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Movimento dell’uscita:
Movimento libero dell’uscita Movimento forzato dell’uscita
5
Il movimento dello stato del sistema (dovuto a x(0)) dipende dagli
autovalori di A (s ) attraverso delle funzioni esponenziali.
i
e si chiama modo del sistema o modo di A o modo associato
st
all’autovalore s 6
Stabilità sistema LTI
Partendo dallo studio di e come si comportano gli elementi di questa
At
matrice che dipendono dai modi del sistema per t ≥ 0?
A —> n autovalori —> il generico autosalone lo chiameremo s
s può essere reale o complesso (s = + j).
1) se s è reale i modi del sistema valgono:
e —> se la molt.alg. = 1 o se molt.alg. > 1 e molt.alg. = molt.geom.
st
(t / k!) e —> se s ha molt.alg. > molt.geom. (k = m.a. - m.g.)
k st
2) se s è complesso i modi del sistema valgono:
t t
e cos , e sen —> se mot.alg. = molt.geom.
t t t t
(t / k!) e cos , (t / k!) e sen —> molt.alg. > molt.geom.
t t
k k
Criterio 1: un sistema LTI è asintoticamente stabile se e solo se tutti gli
autovalori di A hanno parte reale < 0.
Criterio 2: un sistema LTI è instabile se almeno un autosalone di A
ha parte reale positiva.
Criterio 3: nel primo caso del reale e del complesso il sistema LTI è
semplicemente stabile.
Negli altri due casi, cioè se esistono autovalori con parte
reale nulla e molt.alg. ≥ molt.geom. allora diremo che se
molt.alg. = molt.geom. il sistema è semplicemente stabile,
altrimenti se molt.alg > molt.geom. il sistema sarà instabile. 7
Stabilità equilibrio sistema non lineare
Considerando il sistema linearizzato attorno alla condizione di equilibrio
,
(ū, ȳ) del sistema non lineare
1) Se A ha tutti gli autovalori con Re < 0 allora il sistema linearizzato è
,
asintoticamente stabile e allora stato di equilibrio, è
asintoticamente stabile per il sistema non lineare di partenza.
2) Se A ha almeno un autovalore con Re > 0 allora il sistema
linearizzato è instabile e allora è instabile anche per il sistema non
lineare.
3) In tutti gli altri casi non si può dire nulla sulle caratteristiche di
.
stabilità di 8
Stabilità e polinomio caratteristico sistemi LTI
Partendo da A e calcolando Det(s - A) otterremo:
s + p s + p s + … + p s + p
n n-1 n-2
1 2 n-1 n (s)
Ponendo questa uguale a zero ottengo = 0.
(s)
Possiamo scrivere come:
(s) = s + s + s + … + s +
n n-1 n-2
0 1 2 n-1 n
Se il sistema (2.01)(2.02) è asintoticamente stabile, allora i coefficienti
, i = 0, 1, …, n del polinomio caratteristico hanno tutti lo stesso segno
i
e sono diversi da zero.
Questa condizione è solo necessaria per sistemi con n > 2, mentre è
anche sufficiente per sistemi con n = 2.
Per avere una condizione necessaria e sufficiente per i sistemi n > 2 si
introduce il criterio di Routh.
Criterio di Routh
Partendo dal polinomio caratteristico
(s) = s + s + s + … + s +
n n-1 n-2
0 1 2 n-1 n
si costruisce la tabella di routh, una tabella con n-1 righe e una struttura
triangolare in quanto ogni due righe, con esclusione della prima se n è
pari, il numero di elementi diminuisce di uno.
Le prime due righe si costruiscono prendendo direttamente i coefficienti
del polinomio caratteristico: 9
Le righe successive alle prime due si costruiscono sulla base degli
elementi delle due righe precedenti e, avendo indicato con h , k e l gli
i i i
elementi di tre generiche righe consecutive si ha:
Il sistema (2.01)(2.02) è asintoticamente stabile se e solo se la tabella di
Routh relativa al suo polinomio caratteristico è ben definita e tutti gli
elementi della sua prima colonna sono diversi da zero e hanno tutti lo
stesso segno. 10
Trasformata di Laplace
f (t) —> F (s)
ℒ
F (s) = [f (t)] = ∫ f (t) e dt
-st
0 a ∞
Proprietà:
- è un operatore lineare
ℒ f F F
[f (t) + (t)] = (s) + (s)
1 2 1 2
- traslazione in s
ℒ [e f(t)] = F (s - a)
at
- derivazione in s
ℒ [t f(t)] = - (dF(s) / ds)
- ritardo in t
ℒ )]
[f (t - = e F(s)
-s
- derivazione rispetto a t
ℒ [ḟ (t)] = s F(s) - f(0)
Se avessi la trasformata della derivata seconda: s F(s) - s f(0) - ḟ(0)
2
- integrazione in t
ℒ [∫ f() d] = F(s) / s
0 a t 11
!
Antitrasformata di Laplace -1
F (s) —> f (t)
Nel tornare da F (s) alla funzione f (t) ci sono due teoremi che danno non
tutta la funzione f (t), ma informazioni puntuali su questa.
Teorema del valore iniziale
f (0) = lim sF(s)
s -> ∞
Se f (t) fosse discontinua in t = 0 allora il teorema mi restituirebbe f (0 ).
+
Teorema del valore finale
f (∞) = lim f (t) = lim sF(s)
t -> ∞ s -> 0 12
Sviluppo di Heaviside
Partendo da una trasformata razionale F(s) = N(s) / D(s) si vuole
dimostrare che è possibile antitrasformare quest’ultima.
Prendiamo come esempio:
In generale: 13
14
Trasformata di Laplace per equazioni differenziali
ẋ(t) = -x(t) + u(t) con u(t) = sca(t) e x(0) = 0
ℒ ℒ
[ẋ(t)] = [-x(t) + u(t)]
s X(s) - x(0) = - X(s) + (1/s)
—> X(s) = 1 / [s(s+1)]
Funzione di trasferimento
Partendo da:
ẋ (t) = A(t) x(t) + B(t) u(t)
y (t) = C(t) x(t) + D(t) u(t)
e indicando con U(s), X(s) e Y(s) le trasformate di Laplace di u, x e y,
applico la trasformazione di Laplace alle equazioni.
s X(0) - x(0) = A X(s) + B U(s)
Y(s) = C X(s) + D U(s)
da cui risulta:
X(s) = (s - A) B U(s) + (s - A) x(0)
-1 -1
Y(s) = (C (s - A) B + D) U(s) + C (s - A) x(0)
-1 -1
Da queste è possibile vedere le componenti libere e forzate
rispettivamente del movimento dello stato e dell’uscita.
G(s) = C (s - A) B + D
La matrice p m: viene detta funzione di
-1
x
trasferimento. 15
Se avessimo condizioni iniziali nulle (x(0) = 0) allora:
Y(s) = G(s) U(s)
Per un sistema LTI la funzione di trasferimento sarà quindi:
G(s) = Y(s) / U(s) 16
Schemi a blocchi
Sono un metodo grafico per visualizzare modelli complessi.
Gli schemi a blocchi possono essere:
- In serie
Y (s) = G (s) U (s)
a a a
Y (s) = G (s) U (s)
b b b
Y(s) = G (s) Y (s) = G (s) G (s) U (s)
Da cui b a b a a
La funzione di trasferimento risulta:
G(s) = Y(s) / U(s) = G (s) G (s)
a b 17
- In parallelo
Y(s) = Y (s) + Y (s) = G (s) U (s) + G (s) U (s) = (G (s) + G (s)) U(s)
a b a a b b a b
La funzione di trasferimento risulta:
G(s) = Y(s) / U(s) = G (s) + G (s)
a b
- In retroazione
Y(s) = G (s) (U(s) - Y (s)) = G (s) (U(s) - G (s) Y(s))
a b a b
Per la valutazione della funzione di trasferimento del sistema bisogna
dividere in retroazione positiva e retroazione negativa: 18
Per quanto riguarda la retroazione negativa, la funzione di trasferimento
vale:
G(s) = Y(s) / U(s) = G (s) / (1 + G (s) G (s))
a a b
Per la retroazione positiva invece:
G(s) = Y(s) / U(s) = G (s) / (1 - G (s) G (s))
a a b 19
Cammini e cancellazioni
Un cammino è una linea continua che si crea partendo da una freccia e
muovendosi nello schema a blocchi lungo frecce e attraverso blocchi,
per finire ad un’altra freccia.
Cammini speciali:
- un cammino che parte da una freccia e termina alla freccia finale
senza toccare più di una volta la stessa freccia.
- un cammino che parte da una freccia e termina alla stessa freccia
senza toccare più di una volta le altre.
Per quanto riguarda le cancellazioni può capitare che nello studio della
stabilità ci si trovi a valutare stabile un sistema che non lo è.
Questo avviene se vi è presenza di cancellazioni ovvero semplificazioni
che possono potare all’eliminazione di un termine che, nel caso in cui
non fosse soggetto a queste, potrebbe risultare cruciale per l’analisi di
stabilità. 20
Stabilità dei sistemi in serie
Considerando un sistema in serie con due sottosistemi con funzione di
trasferimento rispettivamente pari a:
G (s) = N (s) / D (s) e G (s) = N (s) / D (s)
a a a b b b
La funzione di trasferimento sarà pari a:
Il denominatore, a meno di cancellazioni è quindi pari al prodotto dei
denominatori delle funzioni di trasferimento dei due sottosistemi.
Un sistema serie di due sottosistemi è asintoticamente stabile se e solo
se lo sono i due sistemi originari ovvero se i poli di G (s) e G (s) hanno
a b
parte reale negativa. 21
Stabilità dei sistemi in parallelo
Considerando gli stessi G (s) e G (s) del calcolo della stabilità per
a b
sistemi in serie otterremo:
Il denominatore, a meno di cancellazioni è quindi pari al prodotto dei
denominatori delle funzioni di trasferimento dei due sottosistemi.
Un sistema serie di due sottosistemi è asintoticamente stabile se e solo
se lo sono i due sistemi originari ovvero se i poli di G (s) e G (s) hanno
a b
parte reale negativa. 22
Stabilità dei sistemi in retroazione
Considerando gli stessi G (s) e G (s) del calcolo della stabilità per
a b
sistemi in serie otterremo:
I poli del sistema retroazionato non dipendono solo dai poli de due
sottosistemi G (s) e G (s).
a b
I poli del sistema complessivo (detti anche poli in anello chiuso) sono le
radici dell’equazione
D (s) + N (s) = 0 —> 1 + L(s) = 0
L L
Con D (s) = D (s) D (s)
L a b
N (s) = N (s) N (s)
L a b
L(s) = G (s) G (s)
a b
Il sistema retroazionato è asintoticamente stabile se e solo se le radici
di queste equazioni hanno parte reale negativa.
Per i sistemi retroazionati positivamente valgono le stesse definizioni e
dovrò trovare i poli con:
D (s) - N (s) = 0 —> 1 - L(s) = 0
L L 23
Risposta allo scalino
Scrivendo la funzione di trasferimento come:
dove = guadagno
= pulsazione naturale dei poli
n
Ɉ (xi) = smorzamento dei poli
Ipotizzo G(s) asintoticamente stabile.
Possiamo scrivere la trasformata di Laplace come:
Y(s) = G(s) U(s) = G(s) / s
Caso 1 0 < Ɉ < 1 ovvero i due poli sono complessi coniugati
Antitrasformando Y(s) ottengo y(t).
L’uscita (è la risposta allo scalino) è oscillante smorzata verso il
.
guadagno
Il sistema si dice underdamped (sotto smorzato).
Caratteristiche:
• y(0)