coinvolge diverse forme di Plasmodium (nel senso di stadi del ciclo -> sporozoiti, merozoiti...). Il concetto è che il Plasmodium nelle diverse replicazioni assume diverse forme che sono diverse anche dal punto di vista antigenico. Per cui, il vaccino antimalarico, su cui diversi gruppi stanno lavorando,
È reso più complicato proprio dalla presenza di tutte queste forme che presentano antigeni anche molto diversi. Il quadro clinico Da un punto di vista clinico invece possiamo distinguere la malaria in tre forme: - una malaria terzana benigna (febbre terzana benigna) È data dal Plasmodium vivax e dal Plasmodium ovale - una malaria terzana maligna (febbre terzana maligna) È data dal Plasmodium falciparum - una malaria quartana È data dal Plasmodium malariae (febbre quartana) I nomi di malaria terzana e quartana sono dovuti all'andamento dei picchi di febbre che possono presentare una periodicità di quattro giorni o di tre giorni. Sintomatologia La sintomatologia classica della malaria prevede: - sintomi simili influenzali tra gli 8 e i 30 giorni dall'infezione. Il periodo di incubazione e il periodo di comparsa dei sintomi dipendono ovviamente dai diversi agenti eziologici che possono dare la malaria.caratteristica comparsa di febbre con oscillazioni termiche (periodi di febbre e periodi di defervescenza). La temperatura corporea può arrivare anche a picchi di 40°C. - eventuale comparsa di cefalea, nausea, vomito e mialgie. Quadro clinico L'OMS definisce il seguente quadro clinico: - la maggior parte dei casi di malaria è rappresentata da una malaria asintomatica. - un elevato numero di casi è rappresentato da una malaria non complicata. - un numero ristretto di casi (solo quelli derivanti dal Plasmodium falciparum) può dare una malaria severa con quadri di anemia, acidosi lattica, malaria cerebrale fino a portare poi anche alla morte del paziente. I bambini al di sotto dei 5 anni di età e le donne in gravidanza sono i soggetti più a rischio di sviluppare una forma di malaria severa in caso di infezione da Plasmodium falciparum. Farmaci antimalarici Esistono dei farmaci antimalarici che possono aiutare a curare la.patologia.Sono classificati sulla base dello stadio del parassita su cui agiscono:
- farmaci che agiscono sugli sporozoi e che quindi possono essere impiegati in profilassi (prevenzione);
- farmaci che vengono utilizzati per prevenire le ricadute.
Infatti, alcuni Plasmodium, in particolare il vivax, l'ovale e il malariae, possono rimanere silenti nell'individuo per poi dare delle patologie secondarie e quindi delle ricadute;
- Schizonticidi ematici.
- Gametocitocidi, ovvero
Si tratta i farmaci che agiscono sulle forme in attiva replicazione a livello delle emazie;