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Ottimizzazione della terapia con forme a rilascio controllato

Per ottenere una terapia efficace, è fondamentale che il paziente segua rigorosamente il regime terapeutico prescritto. Tuttavia, ciò non è sempre possibile. Per superare questo problema, esistono forme farmaceutiche a rilascio controllato che possono essere di aiuto.

Una delle forme più comuni è quella a rilascio ritardato. Questa forma è particolarmente utile per patologie in cui i sintomi si aggravano durante la notte. Invece di rilasciare il farmaco immediatamente dopo l'assunzione, questa forma permette di rilasciarlo solo dopo un certo periodo di tempo.

Un esempio di forma a rilascio controllato già utilizzata è quella a rilascio al colon tempo-dipendente. In questo caso, il rilascio del farmaco è programmato in modo che raggiunga il colon dopo un determinato periodo di tempo (ad esempio, 4 ore). Nel nostro caso, invece, l'obiettivo è ottenere un rilascio ritardato senza necessariamente mirare al colon. L'importante è ottenere un picco ematico dopo 4 ore.

ore prendendolo alla sera.
Qui ci sono alcuni sistemi di crono terapico per il trattamento dell' ipertensione arteriosa: sio cerca di dare un picco di concentrazione verso le prime ore di mattina. Tra questi sistemi cisono i sistemi Push-Pull pompa osmotica che hanno un rilascio ritardato > associano ilritardo nel rilascio ad un rilascio controllato (per cinque ore non succede nulla dopodiché siassiste al lento rilascio della dose).Sistema a rilascio ritardato costituito da membrana interna che ritarda il rilascio (deveo essere completamente eliminata prima di permettere il rilascio) seguito da un sistema arilascio controllato.Per quanto riguarda i profili plasmatici di cortisolo c'è una formulazione che rilascia idrocortisoneattraverso prima un rilascio ritardato seguito poi da un rilascio sostenuto. Di conseguenza avremo ilpicco di idrocortisone verso le sette del mattino. Sono comunque tutti farmaci orfani (sovvenzioniparticolari).La cronoterapiaglucosio, il sistema smette di rilasciare l'insulina. In questo modo si ottiene un controllo più preciso della glicemia. Nel caso del tumore, si potrebbe pensare a un sistema di rilascio che risponda a un biomarker specifico della malattia. Ad esempio, se esiste un biomarker che indica l'attività tumorale, si potrebbe creare un sistema terapeutico che rilascia il farmaco solo quando il biomarker è presente. In questo modo si potrebbe ottenere una terapia più mirata e con meno effetti collaterali. In conclusione, oggi si chiede alla FFI di sviluppare sistemi di rilascio dei farmaci che rispondano a specifici biomarker delle patologie, al fine di ottenere terapie più efficaci e personalizzate.

Quando il livello di glucosio nel sistema raggiunge un certo punto, il rilascio di insulina si interrompe. L'insulina viene rilasciata solo quando è necessaria. Questa è l'idea del sistema di rilascio del futuro, perché richiede una partecipazione praticamente nulla da parte del paziente e rilascia il farmaco solo al momento del bisogno. Per cercare di attuare questo tipo di terapia, si stanno studiando gli idrogeli.

Dettagli
Publisher
A.A. 2012-2013
3 pagine
SSD Scienze chimiche CHIM/09 Farmaceutico tecnologico applicativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher corradz di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Forme farmaceutiche innovative e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Nicoli Sara.