Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 6
Fratture dell’arto superiore Pag. 1 Fratture dell’arto superiore Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 6.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Fratture dell’arto superiore Pag. 6
1 su 6
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Fratture dell'omero

Si producono per trauma diretto o per strappamento. È presente dolore locale e impotenza funzionale. È sufficiente un bendaggio tipo Desault o un tutore per 20 giorni: solo se c'è risalita della tuberosità è indicato l'intervento cruento con osteosintesi del frammento.

Fratture del collo anatomica

Sono molto rare e consistono nella decapitazione dell'omero, spesso accompagnata da necrosi ischemica della testa omerale. Immobilizzazione in Desault con tutore per 25-30 giorni previa eventuale riduzione, cruenta o meno a seconda della gravità della scomposizione.

Fratture della testa

Poco frequenti, per lo più consistono in infrazioni e infossamenti che si trattano in maniera incruenta; ci sono però le cosiddette fratture "da scoppio" in cui è necessaria la toeletta chirurgica dei frammenti e la sostituzione protesica della testa omerale.

Fratture della diafisi omerale

Comprendono le fratture localizzate tra il collo.

chirurgico e una linea convenzionale posta 4 cmsopra l’epitroclea e l’epicondilo.Sono le + frequenti in età adulta e si procurano per traumi di solito diretti; la rima di frattura èfrequentemente trasversale o leggermente obliqua. Nel caso dei traumi indiretti con sollecitazionialla flessione e alla torsione invece la rima ha un decorso obliquo o spiroide: questa evenienza sipuò accompagnare alla presenza di un terzo frammento, scomposizione per azione delle massemuscolari e interposizione di grossi lembi muscolari.È presente deformità angolare, dolore spontaneo e provocato (da palpazione e mobilizzazioneattiva e passiva), tumefazione ed ecchimosi diffusa a tutto il braccio e talvolta ancheall’avambraccio, mobilità abnorme, impotenza funzionale totale e accorciamento dell’arto (nelle f.scomposte a rima obliqua con scivolamento dei monconi)

Complicazioni : immediata, favorita dal rapporto stretto del nervo con la faccia-

Lesione del nervo radiale: posteriore e laterale dell'omero, a livello della doccia di torsione; il nervo può essere danneggiato per stiramento, compressione e contusione da parte dei frammenti. Meno frequente è la sezione (sub)totale. Si manifesta con la "mano cadente" (per un deficit degli estensori prossimali del carpo), deficit di abduzione del pollice e anestesia del lato esterno del dorso della mano.

La prognosi si basa sull'EMG, da effettuare ogni 10-15 giorni, per differenziare un danno irreversibile (neuronotmesi) da uno transitorio funzionale (neuroaprassia);

- esposizione focolaio di frattura;

- possibile soprattutto nelle fratture spiroidi con interposizione di elementi pseudoartrosi → muscolari;

Trattamento:

- Incruento: immobilizzazione toraco-brachiale per 2-3 mesi, eventualmente preceduta da trazione continua transolecranica o dalla metodica del gesso pendente.

Dopo i primi 30 giorni è conveniente in ogni caso la sostituzione.

con un tutore.
Cruento: vi si ricorre obbligatoriamente in presenza di un deficit del radiale, ma anche per ottenere una mobilizzazione precoce (dopo l'osteosintesi è sufficiente portare un tutore per soli 30 giorni).
Fratture del gomito
Fratture sovracondiloidee
Interessano quasi solo i bambini, si producono per 2 meccanismi:
1. per estensione (+ frequenti): si producono per un trauma indiretto, ad es. caduta a terra sul palmo della mano e gomito in iperestensione; l'epifisi omerale distale si sposta dorsalmente e in alto perché attratta dal tricipite omerale;
2. per flessione (+ rare): stesso meccanismo ma con gomito in iperflessione; in questo caso lo spostamento dei monconi frammentari è opposto (epifisi in avanti, diafisi indietro) rispetto a un piano frontale si può formare un certo angolo in valgismo (verso l'interno) o in varismo (verso l'esterno).
In una piccola % dei casi c'è solo un'infrazione e le fratture

composte sono una minoranza.Il gomito si presenta tumefatto, dolente spontaneamente, al tatto e a ogni tentativo benché minimodi mobilizzazione; è presente anche un ecchimosi sulla faccia anteriore del gomito e deformità invalgismo o in varismo se i frammenti formano un angolo

Complicazioni precoci :− Lesione del nervo radiale (immediata): come nella frattura della diafisi omerale.Siconfeziona un comune gesso brachio-antibrachiale, esteso dalla radice dell’arto al polso,inglobando a livello del gomito una stringa alla quale viene legato un peso; il polso èsostenuto da una bretella;− Lesione del nervo mediano: molto più rara, si manifesta con l’impossibilità di opporre ilpollice e di flettere le falangi distali delle prime 3 dita nonché con l’anestesia della facciapalmare delle prime 3 dita e della metà radiale del 4°− Lesione del nervo ulnare: non avviene quasi mai nel momento del trauma

Perché il nervo, essendo alloggiato nella doccia olecranica, segue lo spostamento dell'epifisi omerale; può comparire in seguito a un consolidamento anomalo in valgismo-

Complicanze vascolari: sono le più temibili, per la gravità delle loro possibili conseguenze e sindrome ischemica diper la rapidità d'insorgenza; consistono essenzialmente nella Volkmann che è causata dall'ostruzione dell'arteria omerale secondaria a spasmo (da contusione o stiramento), "inginocchiamento" dell'arteria per spostamento dei frammenti, compressione ab estrinseco da parte di un'ematoma che si raccoglie tra il piano osseo e le fasce aponevrotiche inestensibili; in quest'ultimo caso la sindrome è aggravata dall'applicazione di bendaggi stretti o gessati che ostacolano la diffusione radiale dell'ematoma.

La sindrome consta di 2 fasi:

1. fase prodromica: dolore lancinante all'avambraccio,

mano.3. fase di guarigione: si verifica dopo 3-4 mesi; si assiste a una progressiva riduzione dell'edema e della congestione, con miglioramento della mobilità delle dita. Tuttavia, possono rimanere delle limitazioni nella flessione e nell'estensione delle dita, così come una ridotta forza di presa. Per trattare questa condizione, è fondamentale intervenire prontamente e in modo adeguato. Il trattamento può includere l'immobilizzazione dell'arto colpito, l'applicazione di ghiaccio per ridurre l'infiammazione, la terapia farmacologica per alleviare il dolore e favorire la guarigione, e la fisioterapia per ripristinare la mobilità e la forza muscolare. In conclusione, il sindrome da compressione del nervo ulnare è una condizione che può causare sintomi significativi e limitazioni funzionali. Tuttavia, con un intervento tempestivo e appropriato, è possibile ottenere una buona ripresa e ridurre al minimo i possibili effetti a lungo termine.mano.Complicazioni tardive:
  • Gomito varo: formazione di un angolo rivolto verso il fianco; causa disturbi funzionali ed estetici (considerando che normalmente è presente un valgismo fisiologico di 15°)
  • Gomito valgo: esteticamente più tollerabile, produce però lo stiramento dell'ulnare con segni di paralisi periferica dello stesso (cfr: Neurologia)
  • Ossificazioni periarticolari: iniziano come area di opacità in corrispondenza della faccia flessoria del gomito e provocano limitazioni funzionali e rigidità; sono favorite da brusche manovre di mobilizzazione durante la riabilitazione
Trattamento:

In urgenza si mira a diagnosticare e trattare tempestivamente i disturbi vascolari; bendaggi e apparecchi gessati non dovrebbero essere applicati immediatamente: se la frattura è composta si mette inizialmente una doccia gessata posteriore per mantenere il gomito in flessione di 90° e poi se non ci sono disturbi circolatori, si

Costruisce un apparecchio gessato con le stesse caratteristiche. Se la frattura è scomposta si pone il paziente in decubito supino con gomito flesso a 90° e trazione transolecranica: questo favorisce anche la diffusione e il drenaggio dell'edema: dopo aver lasciato il paziente così per 3-4 gg si immobilizza l'arto in posizione toraco-metacarpale. Evitare massaggi e mobilizzazione passiva (distacchi periostali ossificazioni periarticolari).

Eccezionalmente, nei casi gravi di s. di Volkmann può essere fatta la fasciotomia decompressiva. Sei prodromi della suddetta sindrome compaiono dopo l'immobilizzazione va rimosso immediatamente il gesso!

Gli esiti si trattano chirurgicamente (osteotomia correttiva: sempre nel varismo, nel valgismo solo se è grave e se è disteso il n. ulnare, che può essere trasposto anteriormente all'epitroclea.

La mano ad artiglio si tratta spostando i tendini dei flessori della mano e delle

dita + distalmente.

Frattura di capitello radiale

Molto comuni (2° posto nell’ambito delle fratture del gomito).

Il meccanismo con cui si producono è quello usuale (trauma indiretto per caduta sul palmo dellamano con gomito esteso).

Si possono avere infrazioni, fissurazioni, fratture marginali o vere e proprie decapitazioni concapottamento del capitello quando la rima decorre + o – trasversalmente.

Presente dolore alla digitopressione in sede subepicondiloidea, con limitazione dolorosa ai movimenti di prono-supinazione (molto meno di flesso-estensione)

Se la frattura è composta è sufficiente un gesso brachio-metacarpale.

Nelle fratture scomposte dell’adulto, essendo la riduzione incruenta quasi sempre impossibile e siccome un consolidamento vizioso produce esiti estetici e funzionali (ostacolo alla prono-supinazione), si attua la riduzione e sintesi del capitello; nelle fratture poliframmentarie si asporta il capitello.

Nei bambini va tentata sempre la

riduzione incruenta e in ogni caso è opportuno tentare di risparmiare il capitello, altrimenti con l'accrescimento si determina un valgismo del gomito. Frattura dell'olecrano Frequenti negli adulti, per un trauma diretto (caduta su gomito flesso) o indiretto (caduta sulla mano). La rima di frattura è generalmente a tutto spessore e isola l'olecrano dalla diafisi ulnare. Il frammento prossimale viene tirato in alto dal tricipite omerale (diastasi interframmentaria). Il gomito è tumefatto ed ecchimotico, inoltre non può essere esteso attivamente; talvolta, a gomito flesso a 90° si apprezza la depressione a livello della diastasi frammentaria. Questo tipo di frattura è frequentemente esposto. Nelle fratture incomplete si usa un brachio-metacarpale per 25-30 gg. Nelle fratture complete con diastasi frammentaria si procede all'eliminazione di lembi fibrosi interposti, affrontamento e sintesi dei frammenti mediante vite infissa nel canale.

midollare o emicerchiaggiometallico.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
6 pagine
SSD Scienze mediche MED/33 Malattie apparato locomotore

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher valeria0186 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Ortopedia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Innocenti Massimo.