SVOLGIMENTO: DATI:
punti Z media normale = 0
punti Z DS normale = 1
rxx = 0,88
A = -1,60
B = -1
2 soggetti stesso test RXX = RYY
DS diff = ?
p = 0,05 Zcritico = 2
Verificare se la differenza tra i punteggi è dovuta al caso (H0) oppure è significativa (H1) per una probabilità di commettere un errore del 5%
Calcolo 1: applicazione della formula DSdiff sulla base di una distribuzione normale con media 0 e DS 1 e sapendo che è il caso di 2 soggetti e 1 test per cui RXX=RYY:
1 – √ (2 – 0,88 – 0,88) = 0,49
DSdiff * 2 = 0,98
Calcolo 2: DSdiff * zcritico per una probabilità dello 0,05:
Calcolo 3: calcolare in valore assoluto la differenza dei 2 soggetti sapendo che A = -1,6 e B = -1, confrontandoli con il valore teorico nell’intervallo di fiducia considerato:
| -1,60 – 1 | = 0,6 0,6 < 0,98 H0 accettata (95% di probabilità della differenza tra i punteggi casuale!)
3) A due test cognitivi (rispettivi coeff. attendibilità RXX = 0,90 e RYY = 0,92), il soggetto A ottiene un punteggio di 50 (punti T) nel test X e 60 nel test Y (media = 56, s = 8).
Indicare l’appropriato DSdiff e per 0,05 indicare se accettiamo H0 e perché.
SVOLGIMENTO: DATI:
Test X: RXX = 0,9 AX = 50 in punti T
Test Y: RYY = 0,92 AY = 60 NON in punti T: sappiamo che: media = 56; DS = 8
DSdiff = ?
p = 0,05 con Zcritico = 2
commentare la verifica d’ipotesi
Calcolo 1: trasformazione punteggi grezzi del test Y in punti Z: z = (60 – 56) / 8 = 0,5
Calcolo 2: trasformazione dei punti Z in punti T: t = 0,5 * 10 + 50 = 55
Calcolo 3: DSdiff per 1 soggetto e 2 test: DS √ (2 – Rxx – RYY): 10 √ (2 – 0,9 – 0,92) = 4,2
Calcolo 4: DSdiff * zcritico per una probabilità dello 0,05 4,2 * 2 = 8,4 2
Calcolo 4: valore assoluto differenza fra i 2 test e commento della verifica d’ipotesi 50 – 55 | x | 50 + 55
5 < 8,4 Si accetta H0
4) Ad un test di QI con parametri noti e Rxx 0,93, il soggetto A ottiene un punteggio di 111. Indicare l’appropriato intervallo di fiducia del 95% e fornirne la rappresentazione
grafica appropriata.
SVOLGIMENTO: DATI:
QI – parametro noto di media: 100
QI – parametro noto di DS: 15
Rxx = 0,93
A = 111 (x)
p = 0,05 zcritico = 2
limite inferiore: X – zcritico*SEM = ?
limite superiore: X + zcritico*SEM = ?
Calcolo 1: trasformazione del punteggio grezzo in punto Z o T: z = (111 – 100) / 15 = 0,73
Calcolo 2: DSmis: DS √ (1 – Rxx): DSmis: 15 * √ (1 – 0,93) = 3,97
Calcolo 3: calcolo limite superiore e inferiore: 111 – (2*3,97) = 103,06; 111 + (2*3,97) = 118,94
Il punteggio è compreso tra i 2 limiti con la probabilità del 5% di errore casuale
Rapp. Grafica: gaussiana con al centro media 100 e verso dx i limiti dell’intervallo di fiducia (area)
5) Mediante la formula profetica di Spearman Brown, stimare il coefficiente di attendibilità immaginando di eliminare 15 item di un test di 30 con Rxx di 0,9.
SVOLGIMENTO: DATI:
Item originali = 30
Item desiderati = 45
Item da aggiungere = 15
n (item da aggiungere fratto quelli desiderati) = 15/30 = 0,5
Rxx (alfa) = 0,9
Calcolo di Ralfa: (0,5 * 0,9) / [1 + (0,5 – 1) * 0,9] = 0,31
Come si costruisce un questionario - PREMESSA: questionario come strumento (media) per acquisire info attendibili su abitudini, competenze, comportamenti,
atteggiamenti, preferenze e valori. Processi nelle risposte alle domande (Psychology of asking and answering questions, Schwarz, Oyserman, tra psicologia cognitiva e
scienze sociali): comprensione linguistica, memoria, pensiero, soluzione di conflitti cognitivi, concetto di sé. INTRODUZIONE: 2 possibilità: intervista e questionario (in genere
autosomministrato, con tempi di preparazione e costi inferiori e analisi più brevi). Zammuner: fase esplorativa (oggetto di studio: contenuti teorici, caratteristiche tecniche dello
strumento e scelta di un campione rappresentativo dalla popolazione target), verifica dell’adeguatezza dello strumento (focus group, indagine pilota), fase di costruzione del
questionario e di somministrazione (raccolta dati), fase di preparazione del data list (codifica, tabulazione e ripulitura dati), fase di analisi quantitativa e qualitativa dei dati, con
relativa interpretazione. Committenza: agenzie, istituti e uffici privati (Doxa, Eurisko, CIRM, Eurispes) oppure organismi di ricerca nazionali (ISTAT). Molto usate sono le
indagini transazionali, sfruttando le innovazioni per indagare più culture trasversalmente. Base di partenza: expertise sull’argomento (esame dello stato dell’arte attraverso la
letteratura, verifica di strumenti simili già esistenti ed eventuale intervista ad un pool di esperti che precede la stesura degli item del questionario). Importante: semplicità delle
proposizioni, riducendo le fluttuazioni sistematiche dipendenti da scarsa corrispondenza fra intento del ricercatore e ciò che l’intervistato comprende. Per ottenere correttezza
metodologica occorre specificare quali indicatori costituiscono le cause e quali gli effetti da indagare + variabili intervenienti che, se ignorate, possono modificare i risultati
come la desiderabilità sociale (es. dimensione extralavorativa nel burn-out). Campionatura casuale (probabilistica) + metodi più accurati in alternativa ad essa (stratificata o a
grappoli a partire da un’area comune). Norme etiche (APA) sull’uso dei test: standard 15-3,-7,-10 (validità delle misure, sicurezza e riservatezza dei dati, adeguata
interpretazione e utilizzo dei dati). Una volta compresa la domanda, occorre che il rispondente (soggetto intervistato) ricordi comportamenti rilevanti o eventi salienti che
consentono di dare una risposta e ricostruire i propri ricordi mediante inferenza e logica, in modo tale da combinarli con il formato di risposta previsto dal ricercatore (es.
risposta multipla). CAP.1: Problema della comprensione delle domande (devono essere il più “intelligenti” possibile, poco astruse o impegnative, e affidabili a prescindere dal
formato) del rispondente (es. Belson dell’ampio ventaglio di modi d’intendere la domanda “Leggi periodici?”). Vantaggi domande chiuse con liste: praticità anche telematica,
facile decodifica, maneggevolezza e minore desiderabilità sociale (VS questione delle valutazioni oggettive nelle domande aperte, valutazioni più differenziate e precise,
alternativa “altro”). L’utilizzo di una o dell’altra formula dipende dallo scopo e dal contesto. Processi di memoria implicati nelle domande: rievocazione libera se aperte (altre
rievocazioni: guidata e seriale) VS riconoscimento di una risposta tra le opzioni elencate. In caso di domande chiuse, occorre ricorrere a scale di frequenza (di eventi o
comportamenti) e considerare l’influenza del contesto (il formato della domanda influisce sulla risposta e sulla comprensione: es. riferimenti temporali per orientare ossia
estende periods/ summarized events/specific events oppure loghi presenti sul protocollo). È possibile svolgere un test pilota della parafrasi delle domande. Problemi specifici
di comprensione nelle domande del questionario di performance tipica (es. atteggiamenti), di performance massima (es. di profitto, QI) e autobiografico (es. comportamenti,
segue economia cognitiva). Nei q. di performance tipica evitare: doppie negazioni (occorre invertirle), più temi nello stesso item (occorre dividerli), domande ambigue
(linguisticamente), forme personali o termini molto connotati emotivamente, estrema desiderabilità di una risposta (per effetto aspettativa del ricercatore, rischio falsi positivi),
opzioni inutili o ridondanti. Errore dell’esperto: terminologia tecnica (credendola di uso comune). Nei q. di performance massima (alfa corretta VS beta sbagliate/NR: fattore di
correzione per risposte dicotomiche K-20) occorre evitare risposte palesemente corrette (facilitanti) o sbagliate (tranne quelle umoristiche per allentare la tensione oppure nel
caso di una lunga lista di elementi). È possibile che il ricercatore associ le risposte sbagliate ad una caratteristica (es. titoli corti), secondo la logica degli insiemi. Gamme
troppo lunghe, item incongruenti, doppie negazioni sono sconsigliati. Nel questionario autobiografico il processo di memoria implicato è top-down.
CAP.2: Formato risposte: scelta forzata (1 sola risposta) in scala di giudizio e valutazione (performance tipica e autobiografici o con una lista dialternative) e risposta multipla
(è bene specificare “soprattutto”…). L’ordine di preferenza richiama la procedura di ranking, riferita ad aspetti naturalmente comparativi e competitivi (porre in un ordine di
rango una lista di alternative, posizionandole in ordine di preferenza): la somma dei ranghi è costante (pari al numero dei partecipanti), le alternative non sono indipendenti e
viene costruita una graduatoria. Somma dei ranghi (n è il numero delle alternative): SR = n + {[n*(n-1)]/2}. In caso di valutazioni indipendenti per alternativa di risposta si
ricorre alle scale di giudizio, ossia di rating, graduata (Likert VS quelle invece dicotomiche, con il rischio però di pari merito o di valori intermedi). Il termine medio può essere
considerato come il comportamento più comune, quello medio della popolazione (estensione coerente). La stessa cifra, in un test può indicare una frequenza alta mentre in
un’altra una frequenza bassa ed è per questo che spesso si utilizzano quantificatori indeterminati (es. spesso), soprattutto in scale di giudizio e di atteggiamenti. Le etichette
verbali in queste scale sono associate agli estremi della scala oppure in corrispondenza dei termini intermedi oppure associate a tutti i valori numerici. Le scale sono utilizzate
per un quadro di riferimento generato dalla risposta, con il rischio però di omogeneizzare i risultati (ovviabile con domande aperte). Distorsione (sé, contesto e formati):
quantificatori di frequenza, scelta della scala, ordine nelle liste di preferenza (presentazione alternative influente: primacy effect, a causa dello sforzo “task demand” che il
candidato sperimenta e dell’interferenza proattiva nel recupero di informazioni: più il soggetto è parsimonioso, più prediligerà le prime opzioni + effetto recenza nella memoria
di lavoro e per interferenza retroattiva di far dimenticare gli elementi precedenti, soprattutto nel caso di anziani), interpretazione, scelta del campione (Paducci: range-
frequency theory: le autovalutazioni dipendono dal contesto specifico). La desiderabilità sociale (Cooley: looking glass self sull’apparenza) ha a che fare con
l’autopresentazione (duplice tendenza: mostrarsi più forte o più debole per mettere l’altro in condizione di non nuocere e mostrare dipendenza). Domanda ostile: percepita
come intrusiva, su aspetti particolarmente desiderabili o indesiderabili (dipende anche secondo Snyder dai livelli di alto
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