Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Cinetica di ordine zero
La diffusione permette di controllare il rilascio del farmaco e dà origine ad una diffusione caratterizzata da una determinata cinetica. In particolare, quando abbiamo a che fare con un sistema che si trova in uno stato stazionario con condizioni sink e condizioni costanti, si ottiene una cinetica di ordine zero. Per una cinetica di ordine zero ossia che: - La velocità di rilascio è COSTANTE - La quantità rilasciata è direttamente proporzionale al tempo Devono essere soddisfatte diverse condizioni: la sorgente rimane costante cioè C1 rimane costante. Se il flusso (dM/dT x 1/A) è costante, anche la velocità di rilascio è costante. Una forma farmaceutica caratterizzata da una cinetica di ordine zero rilascia il farmaco a velocità (dM/dt) costante (questo quando il sistema ha raggiunto lo stato stazionario e se C1 rimane costante).Cinetica di primo ordine
Proviamo a pensare ad un sistema reservoir: se il...farmaco nel deposito con concentrazione C1 viene via via ceduto la concentrazione non rimane costante quindi se C1 non rimane costante, la cinetica NON è di ordine zero ma di ordine 1 e vuol dire che abbiamo un andamento non rettilineo.
Se quindi io ho un reservoir ossia un sistema a membrana, la quantità rilasciata è funzione di e^-t.
Se ho un sistema a membrana come faccio a fare in modo che C1 rimanga sempre costante? Con una soluzione satura col corpo di fondo!
Esistono però poi anche sistemi non a membrana nei quali però sappiamo che la quantità rilasciata è funzione della radice quadrata del tempo.
DISSOLUZIONE è un fenomeno che avviene seguendo due diversi step:
- Distacco delle molecole dal solido e passano in soluzione
- Trasporto di queste molecole dall'interfaccia solido-liquido al mezzo di dissoluzione
La dissoluzione descrive il fenomeno con cui un farmaco passa in soluzione e si scioglie e parliamo quindi della velocità di diffusione.
La solubilità è invece un principio statico. È un concetto diverso dalla solubilità, ossia la concentrazione di una determinata sostanza in equilibrio con il corpo di fondo a una data temperatura. A noi interessa la velocità di diffusione. Fattori che influenzano la velocità di diffusione: - Area A di contatto - Coefficiente di diffusione D - Spessore dello strato diffusivo h - Solubilità nel mezzo Cs Legge della dissoluzione di Noyes-Withney KD = costante cinetica del processo globale KR = costante cinetica della reazione all'interfaccia KT = costante cinetica del trasporto (diffusione) (coefficiente di trasferimento di massa) D = coefficiente di diffusione (cm2/s) A = area superficiale del solido esposta al mezzo di dissoluzione (cm2) CS = solubilità del solido C = concentrazione nel mezzo circostante h = spessore dello strato di diffusione La dissoluzione è un processo che avviene in due tappe ed è chiamato film theory con distacco dellemolecole di liquido e la loro diffusione tramite la legge di Fick. Da checosa dipende lo spessore dello strato di diffusione? Dalle condizioni dello stato diagitazione. C’è uno strato a contatto col solido detto strato stagnante perché rimanefermo e il suo spessore dipende dal fatto che io agiti in modo più o meno vigoroso.Il distacco delle molecole dal solido alla fase liquido è regolato dalla solubilità del PA, laseconda fase ossia l’allontanamento del farmaco dall’interfaccia alla soluzione èregolato dalla legge di Fick.
La fase limitante del processo di dissoluzione è la sua scarsa solubilità. Se un farmacoè molto solubile allora quello che rallenta la dissoluzione sarà la sua diffusione nelliquido. Questo è descritto dall’equazione di Noyes-Withney che descrive la velocità didiffusione e i fattori che hanno un ruolo in questo processo:
La sua diffusione nello strato stagnante
limita la sua velocità di diffusione. D rende ragione della seconda fase del processo ossia del trasporto attraverso la fase stagnante. Cs-C = differenza di concentrazione tra lo strato a contatto col solido e la soluzione si chiama Bulk. È come C1-C2 visto nella legge della diffusione. A parità di massa, se riduco le particelle della polvere aumento l'area superficiale. Se io scaldo il sistema posso avere un effetto duplice: - Ci possono essere sostanze più solubili di altre a temperature maggiori - Aumenta sempre il coefficiente di diffusione quindi la velocità con cui un farmaco diffonde. Questo avviene poiché il coefficiente di diffusione è direttamente proporzionale alla temperatura Il test di dissoluzione -> lo abbiamo già visto in tecnologia Studio del rilascio del farmaco -> su sistemi transdermici e nanoparticelle Studio della permeazione attraverso membrane biologiche FORME FARMACEUTICHE INNOVATIVE E RILASCIO CONTROLLATOPosso controllare il rilascio? Posso avere un rilascio controllato nel tempo tramite 2 approcci:
- Basato sulla diffusione, erosione e rigonfiamento
- Basato sulla pressione osmotica (pompe osmotiche)
Posso anche effettuare un controllo nello spazio selezionando il distretto nel quale desideri che il farmaco abbia azione e questo può essere fatto per la somministrazione per via orale (ex farmaco rilasciato solo nell'intestino o che rimanga nello stomaco e rilasci il farmaco solo lì, oppure che non rilasci il farmaco né nello stomaco né nell'intestino tenute ma che abbia un rilascio sito specifico nel colon) e per via parenterale, in particolare la via endovena nel caso dei nanosistemi (liposomi e nanoparticelle), affinché il farmaco si accumuli e venga rilasciato nel SNC e nei tumori.
Esiste poi un rilascio controllato dettato da stimoli specifici: se aumenta la concentrazione di un biomarker (IL o citochina) è uno stimolo che controlla il rilascio del farmaco.
farmaco.Sistemi reservoir (o sistemi controllati da membrana)
Sistemi costituiti da un deposito di farmaco (o reservoir) circondato da una membrana che controlla il rilascio del farmaco. Questa membrana ha caratteristiche precise:
- Non porosa
- Omogenea in tutti i suoi punti
- Inalterabile (non solubile)
- Permeabile al farmaco
Quindi il farmaco deve diffondere la membrana col meccanismo già visto: si ripartisce nella membrana, diffonde e poi si ripartisce nella soluzione esterna secondo la legge di Fick.
Questi sistemi possono avere geometrie diverse, infatti, possono essere sfere o slab.
Pensiamo ad un reservoir come questa struttura con deposito di farmaco al centro costante e pari a C1 e membrana attorno con gradiente e all'esterno si ha la C1. Allo stato stazionario vale la legge in cui la velocità di rilascio è funzione di tutti questi parametri.
Come possono regolare la velocità di rilascio? Modificando le caratteristiche della membrana poiché, essendo
al denominatore, possonomodificarla. La cinetica è di ordine 0 se siamo a sorgentecostante e questa forma mi permette, dopo un primoinizio definito time-lag, avremo una cinetica costante diordine 0.Se l'affinità del farmaco è elevata per la membrana si avrà una velocità di rilascioelevata e poi lo stato stazionario, al contrario invece con a bassa affinità. Per il "Bursteffect" abbiamo inizialmente una velocità di rilascio maggiore per poi appiattirsiperché diventa costante.In alcuni casi, se il sistema ha una sorgente NON COSTANTE, perché man mano cheviene rilasciato il farmaco non abbiamo all'interno una soluzione satura col corpo ditempo, la quantità rilasciata è in funzione di e^-t.Sistema transdermicoCi sono formulazioni che sfruttano la tecnologia dei reservoir come i cerottitransdermici. Esempio Nitroderm:a. Un serbatoio centrale con nitroglicerina inclusa all'interno di
- olio di silicone
- Nella parte più esterna a contatto con l'ambiente vi è un film detto baking con funzione di protezione
- Il reservoir è delimitato da membrana che controlla il rilascio del farmaco
- Un adesivo che tiene il sistema adeso alla pelle
- Uno strato detto Liner che protegge l'adesivo e si butta via quando vogliamo applicare il cerotto
Un cerotto ha un dosaggio che si esprime come quantità/tempo (ossia una velocità con cui il PA viene rilasciato). Inoltre, la % di PA rilasciato da un cerotto è molto bassa per questo la dose non coincide con la quantità che è nel cerotto perché quando lo togliamo il farmaco maggiore è ancora nel cerotto. Infine, il farmaco dovrà passare anche nella pelle.
La nitroglicerina previene e tratta fenomeni come l'angina spesso usata in cerotti transdermici. Un reservoir può essere liquido ma anche solido.
Esempio Ocusert: applicazione di farmaci a base
Di Pilocarpina (agonista colinergico) direttamente nell'occhio per trattare il glaucoma. Oggi è un farmaco di seconda scelta. Ci sono due membrane saldate insieme da un anello, il reservoir centrale di pilocarpina+acido alginico e le due membrane da due lati diversi di polietilene vinil acetato. Questo sistema rilascia pilocarpina a 20 o 40 microgrammi/ora con rilascio prolungato per 7 giorni. È una forma farmaceutica molto efficace per abbassare la P endoculare e riduce la frequenza di somministrazione perché il collirio andrebbe messo ogni giorno invece il cerotto dura 7 giorni.
Esempio Progestasertimpianto/inserto intrauterino nel quale il PA è il progesterone con funzione anticoncezionale e per il trattamento di alcune patologie. Il dosaggio è 65 microgrammi/giorno. Si ha la parte superiore e la sua forma servono per essere inserite nell'utero nell'altra parte ci sono cristalli di progesterone nel reservoir per essere rilasciati.
È importante lavorare a sorgente costante e quindi si lavora con una soluzione perché, via via che il PA viene usato, si solubilizza. - Esempio Mirena: si usa un polimero che non si scioglie in acqua, inalterabile. È sempre un sistema a rilascio intrauterino a base di bario solfato (serve per vederlo ai raggi X nel caso in cui non si riuscisse più a toglierlo) e ha durata di 5 anni. - Esempio Nexplanon: si ha membrana di rilascio del controllo di polietilene vinilacetato con serbatoio centrale con polimero, PA, solfato di bario e magnesiostearato (lubrificante). Il nucleo nel quale c'è il farmaco è avvolto dalla membrana di etilene vinil acetato che controlla il rilascio del farmaco. Polietilene vinil acetato serve per il reservoir anche se in realtà serve per diversi tipi di membrana. Vantaggi e svantaggi di que