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Il ciclo di crescita del grano
Il ciclo di crescita del grano può essere suddiviso in diverse fasi:
- Germinazione: avviene quando il seme viene messo a contatto con l'acqua e le temperature sono adatte. Il seme si gonfia e inizia a sviluppare una radice e un germoglio.
- Accrescimento: durante questa fase, la pianta di grano continua a svilupparsi. L'accrescimento può essere distinto in quello autunnale e quello primaverile. L'accrescimento autunnale è il più importante e diventa dannoso se tardivo, poiché i germogli non raggiungono il pieno sviluppo. L'accrescimento primaverile, se tardivo, provoca un ritardo nella maturazione e possono verificarsi strette sulla cariosside e ruggini.
- Levata: si verifica quando le temperature si alzano, di solito in primavera. Durante questa fase, gli internodi si allungano e la pianta cresce. I germogli danno origine a foglie ligulate e guainate in posizione alterna sul fusto. La spiga si trova nell'ultima guaina fogliare ingrossata, chiamata Botticella, e quando esce si è in fase di spigatura. La fecondazione avviene all'interno del fiore e dopo che è avvenuta, le glumelle si aprono lasciando fuoriuscire gli stami. Il grano fiorisce al meglio a una temperatura di 16 gradi, con sbalzi di temperatura contenuti.
- Maturazione: dopo la levata, il grano continua a maturare. Durante questa fase, i chicchi di grano diventano duri e secchi. La pianta raggiunge la piena maturazione e i chicchi possono essere raccolti per la produzione di farina o altri prodotti derivati.
fioritura l'ovario si sviluppa dando origine al frutto (cariosside) proprio in questo periodo diminuisce il potere assorbente delle radici e l'attività fotosintetica delle foglie mentre aumenta l'attività di mobilizzazione delle sostanze verso le cariossidi. La temperatura non dovrebbe mai scendere sotto i 21 gradi. La cariosside ha fasi di maturazione: lattea (se schiacciata esce liquido lattiginoso e si vedono granuli di amido), gialla o cerosa (le foglie hanno perso clorofilla e la cariosside se schiacciata fa fuoriuscire materiale pastoso), piena (momento ideale della mietitura, la cariosside ha assunto il colore caratteristico ed è difficile da schiacciare), di morte (la paglia è fragile e opaca, le spighe si staccano dal culmo perdendo del raccolto e le cariossidi perdono di peso e lucentezza).
3) Avvicendamento colturale: il Frumento è una pianta che tende a depauperare molte sostanze nutritive del terreno, è bene che prima di
seminarla vi siano state colture che abbiano determinato un miglioramento delle condizioni fisiche e chimiche del suolo, dunque una pianta da rinnovo (es. barbabietola, canapa, tabacco, erbaio, prato, pascolo, fava) chiaramente questo a seguito di una buona preparazione del terreno e perché no una leggera concimazione a base di Sali potassici. Il frumento da cattivi risultati se ristoppiato.
4) Preparazione del terreno: non vi è un preciso momento in cui eseguire le lavorazioni, l'obiettivo comune è quello di creare un buon letto di semina. Il letto di semina dovrà essere abbastanza soffice da permettere alle semine di germinare, dunque ridurre al minimo le perdite. È bene che anche l'umidità del terreno venga controllata (problema più presente al sud) dopo una coltura da rinnovo può anche bastare una lavorazione superficiale del terreno.
5) Concimazione: bisogna tenere conto di molteplici fattori quali le caratteristiche
La concimazione può essere indiretta (quando le sostanze nutritive sono già presenti nel terreno) e diretta. Fondamentale risultano i livelli di sostanza organica e i livelli di azoto nel terreno. Importanti sono anche i livelli di azoto e fosforo nel terreno. È bene che l'azoto sia in forma nitrica fino all'inizio dell'attività vegetativa della pianta e durante la fase di levata, momento in cui la pianta ne assorbe una maggiore quantità. Per avere azoto sotto forma nitrica, è necessario avere un terreno in ottime condizioni (buona porosità) che permetta il fenomeno della nitrificazione. Solitamente, per i concimi potassici si danno da 1-2 qli/ha, per quelli fosfatici 4-8 qli/ha e per quelli azotati 3-6 qli/ha. I concimi fosfatici e potassici si interrano durante la lavorazione del terreno, mentre i concimi azotati si danno in copertura.