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GENERE ASPERGILLUS
È un fungo che ha come habitat il suolo, il materiale organico vegetale. Le specie di interesse medico sono tre: A. fumigatus, A. flavus e A. niger, oltre ad altri.
La propagazione dei conidi avviene attraverso l'aria, l'uomo può inalare moltissime cellule fungine al giorno (l'8% sono Aspergillus).
Le patologie associate ad Aspergillus sono:
- Aspergillosi broncopolmonare allergica: reazione allergica agli antigeni delle spore
- Aspergilloma: si sviluppa all'interno delle cavità polmonari soprattutto in pazienti affetti da bronchiectasie e tubercolosi cavitaria
- Otomicosi: impianto fungino nella parte interna dell'orecchio
- Aspergillosi polmonare invasiva o disseminata: invasione dei tessuti nel caso di pazienti con emopatie maligne, trapianti d'organo e HIV
L'aspergilloma è una sorta di palla di funghi che si localizza in cicatrici della cavità polmonare o incavità formate da.
precedenti patologie. Le tossine prodotte dai funghi sono: - Aflatossine cancerogene - Citrina nefrotossina - Alcalodi della segale effetto allucinogeno - Ocratossina nefrotossica, cancerogena e teratogena Diagnosi Può essere effettuata tramite microscopio diretto a fresco tramite preparati istologici colorati. Si può fare coltura su terreno e sierodiagnosi. La sierodiagnosi comprende la ricerca di anticorpi e antigeni polisaccaridici e glicoproteici componenti della parete fungina. Da una prima osservazione delle colonie si osservano colonie filamentose prima bianche e poi verdi e marrone-rossastro. Da una seconda osservazione si ricava la morfologia dei funghi. La ricerca delle micotossine si esegue dopo estrazione con cloroformio mediante elettroforesi si usano tamponi che variano in base alla micotossina da analizzare. Esistono test ELISA. ZIGOMICETI Zigomicosi infezioni causate dalla famiglia degli Zigomiceti principale patogeno Rhizopus. La zigomicosirinocerebrale è la forma più grave inizia dai seni paranasali, può coinvolgere orbita, palato, cervello e la cute negli ustionati. I soggetti diabetici presentano una forma più grave dato da iperglicemia e chetoacidosi. Sono infezioni opportunistiche.
PNEUMOCYSTIS CARINII E PNEUMOCYSTIS JIROVECII Presente in maniera asintomatica e senza patogenicità nei pazienti sani agente di polmoniti interstiziali gravi nei pazienti con AIDS. Può causare anche infezioni extrapolmonari orecchio, occhio, midollo. La diagnosi è basata sulla dimostrazione del fungo su campioni prelevati tramite broncoscopia. Tra i metodi più diffusi immunofluorescenza diretta (specifica e sensibile) o saggio molecolare rapido in cartuccia tramite esame microscopico si possono individuare cistifungine.
PARASSITI Organismi che traggono nutrimento e protezione da un altro organismo. Si possono definire:
- Obbligati vivono solo parassitando l'ospite
Facoltativi possono vivere in un ospite, ma anche in forma libera - Patogeni in grado di causare malattia - Commensali vivono a spese dell'ospite, senza causare malattie o danni
Quando si parla di ospite, se ne possono distinguere diverse tipologie:
- Ospite definitivo: il parassita trascorre il proprio stadio di vita adulta e va incontro a riproduzione sessuata
- Ospite intermedio: il parassita è presente nello stadio larvale e va incontro a riproduzione asessuata
- Reservoir: albergano il parassita, sono vere e proprie riserve in cui vengono mantenuti i parassiti e contribuiscono alla continuità del ciclo riproduttivo
Il vettore è un organismo che trasmette l'infezione parassitaria, solitamente si tratta solo di un veicolo tramite cui il parassita viene inoculato in un ospite, senza presentare infezioni.
AZIONE PATOGENA DEI PARASSITI
Vi sono delle attività patogene dei parassiti che si esplicano attraverso:
- Azioni traumatiche
- Azioni meccaniche ad esempio a livello dell'intestino ci può essere occupazione meccanica, ovvero un'ostruzione da parte di moltissimi parassiti; oppure si può avere compressione di organi, tramite lo sviluppo di cisti
- Azioni necrotizzanti in conseguenza di traumi si può avere necrosi per migrazione del parassita
- Fenomeni tossici il metabolismo del parassita produce delle sostanze che interferiscono con i processi fisiologici dell'ospite
- Fenomeni immunologici e allergici possono verificarsi delle reazioni immunitarie allergiche e di ipersensibilità dovute alla presenza di parassiti vi è presenza di eosinofilia e un aumento delle Ig
- Azione spoliatrice i parassiti compromettono l'assorbimento di sostanze produttive nell'ospite
- Trofozoite: forma attiva dal punto di vista metabolico e replicativo spesso non infettante, contribuisce al ciclo vitale del protozoo
- Cisti: forma inattiva a volte presente nell'ambiente può essere infettante perché, raggiungendo l'ospite, passa alla forma metabolicamente attiva funge da trasmissione dell'infezione
- Amebe: modalità di movimento con pseudopodi
- Ciliati: si spostano grazie all'utilizzo delle ciglia
- Flagellati: si muovono mediante l'utilizzo di flagelli
- Nematodi con sezione cilindrica
- Trematodi e cestodi con sezione piatta
- Artropodi talora a loro volta vettori di altri parassiti
- Producono uova in seguito alla riproduzione sessuata all'interno dell'ospite definitivo si moltiplicano talvolta si ha infestazione da parte di numerosi vermi.
- Patogeni intestinali
- Patogeni urogenitali
- Patogeni del sangue e dei tessuti
- Colonizzazione non invasiva se il ceppo ha bassa virulenza e arriva un inoculo basso, il sistema immunitario è competente non ci sono sintomi
- Colonizzazione invasiva si ha distruzione localizzata di tessuto del colon dolori addominali, crampi e colite con diarrea che perdura per tanti giorni
- Colonizzazione extra intestinale tramite il circolo si può passare ad altri organi
- Nella donna infiammazione vagina, vulva e cervice con leucorrea, prurito e edema il 10-20% delle donne può essere interessato da un quadro del genere
- Nell'uomo portatore asintomatico, i portatori sintomatici sono meno del 5% non dà conseguenze ma è trasmissibile
Livello di cute o mucose si impiantano larve di parassiti o diartropodi:
Parlando di parassiti bisogna distinguere tra parassiti unicellulari e pluricellulari.
ORGANISMI PARASSITI
UNICELLULARI → Sono costituiti da un'unica cellula eucariote, organizzata e strutturata protozoi. Sono organismi dotati di uno o più nuclei, sono unicellulari e si nutrono di sostanze provenienti dall'esterno (eterotrofi) hanno cicli vitali complessi: si possono alternare fasi di riproduzione sessuata e asessuata.
Può essere presente in due forme:
In base alle modalità di movimento, i protozoi si dividono in quattro categorie:
flagelli - Sporozoi forme prive di movimento attivo
ORGANISMI PARASSITI PLURICELLULARI - Microorganismi di grandi dimensioni numerose cellule eucariote, talvolta visibili ad occhionudo. Comprendono sostanzialmente i vermi. In particolare, si distinguono:
PROTOZOI - Unicellulari, eucarioti (struttura cellulare organizzata e corpuscoli subcellulari), eterotrofi, dimensioni non molto grandi, possono presentarsi in due forme (trofozoiti o cisti), possono andare incontro a cicli alternati di riproduzione asessuata e sessuata. Si distinguono classicamente in base al sito di infezione in:
PROTOZOI INTESTINALI
– ENTAMOEBA HISTOLYTICAEsistono numerose amebe, la maggior parte commensali del tratto digerente. Quella patogena è la Entamoeba histolytica.
Nell'ambiente possono essere presenti, perché eliminate da un precedente ospite, delle cisti infettanti ingerite con il cibo o acqua contaminati raggiungono l'intestino e si trasformano nella forma vegetativa trofozoita a livello del tenue infetta anche il colon e determina diarrea cronica di tipo dissenterico (possono essere presenti ulcerazioni e materiale ematico).
Ci può essere interessamento secondario del fegato con formazione di ascessi.
A livello del colon tornano alla forma di cisti, eliminate con le feci possono contaminare acque e cibo, venendo ingerite infettano un altro soggetto.
Se si eliminano con le feci i trofozoiti non sono infettanti.
La diagnosi prevede l'esame microscopico delle feci e la ricerca delle cisti. Si possono fare anche test sierologici con ricerca di anticorpi.
antigeni.Esiste una terapia con farmaci antiparassitari (iodochinolo e metronidazolo).A livello dell'intestino ci può essere:
L'Entamoeba produce a livello dell'intestino ulcere "a bottone di camicia". Nel fegato si possono determinare formazioni di ascesso che compromettono la funzionalità.
PROTOZOI INTESTINALI - GIARDIA LAMBLIA
Ci si infetta per ingestione di acqua contaminata da cisti vanno a livello di duodeno e digiuno con incubazione di 10 giorni.
L'infezione può essere asintomatica, oppure dare esordio acuto con
feci acquose fino a formecon grave infiammazione e danno alla mucosa (con diarrea persistente e malassorbimento). La diagnosi si basa sull'evidenza nel campione fecale di cisti e trofozoiti all'esame al microscopio e sulla ricerca degli antigeni nelle feci. La Giardia Lamblia è la parassitosi intestinale più comune in Italia. La terapia prevede l'uso di metronidazolo. PROTOZOI INTESTINALI - CRYPTOSPORIDIUM PARVUMInteressa: è un parassita intracellulare le cellule epiteliali del tenue distale. L'infezione avviene consumando e ingerendo acque contaminate da escrementi di animali domestici.
Il quadro è asintomatico o prevede una diarrea nel soggetto immunocompetente si risolve in una decina di giorni anche senza terapia.
Nel soggetto immunocompromesso si ha diarrea grave e incontrollabile richiede una terapia.
La diagnosi prevede la ricerca di cisti nel preparato fecale oppure degli antigeni a livello delle feci.
La terapia sieffettua con la paromomicina.
PROTOZOI UROGENITALI - TRICHOMONAS VAGINALIS
Molto frequente, interessa il tratto urogenitale, con differenza nei due sessi:
Può anche succedere che una donna incinta sia infetta infezione del neonato al passaggio nel canale del parto.